Domenica 11 gennaio, alle 18.30, GRIOT presenta il nuovo libro di Francesca Caferri, “Non chiamatemi straniero”
Assieme all’autrice interverrà il giornalista Pietro Veronese
Chi è italiano oggi? Solo chi nasce da genitori italiani o anche quei bambini e ragazzi, ormai oltre un milione, che nel nostro Paese vivono, studiano e crescono respirandone sin dall’infanzia la cultura e le tradizioni? Da questa domanda parte il viaggio di Francesca Caferri alla scoperta di quella che è stata definita la «generazione Balotelli», i «nuovi italiani» di origine straniera. Una presenza sempre più familiare, soprattutto nelle scuole. Da Treviso a Napoli, questi giovani raccontano in prima persona l’esperienza quotidiana a cavallo fra due mondi: quello a cui appartengono stabilmente, ma che fatica a dare loro spazio, e quello di provenienza, lontano, diverso, a volte oppressivo, che spesso li rinnega. Ne scaturisce un ritratto abbastanza sorprendente e variegato. A dominare, però, è la delusione per una realtà che troppe volte ha sbattuto loro le porte in faccia, il senso di una identità sospesa, incerta, «in bilico», come il futuro di questi ragazzi, su cui gravano i ritardi e le incongruenze della legislazione. Oggi infatti in Italia – unico fra i grandi Stati europei – ha diritto alla cittadinanza chi nasce da italiani, ovunque venga al mondo, ma fino ai 18 anni ne sono esclusi migliaia di ragazzi che nascono, crescono, vivono e si formano sul territorio nazionale. Siamo di fronte a un bivio decisivo: possiamo continuare a ignorare le giuste rivendicazioni dei giovani «di seconda generazione» alimentando una rabbia che potrebbe assumere forme violente come nelle banlieues parigine, o valorizzare questi nuovi concittadini come una preziosa risorsa per il futuro di tutti.
Domenica 11 gennaio, alle 18.30, Francesca Caferri presenterà il suo libro da GRIOT. Assieme a lei, il giornalista Pietro Veronese.
Laboratorio di cultura arabo-islamica: Il Corano
Sabato 10 e domenica 11 gennaio si svolgerà il secondo modulo del laboratorio di cultura arabo-islamica a cura di Francesca Di Fulvio
Il modulo sarà dedicato al Corano, il libro sacro della religione islamica, a partire dalla sua struttura. Attraverso la lettura di alcune Sure verranno analizzati aspetti “sociali” della religione quali il matrimonio e il divorzio, le donne e l’hijab, le varie prescrizioni alimentari e così via.
Orario
Sabato 15.30-18.00: Analisi della struttura del Corano. Letture tratte dal Corano e analisi.
Domenica 11.00-13.30: Letture tratte dal Corano e analisi.
Per dettagli su modalità e costi di iscrizione, visitate il nostro sito alla sezione “Corsi”.
Presentazione della raccolta di poesie "EQUATORE, silloge", di Gianfranco Morino
Venerdì 19 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “EQUATORE, silloge”, di Gianfranco Morino
Alla presentazione interverrà l’autore
Alex Zanotelli nel 2011 scriveva: “Ho letto con gioia le poesie di Gianfranco Morino, un uomo che dedica la sua vita ai malati delle baraccopoli di Nairobi, la capitale del Kenya.
Non sono un critico letterario, ma la lettura di questi poemi mi ha fatto capire meglio l’animus di questo uomo. In queste poesie scarne (com’è scarno Gianfranco!), ho sentito battere e pulsare il cuore ferito del continente nero”.
Nairobi è una grande città con grattacieli, centri commerciali, zone residenziali lussuose, ma il 70% dei suoi abitanti (quattro milioni) è costretto a vivere negli slum, le baraccopoli: capanne di lamiera, spazzatura, fogne a cielo aperto, ma anche brulicare di vita. Kibera, Mathare Valley, Korogocho, Dandora, occupano appena nel 2,5% della città. Questo mondo si riflette nelle poesie di Gianfranco Morino. Un esempio per tutte, in Come narrarti affiora la sorpresa davanti allo spettacolo di Mathare Valley, un affastellarsi di baracche che sprofondano in una valle dove vivono più di duecentomila persone. Dalla conoscenza di queste realtà è nata, oltre alla necessità di scrivere e raccontare, la consapevolezza della necessità fare qualcosa. Così 14 anni fa è nata World Friends, associazione che si prende cura dei diritti delle persone che vivono negli slum, a partire da quello basilare del la salute delle mamme e dei bambini.
Venerdì 19 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta “EQUATORE, silloge”, una raccolta di poesie di Gianfranco Morino. Durante la presentazione, che vedrà la presenza dell’autore, si parlerà dello slum, della sua vitalità e della necessità di far crescere con giustizia i bambini che vivono in queste aree e verrà lanciata la campagna “Fiori degli slum” (per maggiori informazioni, visitate il sito dell’associazione World Friends.
Per i vostri regali di Natale, passate da GRIOT!
GRIOT vi aspetta per un Natale speciale dal profumo di Africa
Libri, tanti libri. L’Africa e il Medio Oriente, l’Atlantico Nero e la nostra Italia meticcia, luoghi che fanno da sfondo ai nostri libri, che attendono solo un vostro cenno per trasformarsi nel regalo perfetto per questo Natale. Ma non solo. Come ogni anno GRIOT offre ai suoi amici tanti spunti per regali di Natale che profumano di Africa. Dai wax senegalesi ai veli mauritani, dai monili maliani alle sciarpe etiopiche, e poi ancora borse e quadretti… Le idee sono tante e originali, siamo certi che troverete qualcosa di cui non potrete non innamorarvi. E se invece volete regalare o regalarvi un corso di lingua, GRIOT vi offre la possibilità di usufruire di uno sconto speciale del 10% sui nuovi corsi di vari livelli in partenza da gennaio!
Vi aspettiamo!
Mercatino di artigianato tessile etiope da GRIOT!
Sabato 13 e domenica 14 dicembre GRIOT ospiterà un mercatino di artigianato tessile etiope
Il mercatino sarà curato dall’Associazione culturale PANAFRICA
GRIOT e l’Associazione culturale PANAFRICA uniscono le forze per offrirvi un mercatino di artigianato tessile dall’Etiopia. Borse, sciarpe, gabi, abiti, copriletti, tovaglie… Potrete trovare il meglio dell’arte tessile etiope, articoli lavorati interamente al telaio utilizzando esclusivamente cotone e fibre biologiche. Un’occasione per conoscere un paese attraverso il suo straordinario artigianato tessile, e per trovare tante idee per regali di Natale che profumeranno d’Africa!
Vi aspettiamo da GRIOT sabato 13 dicembre, dalle 13 alle 18.00, e domenica 14 dalle 13 alle 20.00.
Presentazione dei numeri di novembre e dicembre della rivista "Africa e Affari", dedicati alle città africane e all'emergenza Ebola
Giovedì 18 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta gli ultimi due numeri della rivista “Africa e Affari”, quello di novembre dedicato alle città africane e quello di dicembre dedicato all’emergenza ebola
Interverranno alla presentazione i giornalisti della redazione di “Africa e Affari”
Saranno le città la cartina tornasole dell’Africa dei prossimi anni. La crescita demografica e la progressiva urbanizzazione incrementeranno ulteriormente la popolazione delle attuali metropoli e trasformeranno centri che ora contano poche centinaia di migliaia di abitanti in città popolose che dovranno risolvere in fretta le questioni legate all’inurbamento, prime fra tutte la disponibilità di servizi primari e la sostenibilità di queste stesse realtà urbane. Per l’Africa è una grande sfida: dalle risposte che si troveranno, dai modelli che si applicheranno, nascerà il nuovo continente.
Questo numero sarà presentato giovedì 18 dicembre, alle 18.30, alla libreria GRIOT. Interverranno i giornalisti della redazione di “Africa e Affari”.
Nel corso della serata sarà presentata anche la campagna ‘Africa, NO ebola’ – e il numero di dicembre sullo stesso tema – che il mensile ha lanciato per dare un contributo nella lotta all’epidemia ma anche per invitare a non trattare ancora una volta l’Africa secondo stereotipi inaccettabili e sulla base di notizie false o non attentamente verificate. Il virus interessa attualmente tre paesi sui 54 del continente, ma leggendo le informazioni che circolano sui media è come se tutta l’Africa fosse stata infettata. Eppure, le principali capitali europee sono più vicine in linea d’aria all’epicentro dell’epidemia di quanto lo siano le capitali dell’Africa australe o orientale. Il numero di dicembre di “Africa e Affari”, dedicato all’emergenza Ebola, sarà distribuito gratuitamente a chi acquisterà il numero di novembre, dedicato alle città.
Presentazione del libro "Passare ponte. Trastevere e il senso del luogo", a cura di Federico Scarpelli e Caterina Cingolani
Sabato 13 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “Passare ponte. Trastevere e il senso del luogo”
Oltre ai curatori del volume, Federico Scarpelli e Caterina Cingolani, interverranno alla presentazione gli antropologi Fabio Dei (Università di Pisa) e Pino Schirripa (Università “La Sapienza” di Roma)
Che i vecchi trasteverini raramente passassero ponte si è sempre detto. Come se Trastevere fosse un’isola all’interno della grande città. Oggi si dice che vi rimanga qualcosa dell’atmosfera e dello spirito della vecchia vita popolare romana; o, al contrario, si afferma che è snaturato, gentrificato, trasformato in un quartiere per ricchi e una trappola per turisti. Diagnosi opposte, che echeggiano grandi contrapposizioni fra tradizionale e moderno, paese e città, autentico e inautentico, ma che si rivelano entrambe inadeguate. L’immagine di Trastevere rappresenta bene le trasformazioni in corso nei centri storici di molte metropoli contemporanee, perché enfatizza questi elementi contrastanti, rendendoli, per molti versi, qualcosa di nuovo. Questa ricerca di antropologia urbana – una “monografia a più mani” che moltiplica le voci e i punti di vista – cerca di comprendere dall’interno cosa significhi, oggi, abitare in un rione “vero” proprio perché “inventato”, dove la gentrification non è incompatibile con il senso del luogo e la tradizionalità è rigiocata come stile di vita.
Sabato 13 dicembre, alle 18.30, GRIOT ospiterà i curatori del libro “Passare ponte. Trastevere e il senso del luogo” (Carocci), Federico Scarpelli e Caterina Cingolani. Interverranno alla presentazione Fabio Dei, docente di antropologia all’Università di Pisa, e Pino Schirripa, docente di antropologia all’Università “La Sapienza” di Roma.
Conferenza e mostra sulle sacche delle popolazioni nomadi tribali dell'Asia Centrale, a cura di Carmen Moreno
Giovedì 11 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta la conferenza-mostra “La narrazione del tessuto: linguaggio e simbolismi delle sacche delle popolazioni nomadi tribali dell’Asia Centrale
L’evento sarà interamente curato da Carmen Moreno, ricercatrice e collezionista
La mostra temporanea delle sacche dei nomadi dell’Asia Centrale, che si inaugurerà con una conferenza di Carmen Moreno giovedì 11 dicembre presso la Libreria GRIOT, nasce con l’invito ad approfondire la conoscenza del tessuto come parte fondamentale della quotidianità di diverse popolazioni tribali: abitudini, memoria e tradizioni secolari. Una narrazione fatta di tessitura, un complesso linguaggio di simbolismi che danno al tessuto un’anima ed esprimono la forza del rapporto tra la natura e l’uomo. L’arte della tessitura è fin dall’antichità una delle prime manifestazioni di creatività artistica di cui noi abbiamo tracce storiche, che risalgono fino alla preistoria.
La conferenza (e la mostra delle sacche che si protrarrà fino al 21 dicembre) vuole essere dunque un’occasione per conoscere ed approfondire i vari manufatti e per scoprire assieme la cultura che presiede all’arte del tessuto nel suo aspetto materiale e all’arte della tessitura, con le diverse tecniche che la compongono, al fine di raggiungere un innegabile valore estetico nella bellezza dei dettagli. Gli oggetti in mostra sono molto apprezzati nel mondo occidentale, sia come pezzi da collezione che come oggetti d’arredamento, per indiscutibile bellezza, eleganza e rarità. Fino al 21 dicembre sarà possibile ammirare ed acquistare questi straordinari e preziosi oggetti di artigianato da GRIOT. (Foto: Sacca per il sale Namakdan Luri Bakhtiari. Iran)
Carmen Moreno nasce a Bogotà, Colombia, e vive a Roma dal 1985. Studiosa e appassionata collezionista di tessuti tribali, Carmen ha effettuato un lungo percorso da ricercatrice, insegnante e collezionista nei diversi ambiti del tessile fuori dal contesto classico, con particolare interesse all’arte tribale.
Presentazione del libro "Sufismo e Islam: l'importanza della donna nella mistica", di Tamara Mancini
Sabato 29 novembre alle 18.30 GRIOT presenta il libro “Sufismo e islam: l’importanza della donna nella mistica”
All’incontro sarà presente l’autrice, Tamara Mancini
Il Sufismo è una dottrina unica nel suo genere, non rappresenta solo il rispetto per la predicazione, ma è un mezzo raffinato per arrivare a Dio; è un supporto spirituale fornito alle masse, un fenomeno complesso, un’esperienza mistica caratterizzata dalla meditazione, dalle rinunce, dal digiuno. Impegno e perseveranza contraddistinguono i Sufi, il cui scopo ultimo è imbattersi nella Conoscenza, nell’amore e nella bellezza divina. L’autrice ripercorre la storia della mistica islamica, dall’origine fino agli sviluppi più recenti, prendendo in particolare considerazione la figura femminile, citando mistiche come Fatima An-Nisaburya e Rabi’a Al Adawija detta anche Rabi’a di Basra; donne umili e profonde che fanno di questo testo un libro per le donne, una voce che grida contro la misoginia islamica, si pone a sostegno dell’integrazione e a condanna dell’etnocentrismo e della generalizzazione a tutti i costi. Di questi aspetti il libro vuole essere un’introduzione, un punto di riferimento per chi voglia conoscere dal punto di vista storico e religioso questo fenomeno di cui oggi si parla con sempre maggiore interesse.
Sabato 29 novembre, alle 18.30, GRIOT presenta il libro di Tamara Mancini “Sufismo e Islam: l’importanza della donna nella mistica”. Sarà presente l’autrice.
Stefano Faravelli da GRIOT per parlare del suo taccuino inedito "Verde Stupore" e altri itinerari africani.
Venerdì alle 18.00, Stefano Faravelli incontrerà il pubblico di GRIOT per raccontare il suo ultimo viaggio nel cuore della foresta pluviale del Madagascar e altri itinerari africani
In occasione dell’incontro sarà presentato il suo taccuino inedito “Verde stupore”
“Fuori tempo massimo perché il mio carnet nella foresta assurga allo statuto di documentazione , eccomi, comunque, con taccuini e pennelli embedded tra i ranghi di erpetologi dediti a sofisticate analisi molecolari. Non per contendere il primato al teleobbiettivo, ma per fare personale e intima esperienza del divenire geco mentre lo dipingi. Per ingaggiare con il soggetto ritratto una caccia e una danza. Di sguardi, di mimesi (che altro è la pittura?) e di conoscenza.” (S. Faravelli)
Venerdì alle 18.00 Stefano Faravelli sarà da GRIOT per raccontare al pubblico il suo ultimo viaggio in Madagascar e altri itinerari africani. A seguire, dopo le 19,00, l’incontro introduttivo dell’artista con gli iscritti al laboratorio che si svolgerà sabato e domenica mattina, tra le rovine del Palatino. Per ulteriori informazioni sul laboratorio, cliccate qui. Le iscrizioni resteranno aperte fino a esaurimento dei posti disponibili (ancora due!).
Vi aspettiamo!