Pubblicato il

Che il velo sia da sposa! – incontro con la scrittrice egiziana Ghada Abdel Aal

Domenica 8 Novembre, alle 19.30, sarà ospite da GRIOT la giovane scrittrice egiziana Ghada Abdel Aal, autrice di “Che il velo sia da sposa!”, edito da Epoché. Presenta l’arabista Roberta Denaro.

UNA BRIDGET JONES VERSIONE ARABA: DIROMPENTE, ARGUTA E FUORI DAGLI SCHEMI
e5820c151f913d64e67032bb97f66a58_mediumLa protagonista del libro, Bride, «che sarebbe “sposa” ma in inglese fa più figo e la gente dirà che sono colta», non riesce a trovare marito e continua a ricevere in casa della sua famiglia visite di improbabili pretendenti. Dal cafone al microcriminale, dal bugiardo al logorroico so-tutto-io, dal megatifoso di calcio al «bello e impossibile» innamorato di una collega, l’Autrice ci regala in stile ironico e brillante una carrellata di personaggi, spassose caricature di uno stereotipo maschile che travalica le frontiere egiziane. Inoltre, Bride analizza in modo schietto e senza peli sulla lingua gli aspetti della società in cui vive e in cui va «a caccia di marito», un mondo orientale di cui ci offre uno spaccato giovane e attualissimo.
Ghada Abdel Aal ha trent’anni e vive al Cairo. Di professione farmacista, ha creato un blog chiamato “Voglio sposarmi” (http://wanna-b-a-bride.blogspot.com, in lingua araba), che ha ottenuto un tale successo di pubblico da spingere l’importante casa editrice Dar El Shorouk a chiederle di adattarne i contenuti per un libro. Il romanzo oggi è un best seller da cui sarà tratta anche una serie per la televisione egiziana.
Traduzione di: Barbara Teresi
208 pagg. 15,00€
ISBN: 978-88-88983-50-9
In libreria da: ottobre 2009

Pubblicato il

Crisi costituzionale nel Niger: deriva antidemocratica e risorse energetiche con Adriana Piga, Sonia Drioli e Mauro Bottaro

Domenica 8 Novembre alle 17.30, la Libreria GRIOT presenta: Crisi costituzionale nel Niger: deriva antidemocratica e risorse energetiche.
Ne parlano Adriana Piga, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Roma “La Sapienza”, Sonia Drioli, esperta di cooperazione allo sviluppo, e Mauro Bottaro, antropologo dello sviluppo.
Niger_carteIl Niger, paese simbolo del Sahel, conosce attualmente una grave crisi politica che minaccia il processo di transizione democratica, in atto solamente dall’inizio degli anni Novanta. Un referendum costituzionale ha restaurato, nell’agosto 2009, un regime presidenziale autoritario. Molti problemi sul tappeto: una pauperizzazione dilagante, dal rigido controllo sulla stampa alla vivace opposizione della società civile, fino all’isolamento del paese, a livello internazionale, sempre più preoccupante.

Pubblicato il

Palm_Wine_Bar@GRIOT: Guinea Conakry – la musica dell'indipendenza

Sabato 31 Ottobre alle 18.00 prende il via Palm_Wine_Bar@GRIOT, la nuova serie di serate musicali accompagnate da vino di palma presso la Libreria GRIOT. La prima di queste serate, a cura dell’Associazione TP Africa, sarà dedicata alla scena musicale della Guinea Conakry negli anni dell’indipendenza.
Siamo alla fine deBembeya-b+w-2gli anni ’50, uno dopo l’altro, i paesi dell’Africa sub-sahariana conquistano la loro indipendenza dopo secoli di sottomissione, e i loro primi governi si trovano ad interpretare il sogno del rinascimento nero, una parabola attesa e annunciata. Prima che l’entusiasmo di quegli anni venga spento dai colpi di stato e dalla deriva verso dittature sanguinarie, la romantica storia post-coloniale africana ha i suoi poeti e la sua colonna sonora, che ancora oggi ne trasmettono vividamente lo spirito. Come le immagini, anche la musica può arrivare oltre il limite in cui si fermano le parole. La musica dei Bembeya Jazz National, di Balla et ses Balladins, di Keletigui et les Tambourinis e delle altre orchestre guineiane trasmette ancora oggi il sogno di un continente.
Le serate Palm_Wine_Bar@GRIOT continuano Sabato 28 novembre ore 18.00: Congo – Franco Luambo Makiadi, a vent’anni dalla sua scomparsa – Franco è stato la stella più brillante della musica africana. si parlerà della sua musica intrecciata con la storia dell’indipendenza congolese, della nascita e dell’evoluzione della rumba e del rapporto ambiguo di Franco con Mobutu.
Sabato 19 dicembre sempre alle 18.00 il Palm_Wine_Bar@GRIOT propone: Sierra Leone, Ghana, Nigeria: Palm Wine musi con musica dal vivo. Si parlerà di musica palm-wine, progenitrice di generi musicali come il guitar highlife. Ballate alla chitarra e piccole percussioni che parlavano di vita quotidiana, suonate nei piccoli bar della costa dove si serviva vino di palma..
Le serate, rigorosamente accompagnate da vino di palma, sono curate da TP Africa, un’associazione nata per diffondere la musica e la cultura africana attraverso la costruzione di ponti per accedere a una terra fremente. Il suffisso T.P. – Tout Puissant (che può tutto) – vuole evidenziare il potenziale dell’Africa, che a volte non si esprime, ma anche quando accade, come nella musica, rimane spesso poco conosciuto.

Pubblicato il

Racconti di trafficking – tratta delle donne straniere e sfruttamento sessuale. Con Emiliana Baldoni e Sergio Mauceri

Sabato 24 ottobre alle 18.30 la Libreria GRIOT presenta: “Racconti di trafficking” (Franco Angeli 2009). Tratta delle donne straniere a scopo di sfruttamento sessuale. Ne parlano Emiliana Baldoni e Sergio Mauceri.


Nell’ultimo decennio la tratta delle donne a scopo di sfruttamento sessuale, che sembra rievocare l’antica questione della riduzione in schiavitù, ha assunto in Europa sempre più rilevanza e visibilità. In realtà, la tratta delle donne, o più in generale il trafficking of human beings, si configura come un fenomeno dai contorni sfumati, in continua evoluzione, che comprende percorsi di coinvolgimento articolati e differenziati i quali si collocano in maniera mobile e flessibile lungo l’asse coercizione/consenso.
La ricerca mira a ricostruire, attraverso i racconti di vita di donne dell’Est Europa inserite in programmi di protezione sociale in applicazione dell’art. 18 del d.lgs. n. 286/98, i principali fattori che hanno favorito l’ingresso nel meccanismo del trafficking, le modalità di reclutamento e trasferimento, l’esperienza di sfruttamento sessuale e le circostanze di fuoriuscita. L’utilizzo congiunto dell’intervista biografica e dell’osservazione partecipante ha consentito inoltre di focalizzare l’attenzione sul percorso presente di reinserimento sociale, illustrando – in tutta la loro problematicità – le diverse tappe verso l’autodeterminazione.
Emiliana Baldoni ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodologia delle Scienze Sociali presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ed è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia dell’Università di Firenze. Ha svolto numerose ricerche e pubblicato diversi contributi sulle problematiche associate ai diritti umani e ai fenomeni migratori in Italia e in Europa.
Titolo: Racconti di trafficking. Una ricerca sulla tratta delle donne straniere a scopo di sfruttamento sessuale
Autore
: Emiliana Baldoni
Editore:
Franco Angeli
Codice ISBN 13: 978-88-464-8135-1
Edizione: 1a edizione 2007
Prezzo: € 25,00

Pubblicato il

Palm_Wine_Bar@GRIOT: Guinea Conakry – la musica dell'indipendenza

Bembeya-b+w-2Sabato 31 Ottobre alle 18.00 prende il via Palm_Wine_Bar@GRIOT, la nuova serie di serate musicali a cura di TP Africa accompagnate da vino di palma. La prima sarà dedicata alla scena musicale della Guinea Conakry negli anni dell’indipendenza.
Siamo alla fine degli anni ’50, uno dopo l’altro, i paesi dell’Africa sub-sahariana conquistano la loro indipendenza dopo secoli di sottomissione, e i loro primi governi si trovano ad interpretare il sogno del rinascimento nero, una parabola attesa e annunciata. Prima che l’entusiasmo di quegli anni venga spento dai colpi di stato e dalla deriva verso dittature sanguinarie, la romantica storia post-coloniale africana ha i suoi poeti e la sua colonna sonora, che ancora oggi ne trasmettono vividamente lo spirito.
Come le immagini, anche la musica può arrivare oltre il limite in cui si fermano le parole. La musica dei Bembeya Jazz National, di Balla et ses Balladins, di Keletigui et les Tambourinis e delle altre orchestre guineiane trasmette ancora oggi il sogno di un continente.
TP AFRICA
Per comprendere e apprezzare l’Africa di oggi non basta solamente invocarne la sfortuna o i diritti. L’Africa va scoperta e conosciuta, ma affinché ciò avvenga la sua cultura deve essere rese disponibile.  TP Africa è un’associazione nata per diffondere la musica e la cultura africana attraverso la costruzione di ponti per accedere a una terra fremente. Il suffisso T.P. – Tout Puissant (che può tutto) – vuole evidenziare il potenziale dell’Africa, che a volte non si esprime, ma anche quando accade, come nella musica, rimane spesso sconosciuto.  Oltre alle pubblicazioni su Web e su carta stampata (Carta, Mondomix), alle trasmissioni radio (Radio Popolare Roma) e alla etichetta indipendente Wallai Records, TP Africa si occupa di creare contatti con musicisti africani e di organizzare concerti ed eventi culturali. www.tpafrica.it

Pubblicato il

100% SUD AFRICA – Il Gruppo di Lettura di GRIOT 2009-2010

Domenica 25 ottobre alle 17.30 la Libreria GRIOT presenta il nuovo ciclo 2009-2010 di incontri del gruppo di lettura. Presenta Maria Teresa Carbone.
index-1.php
Aspettando che la prossima estate il Sudafrica riempia le prime pagine dei giornali di tutto il mondo per la prima edizione dei Mondiali di calcio su suolo africano, il gruppo di lettura di Griot propone di esplorare le vicende passate e presenti di un paese tormentato e affascinante attraverso undici libri, opere “classiche” come la ‘Storia di una fattoria africana’ di Olive Schreiner e testi recentissimi, da ‘Cane mangia cane’ di Niq Mhlongo a ‘Camera 207’ di Kgebetli Moele. Un percorso essenziale per scoprire una letteratura ricca, vitale e ancora relativamente poco conosciuta.

Pubblicato il

Chi decide che cosa mettiamo nel piatto? Con Nora McKeon e Ndiogou Fall


Sabato 17 Ottobre, ore 19.00
logo_wfd_small_it_01Se viene rispettata la bozza elaborata durante mesi di negoziati,
il 17 ottobre 2009 gli stati membri della FAO adotteranno una proposta che istituirà un forum globale autorizzato a deliberare su questioni di cibo e agricultura in nome del Diritto al Cibo dei cittadini di tutto il mondo, e non della ricerca di profiti di speculatori finanziari e di multinazionali agroalimentari.
 Sabato 17 ottobre alle 19.00, in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione promossa dalla FAO, Libreria GRIOT propone un commento a caldo sui risultati di questo importante negoziato. Intervengono Nora McKeon, autrice del libro The United Nations and Civil Society. Legitimating Global Governance-Whose Voice? (Zed Books, 2009) e di Ndiogou Fall, Presidente della Rete di organizzazioni contadine dell’Africa occidentale.

Pubblicato il

Quasi uguali. Storie di immigrazione con l'autore Francesco De Filippo

copj13.asp
Domenica 4 ottobre alle 19.00, la Libreria GRIOT vi invita alla presentazione di “Quasi uguali. Storie di immigrazione”, Mondadori 2009. Saranno presenti: l’autore Francesco De Filippo, Ali Baba Faye e Roberta Siboni (giornalista)
”La vita di straniero e’ come avere il vestito di un altro, o troppo piccolo o troppo grande”, come dice Vasile, un rumeno di 46 anni, in Italia dal 2001. Ma il problema vero e’ che troppo spesso e’ come dentro il vestito non ci fosse nessuno: se sei clandestino in molti, troppi casi e’ come non esistessi. Lo dimostrano purtroppo le storie che hanno raccontato tanti immigrati a Francesco De Filippo, giornalista e romanziere, e che lui riscrive in forma di racconto in prima persona. Non esisti e quindi, anche se hai lavorato, non ti pago, perche’ se reagisci ti rispediscono a casa. Non esisti e quindi, se protesti, ti viene data una lezione esemplare e sarai costretto comunque a star zitto (resta esemplare la storia di Ion Cazacu, bruciato vivo dal datore di lavoro nel marzo 2000, processato e condannato dopo la denuncia della vedova Nicoleta, che l’ha raccontata a De Filippo). Non esisti e quindi, se ti fai male sul lavoro, dove non hai orario, vieni gettato in un fosso o costretto a mentire se vuoi un minimo di soccorso. Questa narrativa del reale, frutto di anni di lavoro giornalistico, trasformato dall’operazione letteraria e la sua capacita’ di dare verita’ a quel che dice o fa dire, colpisce la coscienza di chi legge, rivelandogli quel che accade sotto i suoi occhi, solo dietro l’angolo. Un qualcosa di mostruoso e che sembra non appartenere a un paese occidentale civile, a quell’Europa che pure si dice fedele alla memoria perche’ la dignita’ dell’uomo non venga piu’ schiacciata.
Le storie presenti in questo libro sono tutte vere.
Autore De Filippo Francesco
Prezzo € 10,50
Prezzi in altre valute
Dati 2009, 201 p., brossura

Pubblicato il

Incontro con Colette Kitoga Habanawema, testimone di una guerra dimenticata


Sabato 11 Luglio, alle ore 19.00: Colette Kitoga Habanawema, psicoterapeuta congolese, testimone di una guerra dimenticata, parla della situazione dei bambini soldato nel Sud Kivu e Nord Katanga (Congo).
Colette Kitoga Habanawema si occupa da anni di accoglienza e recupero psicologico di ex bambini-soldato in Congo, area del Kivu in RDC (Repubblica Democratica del Congo). Laureata del Gemelli, medico e psicoterapeuta a Bukavu, Colette pratica una terapia adattata alle realtà delle popolazioni traumatizzate dalla guerra nelle province congolesi del Sud Kivu e del Nord Katanga, tormentate dalla guerra civile. Dal 1999 è coordinatrice del Centro di cure mediche e psicologiche alle vittime di guerra “Mater Misericordiae” di Bukavu. Nel 2005 l’UNICEF Italia l’ha premiata per il suo instancabile impegno umanitario nei confronti dei tanti bambini che come Johnny Mad Dog dello scrittore congolese Emmanuel Dongala sanno lottare come adulti ma conservano tracce di dolcezza e di ingenuità che aprono squarci di commozione e speranza nella cruda realtà della guerra. Quella guerra che ha sconvolto il Congo dal 1998 al 2003 e ha visto schierati da una parte, insieme al Congo, l’Angola, la Namibia, lo Zimbabwe, e dall’altra, il Rwanda, il Burundi e l’Uganda. Così crudele e sanguinaria (sono stati oltre tre milioni i morti) da essere definita “guerra mondiale africana”.

Colette é una donna di 48 anni, laica, di straordinaria consapevolezza, lucida e pacata, partecipe delle sofferenze del suo popolo, che ci parla del Kivu, la sua regione, un territorio naturalmente ricchissimo, “uno scandalo geologico”, afferma, dove però lo sfruttamento delle risorse gronda sangue. Racconta che una volta uno dei bambini ospiti del Centro faceva scorrere tra le dita la terra e si stava impolverando. “Guarda come ti sporchi inutilmente”, gli disse, ed egli rispose “é per questa terra che ci uccidono: questa polvere rende tutti ricchissimi, ma noi siamo poverissimi”. Da questa terra scura, dove è presente il coltan, provengono i cellulari e componenti dei computer, delle play station. Estratti dall’Intervista di Maria Cristina Buschi, Formazione e Sviluppo, Università Cattolica del Sacro Cuore di ROMA, Gennaio 2003.


Pubblicato il

Regole e Roghi. Serata di protesta contro il DDL 733-B

Venerdi 10 alle 19.30: SICUREZZA E VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI – REGOLE E ROGHI. Metamorfosi del razzismo. Saranno Presenti: l’antropologa Annamaria Rivera, Grazia Naletto, vice presidente dell’Associazione Lunaria, e Jean-Léonard Touadi, parlamentare e presidente dell’Associazione Officina GRIOT. 
Il “pacchetto sicurezza” ddl 733-B è entrato in vigore. Le sue norme devastanti – quasi delle leggi razziali – sembrano essere finalizzate a punire non singole condotte individuali criminose, ma una categoria di persone, quella del lavoratore immigrato privo di titolo di soggiorno.
La Libreria GRIOT vi invita ad una serata di protesta contro il DDL 773-B. Per l’occasione verrà presentato il recentissimo libro dell’antropologa e attivista antirazzista Anna Maria Rivera “Regole e Roghi – metamorfosi del razzismo”, che si conclude appunto con un articolo che esamina il testo dell’appena approvato ddl sicurezza. 
“Regole e Roghi” affronta i temi della rappresentazione dei migranti e delle minoranze nelle società europee, della manipolazione politica e mediatica di diversità culturali e religiose o di fatti di cronaca in funzione anti-immigrati e anti-rom, dell’uso demagogico del tema sicurezza e la strategia del capro espiatorio. E dimostra come il razzismo istituzionale, veicolato e rafforzato dal sistema mediatico, alimenta la xenofobia popolare e se ne serve per legittimarsi, creando un circolo vizioso utile a deviare le ansie collettive e a catturare consenso, e che tende a ridurre migranti e minoranze a “nuda vita”.  
Come dichiarato da Jean-Léonard Touadi in un recente articolo: “Dobbiamo avere tutti la consapevolezza che questo provvedimento segna una svolta pericolosa nella nostra convivenza civile. Esso compie un vero e proprio tradimento della Carta Costituzionale laddove essa afferma i princìpi di uguaglianza tra le persone (artt.2 e 3), laddove essa sancisce l’inviolabilità dei diritti delle persone (art.2), laddove essa afferma il diritto alla Salute (art.30) laddove essa circoscrive la responsabilità penale alla condotta personale (art.27) e non estensibile ad un’etnia, ad una nazionalità oppure ad uno status sociale come la condizione provvisoria di immigrato illegale. SIamo scivolati progressivamente nell’era dei destini separati, della legislazione differenziata tra i cittadini e i residenti senza diritti (coloro ai quali si applica l’espressione semanticamente e simbolicamente escludente di ‘clandestino’, colui che ha assunto i connotati di una figura paria, posta per decisione altrui nei gironi infernali dei diritti negati, dentro un’umanità reificata). Al di là dei singoli provvedimenti, tutti odiosi e da contrastare senza se e senza ma, occorre prendere atto dell’odioso status antropologico e sociale che abbiamo conferito agli stranieri tutti che vivono con noi e tra noi. Li abbiamo rinchiusi nell’angusto recinto degli ‘intoccabili’ della Repubblica, con il sigillo della legge e il timbro in ceralacca della Gazzetta Ufficiale. Avremmo bisogno di molti Primo Levi per aiutarci a porre l’unica domanda degna di questi tempi: se questo è un Uomo“. clicca qui per leggere tutto l’articolo