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Morte agli Italiani! Il massacro di Aigues-Mortes 1893 di Enzo Barnabà

Presentazione di “Morte agli Italiani! Il massacro di Aigues-Mortes 1893”, Infinito Edizioni.
di Enzo Barnabà; prefazione di Gian Antonio Stella; introduzione di Alessandro Natta

Sabato 24 gennaio, ore 18.30, presso la Libreria GRIOT, l’Editore Infinito presentea “Il massacro di Aigues-Mortes”. Sarà presente l’Autore Enzo Barnaba.
L’emarginazione sfociata in tragedia quando gli emigranti – in questo caso in Francia – eravamo noi.che il 17 agosto 1893 costò la vita a nove operai italiani linciati da una folla inferocita, rappresenta un episodio capitale nella storia dei rapporti tra l’Italia e la Francia.
«Il libro di Enzo Barnabà è una boccata d’ossigeno. Perché solo ricordando che siamo stati un popolo di emigranti vittime di odio razzista, come ha fatto il vescovo di Padova denunciando “segni di paura e di insicurezza che talvolta rasentano il razzismo e la xenofobia, spesso cavalcati da correnti ideologiche e falsati da un’informazione che deforma la realtà”, si può evitare che oggi, domani o dopodomani si ripetano altre cacce all’uomo. Mai più Aigues-Mortes. Mai più» (dalla prefazione di Gian Antonio Stella).
«Il merito e il pregio del lavoro di Enzo Barnabà consiste nell’averci dato finalmente una precisa, puntuale ricostruzione di un fatto per tante ragioni memorabile e nell’indurci a essere vigili nella realtà di oggi» (dall’introduzione postuma di Alessandro Natta).
L’autore
Nato nel 1944, ha studiato lingua e letteratura francese a Napoli e a Montpellier e storia a Venezia e Genova. Ha insegnato lingua e letteratura francese in vari licei del Veneto e della Liguria e ha svolto la funzione di aggiornatore dei docenti di lingua francese della provincia di Imperia. A Ventimiglia ha fondato il Circolo “Pier Paolo Pasolini”. Ha svolto la funzione di lettore di lingua e letteratura italiana presso le Università di Aix-en-Provence e di insegnante-addetto culturale ad Abidjan (Costa d’Avorio), Scutari (Albania) e Niksic (Montenegro). Vive a Grimaldi di Ventimiglia. Tra i suoi libri: Fasci siciliani a Valguarnera, Teti, 1981; Contextes. Grammaire française à l’usage des Italiens, Loescher, 1994; Le ventre du python, romanzo, Editions de l’Aube, 2007; Sortilegi, racconti, Bollati-Boringhieri, 2008 (con Serge Latouche).

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Il gruppo di lettura di GRIOT legge: Il Crollo, di Chinua Achebe

Coordina Maria Teresa Carbone
Chinua Achebe, Il Crollo
Chinua Achebe, Il Crollo

Domenica 11 gennaio alle 11.00, il gruppo di lettura della Libreria GRIOT si incontra per la terza volta; per certi versi potremmo dire che si tratta di una inaugurazione: è il primo appuntamento di questo 2009 ancora tutto nuovo, e soprattutto – dopo le due “puntate di assaggio” dedicate al “Complesso di Mandela” di Lewis Nkosi – è l’avvio vero e proprio del percorso attraverso alcune delle opere più rappresentative della letteratura africana. Per questa tappa di partenza la scelta non poteva che cadere su quello che è considerato il testo fondativo della narrativa postcoloniale, “Il crollo” (Things Fall Apart), del nigeriano Chinua Achebe, pubblicato circa mezzo secolo fa, nel 1958.
Per chi conosce l’inglese, la rete offre moltissimi materiali su questo libro che in Italia ha avuto una vita editoriale piuttosto stenta, ma che è invece celeberrimo in ambito anglofono, fra l’altro adottato come testo di lettura in molte scuole. Ma l’ingrediente più importante degli incontri, come sanno quelli che già hanno partecipato le altre volte, è la personalissima lettura che ognuno di noi ha fatto del libro, una lettura che attraverso il confronto e la condivisione si alimenta e si arricchisce, apre nuove piste, nuovi percorsi. A domenica!
BIBLIOGRAFIA
Things Fall Apart, 1958. Pubblicato in traduzione italiana col titolo Il crollo
No Longer at Ease, 1960. Pubblicato in traduzione italiana col titolo Ormai a disagio
Arrow of God, 1964. Pubblicato in traduzione italiana col titolo La freccia di Dio
A Man of the People, 1966
Chike and the River, 1966
Anthills of the Savannah, 1988. Pubblicato in traduzione italiana col titolo I formicai della savana e, in un’altra traduzione, col titolo Viandanti della storia (Editrice Lavoro, Roma 1991)
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"Somalia: le ragioni storiche del conflitto", con Matteo Guglielmo e Igiaba Scego

Presentazione di “Somalia: le ragioni storiche del conflitto”, Edizioni Altravista 2008.

Saranno presenti, l’autore Guglielmo Matteo e la scrittrice somala Igiaba Scego.

 

 

Domenica 11 Gennaio alle ore 18.30 la Libreria GRIOT è lieta di invitarvi alla presentazione di “Somalia: le ragioni storiche del conflitto” con l’autore Guglielmo Matteo e la scrittrice somala Igiaba Scego; un testo che percorre la travagliata vicenda somala, dalla lotta anticoloniale all’invasione dell’esercito etiopico, attraverso le guerre fratricide dei clan e l’affermarsi dei movimenti islamisti radicali.

La Somalia rimane caratterizzata da una spiccata frammentazione politica, economica e sociale, la quale se da un lato ha ridotto drammaticamente le possibilità di riconciliazione e di ripristino di un qualsiasi apparato statale, dall’altro ha prodotto nuove e importanti opportunità per ben definiti gruppi di interesse. Il governo provvisorio sembra sempre più lacerato e anche il fronte delle milizie ribelli, capeggiate dagli uomini delle ex Corti islamiche, si è spaccato in due fazioni. Il bilancio delle violenze nell’ultimo anno è agghiacciante: almeno otto mila morti e un milione di sfollati solo a Mogadiscio. Ma come si è arrivati a tutto questo? Quali sono le responsabilità politiche delle élite somale e della comunità internazionale?

Ultime notizie dalla Somalia > IRIN

Titolo: Somalia. Le ragioni storiche del conflitto
Autore: Matteo Guglielmo
Editore: Altravista
Data di Pubblicazione: 2008
Collana: Orizzonti
ISBN: 8895458079
ISBN-13: 9788895458076

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Domenica 11/01, ore 11: Il gruppo di lettura di GRIOT legge Il Crollo di Chinua Achebe

Domenica 11 gennaio, ore 11.00
Il gruppo di lettura di GRIOT legge: Il Crollo, di Chinua Achebe
Coordina Maria Teresa Carbone
Conclusa la lettura del "Complesso di Mandela" dello scrittore sudafricano Lewis Nkosi, il gruppo di lettura di GRIOT inizia il suo percorso attraverso i capolavori della narrativa africana con ‘Il Crollo’ di Chinua Achebe. 
Da WIKIPEDIA: Achebe è considerato il padre della letteratura africana moderna in lingua inglese. Il suo capolavoro, Il crollo (Things Fall Apart, 1958) è una pietra miliare del genere; viene studiato nelle scuole di numerosi paesi africani ed è stato tradotto in oltre 50 lingue. Gran parte dell’opera di Achebe è incentrata sulla denuncia della catastrofe culturale portata in Nigeria prima dal colonialismo e poi dai regimi corrotti succedutisi dopo l’indipendenza.
 
BIBLIOGRAFIA
Things Fall Apart, 1958. Pubblicato in traduzione italiana col titolo Il crollo
No Longer at Ease, 1960. Pubblicato in traduzione italiana col titolo Ormai a disagio
Arrow of God, 1964. Pubblicato in traduzione italiana col titolo La freccia di Dio
A Man of the People, 1966
Chike and the River, 1966
Anthills of the Savannah, 1988. Pubblicato in traduzione italiana col titolo I formicai della savana e, in un’altra traduzione, col titolo Viandanti della storia (Editrice Lavoro, Roma 1991)
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Sabato 10/01: ore 18.00: Presentazione di Utopsia, riesumazione dell'umana azione

Presentazione di Utopsia, di Dario Falconi

Maria Francesca Staiano dialoga con l’autore Dario Falconi. Letture di Valerio De Negri e Flavia de Lipsis, accompagnate dalle musiche di Valerio Saladini alla chitarra.

Sabato 10 gennaio alle ore 18.00, la libreria GRIOT vi invita alla presentazione dell’ultimo libro del catalogo dell’editore Michele di Salvo. "Poi venne un farabutto giovedì settembrino che senza clamore di pioggia né matastasi di sole se l’è tiepidamente portato via. Non ho mai saputo il suo vero nome, sulla lapide senza fiori aveva ordinato che si scrivesse Utopia".

 Un uomo osserva il suo tempo. Un uomo presumibilmente giovane. Indiscutibilmente vecchio. Non ha volontà di palingenesi ma crede che al peggio, inverosimilmente, c’è fine. Dev’esserci. Necessario è sovvertire l’ovvio. Ossia parlare d’altro. Scrivere d’Altrove. Contaminare il visibile al visionario. Un tentativo di ricerca. Una ricerca del Tentativo. Attraverso la Parola scardinare l’omologazione del quotidiano e provare ad essere liberi. Non privi di pregiudizi ma consapevoli di averne.

L’autore: Dario Falconi nasce a Roma il 4 maggio del 1981. Intensa attività drammaturgica con messa in scena di opere originali. Messa in scena ovviamente con rito cattolico. Nel luglio del 2004 ha vinto il premio “Città di Santa Marinella” nella categoria “Opera Prima” con Gratis et Amore tui. 

UtopsiaDario Falconi
12×17
ISBN: 88-60330-26-2
10,00 €

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21/12, ore 18.30: Il neoliberalismo della compassione, incontro con l'antropologa sudanese Fadl

Domenica 21 dicembre, ore 18,30, incontro con:

Amal Hassan Fadlalla
(prof.  di antropologia e Women’s Studies alla University of Michigan at Ann Arbor,)

Il neoliberalismo della compassione: l’attivismo umanitario per il Darfur e i media statunitensi.

All’incontro parteciperanno Sandro Triulzi (storico dell’Africa, Università di Napoli L’Orientale) e Francesca Declich (antropologa, Università di Urbino).

L’antropologa sudanese Amal Hassan Fadlalla discute del modo in cui i media occidentali e le campagne umanitarie a favore del Darfur presentano la tragedia del Darfur, dandone un’immagine semplicistica come di un’aggressione degli “arabi” sudanesi contro i “neri” sudanesi e oscurandone le radici economiche. In Sudan, spiega Amal, la definizione di chi sia considerato “arabo” è continuamente in discussione; le linee di divisione etniche e razziali sono complesse (ad esempio, si viene definiti non solo “bianchi” o “neri”, ma anche “verdi”, “marroni” o “blu”) e si intrecciano a contrapposizioni su base geografica e ai conflitti per l’accesso a terra e risorse, esacerbati dalle politiche economiche dell’ultimo venticinquennio.

Le campagne pro Darfur, che si caratterizzano come animate da compassione umanitaria dell’Occidente per i diseredati del Sudan, finiscono per riprodurre una rappresentazione che relega le vittime africane nel ruolo di passivi recettori di aiuti esterni, ne sopprime il potenziale di autoliberazione e oscura il ruolo politico che gli stessi interventi umanitari hanno.

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14/12, ore 19.00: Romanzi sudafricani sotto l'albero. Consigli di lettura di MP. Guarducci

DOMENICA 14 DICEMBRE, ore 19,00

Romanzi sudafricani sotto l’albero: Dalla Gordimer a Coetzee.. consigli di lettura – di e con Maria Paola Guarducci

"Il vecchio muore e il nuovo non riesce a nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati" scriveva Gramsci. Preso a prestito dalla Gordimer, il termine "interregno" si adatta bene alla descrizione della fine dell’apartheid in Sudafrica, una fase storica densa di aspettative, emozioni, sogni di libertà, ma anche disillusioni.

Domenica 14 dicembre, alle ore 19.00, presso la libreria GRIOT, Maria Paola Guarducci, esperta di letteratura africana anglofona e dei rapporti tra letteratura inglese e imperialismo, presenterà il suo ultimo libro – “Dopo l’interregno. Il romanzo sudafricano e la transizione” – fornendo una introduzione agli autori noti e meno noti del romanzo sudafricano, dai premi nobel Nadine Gordimer e J. M. Coetzee, a scrittori come Zoe Wicomb e Sello Duiker, e tracciando il profilo storico e letterario di un paese contraddittorio in cerca di una nuova identità.

Una guida ad una letteratura densa e vivace, ricca di romanzi da scegliere, regalare o leggere sotto l’albero di Natale per conoscere un passato non troppo lontano e capire il presente.

 

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14/12, ore 11.00: Secondo incontro del Gruppo di Lettura: "Il complesso di Mandela"

Domenica 14 dicembre, ore 11.00
Gruppo di Lettura, secondo incontro

Coordina Maria Teresa Carbone

Al suo secondo incontro, il gruppo di lettura continua la lettura de  "Il complesso di Mandela" di Lewis Nkosi (Giunti Blu), un romanzo sudafricano uscito in Italia quest’anno. Nkosi è uno scrittore molto noto nei paesi di lingua inglese, come narratore e come saggista, anche se da noi, prima di questo libro, era stato tradotto una ventina d’anni fa solo "Sabbie nere".  Per chi conosce l’inglese, una prima introduzione alla figura di Lewis Nkosi la si può trovare in rete, su Wikipedia o nel sito culturebase.net. Ma il link più interessante porta alla “London Review of Books”, alla recensione che lo stesso Nkosi ha scritto nel 1998 a proposito di una biografia di Chinua Achebe: un articolo quindi che può servire sia per cominciare a conoscere la precisione di linguaggio e l’ironia (due tratti distintivi dello stile di Nkosi), sia per accostarci alla figura di Achebe, “progenitore della moderna letteratura africana di lingua inglese”, l’autore di Things Fall Apart (Il crollo, Edizioni e/o), che sarà il successivo “libro condiviso” del gruppo di lettura, la prima vera e propria tappa del nostro percorso attraverso i capolavori della narrativa africana.
 
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13/12, ore 18.00: Philia ed amicizia: metamorfosi di un concetto da Aristotele a Facebook







SABATO 13 DICEMBRE, ore 18,00

 

Philia ed amicizia: metamorfosi di un concetto da Aristotele a Facebook.


La libreria GRIOT ti propone di condividere con tutti i tuoi amici una riflessione sul concetto di amicizia e sulle sue metamorfosi, invitandoti a partecipare alla presentazione dell’ultimo libro di Daniele Guastini, docente di Poetica e Retorica all’Università La Sapienza di Roma: "Philia e amicizia. Il concetto classico di philia e le sue trasformazioni".

Cos’era per gli antichi la philia? E in che cosa il moderno concetto di amicizia, oggi veicolato e a sua volta già in parte trasformato anche dallo stesso social networking, si differenzia da quello di philia? Dove, quando e con quali effetti sul piano culturale, etico, religioso e soprattutto politico, questa differenziazione ha avuto luogo? E perché il cristianesimo ha cambiato così a fondo l’antica idea di amicizia?

Con un linguaggio lontano dallo specialismo accademico, Guastini propone un percorso rigoroso e avvincente attraverso le metamorfosi di un’idea che permea la nostra vita quotidiana, permettendoci di leggere in modo nuovo alcune delle pagine più belle di Aristotele, Cicerone, Sant’Agostino, fino a Carl Schmitt.

Ne discuteranno con l’autore Tito Marci, docente di Sociologia giuridica all’Università La Sapienza di Roma, e Pietro Del Soldà, giornalista e dottore di ricerca presso l’Università di Venezia. Modererà Giulio Cederna.

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10/12, ore 18.30: In Burkina Faso architettura e cooperazione per i diritti delle donne

Mercoledi 10 dicembre, ore 18.30

FARE studio e AIDOS presentano

 
In Burkina Faso architettura e cooperazione lavorano insieme per i diritti delle donne

L’Associazione Italiana Donna per lo Sviluppo [AIDOS] è una ONG di donne
che da 27 anni lavora per l’affermazione dei diritti, della dignità e della libertà di scelta delle donne dei paesi in via di sviluppo (Pvs). Nel 2005 in Burkina Faso AIDOS ha avviato la realizzazione di Centro per la salute riproduttiva delle donne, progettato dallo studio di
architettura FARE di Roma, attraverso il quale per la prima volta un programma di lotta alle mutilazioni genitali femminili e di promozione della donna ha portato con sé anche la nascita di un polo di aggregazione in un quartiere poverissimo privo di identità e di qualsiasi elemento aggregante per la comunità.

La responsabile del progetto Paola Cirillo e i membri di FARE presenteranno il CBF_Centro per la salute e i diritti delle donne, racconteranno il loro lavoro fianco a fianco, il modo in cui sono riusciti a integrare due ambiti tradizionalmente estranei, e proporranno le loro riflessioni su un’esperienza umana e professionale ricca di sfide, che apre orizzonti inattesi di collaborazione tra architettura e cooperazione.