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La scrittrice Taiye Selasi ospite di GRIOT per presentare il suo romanzo "La bellezza delle cose fragili"

Lunedì 14 ottobre, alle 19, GRIOT ospita la scrittrice Taiye Selasi per presentare il suo romanzo d’esordio “La bellezza delle cose fragili”
Assieme all’autrice, interverrà Paola Splendore, docente di letteratura inglese all’Università Roma Tre. L’attrice Anna Ammirati e il musicista Davide Fiorentini animeranno un reading musicale tratto dal romanzo
La-bellezza-delle-cose-fragili-Taiye-Selasi-cover-alessandria-bookrepublic.it_Taiye Selasi, nata a Londra ma cresciuta in Massachusetts, da padre ghanese e madre nigeriana, è una delle scrittrici “afropolitane” di cui più si è parlato negli ultimi tempi. E’ stata proprio lei a coniare questa nuova definizione per indicare artisti che, come lei, hanno l’Africa nel Dna e nel cuore, ne traggono ispirazione per le loro produzioni artistiche, ma vivono e descrivono un mondo che travalica i confini del continente africano e si confronta con la globalità, con le grandi metropoli occidentali che appaiono, nei loro romanzi, ricche di contaminazioni. “La bellezza delle cose fragili” (pubblicato in Italia da Einaudi), il suo esordio letterario salutato dalla critica come uno dei più brillanti dell’anno, riflette questo universo: l’evento che apre il romanzo, la morte di Kweku, cinquantenne ghanese che ha vissuto in occidente per molto tempo, diventa per una famiglia in cui i legami appaiono sfilacciati da distanze non solo geografiche, ma anche generazionali e culturali, un’occasione per riannodare fili che si protendono da una sponda all’altra dell’Atlantico, superando silenzi e nostalgia, rancori e dolori. Personaggi che restano nel cuore, legati a luoghi specifici eppure universali e, in definitiva, “cittadini del mondo”.
Lunedì 14 ottobre, alle 19, Taiye Selasi sarà ospite della Libreria GRIOT per raccontare il suo romanzo e la sua visione della letteratura e del mondo. Assieme a lei interverrà Paola Splendore, docente di letteratura inglese all’Università di Roma Tre, autrice di numerosi saggi sulle letterature anglofone e della migrazione e traduttrice, tra gli altri, di autori come J. M. Coetzee, Sujata Bhatt, Ingrid de Kok e Karen Press. Anna Ammirati, attrice, e Davide Fiorentini, musicista, animeranno inoltre la serata con un reading musicale di brani tratti dal romanzo.

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Alain Mabanckou e Florent Couao-Zotti ospiti da GRIOT!

Martedì 8 ottobre, alle 17, saranno ospiti di GRIOT gli scrittori Alain Mabanckou e Florente Couao-Zotti
L’incontro è organizzato in collaborazione con il festival dell’Ottobre Africano di Parma e il Festival di Internazionale di Ferrara. Modererà la giornalista Maria Teresa Carbone

Schermata 2013-09-29 a 18.02.41Un appuntamento eccezionale in cui GRIOT unisce le sue forze con il festival dell’Ottobre Africano e il festival di Internazionale, ospitando due straordinari autori pubblicati in Italia dalla casa editrice 66thand2nd. Alain Mabanckou e Florent Couao-Zotti, dopo aver partecipato ai due importanti festival, incontreranno i loro lettori presso la libreria GRIOT per parlare dei loro libri, delle loro esperienze di scrittori, di Africa e di mondo, di memorie di famiglia e intricati casi da risolvere.

Alain Mabanckou, nato nel 1966 nella caotica Pointe-Noire, capitale economica della Repubblica del Congo, è autore di numerosi romanzi, uno dei quali, “Black Bazar” (66thand2nd) è diventato anche un disco. Nel suo ultimo libro tradotto in italiano, “Domani avrò vent’anni”, ripercorre la sua infanzia in una Pointe-Noire (e un’Africa) strampalata e commovente, piena di comicità e contraddizioni, amplificate dallo sguardo di un bambino che cresce circondato da personaggi pittoreschi che, ciascuno a modo suo, lo aiuteranno a diventare grande.
Florent Couao-Zotti, nato nel 1964 nella Repubblica del Benin, è un giornalista, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore. E’ autore di oltre venti opere tra romanzi, raccolte di racconti e testi teatrali. “Non sta al porco dire che l’ovile è sporco”, il suo primo romanzo tradotto in italiano, è un giallo esilarante e surreale ambientato a Cotonou, che vede una galleria di personaggi diversissimi dare la caccia, ciascuno per le sue ragioni, all’assassino di una squillo d’alto bordo e a una valigetta di polvere d’angelo.

Dialogherà con i due autori la giornalista e traduttrice Maria Teresa Carbone. Al termine della presentazione, gli autori saranno disponibili a firmare le (speriamo numerose!) copie di loro romanzi. Vi aspettiamo!

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"La fabbrica delle storie". Un nuovo laboratorio di scrittura dal 25 settembre!

 
Come nascono le storie?
Ogni storia ha la sua origine, le sue radici, le sue ragioni. Ci sono storie sedimentate nel mito, da cui rinascono ogni volta rinnovate, e storie sbocciate da una situazione, un quadro, una canzone ascoltata una volta per caso. Ci sono storie nate per raccontare una città, un uomo o una donna, una filosofia, un odore dell’infanzia.
Il laboratorio La fabbrica delle storie offre ai partecipanti gli strumenti per elaborare una storia partendo da elementi narrativi come personaggi, eventi, luoghi – ma anche immagini, intuizioni, atmosfere – e spaziando in diversi generi, dal poliziesco alla storia d’amore, dall’avventura al racconto politico-sociale.
Il laboratorio si basa sul metodo della creazione di gruppo mediante brainstorming: ogni partecipante dà il proprio contributo alla storia liberamente, con suggerimenti, riflessioni, obiezioni o semplici battute, mentre la docente indirizza la discussione e dà indicazioni nei momenti di stallo.
Parole d’inchiostro è curato da Cristina Biasini, sceneggiatrice. Il laboratorio nasce dal desiderio di condividere un’esperienza nel campo della scrittura maturata in ambiti professionali diversi: dalla redazione di voci di vocabolari e dizionari alla traduzione di saggi e articoli, dalla stesura di saggi teorico-filosofici all’editing di testi altrui, dalla fondazione di una rivista all’ideazione di personaggi e storie per la lunga serialità televisiva. Alla base di questa esperienza, oltre naturalmente all’amore per la scrittura, una maturità classica al liceo “Mamiani” di Roma, una laurea in filosofia alla “Sapienza”, un dottorato di ricerca in filosofia del linguaggio all’Università di Palermo.
Info pratiche | Il laboratorio inizierà il 25 settembre 2013 e consisterà in 8 incontri di due ore, ogni mercoledì dalle 20 alle 22.00. Tutte le informazioni sono su questa pagina

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Presentazione di "Il ventre del pitone" di Enzo Barnabà

Domenica 22 settembre alle 18,30 la Libreria GRIOT presenta il libro “Il ventre del pitone” di Enzo Barnabà, parteciperanno l’autore e Françoise Kankindi, presidente di Bene-Rwanda onlus. 
 
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“Il mercato colonizza lo stato molto più di quanto lo stato non colonizzi il mercato. In Africa, l’invasione dei media internazionali attraverso radio, televisione, internet e telefoni cellulari ha effetti corrosivi sui legami sociali: mediante la colonizzazione dell’immaginario, trasforma la povertà modernizzata in miseria e lancia migliaia di migranti verso un drammatico fuggifuggi. Basti pensare alla voglia dei giovani – tra cui Cunégonde – di lasciare quello che finiscono per considerare come un inferno per i paradisi artificiali del nord, contro le cui porte andranno a frantumarsi. E anche se, come succede a Cunégonde, avviene il miracolo e – non senza traumi – essi riescono a oltrepassare quelle porte, la cosa lascia ferite che difficilmente guariscono. Anche questa è la lezione del bel libro di Enzo Barnabà” (dalla prefazione di Serge Latouche).

Uscito prima in Francia, poi in Italia, “Il ventre del pitone” è la storia del viaggio di una giovane dalla Costa d’Avorio alla Sicilia, due anni di vita raccontati attraverso le speranze e le disillusioni di una donna consapevole della propria scelta e delle difficoltà che dovrà affrontare. Qui potete vedere un video ispirato alla storia del libro.

Enzo Barnabà, Siciliano di Valguarnera (Enna), è un francesista con la passione per l’Africa. Ad Abidjan, oltre che in Albania e in Montenegro, è stato addetto culturale dell’ambasciata italiana; in Costa d’Avorio ha approfondito la conoscenza della realtà locale. Ha scritto numerosi libri in italiano e in francese, tra cui “Sortilegi” con Serge Latouche, 2008, Bollati Boringhieri; “Morte agli italiani!”, 2008, Infinito edizioni e l’ultimo “Il partigiano di Piazza dei Martiri”, 2013, Infinito edizioni.

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Aperitivo di apertura e presentazione dei corsi e laboratori.

Giovedì 12 settembre dalle 18,30 alle 20,30 GRIOT vi invita a festeggiare l’inizio della stagione con un aperitivo per conoscere gli insegnanti dei corsi e laboratori. 
Libreria GRIOT

GRIOT festeggia l’inizio della stagione con un aperitivo per presentare i corsi e i laboratori in partenza dal 14 settembre. Sarà possibile iscriversi ai nuovi corsi, vedere la libreria rinnovata e le novità editoriali di settembre. 

Gli insegnanti di arabo, amarico, persiano, swahili, creolo-haitiano e scrittura creativa racconteranno i nuovi corsi e saranno a vostra disposizione per rispondere a domande e dubbi sui livelli a cui iscrivervi.

 

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L'emotion en partage, Lao Kouyate in concerto.

Domenica 4 agosto alle 19,00 la Libreria GRIOT ospita il concerto di Lao Kouyate “L’emotion en partage”. 
 

LibreriaGRIOT

Di etnia mandinga, Lao Kouyate è nato a Thievallao, in Casamance, Senegal, da una famiglia di musicisti e cantanti griot. Suona la kora, il bafalon e il doumdunba. Dopo un’intensa carriera in Africa, arriva in Italia dove rimane molti anni per poi trasferirsi a Tolosa, dove vive attualmente. Il suo percorso artistico vanta la partecipazione a moltissimi festival in tutta Europa e importanti collaborazioni per la realizzazione di cd con diversi artisti africani in Italia e all’estero. Ha collaborato anche con musicisti italiani come i Mau Mau, Anna Oxa, Massimo Ranieri, Mauro Pagani.

Il suo ultimo disco, Sunu7 è uscito il 20 giugno scorso e passerà tutta l’estate suonando in Francia e in Italia per presentarlo con il tour “L’emotion en partage”. E’ un album di dieci canzoni interamente composte da Lao i cui versi testimoniano una ricerca continua  e trattano di temi sociali e filosofici, accompagnati dall’ecclettismo musicale di un artista che sa spaziare dai suoni tradizionali dell’Africa occidentale a quelli più europei.

 
 

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Alla scoperta dell'Etiopia con CartOrange

Martedì 23 luglio, alle 17,00, la Libreria GRIOT vi invita ad una degustazione di caffè preparato secondo il rito etiope con i viaggiatori di CartOrange. 
L’ingresso è libero su prenotazione. Per prenotarvi potete rispondere a questa mail o chiamare i numeri indicati in fondo.
CartOrange ci porta alla scoperta dell’Etiopia e presenta il prossimo viaggio in programma ad ottobre.
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Il “Viaggio nel tempo in Etiopia” ha inizio con la visita della città di Addis Abeba  prosegue per Bahir Dar, facendo sosta lungo il percorso per conoscere alcuni luoghi di battaglia all’epoca della colonizzazione italiana, dove si visiteranno la città e le cascate del Nilo Azzurro: uno spettacolo di grande effetto e suggestione, non solo per la loro impressionante altezza, che varia dai 37 ai 45 metri, ma anche per il cammino con il quale si raggiungono le cascate stesse, totalmente immerso nella natura rigogliosa e incontaminata. Il viaggio prosegue poi sul Lago Tana, il lago più esteso d’Etiopia che ospita sulle sue rive e nelle isole numerosi e antichi monasteri, Azezo, Gondar, Axum, Yeha, la regione del Tigray, famosa per le sue spettacolari chiese monolitiche scavate nella roccia, disseminate fra i monti del massiccio del Gheralta, Mekele, ed infine la splendida Lalibela dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.

Durante l’incontro si potrà assistere al rito etiope del caffè. L’ingresso è libero su prenotazione, potete segnalarci la vostra presenza rispondendo alla newsletter o chiamando Manuela (3337785441), Angela (3318733295) o Michele (3492614189).

 
 

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Aperitivo musicale in compagnia di Madya Diebate (kora) & Lorenzo Barone (chitarra classica)

Giovedì 18 luglio alle 19,00 Aperitivo Musicale con il concerto di Madya Diebate e Lorenzo Barone.
Ingresso 6,00 euro, a sostegno delle attività di Officina GRIOT.

Madya Diebate & Lorenzo Barone propongono uno spettacolo che elabora il repertorio di musiche dell’africa dell’ovest, epiche e storie tramandate dai griot di padre in figlio che narrano dell’impero del Mali e dei suoi eroi, in maniera innovativa e personale come frutto dell’incontro di questi due virtuosi musicisti. Madya Diebate suona la kora, un’arpa tradizionale mandinka a 21 corde e canta. Lorenzo Barone suona la chitarra classica.

Quella proposta è una musica straordinaria in cui le cascate senza fine di note che si rincorrono l’un l’altra, i motivi ricorsivi, le infinite variazioni ritmiche e armoniche sui semplici temi di base trasmettono pace, freschezza, ma anche interiorità e spiritualità ed eleva l’ascoltatore in uno stato di virtuosismo meditativo.

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Madya Diebate viene dalla Casamance, una regione a sud del Senegal in cui prevale l’etnia mandinka. Discende da una famiglia griot, con una parentela stretta con la famiglia di Toumani Diabate e Ballake Sissoko. La kora, l’arpa a 21 corde dei mandingo, è originaria di quelle terre. A differenza dei maliani, in Gambia e in Casamance la kora si suona in modo più ritmico e percussivo, con le corde che vengono colpite e pizzicate. Madya Diebate può essere considerato uno dei più virtuosi suonatori di kora della diaspora africana. Attento interprete della cultura mande suona sia in gruppi tradizionali che  in  progetto di fusione che vedono assieme la crema del jazz italiano e la tradizione orale ouest-africaine.

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Lorenzo Barone ha una formazione classica svolta presso il conservatorio di S. Cecilia di Roma. Attualmente è impegnato anche in una ricerca antropologica sulla musica tradizionale italiana nella sua terra d’origine, la Puglia, dove svolge un lavoro di trascrizione e documentazione di quella musica tramandata oralmente da suo nonno e dagli altri anziani. A partire dalla musica cantautorale italiana si né poi dedicato in formazioni blues, reggae e composizione di musica per spettacoli teatrali. Negli anni passati ha intrapreso un lungo viaggio che lo ha portato a conoscere e suonare il Soukous congolese, il Bikutsi e la Makossa camerunense, lo Zuglou ivoriano fino ad arrivare, oggi,  alla conoscenza delle melodie e dei ritmi dei griot dell’africa dell’ovest.

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Online i corsi autunnali di Officina GRIOT!

Chi si iscrive a luglio e ad agosto pagherà il 10% in meno!
Per rispondere alle tante richieste e i tanti suggerimenti ricevuti, dal prossimo autunno l’Associazione Officina GRIOT amplierà l’offerta di corsi di lingua già attivati. Torneranno i corsi di Arabo a diversi livelli (tre corsi di base, tre di arabo giornalistico) e quelli di swahili persianoai quali si aggiungeranno anche un corso  di amarico e uno di creolo-haitiano. Naturalmente, torneranno i laboratori di scrittura di Cristina Biasini (a breve sul sito)
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Modalità di partecipazione
I corsi si svolgono presso la Libreria GRIOT in via di Santa Cecilia 1/A a Roma (Trastevere). Le iscrizioni sono aperte fino ad esaurimento posti; fino ad un massimo di dieci allievi (e ciascuno dei corsi sarà attivato con un minimo di quattro iscritti). Per maggiori informazioni sul programma dei corsi e le modalità di iscrizione, contattare: [email protected] – tel. 06 58 33 41 16. Via di S. Cecilia 1/A – 00153 Roma.