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Presentazione del libro "Le voci di Piazza Tahrir", di Vincenzo Mattei

Domenica 17 febbraio, alle 18.30, GRIOT presenta “Le voci di Piazza Tahrir”, di Vincenzo Mattei
Assieme all’autore interverrà l’antropologa Anna Maria Rivera
Un racconto coinvolgente ed entusiasmante dei primi giorni della Rivoluzione egiziana, un personale resoconto degli avvenimenti contestuali e successivi alle dimissioni di Mubarak, che hanno dato speranza ad un popolo. A parlarne è uno straniero, un giornalista che vive dal 2006 a Il Cairo, attraverso la propria esperienza e quella di chi ha aspettato e desiderato questa Rivoluzione. Un quadro complesso e realistico viene dipinto dalle voci dalla gente di piazza Tahrir, scrittori, artisti, bloggers ma anche politici, i protagonisti della Primavera Araba, intervistati dall’autore durante l’evolversi politico delle vicende. Emblematica è l’intervista all’allora non ancora Presidente della Repubblica, Mohamed El Morsi, che mostra la mediazione e la sagacia politica dell’intera organizzazione dei Fratelli Musulmani. Il diario di quei giorni di euforia segue gli avvenimenti della fine del 2011 e il lettore ritrova lo stesso pathos con cui lo scrittore ha vissuto la svolta egiziana nella descrizione degli scontri cruenti di via Moahmed Mahmud, uno scorcio avvincente tra i bagliori degli spari e i fumi dei lacrimogeni. La post-rivoluzione con i suoi interrogativi e i suoi attori politici prende forma nell’analisi sviluppata da Vincenzo Mattei che, con estrema lucidità, trae le somme di una situazione ancora in bilico. La valutazione socio-politica delle forze in campo, dagli Shabab, i ragazzi della piazza (che rischiano per mancanza di organizzazione di rimanere emarginati dall’evolversi della Rivoluzione), ai Fratelli Musulmani, relativi vincitori, fino ai militari, inizialmente alleati della Rivoluzione e successivamente abili destabilizzatori sociali, evidenzia quanto l’Occidente non abbia realmente compreso cosa si urlava nella piazza della capitale egizia. Amarezza e disillusione ma anche speranza nelle voci che arrivano dall’Egitto.
Domenica 17 febbraio, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “Le voci di piazza Tahrir” del giornalista Vincenzo Mattei. Interverrà insieme all’autore l’antropologa Anna Maria Rivera.
 

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Presentazione del libro "Errabondi e vagabondi", di Giancarla Ceppi

Sabato 16 febbraio, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “Errabondi e vagabondi”, di Giancarla Ceppi
Assieme all’autrice, interverrà Alberto Castagnola
“Tre ore di sosta forzata all’aeroporto di Abidjan ad aspettare che Zeba, la levatrice, finisca il turno di notte. Il suo nome me l’ha dato Jean, il fratello che lei mantiene agli studi in Italia. L’aeroporto di recente costruzione è simile a quello di molte altre città di questa parte del mondo. Movimenti continui di folle in arrivo e in partenza. Volti scuri e fogge del vestire inconsuete. Quando la smetterò di guardare curiosa questi visi neri e riconoscerò le persone al di là della cortina dei colori? Quelli dei vestiti sono belli e vivacissimi. Bello anche l’africano qui davanti a me, alto, ieraticamente avvolto nella sua tunica di un viola acceso lunga fino ai piedi. Anche le donne indossano vestiti lunghi che segnano fianchi opulenti. Poco prima dell’alba, l’aeroporto è quasi deserto. In giro si vede soltanto qualche inserviente e ragazzi in cerca di mance e di scarpe da lucidare. Me lo hanno chiesto almeno in tre, uno dopo l’altro: il terzo non sono riuscita a scansarlo in tempo e me lo sono trovato chinato davanti a me a spazzolare la stretta striscia di cuoio dei miei sandali aperti”
Sabato 16 febbraio alle 18.30 GRIOT presenta il libro di Giancarla Ceppi “Errabondi e vagabondi”. Interverrà assieme all’autrice anche Alberto Castagnola. Seguirà un rinfresco.
 

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La guerra in Mali: incontro con Gian Paolo Calchi Novati, Francesca Sibani di "Internazionale" e Marco Guadagnino di Save the Children

Domenica 3 febbraio, alle 18, GRIOT ospiterà un incontro dedicato al conflitto in Mali
Parteciperanno il professor Gian Paolo Calchi Novati, storico dell’Africa, Francesca Sibani, responsabile della sezione Africa e Medio Oriente della rivista Internazionale, e Marco Guadagnino, operatore di Save the Children
Fino a qualche mese fa fiore all’occhiello della democrazia in Africa, il Mali si trova oggi sconvolto da un conflitto civile dai contorni complessi e dalle conseguenze drammatiche. Un conflitto in cui tensioni interne, che oppongono storicamente i tuareg del nord – e la leggendaria città di Timbuctu – al governo centrale, a sua volta rovesciato nel marzo dello scorso anno da un colpo di stato militare, si intersecano con le attività di svariati gruppi di islamisti radicali che si muovono nell’orbita di Al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi). Una situazione alla quale per qualche mese la comunità internazionale ha guardato con distacco, fino all’intervento militare deciso qualche settimana fa dalla Francia, ex potenza colonizzatrice.
Qual è la genesi dell’intricata guerra in Mali? Quali sono gli attori in campo, e quali gli interessi in gioco? Il paese rischia davvero di diventare un nuovo santuario del terrore, un nuovo Afghanistan alle porte del Mediterraneo? Di tutto questo si parlerà da GRIOT domenica 3 febbraio, alle 18. All’incontro interverranno il professor Gian Paolo Calchi Novati, storico dell’Africa, Francesca Sibani, responsabile della sezione Africa e Medio Oriente della rivista Internazionale, e Marco Guadagnino, operatore di Save the Children appena rientrato dal paese.

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Presentazione del libro "Reportage dal Libano. Tra guerre, servizi segreti e primavera araba", di Antonella Colonna Vilasi

Domenica 27 gennaio, alle 18.00, GRIOT presenta il libro “Reportage dal Libano. Tra guerre, servizi segreti e primavera araba”
Sarà presente l’autrice, Antonella Colonna Vilasi
Dopo l’assassinio dell’ex primo ministro Rafiq Hariri, nel 2005, evento che ha causato vaste proteste e ha determinato il ritiro delle truppe siriane dal Paese dei Cedri, il Libano si è trovato ancora una volta alle prese con i suoi drammi interni e le difficoltà di rapportarsi alle pressioni esterne. Visitare quelle terre – scrive l’autrice del libro “Reportage dal Libano. Tra guerre, servizi segreti e primavera araba” – è come ripercorrere momenti storici collegati a tradizioni di popolazioni che hanno contribuito a formare un paese, dal tempo dei fenici, determinante per la vita del Mediterraneo. Il libro si concentra in particolare sugli eventi più recenti della seconda repubblica libanese, nata nel 1984: dal già citato assassinio di Hariri all’intervento di Israele con bombardamenti fino alla risoluzione ONU che ha imposto la cessazione delle ostilità, il ritiro delle truppe israeliane e il disarmo delle milizie libanesi, a cominciare da Hezbollah. Un momento chiave, che Colonna Vilasi approfondisce spiegando, oltre all’ordinamento dello Stato, i caratteri propri di questa formazione politica di matrice sciita, con radici risalente al pensiero di Khomeini e che Israele tentò di sradicare con l’ “operazione Furore” (1996-2000). Nel testo anche una serie di interviste ad esponenti libanesi: da docenti e universitari a produttori di cinema e ad esponenti dell’intelligence libanese, una galleria di personaggi, specie giornalisti e intellettuali di diversa estrazione. E sullo sfondo il peso determinante nelle vicende interne al paese del vicino siriano.
Domenica 27 gennaio, alle 18.00, Antonella Colonna Vilasi sarà ospite da GRIOT per presentare il suo ultimo lavoro e discutere del recente passato, del presente e delle prospettive future del Libano.

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Presentazione di "Chiacchiere, datteri e thé" di Ilaria Guidantoni.

Mercoledì 23 gennaio, alle 18.00, GRIOT presenta  “Chiacchiere, datteri e thé” di Ilaria Guidantoni.
Interverrà l’autrice, l’Ambasciatore della Tunisia Naceur Mestiri e l’artista performer Katiuscia Magliarisi.

“Non è tempo di chiedere, ma di rimboccarci le maniche” , recitava più o meno così la scritta nera su un lenzuolo bianco di fronte al Teatro Centrale, in Avenue Bourguiba, il 14 febbraio 2011. Era l’anniversario ad un mese dalla caduta del regime, che il caso ha voluto far coincidere con la festa della nascita del Profeta e con San Valentino. Due anni dopo la rivoluzione dei gelsomini, la giornalista Ilaria Guidantoni, in compagnia dell’artista performer Katiuscia Magliarisi, ci guida alla scoperta della Tunisia della transizione con il libro “Chiacchiere, datteri e the’. Tunisi, viaggio in una società che cambia”, pubblicato da Albeggi Edizioni nella collana REvolution. Il percorso si snoda tra i luoghi della rivoluzione, quelli della cultura, dell’arte, i luoghi classici della tradizione, e quelli moderni di un turismo sofisticato e intelligente, che Tunisi può ora accogliere con spirito nuovo. Quella tunisina è l’unica rivolta del mondo arabo portata alle estreme conseguenze e la prima del XXI secolo, e ha lasciato il segno: la libertà di espressione è acquisita, la cultura e l’arte sono in fermento, i giovani spingono per il cambiamento. Nel Paese però ora convivono la spinta laica-europeista e quella religiosa tradizionalista, in un caleidoscopio di situazioni ed estremi.

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Presentazione di "Oltre l'Africa", numero 26 della rivista Primapersona dedicato all'Africa

Sabato 12 gennaio, alle 18.30, GRIOT presenta “Oltre l’Africa”, numero 26 della rivista Primapersona, pubblicata dall’Archivio Diaristico di Pieve Santo Stefano
Interverranno Alessandro Triulzi, docente di Storia dell’Africa all’Università l’Orientale di Napoli, Anna Iuso, antropologa e direttrice di Primapersona, e Gianluca Gatta, antropologo
“Oltre l’Africa” è uno straordinario contributo della rivista Primapersona alla storia del rapporto tra il nostro paese e il continente africano, a partire dal punto di vista straordinario e particolarissimo dei materiali custoditi dall’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. La rivista contiene i contributi di alcuni tra i maggiori esperti dell’Africa del panorama italiano, oltre ad estratti di testi autobiografici conservati nell’Archivio di Pieve Santo Stefano che racchiudono singolari esperienze del continente africano, racconta l’Africa nella prospettiva dell’incontro delle culture, che sorpassano i confini geografici e costruiscono mondi nuovi.
Sabato 12 gennaio, alle 18.30, GRIOT presenta questo numero con gli interventi di Alessandro Triulzi, docente di Storia dell’Africa all’Università l’Orientale di Napoli, Anna Iuso, antropologa e direttrice di Primapersona, e Gianluca Gatta, antropologo

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Presentazione, di "Jaliya", il nuovo album di Madya Diebate

 Domenica 16 dicembre, alle 19.00, GRIOT ospiterà il griot senegalese Madya Diebate e il suo nuovo album, “Jaliya”
Le note del nuovo lavoro di Madya Diebate sarà introdotto e commentato da Alessandro Ciaccini di TP Africa
“Jaliya” è l’ultimo disco registrato da Madya Diabate in una unica sessione all’House Studio  di Roma nella calda estate del 2012. Madya Diebate è un griot, suonatore di kora,  proveniente dalla Casamance, regione meridionale del Senegal, uno dei più virtuosi suonatori di kora della diaspora africana. Attento interprete della cultura mande, suona sia in gruppi tradizionali che in  progetti fusion che vedono assieme il meglio del jazz italiano e la tradizione orale dell’Africa occidentale. Nell’album “Jaliya” si condensano l’arte e l’essenza di essere griot. Le melodie di “Jaliya” sono frutto di una nuova accordatura utilizzata da Madya, una sua personalizzazione di una delle principali accordature tradizionali, l’hardino.  Per uno strumento come la  kora, che non prevede la modulazione delle note mentre si suona, l’accordatura determina completamente l’armonia di un brano. Una nuova accordatura implica quindi un nuovo mondo musicale, che viene qui esplorato nella sia nei brani tradizionali (Allah lake, Simbomba e Chedo ) che nelle composizioni originali (Kebaya, Kelanima, Dunya e Africa). In questo disco, il tempo si fa incerto, sembra addormentarsi, ma è il nostro respiro che suona dalla lontananza di una leggera trance.  Aspettate la notte e suonate questo CD. Un miracolo tutto da scoltare, quello della kora e di questo suo straordinario interprete: Madya Diebate.
Domenica 16 dicembre, a partire dalle 19.00, Madya Diebate sarà ospite di GRIOT per presentare il suo nuovo lavoro. A dialogare con lui, introducendo e raccontando i brani eseguiti da Madya, Alessandro Ciaccini di TP Africa.
Vi aspettiamo!

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Presentazione del libro "Che cos'è la psicoterapia", di Luca Saita

Sabato 15 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “Che cos’è la psicoterapia”, di Luca Saitta
Assieme all’autore, interverrà anche Gian Maria Gillio, giornalista della rivista “Confronti”. Modera Cristo Arevalo Cuadra, esperto in psicoterapia analitica e didatta di psicoterapia relazionale
In cosa consiste un percorso di psicoterapia? Che cosa fa funzionare una psicoterapia? La psicoterapia è effettivamente necessaria? Un maestro e un discepolo si confrontano giorno dopo giorno cercando di trovare risposta a diversi quesiti, per comprendere e analizzare l’essenza e gli effetti anche dirompenti della psicoterapia. Il lettore si troverà catapultato nei dialoghi dei due protagonisti che si trovano ad affrontare un viaggio allegorico tra diversi temi della psicoterapia. Il maestro e il discepolo s’intrattengono sulle basi della psicoterapia, con i suoi rischi e il suo valore, per cogliere l’importanza delle parole e dei silenzi che la caratterizzano. Si soffermano sui delicati temi della violenza, dell’amore e dell’affetto calati nella cornice familiare e relazionale. L’importanza del pensiero, dell’introspezione ed anche quella di un semplice sogno notturno sono oggetto di altrettanti incontri tra i due che, verso la fine del viaggio intrapreso, tenteranno di dare risposta a uno degli interrogativi più attuali: che rapporto c’è tra la psicoterapia e la felicità? L’Autore, prima di intraprendere questo percorso con il lettore, si racconta in un prologo attraverso il quale descrive, ispirandosi alla sua esperienza professionale, quali conseguenze possa avere affacciarsi sull’inconscio e che presupposto indefettibile sia questo per meglio cogliere e realizzare le infinite azioni che l’uomo è capace di compiere per se stesso e per coloro che lo circondano.
Sabato 15 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “Che cos’è la psicoterapia”. Assieme all’autore Luca Saitta, psicologo, psicoterapeuta specialista in terapia relazionale, interverrà anche Gian Maria Gillio, giornalista della rivista “Confronti”. Modera Cristo Arevalo Cuadra, esperto in psicoterapia analitica e didatta di psicoterapia relazionale.

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Proiezione del documentario "Mohammed e il pescatore", di Marco Leopardi, Ludovica Jona e Marta Zaccaron

Martedì 11 dicembre, alle 19.30, verà proiettato da GRIOT il documentario “Mohammed e il pescatore”, di Marco Leopardi, Ludovica Jona e Marta Zaccaron
Oltre agli autori del documentario, interverranno anche Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, e Carla Cucchiarelli, vice capo redattore del TgR
“Un uomo in mare è come un ago in un pagliaio!” Dice così Vito Cittadino, il capitano di un peschereccio di Mazara del Vallo che nel 2007 fu protagonista di un salvataggio quasi miracoloso: trovò in fin di vita, dopo 5 giorni e 5 notti aggrappato a un pezzo di legno, Mohammed, un ragazzo della Mauritania, unico sopravvissuto al naufragio di un gommone che trasportava 47 persone. A partire da questa incredibile vicenda, è stato girato il film-documentario “Mohamed e il pescatore” (52′, 2012) prodotto da Quasar Multimedia con la regia di Marco Leopardi. Nel documentario, Mohamed, che ora vive in una grande città europea, torna in Sicilia per conoscere il pescatore che lo ha salvato e per cercare un lavoro e una vita migliore. Nel viaggio di ritorno, i ricordi di Mohamed si alternano con l’emozione di ritrovare Vito e la scoperta di nuovi personaggi nella splendida cittadina siciliana di Mazara del Vallo. ll progetto del documentario “Mohamed e il pescatore” è stato selezionato dal programma Eurodoc nell’anno 2011. E’ stato co-finanziato dal Fondo Media e Sviluppo della Commissione Europea e dal Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia.
Martedì 11 dicembre, alle 19.30, GRIOT proietterà il documentario “Mohammed e il pescatore”. Assieme agli autori, interverranno anche Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, e Carla Cucchiarelli, vice capo redattore del TgR.

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Presentazione del romanzo "Mopaya", di Douana Loup e Gabriel Nganga Nseka

Venerdì 7 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il romanzo “Mopaya. Colui che porta in sé l’altrove”, di Douana Loup e Gabriel Nganga Nseka
Intervengono Giuseppe Sofo, che ha tradotto il romanzo, Alessandro De Vito, editore, e Giuliano Rossi, docente di lingua francese all’Università dell’Aquila
Un lungo viaggio, da un piccolo villaggio nel Congo, attraverso l’Angola dilaniata dalla guerra, fino al cuore dell’Europa, la Svizzera. E’ quello che compie il protagonista di questo romanzo, alla ricerca di un po’ di pace e della possibilità di ritrovare una dimensione di serenità, in attesa di poter essere accolto come rifugiato in un paese “d’oltreguerra”. E’ questo “Mopaya”, un racconto donato da Gabriel Nganga Nseka a Douana Loup, un percorso che conduce dai ricordi di un bambino in fuga alle speranze e alla maturazione emotiva dell’adulto.
Venerdì 7 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il romanzo “Mopaya. Colui che porta in sé l’altrove”. Interverranno il traduttore del romanzo, Giuseppe Sofo, il suo editore Alessandro De Vito e Giuliano Rossi, docente di lingua francese all’Università dell’Aquila.
Gli autori:
Douna Loup è nata a Puplinge, un piccolo villaggio svizzero, nel 1982. Ha pubblicato nel 2010 il suo primo romanzo, Il varco, uscito ad aprile 2012 in Italia (Barbès). Appassionata di etnologia e medicina naturale e alternativa, vive in Svizzera con le sue figlie. Vincitrice di ben 8 premi letterari, nel solo 2011 le sono stati assegnati il Prix Senghor, il Prix René Fallet, il Prix Michel Dentan e il Prix Schiller.
Gabriel Nganga Nseka è nato a Kinzadi, un piccolo villaggio del Basso Congo, nel 1968. Oggi Gabriel vive in Francia, al confine con la Svizzera, e ogni giorno attraversa il confine per andare a lavorare.