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I Links di GRIOT


EDITORIA, FESTIVAL e ORGANIZZAZIONI CULTURALI

Afriblog

Africine

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ABC African Books Collective

Féstival Etonnants Voyageurs – Saint Malo/Bamako

Cinemafrica

Festival del Cinema Africano – Milano

Féstival au Désert – Tombouctou, Mali

DAKART – Biennale d’Arte contemporanea di Dakar, Senegal

Biennale de la photographie africaine – Bamako, Mali (15 ottobre-15 novembre 2007)

FESPACO – Festival Panafricain du Cinema et de la Télévision de Ouagadougou, Burkina Faso

UNESCO – United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization


RIVISTE

Internazionale

Jeune Afrique

Courrier International

Revue Noire

Rivista "Africa e Mediterraneo"

Rivista "Lo straniero"

El Ghibli – Rivista on line di letteratura della migrazione

Nigrizia – Il mensile dell’Africa e del mondo nero

Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente

Rivista "Afriche e orienti"

Rivista "AfroMagazine"

SITI d’INFORMAZIONE 

Africinfo – l’agenda culturelle de l’Afrique

GRIOO – L’information prend forme

allAFRICA.com

Radio Africa n. 1

BBC Radio

RFI – Radio France Internationale

IRIN – Integrated Regional Information Network

Fahrenheit

Radio 3 Mondo

Roma multietnica – Guida alla città interculturale


MUSICA AFRICANA

www.tpafrica.blogspot.com

Djembé – Portale sulla musica africana in Italia

 

ASSOCIAZIONI

Erythros – Associazione di Promozione e difesa dei diritti

Lai Momo – Africa: fumetti, arte, intercultura

Scritti d’Africa

AMREF Italia

ChiamaAfrica

 

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Dove siamo?

trastevere


Via di Santa Cecilia 1/A – Trastevere
00153 Roma
Tel/fax 06 58 33 41 16


Come raggiungerci:

Linea 8 (Viale Trastevere)

Linee H, 780 (Viale Trastevere)

Linee 128 e 23 (Lungotevere Anguillara)

Linea 125 (Via dei Genovesi – angolo Via di Santa Cecilia)
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GRIOT Galleria

Jean Paul Touadi e Abdourahman Waberi
Lo scrittore di Gibuti Abdourahman Waberi insieme all’Assessore Jean Léonard Touadi, in occasione della presentazione del romanzo "Transit", Ed. Morellini, alla Liberia GRIOT.

 

 

 

 

 

 

Pape Kanouté

 

Il griot Pape Kanouté suona la Kora in occasione di una serata musicale alla Libreria GRIOT

 

 

 

 

La Liberia GRIOT è un luogo di incontri, ma anche uno spazio rilassante che offre la  connessione WI-FI gratuita e un’ampia scelta di thé, tisane, aperitivi e piatti freddi.

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Libreria GRIOT: Libri, aperitivi, incontri, contaminazioni. Uno chicco d

 

Molto di più di una libreria….

La Libreria GRIOT è una delle prime librerie a livello nazionale interamente dedicata alla cultura dell’Africa e della diaspora, alle letterature del e sul Medio Oriente, e insieme all’antropologia, alla multicultura e alla cooperazione.

E’ una libreria specializzata con un sistema di gestione di libri informatizzato e un catalogo in continua evoluzione, di circa duemilacinquecento titoli di letteratura e saggistica in varie lingue, testi rari spesso introvabili altrove.

E’ una libreria attenta al dibattito culturale e alle novità con un personale appassionato in grado di guidare il pubblico alla ricerca dei testi più utili.

La Libreria GRIOT è un luogo di incontro e di riflessione dove ogni settimana è possibile ascoltare personalità di spicco del mondo della cultura.

E’ un luogo che mette in rete, fa conoscere e dialogare i tanti protagonisti della città interculturale.

E’ un piacevole caffè letterario dove è possibile leggere un libro seduti, sorseggiando un té o un aperitivo, o fruire di una connessione wi-fi gratuita.

La Libreria GRIOT è un centro che organizza e ospita, laboratori e corsi – di scrittura, arabo, wolof – per aiutare a spostare il centro del mondo.

 

Presso la Libreria GRIOT è possibile organizzare incontri, dibattiti, conferenze stampa, ma anche feste, compleanni per grandi e piccoli. Per maggiori informazioni e preventivi, contattateci allo 06 58 33 41 16
o via e-mail [email protected]

La Libreria GRIOT è aperta dal martedì alla domenica
Orario estivo: 10.30-13.30 / 17.00-22.00

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GRIOT Libreria

A. Waberi, Gli Stati Uniti d'Africa

Gli Stati Uniti d’Africa, A. Waberi, Morellini Editore, 2007
Un mondo “alla rovescia”: una ricca federazione di stati africani, gli “Stati Uniti d’Africa”, si contrappone all’“Euroamerica”, terzo mondo abitato dai pallidi caucasici, attanagliato dalla povertà, dalle malattie, dalla fame e insanguinato da guerre fratricide. Uno specchio in cui si riflettono, capovolti, i luoghi comuni, le credenze, i rapporti di forza più sedimentati; una geografia del dominio in cui Nord e Sud si sono scambiati di posto. Un romanzo forte e polemico, a tratti esilarante; uno straordinario inno al valore sociale della letteratura, al suo potere di incidere sulla realtà, alla scrittura come strumento di lotta politica.

Nato nel 1965 a Gibuti, Abdourahman A. Waberi ha lasciato nel 1985 il proprio paese per la Francia. Autore di romanzi, saggi, racconti, poesie, pièces teatrali di successo, è stato tradotto nelle principali lingue europee. Tutti i suoi lavori sono ispirati all’ambiente umano e culturale della nativa Africa. Con Cahier Nomade ha vinto nel 1996 il “Grand Prix de l’Afrique Noire”, con Balbala il “Prix collectif du
Festival de Chambéry 1998” ed è stato finalista del “Prix Unesco-Gallimard”. Dello stesso autore, Morellini Editore ha pubblicato nel 2005 Transit.

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Amandla!

Quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario della morte di Ruth First, militante del movimento antiapartheid sudafricano, morta in Mozambico il 17 agosto del 1982. Da allora, l’apartheid è stato sconfitto, Nelson Mandela (storico leader sudafricano) è stato presidente del suo paese, ed oggi il Sudafrica è uno dei paesi più sviluppati dell’Africa. La proposta è parlare e vedere la filmografia sull’apartaheid e sul Sudafrica, che resero di dominio pubblico la drammatica condizione della maggioranza nera nel Sudafrica, le lotte dell’African National Congress.

Promossa da: Associazione Chiama l’Africa onlus – Centro Benny Nato – Linux Club Italia – Upter – Yeelen

Con il patrocinio di: Comune di Roma – Municipio 11 – Università Roma Tre-Dipartimento Comunicazione e Spettacolo

Ruth First era una donna bianca cresciuta nel Sudafrica dell’apartheid. Da giovane fece politica nel partito comunista sudafricano e conobbe il suo futuro marito, Joe Slovo, militante e poi segretario dello stesso partito. Sia Ruth che Joe si impegnarono nel sostenere l’African National Congress, appoggiando le lotte antiapartheid che Nelson Mandela ed altri esponenti politici hanno pagato con una condanna all’ergastolo, terminata solo con la fine del governo razzista. Ruth stessa fu imprigionata tre mesi per l’impegno politico che sempre accompagnò la sua esistenza. Trasferitasi in esilio con la sua famiglia, Ruth continuò ad opporsi all’apartheid del suo paese d’origine. Alla fine degli anni Settanta fu chiamata a lavorare all’Università Edoardo Modlane di Maputo, nel Mozambico indipendente dal colonialismo e governato dal Frelimo, opposto al governo sudafricano. Ruth First fu uccisa il 17 agosto 1982, da un pacco bomba inviatele all’università dai servizi segreti sudafricani. Nel 1988 uscì il film Un mondo a parte, scritto da sua figlia Shawn Slovo, che racconta la storia eccezionale di questa famiglia negli anni Sessanta. Ruth First è tra le donne africane che hanno pagato con la vita la scelta di impegnarsi per un’Africa migliore, libera dall’oppressione dello sfruttamento dei popoli, un’Africa degli africani. Ogni film sarà presentato dal punto di vista cinematografico e dal punto di vista politico, con 2 interventi prima di iniziare la visione.

INGRESSO LIBERO CON TESSERA DEL Club LINUX Italia

LINUX CLUB Italia
Via Libetta 15
Roma (zona Ostiense)
Info: 065415730 – 3338101150
[email protected]

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African Psycho, di A. Mabanckou, Morellini Editore, 2007

A. Mabanckou, African Psycho

 

Grégoire Nakobomayo, onesto lavoratore e carrozziere provetto, vorrebbe diventare un serial killer. Ispirandosi alle gesta del suo idolo, l’efferato pluriomicida Angoualima, tenta invano di commettere stupri e assassinii, ma le cose non vanno mai per il verso giusto. Dalla sua tomba nel cimitero dei Morti-cui-non-spetta-il-sonno, il Grande Maestro Angoualima, che controlla tutti i crimini della città, non sa che farsene di un allievo tanto inetto, e a ogni sua visita lo ricopre di insulti. C’è da dire che al suo attivo, per il momento, Grégoire ha una matita infilzata nell’occhio del fratello adottivo, una martellata sulla testa del ricco notaio Quiroga, un tentativo di stupro fallito per problemi di erezione, e una memorabile telefonata a una trasmissione radiofonica nella quale è riuscito a farsi passare per il suo idolo. Niente di sensazionale, insomma. Ma questa volta ha deciso, la sua prima vittima sarà una prostituta: con un piano diabolico riesce ad attirare in casa sua Germaine, che si innamora di lui… Con umorismo e ironia Alain Mabanckou dà vita a un personaggio che porta alle estreme conseguenze il disperato desiderio di uscire dall’anonimato e dalla povertà. Intorno a lui uno sgangherato quartiere, Chi-beve-l’acqua-è-un-idiota, dove gli abitanti sembrano tenuti insieme dalla criminalità organizzata, dalla prostituzione e dall’odio reciproco.