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La letteratura araba contemporanea: cosa leggere e perché! Incontro con Chiara Comito (Editoriaraba)

Domenica 22 aprile alle 18,30 Chiara Comito di Editoriaraba ci presenta le ultime pubblicazioni di scrittori arabi e ci spiega perché dovremmo leggerle! 

Di cosa parliamo quando parliamo di letteratura araba? E perché noi italiani dovremmo leggere un romanzo arabo? Quali sono gli ultimi romanzi tradotti in italiano da leggere?

Questo incontro cerca di rispondere a queste e altre domande, perché la letteratura araba contemporanea è una letteratura ricchissima ma ancora poco conosciuta. Nonostante le case editrici italiane negli ultimi anni abbiano pubblicato diverse opere, la percezione generale è che i paesi arabi abbiano prodotto solo pochi grandi autori, mentre la produzione recente resta ancora poco nota al grande pubblico.

L’incontro ha come obiettivo quello di presentare le opere più significative e interessanti del panorama recente tradotte in italiano, contestualizzate nel tempo e nelle tematiche, e di sfatare anche qualche mito e pregiudizio.

Chiara Comito è arabista, laureata in Lingue, con una tesi in Lingua e letteratura araba, e in Relazioni internazionali dell’Asia e dell’Africa. Da circa 15 anni si occupa di cultura e società dei Paesi arabi e dal 2012 gestisce il blog Editoriaraba (editoriaraba.com), che promuove e diffonde la letteratura araba contemporanea. Organizza incontri ed eventi culturali sulla cultura araba e collabora con festival, librerie, case editrici e riviste.

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"Jiyana qaçax berdewame": la vita errante continua! Concerto del musicista curdo Diyar Üren Mehrovî

Venerdì 13 aprile alle 19,30 GRIOT ospita un nuovo concerto del musicista curdo Diyar Üren Mehrovî. 

Diyar Üren Mehrovî (bağlama saz e voce) – dopo aver portato la cultura e la musica della sua martoriata e bellissima terra in luoghi prestigiosi di Grecia, Italia e Francia (e, presto, Germania e Spagna anche grazie a Jordi Savall) – torna a suonare da GRIOT.

Stavolta lo accompagneranno Jacopo Narici (cajòn e altre percussioni etniche) e Antonio Allegro (chitarra), per offrirvi nuove emozioni, suggestioni e spunti di riflessione.
Diyar Üren Mehrovî artista curdo, canta e suona il Saz (strumento a sette corde tipico di Kurdistan, Turchia, Iraq, Iran) in tutte le sue versioni e altri strumenti a corda. Diyar ha tenuto concerti per i rifugiati nei campi profughi UNHCR, presso la Grand Concert Hall e la YMCA di Thessaloniki, e in diversi luoghi in Iraq, Grecia, Francia, Italia.
Al termine del concerto ci sarà un dolce momento di convivialità curda e – finalmente! – il famoso “qaçax çay”.
Ingresso 10€ quale sostegno all’organizzazione del concerto e delle tante attività culturali e artistiche proposte ai soci di Officina GRIOT (Tessera associativa eventi in omaggio). Prenotazione richiesta entro la sera di giovedì 12 aprile: [email protected]
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Incontro "Conversazione sul Mediterraneo tra interculturalità e conoscenza", a cura delle Edizioni di Storia e Studi Sociali


Sabato 21 aprile alle 18,30 GRIOT ospita una “Conversazione sul Mediterraneo tra interculturalità e conoscenza”, a partire dai libri: “Il Mediterraneo oltre il jihad e le crociate”, “In viaggio tra Mediterraneo e storia” e “Il Mediterraneo al tempo di al-Idrisi” (Edizioni di Storia e Studi Sociali).

Partecipano Carlo Ruta, saggista e storico del Mediterraneo, autore del primo libro, coautore del secondo e del terzo, e Pino Blasone, filosofo e studioso del mondo islamico. Coordina l’incontro Pippo Cappellano, giornalista e documentarista scientifico della RAI.

 
Un incontro che parte da tre testi con un protagonista comune: il mar Mediterraneo. Gli autori esplorano le relazioni tra le civiltà che hanno prosperato sulle sponde di queste acque, con particolare attenzione all’incontro e lo scontro tra mondo islamico ed Europa. Oltre il jihad e le crociate ci sono stati scambi e convivenze che hanno portato alle contaminazioni che sono alla base della cultura attuale dei popoli mediterranei.
Carlo Ruta è studioso del mondo Mediterraneo e di letterature di viaggio. Si occupa inoltre di problemi dell’età contemporanea. Si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Messina. Si è laureato poi in Teorie della morale della conoscenza e della comunicazione all’Università degli Studi di Urbino. E’ autore di numerosi saggi, e ha diretto la rivista bibliografica Libri meridionali. Ha condotto reportage e inchieste per numerose testate, tra cui il manifesto, Narcomafie, Peacelink, Domani Arcoiris, Left Avvenimenti, Polizia e Democrazia. Ha relazionato in  numerosi convegni di studio e ha tenuto seminari universitari.
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Lascia il Segno. Laboratorio di scrittura a mano con Monica Dengo

LASCIA IL SEGNO. Un laboratorio per scoprire il potenziale creativo della scrittura a mano. 
Sabato 7 luglio dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 18,00  (8 ore)
Scoprire il potenziale creativo della scrittura a mano; quale relazione corre fra gesto, ritmo e corpo; come si libera l’espressività del segno. Si parte dalle forme dell’italico, il primo corsivo moderno, e poi ci si spinge ai limiti della leggibilità e anche oltre, per rompere tutte le regole e inventarne di nuove. Il foglio bianco diventa un territorio nuovo, tutto da esplorare.
Monica Dengo. Artista, designer, calligrafa, ha vissuto, studiato e insegnato a San Francisco dal 1993 al 2003. Oggi vive e lavora tra la Toscana e il Veneto, collabora con la Fondazione dei Musei Civici Veneziani, con il Centro Internazionale Arti Calligrafiche ed è docente all’ISIA di Urbino. E continua a viaggiare all’estero, per lavoro e per divertimento. Monicadengo.com è il suo sito per la ricerca artistica e scritturacorsiva.it quello per l’innovazione didattica.
www.monicadengo.com
PROGRAMMA
Prima parte:
RITMI DI RISCALDAMENTO
Cos’è il ritmo della scrittura, perché la scrittura ha un ritmo
TRATTI, FORME, LEGATURE
La forma delle lettere secondo il modello italico. Breve introduzione storica.
Le legature e di seguito gli spazi tra le parole, tra le righe e intorno al testo. In questo modo si arriva a comprendere la struttura, l’impalcatura del testo.
VARIAZIONI DI RITMO
La scrittura elastica, variazioni di forme e legature.
MAIUSCOLE
breve introduzione alle maiuscole: forme e spaziatura.
Seconda parte:
LE TRAME DEL TESTO
cosa succede quando vengono modificati gli spazi del testo: testo come texture.
L’ESPRESSIVITA’ DEL SEGNO
Il segno che comunica: segni grossi, sottili, lenti, veloci e tanto altro …
Il corso quindi non è solo l’apprendimento di un particolare alfabeto, ma la comprensione degli elementi che fanno di un alfabeto un insieme ritmato di forme e infine una danza di segni sulla pagina. Del rapporto che la scrittura e il segno hanno col corpo e quindi del legame profondo, personale e sociale che si crea tra noi e la scrittura a mano. Si lavorerà con la scrittura italica corsiva e al corso Monica spiegherà perché ha scelto in particolare questa scrittura.
MATERIALI DA PORTARE
– un blocco di carta, tipo questo A3: https://www.mondo-artista.it/canson-xl-blocco-per-schizzi-collato.html
– un quaderno a righe, tipo quaderno di 5a elementare.
– matita 2B
– temperino
– pennarelli Tombow nero e rosso
– altri pennarelli Tombow a scelta
– una bottiglia di plastica da mezzo litro, vuota.
– due contenitori di vetro (tipo barattolo di marmellata o yogurt), con il coperchio.
– un paio di forbici
– nastro adesivo di carta
Costo del workshop: €100 (più, per chi non è già socio, 20€ di tessera associativa annuale GRIOT. La tessera dà diritto al 10% di sconto sull’acquisto di libri).
Per l’iscrizione è richiesto un acconto di 50€ da versare con bonifico bancario, entro il 15 giugno 2018. Per informazioni e iscrizioni – [email protected]
Il corso è a numero chiuso (max 20 partecipanti) e viene attivato al raggiungimento di 12 iscritti.
* in caso di mancata frequenza per motivi non imputabili a Officina GRIOT non è prevista la restituzione della quota di acconto/iscrizione. La quota verrà invece interamente restituita nel caso di annullamento del laboratorio per il non raggiungimento del numero minimo di iscrizioni.

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Presentazione di "L'altro Paese" di Tina Iannotta (2017, AUGH! Edizioni)

Domenica 8 aprile alle 18.30 Griot ospita la presentazione di “L’altro Paese” di Tina Iannotta (2017, AUGH! Edizioni). Dialoga con l’autrice Chiara Laudani.

Cris è figlia del colonialismo italiano nel Corno d’Africa, dove ha vissuto fino alla  sua giovinezza. A distanza di anni, dopo la fine di un rovinoso matrimonio, tornerà in Eritrea per portare a termine la missione affidatale a Napoli da Giordana, donna dalla brillante personalità nonché sua recente conoscenza. Insieme a Cris partirà un giornalista del “Globe”, Gei, anche lui originario di Aritè. Sarà durante la sua seconda permanenza in Africa che la donna, in passato schiva e restia a socializzare con l’Altro, riscoprirà la passione per il suo paese, dilaniato dai traffici illeciti di armi e rifiuti tossici. Si ritroverà invischiata in un giro di denaro sporco gestito dal governo, portato avanti sfruttando la copertura filantropica dei corridoi umanitari e del popolo stesso, ancorato alle tradizioni di una cultura che, nonostante l’esperienza coloniale, viene costantemente alimentata. Un giallo tra Italia e Eritrea che nasce dall’esperienza dell’autrice, italiana d’Africa.

Tina Iannotta è nata ad Asmara, in Eritrea. Lì ha frequentato le scuole Comboniane e ha vissuto i suoi primi vent’anni. Attualmente vive a Caserta, dove è stata docente, stilista e collaboratrice di un noto sodalizio culturale con Giacomo Migliore. Ha pubblicato i suoi racconti sulle antologie F. Nuvolone e Terra di lavoro. Racconti dal presente (Artetetra Edizioni). L’altro Paese è il suo romanzo d’esordio.

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Presentazione di "Il bambino promesso" di Massimo Bavastro (2017, Nutrimenti)

Sabato 24 marzo, alle 18,30 GRIOT presenta “Il bambino promesso” di Massimo Bavastro (Nutrimenti edizioni). Insieme all’autore parteciperà il sociologo Mauro Valeri.
 

“Il bambino promesso” viene dal Kenya e Massimo e Barbara devono andare in Africa per conoscerlo, per iniziare un percorso che lo farà diventare il nuovo membro della loro famiglia. Il memoir di Massimo Bavastro racconta la storia di una adozione internazionale, dell’incontro con un bambino e il suo mondo, dei nove mesi passati in Kenya tra incertezze e dubbi, paure e speranze, onnipresenti animali ed altri aspiranti genitori adottivi. L’esperienza personale dell’autore diventa così un racconto delicato e sincero di un viaggio da cui una famiglia può tornare unita e felice o distrutta.

“La paura che mi ero fatto da solo raccontando le Storie Terribili di Adozione non mi era passata. Ma a quella si era mescolato un sentimento nuovo: a furia di parlarne, anche solo per dire ‘no’, mi sembrava che quel bimbo remoto in qualche modo noi l’avessimo generato. “Magari non è ancora nato. Però c’è”, dissi. “Sì. Lo sento anch’io”. Dunque eravamo d’accordo: quel bambino esisteva; e gli avevamo fatto una promessa.”

Massimo Bavastro è uno sceneggiatore, drammaturgo e scrittore italiano. Ha scritto diversi testi teatrali, sceneggiature di film tra i quali L’ultima stazione (1998) e Mi chiamo Maya (2015) e di numerose serie tv come Ris – delitti imperfettiUltimo – l’infiltrato e 48 oreIl bambino promesso (Nutrimenti 2017) è il suo primo romanzo.

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Vecchi e nuovi razzismi. Il caso italiano: incontri a cura di Mauro Valeri

Vecchi e nuovi razzismi. Il caso italiano

Una serie di incontri a cura di Mauro Valeri

Sabato 17 marzo  2018, secondo incontro (un sabato al mese), dalle 16.00 alle 18.00

Gli ultimi anni hanno fatto registrare un preoccupante risorgere del razzismo, o meglio dei razzismi. Infatti, accanto al razzismo tradizionale, di stampo ottocentesco, che, nonostante non abbia più basi scientifiche, ha ancora un notevole peso soprattutto nel senso comune, si stanno imponendo nuove forme di razzismo, che pongono l’accento non più sul concetto di razza, ma su quello di cultura (il razzismo differenzialista), sulla cittadinanza (xenorazzismo), sul tema specifico del colore della pelle (suprematismo bianco, afrofobia, ecc.). Allo stesso tempo, anche il web è diventato un veicolo particolarmente efficace per la diffusione di quelli che sono chiamati “discorsi d’odio” (hate speech) che spesso possono trasformarsi, nella realtà, in crimini d’odio (hate crime) a matrice razziale. A questa capacità di metamorfosi del razzismo, l’antirazzismo ha mostrato una notevole difficoltà ad opporsi, soprattutto a mettere in campo concetti e pratiche efficaci.

Si tratterà di una serie di incontri mensili di due ore l’uno, durante i quali saranno presi in esame cinque diversi periodi storici (1861-1921; 1922-1944; 1945-1970; 1971-1990; 1990-2017), allo scopo di far emergere le fratture e le continuità tra passato e presente. In ogni periodo storico, l’attenzione verrà posta sia alle teorie e alle prassi razziste presenti in Europa e in altri paesi significativi (Stati Uniti, Sud Africa, ecc.), sia alle teorie e alle prassi antirazziste adottate. Una riflessione particolare verrà assegnata al caso italiano, dove, oltre alle teorie e alle prassi razziste e antirazziste, saranno analizzate le “relazioni razziali” presenti in Italia, soprattutto prendendo come punto di riferimento le vicende dei black italians, le cui testimonianze dirette permettono di avere un quadro più concreto della realtà.

Scopo degli incontri è quindi quello di fornire una conoscenza più approfondita, sia in termini storici che teorici e pratici, su un tema quale quello del razzismo, che specie nel caso italiano, rimane troppo spesso legato a vecchie e scarsamente efficaci chiavi di lettura, o addirittura relegato ad un periodo storico molto limitato. L’obiettivo è pertanto quello di riuscire ad avere la capacità di comprendere quanto sta avvenendo e individuare strategie antirazziste efficaci.

Durante il percorso, verrà anche proposta una bibliografia e una filmografia di riferimento.

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Mauro Valeri, sociologo e psicoterapeuta da anni è impegnato nella ricerca e nel monitoraggio dei fenomeni del razzismo e della xenofobia.

Bibliografia dell’autore:

·      A testa alta verso l’oriente eterno. Liberi muratori nella resistenza romana – 2017

·      Generale nero. Domenico Mondelli: bersagliere, aviatore e ardito – 2016

·      Campioni d’Italia? Le seconde generazioni e lo sport 2014

·      Stare ai giochi. Olimpiadi tra discriminazioni e inclusioni 2012

·      Mario Balotelli vincitore nel pallone – 2014

·      Negro, ebreo, comunista. Alessandro Sinigaglia, venti anni in lotta contro il  fascismo – 2010

·      Che razza di tifo. Dieci anni di razzismo nel calcio italiano – 2010

·      Nero di Roma. Storia di Leone Jacovacci, l’invincibile mulatto italico – 2008

·      Black Italians. Atleti neri in maglia azzurra 2006

·      La razza in campo. Per una storia della rivoluzione nera nel calcio -2005

Contributo: €20 ad incontro (è necessaria l’adesione annuale all’Associazione Officina GRIOT 20,00€)

Per iscrizioni e informazioni: [email protected] 

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Presentazione di "Kotha. Donne bangladesi nella Roma che cambia" di Katiuscia Carnà e Sara Rossetti (2018, Ediesse)

Domenica 25 marzo alle 18,30 GRIOT ospita la presentazione di  “Kotha. Donne bangladesi nella Roma che cambia” di Katiuscia Carnà e Sara Rossetti (2018, Ediesse). Insieme alle autrici parteciperà Franca Eckert Coen (Religions for Peace Italia “Donne in Dialogo”). 
 

Uscito per la collana “Sessismo e Razzismo” della casa editrice Ediesse, “Kotha” è uno studio sulle donne provenienti dal Bangladesh e residenti a Roma. Sullo sfondo di una città complessa e in via di trasformazione le due autrici, Carnà e Rossetti, raccontano esperienze di vita di migranti musulmane, indù e cristiane, casalinghe e imprenditrici, madri e giovani nuove italiane, che hanno conosciuto durante il loro lavoro di ricerca e per motivi personali. Da questi rapporti sono nate amicizie e legami di fiducia che hanno permesso di scavare a fondo nelle storie di vita – e di diaspora – di una delle comunità più consistenti ma meno conosciute di Roma.

Katiuscia Carnà. Ha acquisito un Master internazionale in Sociologia e uno in Religioni e mediazione culturale. Ha vinto una borsa di studio all’Università di Jadavpur in Kolkata (India) dove ha approfondito la sociologia e le filosofie femministe. Ha lavorato come mediatrice linguistico cultura le e religiosa. Dottoranda in Ricerca Educativa e Sociale presso l’Università degli Studi di Roma Tre. Lavora come formatrice interculturale.

Sara Rossetti è laureata in Storia all’Università di Roma Tor Vergata. Ha conseguito un dottorato in Storia politica e sociale dell’Europa moderna e contemporanea occupandosi di migrazioni femminili italiane in Francia tra le due guerre mondiali. Ha ottenuto un master in Didattica della lingua e cultura italiane per stranieri, occupando si principalmente di didattica rivolta alle donne. Attualmente porta avanti i propri interessi di ricerca nei campi della glottodidattica, dell’intercultura e del genere. Lavora come insegnante.

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Presentazione del saggio "Italós" di Marco Ascione (2017, Magenes Editoriale)

Sabato 10 marzo, alle 18,30 GRIOT ospita la presentazione del libro “Italós” di Marco Ascione (2017, Magenes Editoriale). Parteciperà l’autore. 
 

“Italós” è uno studio multidisciplinare della storia italiana e dei passaggi fondamentali che hanno portato allo stato attuale della Penisola. Utilizzando molti strumenti di indagine – dalle evidenze scientifiche della genetica e delle condizioni ambientali, allo studio delle migrazioni interne ed esterne – Marco Ascione risponde a questioni complesse sul presente dell’Italia cercando le risposte nel passato di un paese che non può essere esaminato da un unico punto di vista.

“Il libro è un’analisi originale e multiforme, ricca di illuminazioni, capace di avvincere con una narrazione che, facendo uso di un linguaggio scorrevole, offre al lettore le ragioni profonde, e inaspettate, del tema cruciale cui è dedicato: le dinamiche storiche che nel tempo hanno generato divisioni, unificazioni e situazioni peculiari della nostra Penisola, fino a sfociare nel presente, nelle condizioni e con i tratti propri dei suoi abitanti” (dall’introduzione del Pubblico Ministero impegnato nella lotta alla mafia, Marcello Musso).

 

Marco Ascione è dottore di ricerca, esperto in dinamica delle popolazioni, in studio dei sistemi complessi e analisi delle interazioni tra biomi, ecosistemi, caratteristiche geografiche e morfologiche, uso dell’energia, delle risorse disponibili e mutamenti economici, tecnologici e sociali nei sistemi antropici complessi. Pubblica su riviste scientifiche internazionali, ha studiato presso la University of Florida (USA), l’Università degli Studi di Parma, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e ha lavorato e collaborato con l’Università La Sapienza, l’Università degli Studi di Siena, l’Università degli Studi di Parma, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, la LUISS Guido Carli e l’ENEA, presso il Centro Ricerche Casaccia di Roma.

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Presentazione del saggio "La jihad delle donne" di Luciana Capretti (2017, Salerno Editrice)

Domenica 11 marzo alle 18,30 GRIOT ospita la presentazione del libro “La jihad delle donne” della giornalista Luciana Capretti. Insieme all’autrice parteciperà la giornalista Maria Lepri. 
 

Con un approccio giornalistico Luciana Capretti ci propone una fotografia fedele, per quanto possibile, di una parte del mondo femminile musulmano sunnita in occidente: quello di donne che combattono la loro personale ‘jihad’, ovvero la battaglia in un mondo in transizione fra tradizione e posizioni progressiste, più in sintonia con la loro vita nel mondo contemporaneo. Un affascinante e complesso viaggio di scoperta in cui ha incontrato le prime imamah, donne che sfidando 14 secoli di patriarcato conducono la preghiera del venerdì davanti ad una congregazione mista di fedeli, alcune teologhe che propongono una lettura del Corano senza distinzioni di genere e le attiviste che la divulgano.

Luciana Capretti è nata a Tripoli (Libia), ha studiato a Roma, è stata corrispondente da New York per più di vent’anni. Il suo primo romanzo, Ghibli (Rizzoli 2004), finalista ai premi Gaeta e Sanremo, ha vinto il Rapallo Opera Prima. Il secondo, Tevere (Marsilio 2014), finalista ai premi Cortina, Dessì, Comisso, Asti d’Appello, ha vinto il premio Croce. Attualmente risiede a Roma ed è caposervizio esteri al Tg2 lavora al tg2.