Pubblicato il

Presentazione di "Life in Syria. Sguardi di Aleppo e Idlib" (Seipersei Books)

Sabato 24 febbraio, alle 18,30 GRIOT presenta il libro fotografico “Life in Syria. Sguardi di Aleppo e Idlib”. Partecipa Filippo Mancini, curatore del progetto, Fouad Roueiha, giornalista e Stefano Vigni, editore del libro. Parteciperanno via skype i fotografi siriani. 
 

“Life in Syria” è un libro fotografico nato dalla collaborazione della Ong COSV e l’editore Seipersei,  con il contributo di UNOCHA, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari . Gli autori sono cinque fotografi siriani più un team di blogger e giornalisti, che scrivono dalle regioni di Aleppo e Idlib, i luoghi più martoriati della guerra in Siria.

Le fotografie sono state scattate dal 2013 al 2016 e mostrano la vita quotidiana delle popolazioni colpite dal conflitto, i cui segni si vedono nei palazzi distrutti, nelle immagini dei bambini feriti, nelle figure dei combattenti dell’opposizione al regime di Assad.

Gli autori, Mahmud Abdur-Rahman, Mohammad Amen Qurabi, Emad Najm Husso, Jalal Al-Mamo, Nour Kelze e il collettivo Life Makers Team, come centinaia di migliaia di giovani loro coetanei sparsi nel resto della Siria, hanno collaborato insieme mantenendo in vita donne e bambini, provvedendo alla distribuzione di aiuti umanitari e alle attività di supporto psicologico ai bambini traumatizzati dalla guerra.

Durante l’incontro ci collegheremo via skype con alcuni dei fotografi che hanno partecipato al progetto. 

Pubblicato il

"Joyful Circle Songs” con Roberta Kirn – laboratorio di improvvisazione polifonica

Domenica 11 marzo dalle 16,00 alle 18,00 l’artista Roberta Kirn torna da GRIOT per guidarci nuovamente in una travolgente “Circle Songs”!
Ideate dal cantante Bobby Mc Ferrin, uno dei principali ispiratori dell’artista Roberta Kirn, le “Circle Songs” rappresentano una forma di improvvisazione di canto corale che, utilizzando qualsiasi tipo di suono prodotto con le voci, conduce spontaneamente alla nascita di brani a cappella.
Roberta Kirn, educatrice musicale, musicista e danzatrice, ci guiderà in un’esperienza travolgente di improvvisazioni ritmico vocali, botta e risposta, ritmi globali, melodie, armonie, impennate lussureggianti, strani rumori, linguaggi inventati, silenzio, preghiera e risate!
Le “Circle Songs” sono prima di tutto un grande divertimento, ma sono anche strumenti meravigliosi che ci aiutano a sviluppare competenze essenziali nel canto d’ensemble: l’ascolto profondo, il grounding nel proprio corpo, il modo di collegarsi al ritmo proprio ed altrui, rafforzando la capacità di ancorarci al nostro ruolo restando in armonia con gli altri elementi. Dall’incastro di tutte le voci, lo sviluppo armonico crea una vera e propria “canzone”.
“This expression from Zimbabwe is one of my most favorite because it is my deeply held belief that singing, drumming and moving with others is not only fun, but profoundly healing “ Roberta Kirn (http://www.bewellsing.com/about)
Laboratorio aperto a tutti, sono benvenuti i bambini!
Quota di partecipazione 15€, tessera associativa eventi GRIOT inclusa.
Prenotazione obbligatoria scrivendo a [email protected] entro il 5 marzo

Pubblicato il

Il coro di GRIOT cerca nuove voci e nuovi amici!

Domenica 18 febbraio dalle 15 alle 18,30 torna l’appuntamento con il coro di GRIOT, laboratorio di canto e ritmi dal mondo a cura di Maria Teresa de Carolis

Nel coro si lavora con la trasmissione orale (non è quindi necessario saper leggere la musica), allo scopo di sviluppare l’ascolto e le competenze canore di ogni partecipante. Il lavoro si basa sul divertimento e sul piacere del canto corale, capace di creare naturalmente l’armonia tra le persone. Uno dei numerosi valori trasmessi da questa esperienza è quello dell’incontro attraverso l’aspetto universale della musica, un “viaggio” attraverso paesi e culture di tutto il mondo, un lavoro di ricerca e sperimentazione volto a superare i confini della parola per fare del canto uno strumento di comunicazione non mediata di emozioni e sentimenti.

Maria Teresa de Carolis, allieva di Laure Gilbert, che dal 2007 canta nel coro Zenzerei e dal 2010 la affianca per aiutare i coristi nell’interpretazione e l’affinamento delle capacità vocali, è attrice e cantante da sempre, come da sempre scrive racconti e poesie e scrive per il teatro e il cinema. “Cantare per me è vitale, canto in continuazione e cantare insieme agli altri è funzionale alla mia crescita”.
Il coro si riunirà domenica 18 febbraio dalle 15,00 alle 18.30 (con pausa di mezz’ora), presso la Libreria GRIOT (via di Santa Cecilia 1/a, Trastevere).

Iscrizioni aperte scrivendo a [email protected].

– Il costo è di 25€ a incontro.
– E’ richiesta la prenotazione: [email protected] –  06.58334116.
– Per partecipare ai corsi ed ai laboratori organizzati dall’Associazione Officina GRIOT è necessario effettuare il tesseramento annuale pari a 20€, che dà diritto allo sconto del 10% sull’acquisto dei libri presso la Libreria GRIOT per l’intero anno.

Pubblicato il

“Fuori rotta”: raccontare i viaggi insoliti. Laboratorio di scrittura e video-fotografia per dilettanti e non solo

Libreria GRIOT, in collaborazione con la Scuola del Viaggio

“Fuori rotta”: raccontare i viaggi insoliti. Sabato 21 e domenica 22 aprile

Sempre più spesso cerchiamo viaggi emozionanti per le persone che incontriamo, per le situazioni che possiamo vivere, per la totale diversità rispetto alla nostra routine quotidiana. Sempre più spesso cerchiamo dei viaggi fuori rotta, lontano dalle mete classiche. Ma questo implica il confronto con l’altro, con il diverso, con schemi e situazioni che molte volte non riusciamo a comprendere. E allora, come possiamo raccontarli?
Vi proponiamo due giorni per mettersi alla prova nella narrazione di viaggi insoliti, sotto la guida del regista Andrea Canepari e del giornalista e scrittore Guido Bosticco (docenti della Scuola del Viaggio). Andremo in Africa, in Medio Oriente e in Asia, in situazioni estreme o nel mezzo di eventi curiosi e insoliti, per imparare a trovare sempre la chiave giusta per raccontare le nostre esperienze, nel rispetto della diversità e insieme con la necessaria forza narrativa e coinvolgente.
Oggi scrittura e immagini vanno di pari passo, sui social network, sui blog e nei prodotti professionali, perciò abbiamo pensato un laboratorio aperto a tutti: aspiranti scrittori, fotografi e videomaker, ma anche a chi già lavora in questi settori e vorrebbe confrontarsi con nuovi punti di vista.
PROGRAMMA
Sabato 21 aprile – h 10.00-13.00

  • Ogni luogo è diverso da un altro: capire le nostre reazioni.
  • Che cosa fa di un luogo un luogo “speciale”.
  • Africa, Medio Oriente, Estremo Oriente, viaggi stanziali, viaggi on the road, viaggi “impegnati”… diversi modi di raccontare, diverse chiavi di lettura.
  • Esercitazione in aula: testo e immagini in equilibrio.

Sabato 21 aprile – h 14.00-18.00

  • Elementi base sulle tecniche di scrittura di viaggio, fotografia e video.
  • Partire con un’idea, tornare con un progetto.
  • L’incontro come fulcro del racconto.
  • Come raccogliere dati in viaggio, come strutturare il racconto, il reportage o il documentario (descrizioni, ambienti, personaggi, trama).
  • A caccia di storie. Esercitazione per le vie di Trastevere per tornare con un’idea di racconto con la sola scrittura, attraverso il video o con la scrittura e la fotografia.

Domenica 22 aprile – h 9.00-13.00

  • Rifinitura dei progetti, lettura collettiva, analisi e commento, suggerimenti per realizzare, completare o perfezionare il lavoro o l’idea di progetto.

Docenti: Andrea Canepari e Guido Bosticco
Quando:
Sabato 21 aprile 10.00-13.00 + 14.00-18.00
Domenica 22 aprile 9.00-13.00
Dove:
Libreria GRIOT – via di Santa Cecilia 1A 00153 Roma (Trastevere)
Quanto:
Costo €130 (più, per chi non è già socio, 20€ di tessera associativa annuale GRIOT. La tessera dà diritto al 10% di sconto sull’acquisto di libri).
Per l’iscrizione è richiesto un acconto di 50€* da versare entro l’11 aprile 2018.
Il corso è a numero chiuso (max 20 partecipanti) e viene attivato al raggiungimento di 10 iscritti.
Informazioni e iscrizioni:
[email protected]
* in caso di mancata frequenza per motivi non imputabili a Officina GRIOT non è prevista la restituzione della quota di acconto/iscrizione. La quota verrà invece interamente restituita nel caso di annullamento del laboratorio per il non raggiungimento del numero minimo di iscrizioni.

Pubblicato il

Presentazione del libro "La religione invisibile. L'idea del divino nell'Antico Egitto" di Alfredo Luvino (2017, Yume)

Sabato 10 febbraio alle 18,00 GRIOT ospita la presentazione del saggio “La religione invisibile. L’idea del divino nell’Antico Egitto” dell’egittologo Alfredo Luvino (2017, Yume). L’autore dialogherà con Antimo Della Valle, giornalista e saggista.

“Il sacro, nell’Antico Egitto, come in altre culture, pervade ogni attimo della vita dell’uomo e caratterizza anche quel qualcosa definito aldilà, confondendosi, mimetizzandosi, con la vita quotidiana. Escluse alcune rare affermazioni di scetticismo, non esiste una dimensione che potremmo definire laica, presso gli antichi Egizi, quindi non esiste neanche un solo particolare che non sia pervaso di sacralità” (dall’introduzione di A. Luvino).

Religione e magia, aspetti della vita dell’uomo che spesso sono stati avvicinati a termini come piramidi, tombe, faraoni, mistero. Ma che cosa fu davvero l’Antico Egitto? Una terra pervasa di magia oppure una cultura che tentò di interpretare il mondo che la circondava dando vita ad una mentalità religiosa difficilmente comprensibile nella quale non esiste un divario fra sacro e profano? “La religione invisibile” è un testo che aiuta a comprendere più a fondo l’aspetto maggiormente importante di una civiltà che da sempre affascina per ciò che ha lasciato.

Alfredo Aldo Carlo Luvino, egittologo, si è laureato e specializzato con Silvio Curto. Docente di Egittologia presso l’Università Popolare di Torino e già collaboratore scientifico del Museo egizio, esperantista, è vicepresidente del Centro Italo Arabo Dar al Hikma. Direttore di case editrici di qualità è autore di numerosi articoli scientifici, di romanzi e saggi legati alla civiltà antico egiziana. Fra gli altri per questa casa editrice Erotismo e sessualità nell’Antico Egitto, Torino 2015 e La terra del Nilo, Torino 2017

Pubblicato il

Presentazione del graphic novel "Badù e il nemico del sole" (2017, Tunuè)

Sabato 17 febbraio, alle 18.30 GRIOT presenta il fumetto “Badù e il nemico del sole”, scritto da Francesca Ceci e Christian B. Bouah e disegnato da Stefania Costa, Laura Congiu, Stefania Potito, Gabriele Peddes. All’incontro parteciperanno gli sceneggiatori e l’antropologo Gianluca Gatta (Archivio delle Memorie Migranti). 

Siamo nell’Africa Subsahariana, durante il periodo coloniale. Badù è un ragazzino vagabondo dall’insaziabile curiosità: a ogni passo fa domande agli altri e interroga se stesso su tutto quello che vede e, anche se non è mai alla ricerca di misteri o guai, ecco che quelli, puntualmente, gli vengono incontro rimescolando le carte di giornate qualunque. Armand De Bernier, il geco con gli occhiali e il foulard che lo accompagna in tutte le sue scorribande, cerca di metterlo in guardia grazie alla sua saggezza europea, ma quando il figlio del capo infermiere della città scompare misteriosamente, come molti altri bambini albini, diventa impossibile girarsi dall’altra parte. Un giallo, un’avventura e un viaggi verso terre lontane dove il pregiudizio, la superstizione e la magia raccontano una storia di emarginazione al contempo distante e vicinissima.

 
 

Francesca Ceci scrive di libri per la rivista Flanerì. Ha pubblicato articoli e racconti su riviste e blog letterari quali Il Tascabile, Tre Racconti, Oblique 8×8, Nazione Indiana, La Balena Bianca, Scrittori Precari, Paese Sera, Sagarana. Ha collaborato con Gli Stati Generali, YouBee Magazine e Cafebabel-Rivista europea con articoli relativi alla letteratura e al sociale.

Christian B. Bouah è nato in Costa d’Avorio, vive in Italia da molti anni. Appassionato di storia e politica internazionale, di antropologia e cultura dei griot.

Pubblicato il

Presentazione del romanzo "Il tesoro degli ashanti" di Francesca Giommi (2017, Aras edizioni)

Domenica 11 febbraio, alle 18,30 GRIOT presenta il romanzo di Francesca Giommi “Il tesoro degli ashanti” (Aras edizioni). Insieme all’autrice parteciperà la giornalista Chiara Ricci. 

Isabel ama l’Africa, ne è affascinata, ne ha studiato la storia e la letteratura, e dall’Italia decide di partire, da sola, per trascorrere le vacanze alla scoperta del Ghana. L’avventura che la attende ridefinirà le sue idee accumulate durante gli studi universitari, rendendo più genuino il suo approccio con questo paese.  Fin da subito, infatti, Isabel si abbandona a questa terra, la sente amica, la percorre senza paura, e con grande rispetto. È una obroni, una giovane ragazza bianca che incontra altri ragazzi bianchi come lei, impegnati nelle ONG, e John, un compagno di studi afroamericano, impegnato in Ghana con i Corpi di Pace. E qui, insieme, vivono la festa nazionale per commemorare l’abolizione della schiavitù, e il Panafest (Pan African Historical Theatre Festival), l’evento che richiama il popolo nero espatriato, soprattutto dagli Stati Uniti, alla riscoperta delle proprie radici e dei legami culturali con la Madre Africa. E ancora, visitano Accra, Kumasi, il Lago Volta, per arrivare al Castello di San Giorgio, patrimonio dell’Unesco, e osservare l’Oceano Atlantico con gli occhi di chi, da lì, veniva portato via a forza per essere venduto come schiavo.

“In questo “romanzo di viaggio” o “di scoperta degli altri”, Isabel non sfuggirà a quella regola non scritta di essere disorientata almeno inizialmente dalla propria visione alterata sull’Africa. Ma l’approccio reale con città e villaggi, la volontà sincera di aprirsi al diverso, i contatti concreti con gente e natura del luogo, descritti minuziosamente dall’autrice, alla fine daranno un approccio genuino alla giovane avventurosa protagonista.” Dal Post Scriptum di Pap Khouma, autore del best seller “Io, venditore di elefanti” (Garzanti).

Francesca Giommi  è scrittrice, saggista, africanista e viaggiatrice,  ha scritto per Alias, Pulp Libri, L’Espresso, Nigrizia e Afriche&Orienti. Collabora alle pagine culturali e lettararie de L’indice, Il Tolomeo e Il Manifesto. Ha collaborato con le Università di Bologna, Milano, Padova e con la Brown University e UCLA (USA). Ha pubblicato saggi scientifici e accademici su riviste e miscellanee nazionali e internazionali (in italiano e in inglese) e curato il volume Black Arts in Britain. Literary Visual Performative (Aracne, Roma, 2011). É autrice della monografia Narrare la black Britain. Migrazioni, riscritture e ibridazioni nella letteratura inglese contemporanea (Le Lettere, Firenze, 2010).

Pubblicato il

Presentazione del libro "Sai tu quante stelle ci sono in cielo? Ninna nanne da paesi vicini e lontani"

Sabato 3 febbraio, alle 18.30, GRIOT ospita la presentazione del libro “Sai tu quante stelle ci sono in cielo? Ninna nanne da paesi vicini e lontani” di Anna Maria Di Stefano, Susanna Messeca, Caterina Pontrandolfo e Irene Veglione (2017, Aperion edizioni). 

Parteciperanno le autrici con l’editore Giovanni Di Costanzo; presenterà il libro la dottoressa Daniela Bruno, psicoterapeuta dell’età evolutiva. Durante la presentazione Caterina Pontrandolfo (canto), Irene Veglione (violino), Gianni Pappalardo (chitarra) ci faranno ascoltare dal vivo una selezione delle ninna nanne del libro. 

 

“Sai tu quante stelle ci sono in cielo?” è una raccolta di ninna nanne, scritte e cantate, che le autrici, pur provenendo da formazioni professionali diverse, hanno incontrato nel loro percorso di vita. Hanno messo in comune le loro differenti capacità ed esperienze, per far emergere un senso ancora attuale in queste antiche canzoni provenienti da diverse culture, molte dall’area mediterranea, ma anche da paesi più lontani. Le autrici hanno cercato canti di paesi in guerra tra loro, come Israele e Palestina, Russia e Ucraina, canti che esprimono, nonostante tutto, l’universalità delle esperienze umane. Di proposito hanno scelto quelle che aiutano ad accettare una visione realistica e meno mitizzata della relazione madre-bambino: accettare ad esempio che possano esserci delle paure, delle attese magiche, degli scoraggiamenti, talvolta perfino la rabbia, accanto allo stupore per il miracolo della vita nascente. Il libro, e il cd che lo accompagna, è quindi adatto a genitori e figli che durante l’incontro potranno ascoltare dal vivo una selezione dei canti.

Vi aspettiamo! 
 

Le autrici

Susanna Messeca: psicoterapeuta dell’età evolutiva, socia dell’A.I.P.P.I., lavora nel suo studio privato di Napoli e in un Centro dell’hinterland, dove ha organizzato laboratori della fiaba con bambini

Anna Maria Di Stefano: sociologa, lavora e ricerca per le comunità Rom della città di Napoli da più di quindici anni. Si interessa del patrimonio favolistico e culturale delle comunità immigrate

Caterina Pontrandolfo: attrice, cantante, performer, drammaturga e regista lucana. Conduce un’articolata attività artistica che va dal canto popolare al teatro, al cinema, alla scrittura, alla ricerca etno-musicologica e antropologica.

Irene Veglione: violinista, diplomata presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, ha al suo attivo esperienze orchestrali e di musica da camera, nonché esibizioni da solista di musica etnica.

 

Pubblicato il

Incontro “Avere la pelle nera in Italia oggi: domande sull’identità”

Sabato 20 gennaio alle 18 GRIOT ospita un un incontro intitolato “Avere la pelle nera in Italia oggi: domande sull’identità”


L’incontro avrà la forma di un dibattito a più voci aperto a tutti/e. Tra i partecipanti vi saranno Federica De Matthias (italo-burkinabè, sociologa, operatrice sindacale e promotrice dell’evento),  Rahel Sereke (italo-eritrea, urbanista, videomaker e socia fondatrice di Cambio Passo ONLUS), Martina  (italo – keniota, donna e madre)

Che cos’è l’identità? Secondo il vocabolario Treccani, il termine indica tra le altre cose: “L’essere identico, perfetta uguaglianza”, “l’essere tutt’uno, di persona o cosa”, “l’essere quello e non un altro”. Io sono io perché appartengo a me stesso/a. In termini sociologici, l’identità è legata al background socio-culturale e al territorio di appartenenza.

Ma cosa comporta in una società come la nostra, variamente definita come “multietnica”, “discontinua”, “liquida”, definire la propria identità?

La scelta di definirsi in termini netti ed univoci può essere per chi non è “del tutto” italiano/a, o per chi in effetti lo è ma non è percepito/a e riconosciuto/a come tale (perché non è bianco/a o non ha gli stessi diritti) può rappresentare un modo per rivendicare la propria appartenenza ad un gruppo collettivo, ottenere un riconoscimento, essere in qualche modo tutelati e difesi, e allo stesso tempo opporsi al rischio di una crisi identitaria.

Oggi si usano termini come ragazzi di seconda generazione, afro-italiani, italo-africani, misti, mulatti…ma se dovessimo chiedere ad un qualsiasi ragazzo nero incontrato per strada di definirsi, riceveremmo risposte differenti : “io sono italiano e non conosco la mia cultura d’origine; io sono afro-italiano, perché i miei genitori sono di origine africana o sono nato in un paese africano ma cresciuto in Italia; io sono nero e basta; io sono figlio di seconda generazione perché nato da due genitori stranieri o da una coppia mista; io sono figlio adottato ma sento di appartenere  alla cultura del mio paese di provenienza”…

Lo scopo dell’incontro non è quello di trovare un unico termine per rappresentare le varie sfaccettature di una identità personale ma quello di porsi delle domande e dar voce alla pluralità degli attori sociali coinvolti.

Che cos’è davvero l’identità? Essere definito/a e categorizzato/a a chi giova? Chi ha il potere di definire l’identità dell’altro/a? Si può essere più cose, avere più identità? Il background culturale del paese di origine dei miei genitori può essere tramandato vivendo in Italia? Oppure posso conoscere la mia cultura di origine, apprezzarla e con il tempo far sì che diventi parte di me stesso/a?

Pubblicato il

RACCONTARE IL VIAGGIO – una serata interattiva con Guido Bosticco (Scuola del Viaggio)

 
Venerdì 19 gennaio alle 18,30 Guido Bosticco e Vince Cammarata presenteranno il volume “Raccontare il Viaggio” – 30 lezioni dalla scrittura all’immagine – scritto in collaborazione con Andrea Bocconi e pubblicato dal Touring Club Italiano

Perché raccontare un viaggio?

Per dare un senso a ciò che abbiamo visto, riviverlo a distanza, trovare ispirazione per nuove avventure. E soprattutto per il piacere di condividerlo con altri, su riviste, giornali, blog o social network.

Il ritorno da un viaggio fa parte del viaggio stesso. È una dimensione quasi sospesa, dove trasformazione e adattamento si devono confrontare con la quotidianità ritrovata, che non sarà più comunque la stessa. Ma per capire un viaggio forse è necessario raccontarlo, confrontarlo con gli altri per farlo proprio. A questo e a molto altro è dedicata la serata che ha per titolo proprio “Raccontare il viaggio” e come oggetto il libro che prova a spiegare come si può raccontare un viaggio in trenta lezioni “dalla scrittura all’immagine”. Alla serata sarà più che necessario portare con sé carta e penna: impossibile non venire “disturbati”! Guido e Vince vi aspettano …