Pubblicato il

Presentazione di "Il bambino promesso" di Massimo Bavastro (2017, Nutrimenti)

Sabato 24 marzo, alle 18,30 GRIOT presenta “Il bambino promesso” di Massimo Bavastro (Nutrimenti edizioni). Insieme all’autore parteciperà il sociologo Mauro Valeri.
 

“Il bambino promesso” viene dal Kenya e Massimo e Barbara devono andare in Africa per conoscerlo, per iniziare un percorso che lo farà diventare il nuovo membro della loro famiglia. Il memoir di Massimo Bavastro racconta la storia di una adozione internazionale, dell’incontro con un bambino e il suo mondo, dei nove mesi passati in Kenya tra incertezze e dubbi, paure e speranze, onnipresenti animali ed altri aspiranti genitori adottivi. L’esperienza personale dell’autore diventa così un racconto delicato e sincero di un viaggio da cui una famiglia può tornare unita e felice o distrutta.

“La paura che mi ero fatto da solo raccontando le Storie Terribili di Adozione non mi era passata. Ma a quella si era mescolato un sentimento nuovo: a furia di parlarne, anche solo per dire ‘no’, mi sembrava che quel bimbo remoto in qualche modo noi l’avessimo generato. “Magari non è ancora nato. Però c’è”, dissi. “Sì. Lo sento anch’io”. Dunque eravamo d’accordo: quel bambino esisteva; e gli avevamo fatto una promessa.”

Massimo Bavastro è uno sceneggiatore, drammaturgo e scrittore italiano. Ha scritto diversi testi teatrali, sceneggiature di film tra i quali L’ultima stazione (1998) e Mi chiamo Maya (2015) e di numerose serie tv come Ris – delitti imperfettiUltimo – l’infiltrato e 48 oreIl bambino promesso (Nutrimenti 2017) è il suo primo romanzo.

Pubblicato il

Vecchi e nuovi razzismi. Il caso italiano: incontri a cura di Mauro Valeri

Vecchi e nuovi razzismi. Il caso italiano

Una serie di incontri a cura di Mauro Valeri

Sabato 17 marzo  2018, secondo incontro (un sabato al mese), dalle 16.00 alle 18.00

Gli ultimi anni hanno fatto registrare un preoccupante risorgere del razzismo, o meglio dei razzismi. Infatti, accanto al razzismo tradizionale, di stampo ottocentesco, che, nonostante non abbia più basi scientifiche, ha ancora un notevole peso soprattutto nel senso comune, si stanno imponendo nuove forme di razzismo, che pongono l’accento non più sul concetto di razza, ma su quello di cultura (il razzismo differenzialista), sulla cittadinanza (xenorazzismo), sul tema specifico del colore della pelle (suprematismo bianco, afrofobia, ecc.). Allo stesso tempo, anche il web è diventato un veicolo particolarmente efficace per la diffusione di quelli che sono chiamati “discorsi d’odio” (hate speech) che spesso possono trasformarsi, nella realtà, in crimini d’odio (hate crime) a matrice razziale. A questa capacità di metamorfosi del razzismo, l’antirazzismo ha mostrato una notevole difficoltà ad opporsi, soprattutto a mettere in campo concetti e pratiche efficaci.

Si tratterà di una serie di incontri mensili di due ore l’uno, durante i quali saranno presi in esame cinque diversi periodi storici (1861-1921; 1922-1944; 1945-1970; 1971-1990; 1990-2017), allo scopo di far emergere le fratture e le continuità tra passato e presente. In ogni periodo storico, l’attenzione verrà posta sia alle teorie e alle prassi razziste presenti in Europa e in altri paesi significativi (Stati Uniti, Sud Africa, ecc.), sia alle teorie e alle prassi antirazziste adottate. Una riflessione particolare verrà assegnata al caso italiano, dove, oltre alle teorie e alle prassi razziste e antirazziste, saranno analizzate le “relazioni razziali” presenti in Italia, soprattutto prendendo come punto di riferimento le vicende dei black italians, le cui testimonianze dirette permettono di avere un quadro più concreto della realtà.

Scopo degli incontri è quindi quello di fornire una conoscenza più approfondita, sia in termini storici che teorici e pratici, su un tema quale quello del razzismo, che specie nel caso italiano, rimane troppo spesso legato a vecchie e scarsamente efficaci chiavi di lettura, o addirittura relegato ad un periodo storico molto limitato. L’obiettivo è pertanto quello di riuscire ad avere la capacità di comprendere quanto sta avvenendo e individuare strategie antirazziste efficaci.

Durante il percorso, verrà anche proposta una bibliografia e una filmografia di riferimento.

___________________________________________________

Mauro Valeri, sociologo e psicoterapeuta da anni è impegnato nella ricerca e nel monitoraggio dei fenomeni del razzismo e della xenofobia.

Bibliografia dell’autore:

·      A testa alta verso l’oriente eterno. Liberi muratori nella resistenza romana – 2017

·      Generale nero. Domenico Mondelli: bersagliere, aviatore e ardito – 2016

·      Campioni d’Italia? Le seconde generazioni e lo sport 2014

·      Stare ai giochi. Olimpiadi tra discriminazioni e inclusioni 2012

·      Mario Balotelli vincitore nel pallone – 2014

·      Negro, ebreo, comunista. Alessandro Sinigaglia, venti anni in lotta contro il  fascismo – 2010

·      Che razza di tifo. Dieci anni di razzismo nel calcio italiano – 2010

·      Nero di Roma. Storia di Leone Jacovacci, l’invincibile mulatto italico – 2008

·      Black Italians. Atleti neri in maglia azzurra 2006

·      La razza in campo. Per una storia della rivoluzione nera nel calcio -2005

Contributo: €20 ad incontro (è necessaria l’adesione annuale all’Associazione Officina GRIOT 20,00€)

Per iscrizioni e informazioni: [email protected] 

Pubblicato il

Presentazione di "Kotha. Donne bangladesi nella Roma che cambia" di Katiuscia Carnà e Sara Rossetti (2018, Ediesse)

Domenica 25 marzo alle 18,30 GRIOT ospita la presentazione di  “Kotha. Donne bangladesi nella Roma che cambia” di Katiuscia Carnà e Sara Rossetti (2018, Ediesse). Insieme alle autrici parteciperà Franca Eckert Coen (Religions for Peace Italia “Donne in Dialogo”). 
 

Uscito per la collana “Sessismo e Razzismo” della casa editrice Ediesse, “Kotha” è uno studio sulle donne provenienti dal Bangladesh e residenti a Roma. Sullo sfondo di una città complessa e in via di trasformazione le due autrici, Carnà e Rossetti, raccontano esperienze di vita di migranti musulmane, indù e cristiane, casalinghe e imprenditrici, madri e giovani nuove italiane, che hanno conosciuto durante il loro lavoro di ricerca e per motivi personali. Da questi rapporti sono nate amicizie e legami di fiducia che hanno permesso di scavare a fondo nelle storie di vita – e di diaspora – di una delle comunità più consistenti ma meno conosciute di Roma.

Katiuscia Carnà. Ha acquisito un Master internazionale in Sociologia e uno in Religioni e mediazione culturale. Ha vinto una borsa di studio all’Università di Jadavpur in Kolkata (India) dove ha approfondito la sociologia e le filosofie femministe. Ha lavorato come mediatrice linguistico cultura le e religiosa. Dottoranda in Ricerca Educativa e Sociale presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Lavora come formatrice interculturale.

Sara Rossetti è laureata in Storia all’Università di Roma Tor Vergata. Ha conseguito un dottorato in Storia politica e sociale dell’Europa moderna e contemporanea occupandosi di migrazioni femminili italiane in Francia tra le due guerre mondiali. Ha ottenuto un master in Didattica della lingua e cultura italiane per stranieri, occupando si principalmente di didattica rivolta alle donne. Attualmente porta avanti i propri interessi di ricerca nei campi della glottodidattica, dell’intercultura e del genere. Lavora come insegnante.

Pubblicato il

Presentazione del saggio "Italós" di Marco Ascione (2017, Magenes Editoriale)

Sabato 10 marzo, alle 18,30 GRIOT ospita la presentazione del libro “Italós” di Marco Ascione (2017, Magenes Editoriale). Parteciperà l’autore. 
 

“Italós” è uno studio multidisciplinare della storia italiana e dei passaggi fondamentali che hanno portato allo stato attuale della Penisola. Utilizzando molti strumenti di indagine – dalle evidenze scientifiche della genetica e delle condizioni ambientali, allo studio delle migrazioni interne ed esterne – Marco Ascione risponde a questioni complesse sul presente dell’Italia cercando le risposte nel passato di un paese che non può essere esaminato da un unico punto di vista.

“Il libro è un’analisi originale e multiforme, ricca di illuminazioni, capace di avvincere con una narrazione che, facendo uso di un linguaggio scorrevole, offre al lettore le ragioni profonde, e inaspettate, del tema cruciale cui è dedicato: le dinamiche storiche che nel tempo hanno generato divisioni, unificazioni e situazioni peculiari della nostra Penisola, fino a sfociare nel presente, nelle condizioni e con i tratti propri dei suoi abitanti” (dall’introduzione del Pubblico Ministero impegnato nella lotta alla mafia, Marcello Musso).

 

Marco Ascione è dottore di ricerca, esperto in dinamica delle popolazioni, in studio dei sistemi complessi e analisi delle interazioni tra biomi, ecosistemi, caratteristiche geografiche e morfologiche, uso dell’energia, delle risorse disponibili e mutamenti economici, tecnologici e sociali nei sistemi antropici complessi. Pubblica su riviste scientifiche internazionali, ha studiato presso la University of Florida (USA), l’Università degli Studi di Parma, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e ha lavorato e collaborato con l’Università La Sapienza, l’Università degli Studi di Siena, l’Università degli Studi di Parma, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, la LUISS Guido Carli e l’ENEA, presso il Centro Ricerche Casaccia di Roma.

Pubblicato il

Presentazione del saggio "La jihad delle donne" di Luciana Capretti (2017, Salerno Editrice)

Domenica 11 marzo alle 18,30 GRIOT ospita la presentazione del libro “La jihad delle donne” della giornalista Luciana Capretti. Insieme all’autrice parteciperà la giornalista Maria Lepri. 
 

Con un approccio giornalistico Luciana Capretti ci propone una fotografia fedele, per quanto possibile, di una parte del mondo femminile musulmano sunnita in occidente: quello di donne che combattono la loro personale ‘jihad’, ovvero la battaglia in un mondo in transizione fra tradizione e posizioni progressiste, più in sintonia con la loro vita nel mondo contemporaneo. Un affascinante e complesso viaggio di scoperta in cui ha incontrato le prime imamah, donne che sfidando 14 secoli di patriarcato conducono la preghiera del venerdì davanti ad una congregazione mista di fedeli, alcune teologhe che propongono una lettura del Corano senza distinzioni di genere e le attiviste che la divulgano.

Luciana Capretti è nata a Tripoli (Libia), ha studiato a Roma, è stata corrispondente da New York per più di vent’anni. Il suo primo romanzo, Ghibli (Rizzoli 2004), finalista ai premi Gaeta e Sanremo, ha vinto il Rapallo Opera Prima. Il secondo, Tevere (Marsilio 2014), finalista ai premi Cortina, Dessì, Comisso, Asti d’Appello, ha vinto il premio Croce. Attualmente risiede a Roma ed è caposervizio esteri al Tg2 lavora al tg2.

Pubblicato il

Presentazione di "Life in Syria. Sguardi di Aleppo e Idlib" (Seipersei Books)

Sabato 24 febbraio, alle 18,30 GRIOT presenta il libro fotografico “Life in Syria. Sguardi di Aleppo e Idlib”. Partecipa Filippo Mancini, curatore del progetto, Fouad Roueiha, giornalista e Stefano Vigni, editore del libro. Parteciperanno via skype i fotografi siriani. 
 

“Life in Syria” è un libro fotografico nato dalla collaborazione della Ong COSV e l’editore Seipersei,  con il contributo di UNOCHA, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari . Gli autori sono cinque fotografi siriani più un team di blogger e giornalisti, che scrivono dalle regioni di Aleppo e Idlib, i luoghi più martoriati della guerra in Siria.

Le fotografie sono state scattate dal 2013 al 2016 e mostrano la vita quotidiana delle popolazioni colpite dal conflitto, i cui segni si vedono nei palazzi distrutti, nelle immagini dei bambini feriti, nelle figure dei combattenti dell’opposizione al regime di Assad.

Gli autori, Mahmud Abdur-Rahman, Mohammad Amen Qurabi, Emad Najm Husso, Jalal Al-Mamo, Nour Kelze e il collettivo Life Makers Team, come centinaia di migliaia di giovani loro coetanei sparsi nel resto della Siria, hanno collaborato insieme mantenendo in vita donne e bambini, provvedendo alla distribuzione di aiuti umanitari e alle attività di supporto psicologico ai bambini traumatizzati dalla guerra.

Durante l’incontro ci collegheremo via skype con alcuni dei fotografi che hanno partecipato al progetto. 

Pubblicato il

"Joyful Circle Songs” con Roberta Kirn – laboratorio di improvvisazione polifonica

Domenica 11 marzo dalle 16,00 alle 18,00 l’artista Roberta Kirn torna da GRIOT per guidarci nuovamente in una travolgente “Circle Songs”!
Ideate dal cantante Bobby Mc Ferrin, uno dei principali ispiratori dell’artista Roberta Kirn, le “Circle Songs” rappresentano una forma di improvvisazione di canto corale che, utilizzando qualsiasi tipo di suono prodotto con le voci, conduce spontaneamente alla nascita di brani a cappella.
Roberta Kirn, educatrice musicale, musicista e danzatrice, ci guiderà in un’esperienza travolgente di improvvisazioni ritmico vocali, botta e risposta, ritmi globali, melodie, armonie, impennate lussureggianti, strani rumori, linguaggi inventati, silenzio, preghiera e risate!
Le “Circle Songs” sono prima di tutto un grande divertimento, ma sono anche strumenti meravigliosi che ci aiutano a sviluppare competenze essenziali nel canto d’ensemble: l’ascolto profondo, il grounding nel proprio corpo, il modo di collegarsi al ritmo proprio ed altrui, rafforzando la capacità di ancorarci al nostro ruolo restando in armonia con gli altri elementi. Dall’incastro di tutte le voci, lo sviluppo armonico crea una vera e propria “canzone”.
“This expression from Zimbabwe is one of my most favorite because it is my deeply held belief that singing, drumming and moving with others is not only fun, but profoundly healing “ Roberta Kirn (http://www.bewellsing.com/about)
Laboratorio aperto a tutti, sono benvenuti i bambini!
Quota di partecipazione 15€, tessera associativa eventi GRIOT inclusa.
Prenotazione obbligatoria scrivendo a [email protected] entro il 5 marzo

Pubblicato il

Il coro di GRIOT cerca nuove voci e nuovi amici!

Domenica 18 febbraio dalle 15 alle 18,30 torna l’appuntamento con il coro di GRIOT, laboratorio di canto e ritmi dal mondo a cura di Maria Teresa de Carolis

Nel coro si lavora con la trasmissione orale (non è quindi necessario saper leggere la musica), allo scopo di sviluppare l’ascolto e le competenze canore di ogni partecipante. Il lavoro si basa sul divertimento e sul piacere del canto corale, capace di creare naturalmente l’armonia tra le persone. Uno dei numerosi valori trasmessi da questa esperienza è quello dell’incontro attraverso l’aspetto universale della musica, un “viaggio” attraverso paesi e culture di tutto il mondo, un lavoro di ricerca e sperimentazione volto a superare i confini della parola per fare del canto uno strumento di comunicazione non mediata di emozioni e sentimenti.

Maria Teresa de Carolis, allieva di Laure Gilbert, che dal 2007 canta nel coro Zenzerei e dal 2010 la affianca per aiutare i coristi nell’interpretazione e l’affinamento delle capacità vocali, è attrice e cantante da sempre, come da sempre scrive racconti e poesie e scrive per il teatro e il cinema. “Cantare per me è vitale, canto in continuazione e cantare insieme agli altri è funzionale alla mia crescita”.
Il coro si riunirà domenica 18 febbraio dalle 15,00 alle 18.30 (con pausa di mezz’ora), presso la Libreria GRIOT (via di Santa Cecilia 1/a, Trastevere).

Iscrizioni aperte scrivendo a [email protected].

– Il costo è di 25€ a incontro.
– E’ richiesta la prenotazione: [email protected] –  06.58334116.
– Per partecipare ai corsi ed ai laboratori organizzati dall’Associazione Officina GRIOT è necessario effettuare il tesseramento annuale pari a 20€, che dà diritto allo sconto del 10% sull’acquisto dei libri presso la Libreria GRIOT per l’intero anno.

Pubblicato il

“Fuori rotta”: raccontare i viaggi insoliti. Laboratorio di scrittura e video-fotografia per dilettanti e non solo

Libreria GRIOT, in collaborazione con la Scuola del Viaggio

“Fuori rotta”: raccontare i viaggi insoliti. Sabato 21 e domenica 22 aprile

Sempre più spesso cerchiamo viaggi emozionanti per le persone che incontriamo, per le situazioni che possiamo vivere, per la totale diversità rispetto alla nostra routine quotidiana. Sempre più spesso cerchiamo dei viaggi fuori rotta, lontano dalle mete classiche. Ma questo implica il confronto con l’altro, con il diverso, con schemi e situazioni che molte volte non riusciamo a comprendere. E allora, come possiamo raccontarli?
Vi proponiamo due giorni per mettersi alla prova nella narrazione di viaggi insoliti, sotto la guida del regista Andrea Canepari e del giornalista e scrittore Guido Bosticco (docenti della Scuola del Viaggio). Andremo in Africa, in Medio Oriente e in Asia, in situazioni estreme o nel mezzo di eventi curiosi e insoliti, per imparare a trovare sempre la chiave giusta per raccontare le nostre esperienze, nel rispetto della diversità e insieme con la necessaria forza narrativa e coinvolgente.
Oggi scrittura e immagini vanno di pari passo, sui social network, sui blog e nei prodotti professionali, perciò abbiamo pensato un laboratorio aperto a tutti: aspiranti scrittori, fotografi e videomaker, ma anche a chi già lavora in questi settori e vorrebbe confrontarsi con nuovi punti di vista.
PROGRAMMA
Sabato 21 aprile – h 10.00-13.00

  • Ogni luogo è diverso da un altro: capire le nostre reazioni.
  • Che cosa fa di un luogo un luogo “speciale”.
  • Africa, Medio Oriente, Estremo Oriente, viaggi stanziali, viaggi on the road, viaggi “impegnati”… diversi modi di raccontare, diverse chiavi di lettura.
  • Esercitazione in aula: testo e immagini in equilibrio.

Sabato 21 aprile – h 14.00-18.00

  • Elementi base sulle tecniche di scrittura di viaggio, fotografia e video.
  • Partire con un’idea, tornare con un progetto.
  • L’incontro come fulcro del racconto.
  • Come raccogliere dati in viaggio, come strutturare il racconto, il reportage o il documentario (descrizioni, ambienti, personaggi, trama).
  • A caccia di storie. Esercitazione per le vie di Trastevere per tornare con un’idea di racconto con la sola scrittura, attraverso il video o con la scrittura e la fotografia.

Domenica 22 aprile – h 9.00-13.00

  • Rifinitura dei progetti, lettura collettiva, analisi e commento, suggerimenti per realizzare, completare o perfezionare il lavoro o l’idea di progetto.

Docenti: Andrea Canepari e Guido Bosticco
Quando:
Sabato 21 aprile 10.00-13.00 + 14.00-18.00
Domenica 22 aprile 9.00-13.00
Dove:
Libreria GRIOT – via di Santa Cecilia 1A 00153 Roma (Trastevere)
Quanto:
Costo €130 (più, per chi non è già socio, 20€ di tessera associativa annuale GRIOT. La tessera dà diritto al 10% di sconto sull’acquisto di libri).
Per l’iscrizione è richiesto un acconto di 50€* da versare entro l’11 aprile 2018.
Il corso è a numero chiuso (max 20 partecipanti) e viene attivato al raggiungimento di 10 iscritti.
Informazioni e iscrizioni:
[email protected]
* in caso di mancata frequenza per motivi non imputabili a Officina GRIOT non è prevista la restituzione della quota di acconto/iscrizione. La quota verrà invece interamente restituita nel caso di annullamento del laboratorio per il non raggiungimento del numero minimo di iscrizioni.

Pubblicato il

Presentazione del libro "La religione invisibile. L'idea del divino nell'Antico Egitto" di Alfredo Luvino (2017, Yume)

Sabato 10 febbraio alle 18,00 GRIOT ospita la presentazione del saggio “La religione invisibile. L’idea del divino nell’Antico Egitto” dell’egittologo Alfredo Luvino (2017, Yume). L’autore dialogherà con Antimo Della Valle, giornalista e saggista.

“Il sacro, nell’Antico Egitto, come in altre culture, pervade ogni attimo della vita dell’uomo e caratterizza anche quel qualcosa definito aldilà, confondendosi, mimetizzandosi, con la vita quotidiana. Escluse alcune rare affermazioni di scetticismo, non esiste una dimensione che potremmo definire laica, presso gli antichi Egizi, quindi non esiste neanche un solo particolare che non sia pervaso di sacralità” (dall’introduzione di A. Luvino).

Religione e magia, aspetti della vita dell’uomo che spesso sono stati avvicinati a termini come piramidi, tombe, faraoni, mistero. Ma che cosa fu davvero l’Antico Egitto? Una terra pervasa di magia oppure una cultura che tentò di interpretare il mondo che la circondava dando vita ad una mentalità religiosa difficilmente comprensibile nella quale non esiste un divario fra sacro e profano? “La religione invisibile” è un testo che aiuta a comprendere più a fondo l’aspetto maggiormente importante di una civiltà che da sempre affascina per ciò che ha lasciato.

Alfredo Aldo Carlo Luvino, egittologo, si è laureato e specializzato con Silvio Curto. Docente di Egittologia presso l’Università Popolare di Torino e già collaboratore scientifico del Museo egizio, esperantista, è vicepresidente del Centro Italo Arabo Dar al Hikma. Direttore di case editrici di qualità è autore di numerosi articoli scientifici, di romanzi e saggi legati alla civiltà antico egiziana. Fra gli altri per questa casa editrice Erotismo e sessualità nell’Antico Egitto, Torino 2015 e La terra del Nilo, Torino 2017