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Presentazione del laboratorio di scrittura "Parole d'inchiostro", con Cristina Biasini

Venerdì 23 settembre, alle ore 18.30, sarà presentato il laboratorio di scrittura “Parole d’inchiostro”

Sarà presente Cristina Biasini, curatrice del laboratorio

Scrivere non è soltanto uno straordinario mezzo di comunicazione che consente agli esseri umani di trasmettere pensieri e idee a distanza – di tempo e spazio – ma può anche essere un vero piacere, un atto che consente all’immaginazione di prendere letteralmente forma. Spesso però, il risultato dell’impulso a mettere su carta (o, più spesso, su computer) un’idea, un pensiero, una storia, un ricordo delude l’aspirante scrittore o scrittrice, e non tanto per le sue carenze formali, ma perché distante o estraneo a ciò che inizialmente ci si era riproposti di narrare. Il laboratorio organizzato da Officina GRIOT e a cura di Cristina Biasini, “Parole d’inchiostro”, vuole tentare di offrire dei percorsi di “pratica” della scrittura: una pratica che passa sicuramente attraverso la padronanza di strumenti tecnici, ma anche dalla capacità di ascoltarsi e capire cosa davvero si ha da dire e si vuole dire.
Un percorso lungo il quale gli amanti della scrittura si imbatteranno dunque non solo negli strumenti necessari a raccontare una storia, ma anche nei metodi per alimentare e rendere produttiva la propria creatività.
Durante la presentazione, Cristina Biasini sarà felice non solo di raccontare qualcosa di più di se stessa e del laboratorio che intende svolgere, ma soprattutto di rispondere alle domande di quanti fossero interessati o anche semplicemente incuriositi dal laboratorio. L’incontro sarà seguito da un piccolo aperitivo di benvenuto.
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Foto: Heyman Dullaert 
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"Le voci del silenzio. Scene dal cinema dei cantastorie africani", con l'autore Giuseppe Carrieri e il curatore Roberto Donati

Sabato 17 settembre, alle ore 19, GRIOT presenta il libro di Giuseppe Carrieri “Le voci del silenzio. Scene dal cinema dei cantastorie africani”
Assieme all’autore, Giuseppe Carrieri, interverrà anche Roberto Donati, curatore della collana Bietti Heterotopia

Quella del griot è una figura centrale nella cultura di molte aree dell’Africa, soprattutto occidentale. Definirlo solo cantastorie è riduttivo: a lui è infatti affidato il compito di conservare, tramandare e riattualizzare la memoria storica del villaggio, della famiglia, del clan, di un intero paese. E’ il depositario di una storia che segue dinamiche e direzioni alternative rispetto alla storiografia occidentale, e che si nutre non solo di fatti raccontati e miti ricordati, ma anche e soprattutto di arte. L’arte della parola, prima di tutto. Ma anche l’arte della poesia, della musica, della performance a tutto tondo. Questa figura è centrale nelle narrazioni africane, si tratti di romanzi, di canzoni o di film. Proprio a quest’ultima forma di espressione e al ruolo che nella cinematografia africana occupa il griot è dedicato il libro di Giuseppe Carrieri, “Le voci del silenzio”. Un viaggio in un cinema che non privilegia soltanto l’aspetto visuale, ma che mira a penetrare al cuore dello spettatore, costruendo attorno alla visione un mondo in cui tutti i sensi sono stimolati. A presentare il libro, assieme all’autore, interverrà Roberto Donati, curatore della collana “Bietti Heterotopia”.
L’autore: Giuseppe Carrieri si è laureato in Televisione, Cinema e Produzione Multimediale, e attualmente sta svolgendo un dottorato in Comunicazione e Nuove Tecnologie presso l’Università Iulm di Milano. Oltre ai griot africani, si è interessato anche dei bambini-arcobaleno di Calcutta.
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Foto Bibliothèque nationale de France
 


		
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"Share Your Knowledge"

Da qualche mese l’associazione culturale Officina GRIOT è coinvolta in un progetto promosso dalla Fondazione Lettera27 e da Fondazione Cariplo dal titolo, suggestivo, di “Share Your Knowledge”, condividi il tuo sapere. Scopo del progetto, sensibilizzare istituzioni culturali di vario tipo all’adozione di licenze libere Creative Commons per i contenuti prodotti, al fine di consentire una più ampia circolazione di saperi e di diffondere un modo aperto, condiviso e partecipato di creare sapere.
In particolare, Officina GRIOT ha scelto di rilasciare tutti i contenuti di testo prodotti dall’associazione culturale e dalla Libreria GRIOT in una licenza CC-BY-SA, la stessa adottata dall’enciclopedia libera Wikipedia. Questo vuol dire che da ora in avanti tutti i contenuti pubblicati sui siti www.libreriagriot.it e www.officinagriot.org saranno liberamente accessibili a chi volesse diffonderli, utilizzarli, modificarli… insomma, disseminarli in rete e anche fuori, con l’unico obbligo di rispettare le richieste della licenza CC-BY-SA: citare la fonte da cui i contenuti vengono presi, e impegnarsi a diffonderli e riutilizzarli con la stessa licenza. Soltanto così ciascun passaggio accrescerà il sapere, e lo manterrà sempre aperto e libero di continuare a circolare.
Vi invitiamo dunque a “saccheggiare” i nostri siti a partire da settembre, incorporando i nostri contenuti sui vostri blog, siti web o, meglio ancora, utilizzandoli per migliorare voci Wikipedia inerenti all’Africa o creandone di nuove per autori o libri ancora non presenti sull’enciclopedia libera!

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Sud Sudan, le sfide dell'indipendenza. Con Irene Panozzo, Luca Zampetti e Matteo Guglielmo

Giovedì 28 luglio, alle ore 19.30, la libreria GRIOT presenta: Sud Sudan: le sfide dell’indipendenza
 
Parteciperanno all’incontro Irene Panozzo, ricercatrice e giornalista freelance, che ha seguito il recente referendum per l’indipendenza del Sud Sudan, Luca Zampetti, consigliere politico del rappresentante ufficiale dell’UE per il Sudan, e Matteo Guglielmo, ricercatore ed esperto di sistemi politici dell’Africa
Lo scorso 9 luglio si è celebrata la nascita del 54^ stato africano. Il Sud Sudan ha scelto con un referendum l’indipendenza dal Sudan, dopo un conflitto durato circa vent’anni, uno dei più lunghi e sanguinosi in Africa, che ha causato quasi due milioni di morti e più di quattro milioni di profughi. Anche se questi giorni sono stati caratterizzati da feste e celebrazioni, sono molte le sfide che attendono il nuovo stato, a partire da una ricostruzione non solo strutturale ed economica, ma anche sociale e culturale. Pesa inoltre, sulle sorti del nuovo stato, l’incognita delle relazioni con il Sudan e alcuni irrisolti contenziosi sui nuovi confini. Di tutto questo parleremo con Irene Panozzo, ricercatrice e giornalista freelance che da tempo segue le vicende sudanesi e Luca Zampetti,  consigliere politico del rappresentante ufficiale dell’UE per il Sudan.
Irene Panozzo è appena rientrata da un lungo soggiorno a Juba, la capitale del nuovo stato, dove ha seguito tutti i passaggi della difficile transizione, mentre Luca Zampetti ha una lunga esperienza di lavoro nell’area ed è stato, in passato, testimone diretto dei negoziati di pace tra il Nord e il Sud del Paese. Li intervisterà per noi Matteo Guglielmo, ricercatore esperto di sistemi politici dell’Africa e in particolare di Corno d’Africa.
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Foto USAID – Africa Bureau

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Metti l'Africa in valigia!

Giovedì 14 luglio, a partire dalle 19, aperitivo africano da GRIOT
Venite in libreria a gustare le nostre specialità africane, e con l’occasione, avrete il 10% di sconto sui nostri libri e sulle nostre guide di viaggio
Continua la nostra campagna per riempire le vostre valigie delle vacanze con tanti libri che porteranno un pezzetto di Africa sotto il vostro ombrellone! Giovedì 14 luglio, a partire dalle 19, se passate da GRIOT potrete gustare uno dei nostri aperitivi a base di specialità africane e curiosare tra gli scaffali della libreria a caccia di romanzi, saggi, libri di racconti che vi faranno viaggiare con la fantasia, oppure di guide di viaggio per orientare i vostri itinerari di vacanza se la meta da voi scelta è un paese africano.
Per rendere l’offerta davvero irrinunciabile, soltanto per questo pomeriggio potrete usufruire di un 10% di sconto su tutti i titoli presenti in libreria.
Vi aspettiamo numerosi, e saremo felici di consigliarvi i nostri titoli di maggiore successo, o quelli più adatti ai vostri desideri!
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Foto JackyR

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Imparare a parlare l'Africa da GRIOT


Viaggiare, anche solo con la mente, in paesi e regioni lontane (ma neanche troppo) da quello in cui viviamo, significa soprattutto entrare in contatto con la gente che in quei paesi e in quelle regioni ci vive, e imparare direttamente da loro a decifrare la diversità, per apprezzarla ancora di più e magari scoprire che, in fondo, le cose che si hanno in comune sono altrettanto importanti. Essere capaci di comunicare non soltanto in una delle lingue europee trans-nazionali, può moltiplicare le opportunità di immergersi nella vita quotidiana delle città e dei paesi che ci ospitano, amplificando inoltre l’opportunità di godere della calorosa ospitalità mediterranea e africana.
Per rispondere alle tante richieste e i tanti suggerimenti ricevuti, dal prossimo autunno l’Associazione Officina GRIOT amplierà l’offerta di corsi di lingua già attivati. Torneranno i corsi di Arabo a diversi livelli (tre corsi di base, due di arabo giornalistico e uno di letteratura e conversazione) e quelli di swahili, ai quali si aggiungeranno anche di un corso di somalo, tenuto dalla scrittrice e poetessa italo-somala Cristina Ali Farah, e uno di amarico, tenuto da Aster Carpanelli.
Nel mese di settembre verranno definiti orari e giorni, ma se desiderate intanto ricevere informazioni o segnalarci l’interesse per uno dei nostri corsi, potete contattarci sin da ora. I corsi si attiveranno con un minimo di quattro iscritti, fino a un massimo di otto, e le iscrizioni andranno avanti fino a esaurimento posti.
Vi aspettiamo da GRIOT!
 
 

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"Un giorno vivrò anch'io. Il genocidio del Rwanda raccontato ai giovani", con l'autrice Yolande Mukagasana e Jean-Léonard Touadi

Mercoledì 13 luglio, alle 19.00, GRIOT presenta “Un giorno vivrò anch’io. Il genocidio del Rwanda raccontato ai giovani”

Assieme all’autrice, Yolande Mukagasana, sarà presente anche Jean-Léonard Touadi
Pochi eventi nella storia lasciano sbigottiti e senza parole come i genocidi, l’eliminazione, la cancellazione sistematica e totale di una popolazione dalla faccia della terra mossa da un progetto politico di dominio assoluto e da un’ideologia di purezza e di superiorità razziale portata alle sue estreme conseguenze. Dopo la Shoah tutto il mondo ha gridato “Mai più”, ma non è servito a molto, se nel 1994 tutto il mondo ha taciuto e ha voltato gli occhi da un’altra parte nei terribili 100 giorni in cui furono sterminate, in Rwanda, quasi un milione di persone, colpevoli soltanto di appartenere all’etnia “sbagliata”. Yolande Mukagasana è una delle sopravvissute al genocidio dei tutsi ruandesi, e ha scelto di dedicare la sua vita ad amplificare il più possibile quel grido, “Mai più”, attraverso un’attività di sensibilizzazione e informazione rivolta soprattutto ai più giovani, ai quali si rivolge con il libro “Un giorno vivrò anch’io. Il genocidio del Rwanda raccontato ai giovani”. Per il suo impegno, durante e dopo i terribili giorni del genocidio, è stata candidata al Nobel per la Pace dei Giusti del Rwanda assieme a Pierantonio Costa e Zura Karuhimbi.
Assieme all’autrice, discuterà del libro Jean-Léonard Touadi, deputato e giornalista

Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Foto TKnoxB

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Nollywood Party da GRIOT!

Domenica 3 luglio, alle 19.00 Nollywood sbarca da GRIOT
Un incontro con Alessandro Jedlowski, antropologo esperto di cinema nigeriano, e a seguire Nollywood Party, aperitivo a base di specialità africane
All’ombra dei colossal prodotti da Hollywood e seguendo l’esempio dello strabiliante successo di Bollywood, in meno di vent’anni la Nigeria ha dato vita a Nollywood, oggi la seconda industria cinematografica più produttiva al mondo. Prodotti a basso costo e distribuiti in dvd e videocassetta nei mercati di tutte le più grandi città africane, i film nigeriani (prodotti in inglese, hausa, yoruba e igbo) dominano ormai gli schermi dell’intero continente. Viaggiando attraverso le reti tracciate dalla migrazione, questi stessi film arrivano in Europa e abitano i quartieri delle nostre periferie. Alessandro Jedlowski ha seguito alcuni di questi itinerari, spostandosi da Lagos ad alcune delle principali città europee, con l’obbiettivo di tracciare un ritratto non solo storico, ma anche antropologico ed estetico del fenomeno Nollywood analizzando le ragioni economiche e culturali del suo successo e le sfide che si affacciano sul suo futuro. Durante l’incontro è prevista la proiezione di spezzoni video tratti dalle produzioni più note e con più ampia diffusione: il pubblico sarà così coinvolto anche visivamente in un universo di rappresentazioni e in un modo di intendere il cinema assolutamente innovativo e ricco di fascino.
Alessandro Jedlowski è dottorando in Africanistica presso l’Università di Napoli “L’Orientale” ed ha ottenuto un diploma in Media Studies presso la School of Oriental and African Studies di Londra. E’ autore di diversi saggi ed del libro “Teatro, violenza e resistenza in Congo Brazzaville. Il percorso di Dieudonné Niangouna”, edito da L’Harmattan nel 2007.
E al termine dell’incontro, Nollywood Party da GRIOT! Restate con noi per un aperitivo a base di specialità nigeriane (10€ buffet+bevanda)

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"Il tempo di un'estate", di Didier Manga

Venerdì 1 luglio, alle ore 19.00, GRIOT presenta il romanzo “Il tempo di un’estate”, di Didier Manga
A parlarne, assieme all’autore, anche Aly Baba Faye, sociologo esperto di tematiche legate all’immigrazione, e Filomeno Lopes, giornalista di Radio Vaticana e musicista
Quanti sono i giovani africani che hanno affollato le università europee per completare degli studi universitari che avrebbero potuto offrire loro una marcia in più grazie all’eccellenza? Tanti, tantissimi. Mballa, il protagonista di questo romanzo d’esordio di Didier Manga, è uno di loro: uno studente brillante che brucia le tappe, dal Camerun a Parigi, e arriva a sostenere un importante concorso riservato ai migliori tra gli studenti delle prestigiose università parigine. Ad aiutarlo a sciogliere la tensione, arriva Sabrina, una giovane e affascinante stilista conosciuta nella dolce campagna bretone, con la quale Mballa inizierà una tenera e delicata storia d’amore. Un lieto fine? Non proprio, perché Mballa scopre che una settimana prima del suo fatidico esame, proprio mentre si lasciava cullare dal nascente amore per Sabrina, in Camerun si spegneva il suo amato padre, per colpa di una misteriosa malattia della pelle. Nessuno lo aveva avvertito, per non distrarlo dal concorso, ma adesso che la sua famiglia gli ha tolto la possibilità di seppellire il padre tutto sembra crollargli addosso. Nel suo libro, intitolato “Il tempo di un’estate”, Didier Manga tratteggia con delicatezza e profondità le incertezze e i turbamenti di un personaggio che vive, come molti migranti, sospeso tra due mondi, nessuno dei quali riesce a farlo sentire davvero a suo agio. Sarà l’amore a lenire le sue ferite, o la storia con Sabrina si rivelerà più complessa del previsto?
Didier Manga è nato a Yaoundé, in Camerun, nel 1970. Dalla sua professione, l’architettura, ha tratto ispirazione per fondare e dirigere la rivista bimestrale “A2, Africa e Architettura”, dedicata all’architettura africana in Italia. Con questo suo primo romanzo, si cimenta nella letteratura usando magistralmente l’italiano.

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"Il continente verde. L'Africa: cooperazione, ambiente, sviluppo

Domenica 26 giugno alle 19.00 GRIOT presenta il libro “Il continente verde. L’Africa: cooperazione, ambiente, sviluppo”, a cura di Jean-Léonard Touadi e Ilaria Cresti
Saranno presenti i curatori del volume, assieme ad alcuni degli autori dei saggi

La relazione tra sviluppo e ambiente è molto stretta, e non declinata unicamente in termini di salvaguardia e di protezione. Valorizzare un ecosistema, salvaguardarlo da atti predatori, distruttivi e orientati soltanto a uno sfruttamento di rapina significa preservarne la capacità di generare risorse, anche economiche. I progetti di cooperazione finalizzati alla tutela ambientale e alla valorizzazione di processi di sviluppo locali sostenibili rispetto alle risorse disponibili, soprattutto in aree considerate fragili dal punto di vista ecologico e socio-economico, necessitano di strumenti teorici, scientifici e culturali sempre più raffinati perché diano risultati efficaci. “Il continente verde”, curato da Jean-Léonard Touadi e Ilaria Cresti e edito da Bruno Mondadori, raccoglie i contributi di esperti di vari settori che compongono il variegato universo della cooperazione. Lo sguardo è orientato all’Africa sub-sahariana e ai diversi e ricchissimi ecosistemi che questo sterminato territorio ospita. Un continente verde per queste risorse, che possono essere volano di uno sviluppo davvero sostenibile, che inquadri l’uomo all’interno dell’ambiente in cui vive e che è chiamato a tutelare.
Ilaria Cresti è ricercatrice impegnata sui temi della gestione delle risorse forestali in Africa sub-sahariana e dello sviluppo sostenibile.
Jean-Léonard Touadi, scrittore e giornalista, insegna Geografia economico-politica all’Università di Tor Vergata. Tra i suoi libri, “Africa. La pentola che bolle” (2003), “Congo. Ruanda. Burundi. Le parole per conoscere” (2004) e “L’Africa in pista” (2006).