Domenica 21 dicembre, ore 18,30, incontro con:
Amal Hassan Fadlalla
(prof. di antropologia e Women’s Studies alla University of Michigan at Ann Arbor,)
Il neoliberalismo della compassione: l’attivismo umanitario per il Darfur e i media statunitensi.
All’incontro parteciperanno Sandro Triulzi (storico dell’Africa, Università di Napoli L’Orientale) e Francesca Declich (antropologa, Università di Urbino).
L’antropologa sudanese Amal Hassan Fadlalla discute del modo in cui i media occidentali e le campagne umanitarie a favore del Darfur presentano la tragedia del Darfur, dandone un’immagine semplicistica come di un’aggressione degli “arabi” sudanesi contro i “neri” sudanesi e oscurandone le radici economiche. In Sudan, spiega Amal, la definizione di chi sia considerato “arabo” è continuamente in discussione; le linee di divisione etniche e razziali sono complesse (ad esempio, si viene definiti non solo “bianchi” o “neri”, ma anche “verdi”, “marroni” o “blu”) e si intrecciano a contrapposizioni su base geografica e ai conflitti per l’accesso a terra e risorse, esacerbati dalle politiche economiche dell’ultimo venticinquennio.
Le campagne pro Darfur, che si caratterizzano come animate da compassione umanitaria dell’Occidente per i diseredati del Sudan, finiscono per riprodurre una rappresentazione che relega le vittime africane nel ruolo di passivi recettori di aiuti esterni, ne sopprime il potenziale di autoliberazione e oscura il ruolo politico che gli stessi interventi umanitari hanno.