Domenica 4 dicembre Laure Gilbert, polifonista e direttrice del coro Zenzerei da 14 anni, propone da GRIOT un laboratorio di ricerca sulla voce come strumento espressivo, attraverso canti africani e di altre tradizioni musicali dei popoli del mondo.
Laure lavora con la trasmissione orale (non è quindi necessario saper leggere la musica), allo scopo di sviluppare l’ascolto e le competenze canore di ogni partecipante. Il suo insegnamento si basa sul divertimento e sul piacere del canto corale, capace di creare naturalmente l’armonia tra le persone.
Uno dei numerosi valori trasmessi da questa esperienza è quello dell’incontro attraverso l’aspetto universale della musica, un “viaggio” attraverso paesi e culture di tutto il mondo, un lavoro di ricerca e sperimentazione volto a superare i confini della parola per fare del canto uno strumento di comunicazione non mediata di emozioni e sentimenti.
Il laboratorio prevede un incontro al mese della durata di tre ore.
Il prossimo incontro si svolgerà domenica 4 dicembre dalle 15,00 alle 18.30 (con pausa di mezz’ora), presso la Libreria GRIOT (via di Santa Cecilia 1, a Trastevere). I successivi verranno concordati con gli allievi. Il costo per ogni incontro è di 25€ a persona.
E’ richiesta la prenotazione: [email protected] 06.58334116. L’incontro verrà confermato al raggiungimento del numero minimo di 9 iscrizioni.
Per partecipare ai corsi ed ai laboratori organizzati dall’Associazione Officina GRIOT è necessario effettuare il tesseramento annuale pari a 20€, che dà diritto allo sconto del 10% sull’acquisto dei libri presso la Libreria GRIOT, per l’intero anno.
Laure Gilbert– Dopo aver studiato musica fin dall’infanzia e seguito Giovanna Marini a Roma per molti anni, Laure ha fondato e dirige da 14 anni il coro Zenzerei (http://www.corozenzerei.it/it/), specializzato in canti polifonici di tutto il mondo. Laure Gilbert racconta la sua storia: http://www.corozenzerei.it/it/direttore-del-coro/intervista-a-laure-maggio-2008
Presentazione di "Salam è tornata" di Gianluca Serra (Exòrma, 2016)
Venerdì 9 dicembre, alle 18,30, GRIOT presenta “Salam è tornata” di Gianluca Serra. Ne discuterà insieme all’autore Lorenzo Marinone, giornalista di East Journal.
Nel 2000 un giovane biologo italiano sbarca in Siria per prendere parte a un progetto di cooperazione internazionale finalizzato a creare una riserva naturale nel deserto di Palmira. La Siria è ancora un sonnacchioso paese dittatoriale travestito da repubblica. A metà del progetto, Gianluca Serra compie una clamorosa scoperta scientifica, la cui notizia farà il giro del mondo: scopre l’ultima colonia dell’Ibis eremita, un uccello dall’aspetto favoloso e bizzarro che si considerava estinto in Siria da più di settant’anni. Già sacro agli egizi, è immortalato in un famoso geroglifico del Tempio di Horus con il suo lunghissimo becco adunco. Ogni volta che Salam, uno degli Ibis della colonia di Palmira, tornava insieme ai suoi compagni di viaggio a riprodursi sulle rocce del deserto siriano, dopo la lunga migrazione annuale dall’Etiopia, le speranze di riuscire a salvare dall’estinzione questa popolazione unica al mondo si riaccendevano.
Questo libro racconta l’avventura di quella scoperta, l’entusiasmo e gli incredibili ostacoli per salvaguardia dell’ultima colonia, una battaglia lunga dieci anni, ma racconta anche quello che sta accadendo oggi attraverso le voci degli abitanti di Palmira: di Rahmun che è voluto restare e di Ahmed e Mahmud che stanno attualmente cercando di passare il confine turco in frangenti drammatici.
Gianluca Serra, biologo, ricercatore. Ha condotto le sue ricerche di ecologia comportamentale prima in Italia, poi in Cile e a Berkeley. Si è lungamente occupato di conservazione della natura nei paesi in via di sviluppo e di cooperazione internazionale. A partire dal 2000, e per dieci anni, si trasferisce nel deserto siriano e in Africa orientale con un incarico delle Nazioni Unite, per seguire il volo migratorio di un rarissimo volatile sacro agli antichi egizi. In seguito allo scoppio della guerra civile in Siria si sposta in Polinesia per lavorare al Programma Regionale Ambientale dell’Oceania.
Presentazione di "Il Grande Iran" di Giuseppe Acconcia (Exòrma, 2016)
Sabato 3 dicembre, alle 18,30, la Libreria GRIOT ospita la presentazione di “Il Grande Iran” di Giuseppe Acconcia, Exòrma edizioni. Insieme all’autore ci saranno i giornalisti Tiziana Ciavardini e Alberto Negri
Il Grande Iran è un ricco reportage narrativo che rivela all’interno tutta la complessità dell’attuale realtà iraniana, frutto di dieci anni di vita, di viaggi e ritorni in questo paese di Giuseppe Acconcia, uno dei più accreditati corrispondenti italiani dal Medio Oriente.
«Tehran è una città bizzarra. Vista dall’alto sconvolge con i suoi 15 milioni di abitanti che si riversano su strade straripanti di macchine, taxi e moto. Quella di Tehran è una ricchezza degradante che si trasforma in povertà nel Sud. A Nord si innalza una montagna alta più di seimila metri e innevata quasi per tutto l’anno, oasi di libertà e di incontri fugaci. A Sud si trova un bazar grande quanto una città con moschee, venditori, caravanserragli e vecchi hammam, grandi parchi dove famiglie e giovani restano per ore di giorno e di notte fumando un galium (narghilè). Per i ragazzi solo pochi sono i caffè aperti fino a mezzanotte dove ci si concede maggiore libertà. Le librerie su Via della Rivoluzione espongono locandine dimenticate di opere di Nietzsche e Khayyam. Buchi vendono pane in forni di pietra o espongono frutta e frullati da bere intorno a Piazza della Rivoluzione. Murales inneggiano ovunque all’Intifada palestinese, ricordano i martiri della guerra contro l’Iraq o semplicemente rappresentano un mondo che tanto confina con l’Oriente da subire le intromissioni più esasperate dell’Occidente.»
L’Iran è il paese del dispotismo e delle lotte civili, il più democratico del Medio Oriente per cultura politica e civile. Il popolo iraniano vive un momento politico, culturale, sociale e civile unico. In Iran, tutto è il contrario di tutto: la libertà è ipocrisia, la religione è politica, la carità è profitto.
Giuseppe Acconcia, giornalista professionista e ricercatore, specializzato in Medio Oriente, dal 2005 ha vissuto tra Iran, Egitto e Siria. Scrive per Al Ahram, e Independent, Il Manifesto. Collabora con Linkiesta, Oil, Radio3Rai, Reset. Ha pubblicato saggi con Il Mulino, e International Spectator, Ispi. Autore di Egitto. Democrazia militare (Exòrma, 2014), La primavera egiziana (Infinito, 2012) e di Un inverno di due giorni (Fara, 2007).
Vi aspettiamo sabato 3 dicembre alle 18,30 per la presentazione de “Il Grande Islam” di Giuseppe Acconcia, con l’autore, Tiziana Ciavardini e Alberto Negri.
Mercatino di tessuti, oggetti e gioielli africani
Da venerdì 25 a lunedì 28 novembre mercatino di tessuti, oggetti e gioielli africani da GRIOT!
GRIOT e l’Associazione culturale PANAFRICA vi aspettano il prossimo week end con un mercatino di tessuti, oggetti e gioielli africani.
Gabi, sciarpe, borse, tovaglie e copriletti realizzati artigianalmente con tessuti etiopi. Veli, cesti e oggetti dalla Mauritania. Raffie Kuba e rari tessuti ricavati dalla lavorazione della corteccia e dipinti a mano con pigmenti naturali dalle donne delle popolazioni Mbuti (Pigmei) della Repubblica Democratica del Congo.
Amuleti, anelli, collane e bracciali Berberi e Tuareg in argento, della prima metà del 900.
Vi aspettiamo da venerdi 25 a lunedi 28 novembre inclusi!!!
Orari:
– venerdi dalle 17,00 alle 20,00
– sabato e domenica dalle 12,00 alle 20,00
– lunedì dalle 15,00 alle 19,00
PS: e libri… sempre tantissimi meravigliosi amici libri!!!
Vedi gli oggetti in anteprima sulla nostra pagina FB: https://www.facebook.com/events/1724266504559125/?active_tab=discussion
CANTARE IL MONDO – Laboratorio di canti, polifonie e ritmi dal mondo, a cura di Laure Gilbert
Laure Gilbert, polifonista e direttrice del coro Zenzerei da 14 anni, propone da GRIOT un laboratorio di ricerca sulla voce come strumento espressivo, attraverso canti africani e di altre tradizioni musicali dei popoli del mondo.
Laure lavora con la trasmissione orale (non è quindi necessario saper leggere la musica), allo scopo di sviluppare l’ascolto e le competenze canore di ogni partecipante. Il suo insegnamento si basa sul divertimento e sul piacere del canto corale, capace di creare naturalmente l’armonia tra le persone.
Uno dei numerosi valori trasmessi da questa esperienza è quello dell’incontro attraverso l’aspetto universale della musica, un “viaggio” attraverso paesi e culture di tutto il mondo, un lavoro di ricerca e sperimentazione volto a superare i confini della parola per fare del canto uno strumento di comunicazione non mediata di emozioni e sentimenti.
Il laboratorio prevede un incontro al mese della durata di tre ore.
Il prossimo incontro si svolgerà domenica 6 novembre dalle 15,00 alle 18.30 (con pausa di mezz’ora), presso la Libreria GRIOT (via di Santa Cecilia 1, a Trastevere). I successivi verranno concordati con gli allievi. Il costo per ogni incontro è di 25€ a persona.
E’ richiesta la prenotazione: [email protected] 06.58334116. L’incontro verrà confermato al raggiungimento del numero minimo di 9 iscrizioni.
Per partecipare ai corsi ed ai laboratori organizzati dall’Associazione Officina GRIOT è necessario effettuare il tesseramento annuale pari a 20€, che dà diritto allo sconto del 10% sull’acquisto dei libri presso la Libreria GRIOT, per l’intero anno.
Laure Gilbert– Dopo aver studiato musica fin dall’infanzia e seguito Giovanna Marini a Roma per molti anni, Laure ha fondato e dirige da 14 anni il coro Zenzerei (http://www.corozenzerei.it/it/), specializzato in canti polifonici di tutto il mondo. Laure Gilbert racconta la sua storia: http://www.corozenzerei.it/it/direttore-del-coro/intervista-a-laure-maggio-2008
Atissou Loko, Maestro di ritmi tradizionali Rara e Voodoo torna da GRIOT!
Venerdi 28 ottobre torna da GRIOT l’amico haitiano Atissou Loko. Percussionista noto a livello mondiale, Atissou suonerà per noi i ritmi irresistibili Rara e Voodoo, raccontandoci i rituali dedicati agli antenati e alle divinità haitiane più importanti.
“Atissou Loko”, è un nome d’arte, scelto per evocare una storia: quella del ritorno di Cyril Forman, alle proprie radici caraibiche. Radici che nascono nella pianura di Gonaives, altopiano della guerra d’indipendenza che fece di Haiti la prima repubblica del nuovo mondo, dei primi schiavi liberi di perpetuare un Voodoo nato in Antico Egitto e poi diffuso in Africa occidentale pre-coloniale: ritmi Mandingues (Senegal-Mali), Fon
(Benin-Togo), Yoruba (Niger-Nigeria) e l’ampio repertorio del Congo (Angola, Cameroun – Congo). Cyril Forman nasce ad Haïti, dove vive fino all’adolescenza e dove torna, dopo un breve periodo di studi a Parigi, per unirsi al fenomeno musicale “Racine (Radici) deglianni ‘70-80’. “Racine” è un movimento costituito da gruppi di giovani musicisti che decidono di ritirarsi nelle campagne della “Plaine des Gonaïves” per studiare i ritmi e i canti trasmessi oralmente dai contadini preti Voodoo durante rituali sacri destinati agli antenati, alle divinità, alla fraternità e al lavoro della terra. Consapevole del valore unico di questo patrimonio culturale, il musicista decide di diffondere nel mondo la conoscenza degli antichi ritmi haitiani accompagnandoli con strumenti musicali moderni.
Nel suo percorso formativo Atissou incontra i più grandi maestri haitiani, in particolare Pierre Chériza Fénélus, discendente di quinta generazione di una famiglia di preti Voodoo, e viene presto riconosciuto come uno dei migliori percussionisti di Haiti. E’ noto per la sua incredibile energia nel suonare simultaneamente i 3 tamburi Voodoo tradizionali: Manman (il sole), Second (la luna), Kata (l’acqua).
Venerdi 28 ottobre, dalle 19,30 alle 20,30 da GRIOT.
Ingresso riservato ai soci di Officina GRIOT (chi non fosse già socio può sottoscrivere la sera stessa una tessera eventi da 5€, valida per un anno). E’ gradito un contributo libero (generoso ;-)) a sostegno della serata, in quanto parte delle attività istituzionali dell’Associazione Officina GRIOT!
Presentazione del libro "SAND IN MY EYES, Sudanese Moments” di Enikö Nagy
Sabato 22 ottobre, alle 18, GRIOT presenta il libro di Enikö Nagy “SAND IN MY EYES: Sudanese Moments”
In occasione della mostra itinerante tratta dal libro “SAND IN MY EYES: Sudanese Moments” (al MAXXI di Roma dal 19 ottobre al 6 novembre 2016) GRIOT incontra l’autrice/fotografa Enikö Nagy.
Enikö Nagy ha passato vari anni a raccogliere documenti fotografici e testimonianze orali di momenti della vita quotidiana di oltre 45 tribù e comunità etniche sudanesi, percorrendo un territorio di 30.000 km, per realizzare il suo libro fotografico e letterario in lingua inglese e araba. La fotografa ci presenta il Sudan da un’angolazione del tutto inedita attraverso un mosaico di immagini e parole, tratte da oltre 26.000 foto e 2.500 brani di narrazioni tradizionali del Sudan, che restituisce a questo paese la sua narrazione.
Strutturata nell’arco di una giornata, che si svolge dall’alba al tramonto in vari luoghi, caratterizzati da modi di vita diversi, la narrazione visiva esplora i ricchi e variegati modelli culturali e la filosofia di vita del Sudan. Attraverso le lenti della vita nomade e stanziale, l’autrice esplora individui e comunità, concetti di generosità e gentilezza, mascolinità e femminilità, attività domestiche, rituali e vita spirituale.
Durante l’incontro verrà proiettato un documentario (27 minuti) sulla sua iniziativa di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e verranno letti brani in italiano e arabo di narrazioni tradizionali tratti dal libro; la lettura in italiano sarà di Damiano Abeni.
Enikö Nagy è nata in Romania da una famiglia di origine ungherese ed è cresciuta in Germania. Ex consulente in materia di sviluppo ed esperta internazionale dell’UNESCO, svolge attività “freelance” di consulenza per lo sviluppo in Sudan, dove vive da dieci anni, ed ha curato varie pubblicazioni.
Presentazione del manifesto "Negazione del soggetto migrante" di Flore Murard-Yovanovitch (Stampa Alternativa)
Domenica 9 ottobre alle 18,30, GRIOT presenta il manifesto-pamphlet di Flore Murard-Yovanovitch “Negazione del soggetto migrante” (Stampa Alternativa), con la scrittrice Ilaria Guidantoni.
“La negazione del soggetto migrante” di Flore Murard-Yovanovitch, insieme al precedente “Derive” (2014, Stampa Alternativa), compone il “Piccolo mosaico del disumano”.
Dopo aver raccontato la discriminazione quotidiana di migranti e rom nella nostra società, la giornalista e scrittrice Flore Murard-Yovanovitch ha scritto un manifesto-pamphlet affinché fra 20 anni nessuno possa dire “noi non sapevamo”. E’ in corso una vera e propria rivoluzione migrante: l’irruzione di un nuovo soggetto storico. Non dialogare, come fa l’Europa, con questa soggetto rivoluzionario non violento, negargli l’uguaglianza, detenerlo, farlo sopravvivere ai margini o farlo impazzire, palesa la cieca psicopatologia dell’Europa. La negazione anti-migrante rischia di aver un esito politico regressivo per il progetto europeo: la guerra. Il manifesto, edito nella collana “millelire” di Stampa Alternativa, è un pieghevole, un manifesto murale da affiggere per le strade e le piazze da diffondere il più possibile.
L’autrice discuterà del manifesto con la scrittrice Ilaria Guidantoni, autrice di numerosi libri sul Mediterraneo e sul Nord Africa.
Flore Murard-Yovanovitch è una scrittrice e giornalista freelance francese, specialista dell’immigrazione. È l’autrice di “Derive. Piccolo mosaico del disumano” (Stampa Alternativa, 2014). Suo ultimo lavoro è il manifesto-libro “La Negazione del Soggetto Migrante” (2015).
Domenica 9 ottobre alle 18,30, GRIOT presenta il manifesto-pamphlet di Flore Murard-Yovanovitch “Negazione del soggetto migrante” (Stampa Alternativa), con la scrittrice Ilaria Guidantoni.
Presentazione del libro "Vita: istruzioni per l'uso" di Ahmed Nàgi (Il Sirente)
Domenica 2 ottobre alle 18,30 GRIOT presenta il romanzo “Vita: istruzioni per l’uso” di Ahmed Nàgi
Saranno presenti Ayman al Zorqani, il disegnatore che ha curato le illustrazioni del libro, e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
Ahmed Nàgi è attualmente in carcere: nel febbraio 2016 è stato condannato da un tribunale del Cairo a due anni di reclusione per “offesa alla pubblica morale” a causa del contenuto di un capitolo di “Vita: istruzioni per l’uso”.
Un’improvvisa catastrofe naturale, cambia per sempre l’aspetto della millenaria città del Cairo. Macerie, virus e malattie devastano l’umanità, danni alle reti elettriche e alle telecomunicazioni. Bassam produce documentari di propaganda per la “Società degli Urbanisti”, dedita alla ricostruzione del Cairo. Il sottile intento della società è quello di cambiare radicalmente la struttura della metropoli, dandogli una forma futurista e commerciale. La vita di Bassam cambia improvvisamente quando conosce Ihab Hassan, personaggio eccentrico e carismatico, che gli propone il suo progetto rivoluzionario: modificare la metropoli cairota affinché povertà e degrado urbano vengano per sempre estinti. Il finale di questo romanzo lascia il lettore a bocca aperta come i migliori film di fantascienza. Un testo visionario e sperimentale in cui realtà e finzione si alternano e sovrappongono dando vita ad un interessante esperimento letterario, nel quale la parte grafica gioca un ruolo decisivo.
Ahmed Nàgi è uno scrittore e giornalista egiziano, collabora con numerose testate nazionali internazionali. Autore d’avanguardia, usa la Rete per scuotere il panorama letterario conservatore. Arrestato nel Marzo 2016 e condannato a due anni di prigione dal tribunale di Bulaq (Egitto) per “offesa alla pubblica morale” a causa del suo ultimo libro “Istikhdam al-Hayat” (“Vita: istruzioni per l’uso”).
Domenica 2 ottobre alle 18,30 GRIOT presenta “Vita: istruzioni per l’uso” di Ahmed Nàgi. Saranno presenti il disegnatore Ayman Al Zorqani ed il portavoce di Amnesty International Italia RIccardo Noury.
Presentazione del libro "Variazioni di luna" di Patrizia Fiocchetti (Lorusso)
Sabato 24 settembre alle 18,30 GRIOT presenta il libro “Variazioni di luna. Donne combattenti in Iran, Kurdistan, Afghanistan” di Patrizia Fiocchetti
A discuterne assieme all’autrice ci saranno la giornalista Marisa Paolucci (Nigrizia) e l’editore Luigi Lorusso.
Mah, nella mitologia persiana, è una divinità femminile, rappresentazione della Luna, regina della notte. Mah è anche la radice di molti nomi femminili, tante variazioni di Luna, che ritornano nelle storie di donne qui raccontate: Mahshid, Mahtab, Mahin, Mahnaz.
Donne che hanno scelto di non tacere e non rassegnarsi di fronte a un destino di sottomissione che sembrava segnato, per loro e per i popoli a cui appartengono. Le loro vite si incrociano con quelle di una donna proveniente dall’Italia, l’autrice del libro Patrizia Fiocchetti, che dopo 13 anni di militanza con la resistenza al regime khomeinista dell’Organizzazione dei mojahedin del popolo iraniani incontra altre donne e altre resistenze, tra le rivoluzionarie afghane di Rawa, le combattenti curde delle Ypj e tante altre voci e volti di donne, declinazioni di lotte lontane ma comuni.
Patrizia Fiocchetti per più di vent’anni ha lavorato con i rifugiati politici con il Consiglio Italiano per i Rifugiati, la Caritas di Roma e il Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Ha pubblicato Afghanistan fuori dall’Afghanistan (Poiesis ed. 2013, con Enrico Campofreda) e ha partecipato ai libri Una mattina ci siam svegliate (Round Robin, 2015) e Si può ancora fare (Safarà, in uscita nel 2016). Ha pubblicato articoli con Il Manifesto e le riviste Laspro, Confronti e Guerre e Pace.
Vi aspettiamo sabato 24 settembre alle 18,30 per la presentazione del libro “Variazioni di luna” di Patrizia Fiocchetti con l’autrice, la giornalista Marisa Paolucci e l’editore Luigi Lorusso!