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Presentazione di "Nell'afa", romanzo di Pierfrancesco Curzi (2016, Vydia Editore)

Sabato 22 aprile alle 18, GRIOT ospita la presentazione del romanzo “Nell’afa” di Pierfrancesco Curzi. Insieme all’autore parteciperà la giornalista Véronique Viriglio.

Il cadavere di una ragazzina ritrovato dentro un container di rifiuti in un quartiere multietnico scuote all’improvviso una sonnolenta, tranquilla realtà di provincia, risveglia sospetti sul “diverso”, facili e mai sopiti pregiudizi verso “lo straniero”. Carlo Galassi, burbero e solitario cronista dello storico giornale locale, segue il caso per la sua testata, alla ricerca di una verità scomoda e clamorosa. Sullo sfondo, la città di Ancona, la sua bellezza ruvida e struggente, stretta nella morsa dell’afa estiva.

Vi aspettiamo da GRIOT sabato 22 aprile alle 18!

Pierfrancesco Curzi (1968) è nato e vive ad Ancona. Giornalista, collabora con Il Resto del Carlino di Ancona e per Il Fatto Quotidiano ha realizzato numerosi reportage da Iraq, Siria, Libano, Turchia, Egitto, Tunisia, Bosnia, Cecenia, India, Siberia, Armenia. Grande viaggiatore, in particolare nel continente africano, ha pubblicato i libri: Stanno tutti bene (Italic, 2014), dedicato al genocidio ruandese, In Bosnia (Infinito Edizioni, 2015), sul conflitto dei Balcani, e Nel Caucaso da Grozny a Beslan. Reportage dalla provincia dell’impero russo (Infinito Edizioni, 2016). Nell’afa (Vydia Editore, 2016) è il suo primo romanzo.

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Workshop di canto polifonico africano con Njamy Sitson (Camerun)

Giovedì 27 aprile dalle 18,00 alle 20,30 l’artista Njamy Sitson condurrà da GRIOT un laboratorio di canti polifonici africani.
Le polifonie dei Pigmei e dei popoli che vivono attorno alle foreste centrafricane sono tra le forme più incredibili di musica ad oggi conosciute. Elogiati sin dagli antichi Egizi e da Aristotele, sono canti a più voci che si manifestano come riti collettivi a metà tra l’umano e il divino.
NJAMY SITSON è un profondo conoscitore di quest’arte e un mirabile didatta, oltre ad essere un affermato artista di spessore internazionale con numerose collaborazioni nella world music e nella musica antica. Insegna polifonia vocale e percussioni presso le Università di Augsburg, di Zurigo e il Freies Musikzentrum di Monaco. Tiene workshop per cori e orchestre in tutto il mondo.
 
Tra le polifonie che affronterà durante il workshop ci saranno alcune composizioni originali tratte da POLYPHONIE, il nuovo lavoro discografico della Classica Orchestra Afrobeat, della quale Njamy è voce solista. Per l’occasione sarà accompagnato dai musicisti dell’ensemble che proprio in queste settimane stanno presentando il nuovo album.
Iscrizione entro domenica 23 aprile, scrivendo a [email protected] o chiamando lo 0658334116 dopo le 15,30 (escluso il lunedi, giorno di chiusura).
Contributo di partecipazione: 25€ (tessera associativa GRIOT /eventi in omaggio)
 
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Presentazione di "Femminismi e Islam in Marocco" di Sara Borrillo (2017, Edizioni Scientifiche Italiane)

Domenica 9 aprile, alle 18.30, la Libreria GRIOT presenta il saggio di Sara Borrillo “Femminismi e Islam in Marocco. Attiviste laiche, teologhe e predicatrici” (2017, Edizioni Scientifiche Italiane).

Insieme all’autrice partecipano Francesca Corrao, docente di Cultura e Lingua araba alla Luiss, Gennaro Gervasio docente di storia dei Paesi islamici all’Università di Roma Tre. Coordina Ersilia Francesca, docente di Gender politics in contesto islamico presso l’Università Orientale di Napoli 

Quale rapporto lega istanze femministe, politiche di genere e Islam nel Marocco contemporaneo? E come è cambiato negli ultimi decenni e nel periodo successivo alle proteste del 2011? Grazie a una serie di approfonditi focus etnografici, questo libro lascia emergere le voci dirette delle protagoniste del dibattito sui diritti delle donne: dalle attiviste laiche del femminismo storico alle sempre più importanti intellettuali del femminismo islamico, fino alle teologhe e alle predicatrici dell’Islam di stato. In questo scenario, i due principi di uguaglianza di genere e di complementarità di ispirazione islamica vengono risignificati da attori sociali e istituzioni islamiche ufficiali. E, nel solco del fermento politico e culturale innescato dal Movimento del 20 Febbraio, si intravedono possibili sinergie.


Sara Borrillo è ricercatrice post-dottorato al Dipartimento Asia, Africa e Mediterraneo (DAAM) dell’Università degli Studi di Napoli «L’Orientale», dove si occupa di movimenti sociali, trasformazioni politiche e dinamiche di genere in Medio Oriente e Nord Africa. Docente a contratto in Storia dei Paesi Islamici all’Università di Macerata ed esperta in Uguaglianza di genere nell’amministrazione pubblica (GEPA) per l’UNDP, è co-autrice del progetto foto-narrativo Svelate. Marocco: femminile plurale (www. svelate.org).

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CANTARE IL MONDO | Laboratorio di canti, polifonie e ritmi dal mondo, a cura di Laure Gilbert

Domenica 9 aprile Laure Gilbert, polifonista e direttrice del coro Zenzerei, propone da GRIOT un laboratorio di ricerca sulla voce come strumento espressivo, attraverso canti africani e di altre tradizioni musicali dei popoli del mondo.
Laure lavora con la trasmissione orale (non è quindi necessario saper leggere la musica), allo scopo di sviluppare l’ascolto e le competenze canore di ogni partecipante. Il suo insegnamento si basa sul divertimento e sul piacere del canto corale, capace di creare naturalmente l’armonia tra le persone. Uno dei numerosi valori trasmessi da questa esperienza è quello dell’incontro attraverso l’aspetto universale della musica, un “viaggio” attraverso paesi e culture di tutto il mondo, un lavoro di ricerca e sperimentazione volto a superare i confini della parola per fare del canto uno strumento di comunicazione non mediata di emozioni e sentimenti.
Il laboratorio prevede un incontro al mese della durata di tre ore.
Il prossimo incontro si svolgerà domenica 9 aprile dalle 15,00 alle 18.30 (con pausa di mezz’ora), presso la Libreria GRIOT (via di Santa Cecilia 1, a Trastevere). Il costo per ogni incontro è di 25€ a persona.
E’ richiesta la prenotazione: [email protected]  06.58334116. L’incontro verrà confermato al raggiungimento del numero minimo di 9 iscrizioni.
Per partecipare ai corsi ed ai laboratori organizzati dall’Associazione Officina GRIOT è necessario effettuare il tesseramento annuale pari a 20€, che dà diritto allo sconto del 10% sull’acquisto dei libri presso la Libreria GRIOT, per l’intero anno.
Laure Gilbert– Dopo aver studiato musica fin dall’infanzia e seguito Giovanna Marini a Roma per molti anni, Laure ha fondato e dirige da 14 anni il coro Zenzerei (http://www.corozenzerei.it/it/), specializzato in canti polifonici di tutto il mondo. Laure Gilbert racconta la sua storia: http://www.corozenzerei.it/it/direttore-del-coro/intervista-a-laure-maggio-2008
 
 

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Piccola rassegna letteraria palestinese

Domenica 2 aprile alle 18,30 GRIOT vi invita a una “Piccola rassegna letteraria palestinese”, con l’arabista Chiara Comito. 

Nell’ambito della Settimana del libro palestinese, GRIOT presenta una “piccola rassegna letteraria”, una panoramica dei titoli più interessanti della letteratura palestinese contemporanea, dalle poesie del compianto Mahmoud Darwish alle struggenti storie dell’autrice palestinese-americana Susan Abulhawa, passando per i racconti della giovane Adania Shibli, le poesie di Ibrahim Nasrallah, il memoir di Mourid al-Barghouthi e tanti altri. La letteratura palestinese racconta di una Palestina viva, giovane, attenta e appassionata, che non ha nessuna intenzione di essere dimenticata. Ne parliamo con Chiara Comito, arabista e curatrice del blog di letteratura araba contemporanea “editoriaraba”.

Da domenica 26 marzo a domenica 2 aprile 2017 si svolge a Roma la Settimana del Libro palestinese. L’iniziativa, con il patrocinio delle Biblioteche di Roma, vuole sostenere la Palestina attraverso la conoscenza della sua letteratura. La settimana è promossa dalle organizzazioni e associazioni Rete romana per la Palestina, Gazzella Onlus, Ulaia Arte Sud Onlus, Soccorso Palestinese, Cultura e libertà, Arci e vede il coinvolgimento di 14 librerie della città.

 
 
 
 

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Presentazione del libro "Cinémas des diasporas noires: esthétiques de la reconstruction" di Daniela Ricci (L'Harmattan, 2016)

Sabato 1 aprile, alle 18.30, la Libreria GRIOT, in collaborazione con l’associazione rainbow submarine,  presenta il libro “Cinémas des diasporas noires: esthétiques de la reconstruction” di Daniela Ricci, edito da L’Harmattan France.

Insieme all’autrice parteciperà Leonardo De Franceschi, docente di Teorie e pratiche postcoloniali del cinema e dei media all’Università di Roma Tre.

9782343089744r

Daniela Ricci, attraverso i ritratti di cinque registi della Diaspora nera (Newton I. Aduaka, Sarah Bouyain, Haile Gerima, Alain Gomis et Balufu Bakupa-Kanyinda), racconta l’emergenza di nuove rappresentazioni dell’Africa e dell’esperienza dell’emigrazione in Europa, esplorando le modalità con cui l’ibridazione culturale di questi autori ne influenzi l’estetica e le strategie narrative.  A quale Africa fanno riferimento? Quali prospettive sul mondo d’oggi, e di domani, propongono? Come esprimono la complessità della ricostruzione identitaria che inevitabilmente accompagna l’esperienza migratoria?

L’autrice cerca di dare queste risposte con lo studio e l’analisi estetica dell’opera di questi registi, inserendoli nel loro contesto produttivo e artistico. Adottando un metodo mai usato negli studi del cinema africano, analizza alcune sequenze chiave per sottolineare le continuità e le discontinuità con i “padri fondatori” della settima arte in Africa.

Daniela Ricci, organizzatrice a Savona la rassegna di cinema internazionale “Uno sguardo all’Africa” , ha conseguito il dottorato presso l’Università Jean Moulin Lyon – co-diretto con la Howard University di Washington. La sua ricerca si concentra sui film contemporanei provenienti dall’Africa e le sue diaspore. Insegna “Studi cinematografici” presso l’Università Paris Ouest-Nanterre ed è ricercatrice associata presso il Gruppo di ricerca Marge di Lione. E’ membro della Federazione Africana dei critici cinematografici  di Dakar e ha diretto il documentario “Imaginaires en exil. Cinq cinéastes d’Afrique se racontent”.

Insieme all’autrice parteciperà Leonardo De Franceschi, docente di Teorie e pratiche postcoloniali del cinema e dei media all’Università di Roma Tre.

Vi aspettiamo sabato 1 aprile alle 18,30 da GRIOT!

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Presentazione di "Il ritorno" di Hisham Matar (2017, Einaudi)

Lunedì 20 marzo, alle 19,30 GRIOT  incontra lo scrittore Hisham Matar per l’uscita del suo memoir “Il ritorno”, pubblicato da Einaudi. Con l’autore parteciperà Gennaro Gervasio, docente all’Università di Roma Tre. Al termine dell’incontro l’autore firmerà le copie del libro.

GRIOT ospita lo scrittore di origini libiche Hisham Matar per presentare il suo nuovo libro “Il ritorno“, il cui tema centrale “è la ricerca del padre: un tema non nuovo per Matar, che lo aveva già affrontato in due romanzi precedenti (Nessuno al mondo, Einaudi 2006; Anatomia di una scomparsa, Einaudi 2011) ma che in The return diventa ancora più personale.

The return infatti non è un romanzo, anche se si legge come tale. È il racconto struggente e potente di un ritorno in patria, quello dell’autore stesso, dopo un esilio durato più di trent’anni, e della ricerca di un padre scomparso, il suo. Ma è anche un’autobiografia, un diario, una cronaca giornalistica, un giallo, un lungo poema in prosa e un volume di storia recente sulla Libia.

Ma c’è un altro motivo per cui bisogna leggere The return: protagonista di molte pagine è anche la violenza del colonialismo italiano, che arrivò in Libia nel 1911, sfiancò la resistenza, separò famiglie, deportò un’intera generazione di intellettuali, creò giganteschi campi profughi e torturò gli oppositori. C’è un capitolo importante della storia recente del nostro paese che conosciamo poco e male e che è contenuto in questo libro. Ma Matar non chiede vendetta, non invoca giustizia, non porta rancore. Ed ecco anche perché dovremmo leggerlo tutti.” Dalla recensione di Chiara Comito, su Internazionale 

Hisham Matar è nato a New York da genitori libici. Ha passato la sua infanzia a Tripoli e a Il Cairo e la maggior parte della sua vita da adulto a Londra. Il suo romanzo di debutto In the Country of Men (pubblicato da Einaudi nel 2006 con il titolo “Nessuno al mondo”) è stato selezionato per il Man Booker Prize e il Guardian First Book Award e ha vinto numerosi premi internazionali tra cui il Royal Society of Literature Ondaatje Prize, il Commonwealth First Book Award, il Premio Flaiano e il Premio Gregorvon Rezzori. Il suo secondo romanzo Anatomy of a Disappearance, pubblicato in Italia sempre da Einaudi, nel 2011, ha avuto un grande successo. Il suo memoir The Return, vincitore anche questo di premi letterari, è stato pubblicato nel 2016. I suoi lavori sono stati tradotti in 29 lingue. Vive a Londra e a New York.

Photo credits: Diana Matar 
 

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Presentazione di "Al di là del fiume" di Giulia Casentini (2015, Viella)

Sabato 18 marzo, alle ore 18, GRIOT presenta “Al di là del fiume. Storia e antropologia di un confine africano (Ghana e Togo)” di Giulia Casentini. Insieme all’autrice parteciperà il professor Mariano Pavanello, africanista. 

Come prende forma un confine africano? Cosa succede alle popolazioni divise a metà da un confine? Quali forme di cittadinanza vengono create e incorporate nelle zone di confine?

Attraverso uno studio storico e antropologico che guarda al passato coloniale e precoloniale per capire le dinamiche contemporanee di costruzione identitaria, il libro racconta il processo di costruzione, contestazione e incorporazione  del confine tra Ghana e Togo, in Africa occidentale. I conflitti sulla terra e sulla rappresentanza politica vengono visti dalla prospettiva di piccoli villaggi sui due lati settentrionali del confine, “al di là del fiume”, per tracciare l’attualità delle dinamiche locali di narrazione e interpretazione del rapporto complesso tra centro e periferia nella costruzione dello stato africano contemporaneo.
Giulia Casentini è antropologa, ha conseguito un dottorato presso l’Università di Siena e un post-doc all’Università di Pavia, Dipartimento di Studi Politici e Sociali. Attualmente insegna all’Università di Tor Vergata, Roma. Dal 2005 compie regolari ricerche in Africa occidentale su vari temi legati alla mobilità, alle migrazioni e al rapporto tra spazio e politica.
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Stefano Faravelli presenta gli editi e inediti del 2016 (e un formichiere 2015 di straforo).

Giovedì 9 marzo, alle 18,30, Stefano Faravelli, presenta da GRIOT gli editi e inediti del 2016 (e un formichiere 2015 di straforo).

In occasione dell’uscita del nuovo carnet di viaggio sul Madagascar “Verde Stupore”  (edizione edt), di cui gli amici della libreria GRIOT hanno avuto abbondanti anteprime l’anno passato, l’artista Stefano Faravelli è di nuovo nostro ospite. Ci racconterà le sue altre recenti creazioni: l’inedito taccuino “Verso Capo Horn”, carnet de voyage di una navigazione patagonica,”Alla ricerca di Don Chisciotte” scritto con Claudio Visentin (edizione Ediciclo) e “La chose la plus difficile” realizzato con la moglie Francesca, (edizione Apeiron).

Stefano Faravelli nasce nel 1959 a Torino, dove si forma come pittore. La varietà dei suoi interessi lo spinge a laurearsi in filosofia morale e a seguire studi orientalistici, mentre come pittore svolge un’intensa attività espositiva in Italia e all’estero. Questa doppia vocazione di peintre-savant lo orienta verso il carnet di viaggio: del 1989 il suo primo taccuino, a cui ne sono seguiti moltissimi altri.

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Presentazione di "Lo sposo africano" di Elisabetta Jankovic (2017, Cairo Editore)

Domenica 5 marzo alle 18,30 la Libreria GRIOT presenta il romanzo di Elisabetta Jankovic “Lo sposo africano”, Cairo Edizioni. Insieme all’autrice ci sarà Barbara Lomonaco, giornalista e fotografa. 

Nina è italiana, anzi milanese, anzi di origine slava. Yakhouba viene dal Senegal, ha un minuscolo diamantino all’orecchio, due pozzi neri al posto degli occhi e uno sguardo che inchioda. È amore a prima vista. Passione travolgente.

Lei ha una famiglia numerosa e poco convenzionale, lui è circondato da una vera e propria tribù, a Milano e in Africa. Lei progetta una vita con lui e i loro figli, lui sposa una cugina a cui è promesso dalla nascita. Lei insegna arte e lavora in radio, lui è un imprenditore incasinato da un’idea al giorno. Lei pensa al possibile domani, lui ai prossimi cinque minuti. Da un lato l’Occidente, le sue regole, la sua abitudine a pianificare; dall’altro l’Africa, l’improvvisazione, la fantasia, le tradizioni ancestrali.

Gli amici di Nina sono tutti diversamente scettici sulla durata della relazione, gli amici di Yakhouba non si pongono il problema.

Non mancano le emozioni forti né le delusioni e le lacrime in questa favola moderna, intensa, contrastata, piena di sorprese e colpi di scena, che si svolge nell’arco di dieci anni tra l’Italia, il Senegal e la Svizzera. Ma ogni volta che la storia d’amore sembra arrivata al capolinea, il destino sorprende e regala un’altra chance.

Elisabetta Jankovic è nata e cresciuta a Milano. Insegna storia dell’arte al liceo, collabora con la Radio Svizzera, e ha pubblicato diversi albi illustrati per bambini. Il suo racconto Un regalo per Goumba, edito da Lapis, è stato inserito nel catalogo “White Ravens” della Internationale Jugendbibliothek. Nel 2001 la sua fiaba Le quattro stagioni si è aggiudicata il prestigioso premio Hans Christian Andersen di Sestri Levante. Nell’ultimo anno ha lavorato come assistente di produzione a un documentario sulle rotte dei migranti, intitolato Wallah – je te jure, voluto dall’OIM. Lo sposo africano è il suo primo romanzo.