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"Cantare il mondo". Workshop di canto polifonico a cura di Laure Gilbert

Mercoledì 22 giugno GRIOT vi invita a partecipare al nuovo incontro del workshop di canto polifonico “Cantare il mondo” a cura di Laure Gilbert

laureLaure Gilbert, polifonista e direttrice del coro Zenzerei da 14 anni, propone da GRIOT un laboratorio di ricerca sulla voce come strumento espressivo, attraverso canti africani e di altre tradizioni musicali dei popoli del mondo. L’artista lavora con la trasmissione orale (non è quindi necessario saper leggere la musica), allo scopo di sviluppare l’ascolto e le competenze canore di ogni partecipante. Il suo insegnamento si basa sul divertimento e sul piacere del canto corale, capace di creare naturalmente l’armonia tra le persone.
Uno dei numerosi valori trasmessi da questa esperienza è quello dell’incontro attraverso l’aspetto universale della musica, un “viaggio” attraverso paesi e culture di tutto il mondo, un lavoro di ricerca e sperimentazione volto a superare i confini della parola per fare del canto uno strumento di comunicazione non mediata di emozioni e sentimenti.

Laure Gilbert – Dopo aver studiato musica fin dall’infanzia e seguito Giovanna Marini a Roma per molti anni, Laure ha fondato e dirige da 14 anni il coro Zenzerei, specializzato in canti polifonici di tutto il mondo. Laure Gilbert racconta la sua storia in questa intervista.

Il workshop prevede un incontro al mese della durata di tre ore. Il prossimo incontro si svolgerà mercoledì 22 giugno dalle 18 alle 21.30 (con pausa di mezz’ora), presso la Libreria GRIOT (via di Santa Cecilia 1, a Trastevere). I successivi verranno concordati con gli allievi.

Il costo per ogni incontro è di 25€ a persona. Per iscrizioni: [email protected] 06.58334116

Per partecipare ai corsi ed ai laboratori organizzati dall’Associazione Officina GRIOT è necessario effettuare il tesseramento annuale pari a 20€, che dà diritto allo sconto del 10% sull’acquisto dei libri presso la Libreria GRIOT, per l’intero anno.

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Presentazione del libro "La vita sociale dei farmaci" di Pino Schirripa (Argo)

Lunedì 9 maggio alle 18 GRIOT  presenta “La vita sociale dei farmaci” di Pino Schirripa.
A discuterne assieme all’autore ci saranno gli antropologi Matteo Aria e Antonino Colajanni

LA VITA SOCIALE DEI FARMACIUn farmaco, nella sua materialità, può essere definito come una sostanza. o meglio un insieme di sostanze che vengono percepite – in una data comunità e in un preciso momento storico – come efficaci per contrastare, e spesso per risolvere, ciò che in quello specifico contesto è considerato come “malattia”. Partendo da questa definizione, il volume esplora le tante dimensioni sociali del farmaco. Frutto di ricerche di campo in tre differenti contesti, Etiopia, Ghana e Italia, il volume, prendendo in considerazione varie fasi della vicenda biografica di un farmaco – dalla produzione, all’assunzione – mette a fuoco, di volta in volta, la complessità delle relazioni sociali e delle dimensioni simboliche ed economiche in cui esso è coinvolto: la commercializzazione e la musealizzazione dei farmaci “tradizionali”, la risignificazione dei farmaci di sintesi nei contesti non occidentali; le industrie farmaceutiche e il marketing. II libro, infine, discute delle ineguaglianze nell’accesso ai farmaci e alle cure attraverso i concetti di cittadinanza biologica e cittadinanza sanitaria, e dei paradossi dell’aiuto umanitario.

Pino Schirripa è professore associato di Discipline Etno-antropologiche presso il Dipartimento di Storia, Culture, Religioni della Sapienza-Università di Roma, dove insegna antropologia medica e antropologia religiosa. Da oltre venti anni svolge e coordina progetti di ricerca su questi temi in Italia e in Africa. Dal 2007 è direttore della Missione Etnologica Italiana in Tigray-Etiopia e dal 2014 della Missione Etnologica Italiana in Ghana.

Lunedì 9 maggio alle 18 Pino Schirripa presenta da GRIOT il suo ultimo libro “La vita sociale dei farmaci” assieme a Matteo Aria e Antonino Colajanni. Vi aspettiamo!

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Partenza del corso super intensivo di arabo principianti

Il 10 maggio il calendario dei corsi di GRIOT si arricchisce di una nuova proposta per chi vuole imparare le basi dell’arabo in poco tempo: un corso super intensivo di arabo per principianti!
Corso super intensivo di arabo per principianti
Il corso sarà suddiviso il due parti: nella prima parte gli allievi acquisiranno gli elementi di base della lingua araba – lettere dell’alfabeto e relativa pronuncia, forme di scrittura – e apprenderanno alcuni vocaboli di base e formule di saluto; nella seconda parte le nozioni apprese nella prima saranno consolidate attraverso esercitazioni intensive, e si studieranno piccoli dialoghi generici – formule di presentazione, situazioni tipo al ristorante, in aereo, all’ aeroporto, in albergo, dal medico, al mercato, in città.
Martedì, 18-20; Giovedì 18-20; Sabato 15-17 (tre incontri, 6 ore a settimana)
inizio 10 maggio | 30 ore complessive
340,00 €
Le iscrizioni al corso sono aperte.

Il corso si svolge presso la Libreria GRIOT in via di Santa Cecilia 1/A a Roma (Trastevere). Le iscrizioni sono aperte fino ad esaurimento posti.
Per maggiori informazioni sul programma dei corsi e le modalità di iscrizione, contattare: info@libreriagriot.it – tel. 06 58 33 41 16. Via di S. Cecilia 1/A – 00153 Roma.

  •  I corsi inizieranno con un minimo di quattro iscritti
  •  E’ necessaria l’adesione annuale all’Associazione Officina GRIOT (20,00 €)
  •  La quota del corso va corrisposta interamente entro la prima settimana dall’inizio del corso
  •  Gli orari dei corsi potrebbero subire delle variazioni prima del loro inizio
  •  Dopo l’inizio dei corsi, in caso di mancata frequenza per motivi non imputabili a Officina GRIOT non è prevista la restituzione della quota di  iscrizione
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Proiezione del documentario "If Only I Were That Warrior" di Valerio Ciriaci

Sabato 23 aprile alle 18,30 GRIOT presenta il documentario “If Only I Were That Warrior” di Valerio Ciriaci. Un film che, a partire dalla recente costruzione del monumento intitolato al generale fascista Rodolfo Graziani ad Affile, indaga la controversa memoria dell’occupazione italiana dell’Etiopia.

if only i wereSaranno presenti il regista Valerio Ciriaci ed il produttore Isaak Liptzin.

Dopo la proiezione, a discutere del film assieme agli autori ci saranno lo storico  Carlo Spartaco Capogreco, professore di Storia Contemporanea all’Università di Calabria, e l’attivista Mulu Ayele (Ethiopian Community in Rome), che ci parlerà della lotta delle comunità etiopi contro il monumento di Affile dedicato al generale Graziani.

12 Agosto 2012: il comune di Affile (RM) inaugura un monumento dedicato al gerarca fascista Rodolfo Graziani, generale durante la Guerra d’Etiopia del 1935 e primo viceré della nuova colonia. La notizia raggiunge la stampa internazionale e suscita un indignato scalpore. A Graziani viene imputato l’uso delle armi chimiche e il ricorso a violenti rappresaglie contro la popolazione civile. Crimini di guerra per per cui non fu mai processato, e che appartengono indelebilmente alle più oscure e controverse pagine del colonialismo italiano. Le comunità etiopi in tutto il mondo si mobilitano e organizzano proteste che dagli Stati Uniti arrivano fino ad Affile. A 75 anni dalla caduta dell’impero coloniale italiano, nuove generazioni di etiopi e di italiani si confrontano su un passato tormentato e ancora irrisolto.

Trovate qui il trailer del film.

GRIOT vi aspetta sabato 23 aprile alle 18,30 per la proiezione  di “If Only I Were That Warrior” di Valerio Ciriaci. A seguire incontro e discussione con gli autori, assieme allo storico Carlo Spartaco Capogreco e l’attivista Mulu Ayele.

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"L'arte di inventare trame. Storytelling e altre amenità" – Laboratorio con Guido Bosticco (Scuola del Viaggio)

Sabato 28 e domenica 29 maggio GRIOT e la Scuola del Viaggio vi invitano a partecipare al laboratorio “L’arte di inventare trame. Storytelling e altre amenità”, a cura di Guido Bosticco

L’arte della narrazione è il fulcro della conoscenza condivisa, dai tempi antichi fino al mondo dei social network.

Saper raccontare significa costruire mondi, dare vita a luoghi e persone, idee ed esperienze; significa saper “catturare” il pubblico e coinvolgerlo con la mente e con il cuore.

bosticcoSi chiama Storytelling, ma  viene da un passato molto lontano e ha davanti a sé un futuro radioso.

Nel cinema, nella letteratura, nelle aziende, nel turismo, nella scuola, nelle relazioni interpersonali, nel giornalismo, nel marketing… lo Storytelling è ovunque.

In due mezze giornate, con l’aiuto di Guido Bosticco, docente di scrittura creativa all’Università di Pavia e alla Scuola del viaggio, giornalista e scrittore, impareremo le tecniche di narrazione di base, affronteremo i problemi della scrittura e lavoreremo ad un nostro progetto di racconto, sempre a cavallo fra teoria e pratica, divertimento e apprendimento.

I laboratori della Scuola del viaggio, infatti, sono un’esperienza che difficilmente lascia indifferenti: si ascolta, si scrive, si legge, si discute e si corregge, si riscrive e si ascolta di nuovo, così s’impara facendo…

Le parti teoriche sono sempre alternate ad esercizi e correzioni.

La mattina di sabato si lavora sulle tecniche di base e si sperimentano scritture diverse, fra vincoli e stimoli molto variegati.

Nel pomeriggio, ognuno potrà lavorare ad un proprio progetto, partendo da una indicazione del docente. La forma del racconto scelta è a discrezione dei partecipanti: lo Storytelling ha mille facce!

La mattinata di domenica si confronteranno insieme i lavori: letture, suggerimenti, nuove idee, correzioni, miglioramenti, editing, riscrittura di parti sotto la guida del docente.

E per concludere, il passo più difficile: dare vita e forma alle percezioni e al rapporto fra interiorità ed esteriorità, con alcuni esercizi da svolgersi ancora outdoor, per lasciarsi ispirare dai luoghi della città.

Ecco il Syllabus (che potrà subire lievi variazioni o rimescolamenti) con i principali contenuti del laboratorio.

 
Sabato 28 maggio, ore 9,30-13,30
 
Perché raccontiamo (e ascoltiamo) storie?
Le incisioni rupestri, i film western e le campagne elettorali
Costruire e trasmettere mondi, valori, identità
 
I luoghi e le loro storie.
Dalla psicogeografia alla Mappa del tenero
Il negozio sotto casa vale come il luogo più esotico
 
Dove finiscono le nostre storie?
Informazione, senso, entropia
Qualcuno mi sente là fuori?
 
Cosa ci serve per costruire una storia e per raccontarla?
Tempo, spazio, destinatario
Ambienti, personaggi, eventi
Descrizioni, dialoghi, attivanti
Razionalità, emotività, seduzione
McGuffin, flashback, sinestesia… e altre curiosità
 
Forme di racconto (inaspettate).
Come lo spazio modifica le idee
Il rapporto fra parole e immagini
 
Sabato 28 maggio, pomeriggio
 
Lavoro individuale al proprio scritto, in un luogo della città a scelta.
 
Domenica 29 maggio, ore 9,30-13,30
 
La factory (ovvero: la casa di correzione)
.
Lettura degli scritti, analisi e discussioni
.
Suggerimenti
 per migliorarli
Perezione, memoria, interiorità ed esteriorità.
Esercitazione outdoor
Lettura degli scritti, analisi e discussioni.
 
 
INFORMAZIONI PRATICHE
Orari laboratorio: sabato 28 maggio ore 9,30-13,30 / domenica 29 maggio ore 9,30-13,30.
Costo del corso: euro 100 + 20 di quota associativa a Officina GRIOT (valida un anno, offre il 10% di  sconto sui libri acquistati in libreria).
Il corso è limitato ad un numero massimo di 20 partecipanti e viene attivato al raggiungimento di 12 iscritti, con chiusura delle iscrizioni sabato 21 maggio 2016.
Informazioni e iscrizioni: [email protected] – tel. 06.58334116

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Secondo appuntamento con il bookclub di Editoriaraba: "Frankenstein a Baghdad"

Domenica 17 aprile alle 16 GRIOT ospita il secondo appuntamento con il book club di editoriaraba
frankenstein
 

Questa volta l’arabista e blogger Chiara Comito, che cura gli incontri, ci propone il romanzo “Frankenstein a Baghdad” dello scrittore iracheno  Ahmed Saadawi, vincitore nel 2014 del premio internazionale per la letteratura araba.

Perchè partecipare ad un gruppo di lettura? Ecco le risposte di Chiara Comito su Editoriaraba (al link trovate anche una serie di indicazioni per saperne di più sul romanzo e sull’autore cui sarà dedicato l’incontro!):

  • perchè è divertente
  • perchè si conoscono persone nuove
  • perchè si può dire che un libro non ci è proprio-così-tanto-piaciuto e motivare il nostro mancato apprezzamento (e chissà, magari nella discussione si cambia anche idea)
  • perchè possiamo dire a chi ci capisce che un libro invece ci è proprio piaciuto
  • perchè quando un libro lo si commenta insieme rimane più impresso nella memoria e lo si apprezza di più
  • per dare supporto morale alla vostra blogger preferita!

Per partecipare è necessario aver letto il libro; la partecipazione agli incontri è gratuita con tessera dell’Associazione GRIOT. Gli incontri verranno attivati con l’adesione di almeno 5 partecipanti (la partecipazione va confermata scrivendo a [email protected] entro il 12 aprile).

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Presentazione del libro "La città dei gatti" di Annamaria Rivera (Dedalo)

Sabato 16 aprile alle 18,30 GRIOT presenta il libro “La città dei gatti. Antropologia animalista di Essaouiradell’antropologa Annamaria Rivera

Ne discuteranno insieme all’autrice Carla Rocchi, presidente dell’ENPA, e Giacomo Marramao, presidente della Fondazione Basso.

Con stile vivace e intrecciando la narrazione in prima persona con l’analisi antropologica, l’autrice disegna un ritratto la-citta-dei-gattisingolare di questa città del Sud-Ovest del Marocco, contraddistinta da una presenza di gatti così numerosa e accettata da segnare nettamente il paesaggio urbano. Il volume, corredato da un apparato fotografico inedito, ha per tema centrale il rapporto degli abitanti di Essaouira con i gatti, ma anche con i gabbiani e i cani: questi, all’opposto dei primi, di solito poco apprezzati nelle società a maggioranza musulmana. Rivera mostra come al carattere cosmopolita della città e alla sua pluralità culturale e religiosa corrispondano relazioni con i nonumani per lo più guidate da tolleranza, empatia, compassione. E ciò riguarda soprattutto gli strati subalterni della società, che si concedono così quel che l’autrice definisce “il lusso dei poveri”. Ciò nonostante, anche qui si pratica il sacrificio rituale di animali, tema cui l’antropologa dedica una parte della sua riflessione (dalla quarta di copertina).

Sabato 16 aprile alle 18,30 GRIOT vi aspetta per la presentazione del libro “La città dei gatti” dell’antropologa Annamaria Rivera. L’autrice ne discuterà assieme a Carla Rocchi, presidente dell’ENPA, e Giacomo Marramao, presidente della Fondazione Basso.

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Parole dissidenti – Dialogo con Khaled Kalifa

Giovedì 7 aprile alle ore 18.30 GRIOT in collaborazione con l’Associazione “Un ponte per…” organizza un reading letterario delle opere dello scrittore siriano Khaled Khalifa presso il Teatro Formiche di Vetro (in Via dei Vascellari 40, a pochi metri da GRIOT!)
Sarà presente l’autore.
Introduce  Arturo Monaco, dottorando in Civiltà dell’Asia e dell’Africa (Università La Sapienza). Letture a cura del Teatro Formiche di Vetro.

khalifaKhaled Khalifa è nato nel 1964 ad Aleppo. Si è laureato in legge nel 1988. Per molti anni ha lavorato come sceneggiatore di diverse serie televisive. Dal 1993 in poi ha pubblicato diversi romanzi, fra i quali: “I quaderni dello zingaro”; “Elogio dell’odio” (ed Bompiani, 2011, traduzione di Francesca Prevedello); “Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città” che ha valso all’autore la prestigiosa “medaglia Nagib Mahfouz”. Il suo ultimo romanzo è “La morte è un lavoro duro” uscito nel 2015. Khaled Khalifa ha lasciato la Siria da pochi mesi e oggi vive negli Stati Uniti.

Giovedì 7 aprile alle 18,30 GRIOT in collaborazione con “Un ponte per…” è lieta di invitarvi ad un reading letterario delle opere dello scrittore Khaled Khalifa alla presenza dell’autore. L’incontro si terrà presso il Teatro Formiche di Vetro (in Via dei Vascellari 40, a pochi metri da GRIOT!).

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Presentazione del romanzo "I pescatori" con l'autore Chigozie Obioma

Domenica 20 marzo alle 11 ospitiamo lo scrittore nigeriano Chigozie Obioma, autore del romanzo “I pescatori” (Bompiani 2016)
A presentare il libro assieme a lui ci sarà la giornalista Maria Teresa Carbone, responsabile della sezione “Arti” di Pagina99

obiomaCandidato al Man Booker Prize 2015, il romanzo “The Fishermen” – appena tradotto in italiano per Bompiani – ha raccolto consensi in tutti in paesi in cui è stato pubblicato. L’autore, il giovane scrittore nigeriano Chigozie Obioma, docente di letteratura e scrittura creativa all’Università del Nebraska-Lincoln, è stato addirittura definito dal New York Times e dal Guardian l'”erede di Chinua Achebe”.

IL ROMANZO

“Nigeria, 1996. Quattro fratelli maschi, in scala, dai quindici ai nove anni. Un padre severo trasferito in una città lontana dalla banca per cui lavora. Una madre presa dai due bambini più piccoli e dal suo banco al mercato. Per Ikenna, Boja, Obe e Ben tutto questo vuol dire libertà. La libertà di andare al fiume, pericoloso e proibito, a farsi pescatori di pesci e di occasioni; la libertà di sfidarsi, litigare, misurare i propri limiti. È proprio al fiume che incontrano il pazzo Abulu, un mendicante noto per i suoi vaneggiamenti ridicoli quanto terribili. Ed è su Ikenna, il maggiore, che si abbatte la profezia di Abulu, annunciando un destino spaventoso per tutta la famiglia. I fratelli impareranno presto che quando il male invade la vita è come un fiume grande che ti porta via. Opporsi è inutile; si può solo cercare di raccontare la propria storia con onestà, come fa Ben dando voce anche a chi non c’è più. Il fato, l’infanzia che se ne va, la famiglia: sono i temi dell’esordio di Chigozie Obioma, un romanzo di formazione sospeso tra il mito e l’epica, ma anche concreto e sporco come un gioco nel fango, una storia su ciò che si perde e ciò che del passato resta per sempre con noi” (Dalla quarta di copertina).

Domenica 20 marzo alle ore 11 GRIOT è lieta di ospitare l’acclamato scrittore nigeriano Chigozie Obioma. A discutere assieme a lui del suo romanzo di debutto “I pescatori” ci sarà la giornalista Maria Teresa Carbone, responsabile della sezione “Arti” di Pagina99. Vi aspettiamo!

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Asmarina al Teatro Palladium!

Venerdì 11 marzo alle 20.30 al Teatro Palladium (Piazza Bartolomeo Romano, 8 – Garbatella) si terrà la proiezione del documentario “Asmarina” di Alan Maglio e Medhin Paolos
Ingresso libero

A seguire la proiezione del documentario (2015, 68′), un Q&A con gli autori Alan Maglio e Medhin Paolos, e con: Amr Adem (Coordinamento Eritrea Democratica), Paula Baudet Vivanco (Rete G2-Seconde Generazioni), Viviana Gravano, Giulia Grechi (Routes Agency), Giusy Muzzopappa (Libreria GRIOT), Alessandro Triulzi (Archivio Memorie Migranti) Modera: Leonardo De Franceschi (Cinemafrica/Cinemafrodiscendente)

Bozza header 1“Asmarina” è un documentario realizzato all’interno della comunità habesha di Milano. La comunità eritrea/etiope è presente in Italia da almeno mezzo secolo, integrata nel tessuto cittadino in maniera attiva. A partire dai documenti fotografici che costituiscono la memoria collettiva della comunità, il film raccoglie l’eredità delle storie personali, indagando le sfumature dell’identità, della migrazione e delle aspirazioni delle persone. Ne risulta una narrazione corale che porta alla luce una eredità postcoloniale fino ad oggi poco approfondita e porta a confrontarsi varie generazioni. Presentato in anteprima al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina nel maggio 2015, il film arriva oggi per la prima volta a Roma, l’11 marzo. Il 10 marzo 1882 il Regno d’Italia acquistava dalla società genovese Rubattino la baia di Assab, segnando l’inizio dell’avventura coloniale italiana proprio in Eritrea, da cui oggi continuano a giungere sulle nostre coste migliaia di profughi ogni anno, in fuga da un regime autoritario e liberticida.

L’evento è organizzato da Cinemafrica/Cinemafrodiscendente e Routes Agency in collaborazione con Coordinamento Eritrea Democratica, Rete G2-Seconde Generazioni, Libreria GRIOT e Archivio Memorie Migranti.

TRAILER: https://youtu.be/mCKl0mcVhqk

SITO UFFICIALE: http://asmarinaproject.com/it/