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Natale da GRIOT: Idee per i regali e…cioccolata calda!

 
IMG_20151220_154022Siete alla disperata ricerca dei regali di Natale? E se in libreria vi stesse aspettando il regalo perfetto? 

Da GRIOT troverete libri, tantissimi libri,che sono ognuno un viaggio: libri che portano in Africa, in Medio Oriente, nell’Atlantico Nero o che fanno riscoprire la nostra Italia meticcia…E poi ancora splendidi veli mauritani arrivati direttamente da Nouakchott insieme a tanti cesti porta oggetti, bracciali, ciondoli, collane in bachelite,  ma anche tovaglie e grembiuli realizzati in tessuti wax senegalesi, runner e tovagliette in cotone grezzo lavorato a telaio con intarsi in stoffe colorate.
E quando ricerca dei regali diventa una stressante corsa contro il tempo? Le libraie di GRIOT hanno pensato anche a questo: per tutta la settimana di Natale troverete una ristoratrice tazza di cioccolata calda ad aspettarvi…sarà il nostro modo di farvi gli auguri di buone feste! Che altro dire? Vi aspettiamo!

 
 
 
 
*Il 25 ed il 26 dicembre la libreria resterà chiusa.

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Presentazione di "Al Palo della morte" di Giuliano Santoro (Edizioni Alegre)

Sabato 9 gennaio alle 18,30 GRIOT presenta “Al palo della morte. Storia di un omicidio in una periferia meticcia” di Giuliano Santoro
A discutere del libro insieme all’autore ci sarà il giornalista di Repubblica Mauro Favale

al-palo-della-morte-alegre“Roma, nella testa di molti abitanti del centro, finisce al Pigneto. Per questo capita di sentire domande come: «Per andare a Tor Pignattara faccio il Raccordo?». Tanti romani non hanno idea di dove sia Tor Pignattara, non sanno che si trova proprio a due passi dal Pigneto e dai suoi aperitivi. Ogni quartiere col nome di una torre è già al Palo della morte.
Il Palo della morte. Così il personaggio interpretato da Carlo Verdone in Un sacco bello chiama il luogo di estrema periferia dove ha appuntamento con un amico titubante, per partire alla volta di Cracovia. Oggi, nel multiforme slang della capitale, indica un luogo remoto, in un imprecisato hinterland.
Tor Pignattara è un quartiere romano di confine, frontiera non soltanto urbanistica e sociale, ma anche culturale e immaginaria. È qui che negli ultimi giorni dell’estate 2014 viene ucciso Shahzad, giovane pakistano. Lo ammazza a calci e pugni un minorenne romano. Pochi giorni dopo, viene arrestato il padre del ragazzo. È accusato di concorso e istigazione all’omicidio.
La morte di Shahzad è il prologo di una stagione, quella dei pogrom razzisti nelle periferie romane, delle scoperte su Mafia Capitale, delle convulsioni politiche che scuoteranno a lungo la città.
Come un artificiere con una bomba lasciata sul marciapiede, Giuliano Santoro fa brillare la vicenda di Shahzad – l’arrivo a Roma, la vita di stenti, la ricerca di conforto nella religione, il fatale giro in tondo che lo porta all’incontro col suo assassino – e ne insegue le schegge in ogni direzione. Da un caso di cronaca, seguito mentre refluiva nel tran tran di una città che ogni giorno rumina ben altro, si allarga un vortice che trascina nelle pagine migranti, sottoproletari, giovani precari, ronde per la ‘sicurezza’, neofascisti di ieri e di oggi, un’opinione pubblica ossessionata dal ‘degrado’ e dal ‘decoro’… ma anche formidabili esperienze di meticciato e solidarietà.” (Dalla quarta di copertina)

Sabato 9 gennaio Giuliano Santoro presenta il suo libro “Al palo della Morte” insieme Mauro Favale, giornalista di Repubblica. Vi aspettiamo alle 18,30!

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Mercatino mauritano!

Sono arrivati i coloratissimi veli mauritani da GRIOT!

IMG_2621Domenica 13 dicembre GRIOT vi invita al mercatino mauritano, con tantissimi splendidi melhafa appena arrivati da Nouakchott.
I melhafa sono i veli dai colori vivaci tradizionalmente indossati dalle donne della Mauritania, realizzati in cotone con tinture naturali secondo la tecnica tradizionale del batik.
Per ottenere le decorazioni il melhafa viene annodato e immerso più volte in
 uno o più bagni di tintura e infine nella gomma arabica, per dargli la
 particolare brillantezza che caratterizza i veli mauritani.

E sempre dalla Mauritania, troverete da GRIOT tanti cesti porta oggetti, bracciali, ciondoli e collane in legno e bachelite oltre a tante idee per i regali di Natale: tovaglie e grembiuli realizzati in tessuti wax senegalesi, runner e tovagliette in splendido cotone grezzo lavorato a telaio con intarsi in stoffe colorate.

Domenica 13 dicembre dalle 11.00 alle 20.00, GRIOT aspetta i suoi amici con un delizioso thé speziato fumante!

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Presentazione del libro "I mizrahim in Israele" di Claudia De Martino (Carocci)

Domenica 20 dicembre alle 18 GRIOT presenta “I mizrahim in Israele. La storia degli ebrei dei paesi islamici (1948-1977)” di Claudia De Martino

mizrahimNe discutono insieme all’autrice Cecilia Della Negra (Osservatorio Iraq), Giorgio Gomel (Sinistra per Israele & Gruppo Martin Buber – Ebrei per la Pace ) ed il Prof. Franco Rizzi (UNIMED).
Modera Federica De Giorgi (UNIMED).

Il volume narra la storia degli ebrei dei paesi islamici (mizrahim) dalla fondazione d’Israele al 1977, anno della prima alternanza elettorale, definita la “rivoluzione” perché associata alla vittoria politica del “Secondo Israele”, ossia quello arabo, orientale e non-europeo. Nel ripercorrere la storia della società israeliana, spesso presentata come un blocco monolitico uniforme, e della difficile integrazione degli ebrei “orientali” al suo interno, il testo spiega perché Israele oggi possa definirsi solo in parte un paese “occidentale”.

Claudia De Martino è ricercatrice all’UNIMED di Roma e collabora al progetto EUSPRING all’Università Orientale di Napoli. Ha insegnato Storia dell’Europa e del Mediterraneo all’Università Roma Tre e collabora con varie riviste su questioni attinenti al Medio Oriente. Suoi contributi sono stati pubblicati in: Su Gerusalemme. Strategie di controllo dello spazio urbano (Roma, 2013); R. Iannuzzi (a cura di), Geopolitica del Collasso (Roma, 2014); A. Siniver (ed.), The Yom Kippur War (Hurst, 2013)

Domenica 20 dicembre alle ore 18 GRIOT vi invita alla presentazione “I mizrahim in Israele” di Claudia De Martino. All’incontro, moderato da Federica De Giorgi (UNIMED), parteciperanno insieme all’autrice Cecilia Della Negra (Osservatorio Iraq), Giorgio Gomel (Sinistra per Israele & Gruppo Martin Buber – Ebrei per la Pace ) ed il Prof. Franco Rizzi (UNIMED).

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Presentazione de "Il giocatore d'azzardo" di Mahmud Darwish a cura di Ramona Ciucani (Mesogea)

Sabato 19 dicembre alle 18,30 GRIOT presenta in anteprima “Il giocatore d’azzardo”, l’ultima opera del grande Mahmud Darwish

Il libro sarà presentato da Ada Barbaro, docente di letteratura araba moderna e contemporanea presso l’Università La Sapienza, e Simone Sibilio, docente di lingua e cultura araba presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia.

«Chi sono io per dirvidarwish
quel che vi dico
sulla porta della chiesa?
Nient’altro che un lancio di dadi
tra preda e predatore.
[…]
Il poema è un lancio di dadi
su uno scampolo di tenebra».

Dopo la chiusura definitiva della casa editrice Epochè, che aveva pubblicato una parte degli scritti di Mahmud Darwish, per la maggior parte tuttora inediti in italiano, è diventato sempre più difficile poter leggere l’opera del grande scrittore palestinese.
E’ per questo che siamo particolarmente felici di annunciare la pubblicazione per la prima volta in italiano de “Il giocatore d’azzardo”, l’ultimo lavoro del poeta definito dal premio Nobel José Saramago “il più grande del mondo”.
Il testo, edito da Mesogea, è stato tradotto e curato da Ramona Ciucani, con una nota di Elisabetta Bartuli.

Il libro sarà presentato in anteprima da GRIOT sabato 19 dicembre alle 18,30. All’incontro parteciperanno Ada Barbaro, docente di letteratura araba moderna e contemporanea presso l’Università La Sapienza, e Simone Sibilio, docente di lingua e cultura araba presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia.

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Isis, Siria, Islam: oltre gli stereotipi. Incontro con Lorenzo Declich e Fouad Roueiha

Martedì 8 dicembre, alle 18.30, GRIOT ospiterà Lorenzo Declich, Fouad Roueiha e Chiara Comito che risponderanno alle vostre domande su Isis, Daesh, Islam e Siria. 
Agli attaguerre_siriane_915_820cchi terroristici nel cuore di Parigi dello scorso novembre è seguita una campagna di disinformazione sistematica condotta sui principali media italiani, tesa ad individuare il nemico nella comunità musulmana, e nella religione musulmana in generale. Isis e Islam sembrano essere diventati dei sinonimi intercambiabili all’interno di un discorso mediatico che annulla la complessità e produce solo disinformazione e paura.
Insieme a Lorenzo Declich, esperto di mondo islamico, collaboratore di Limes e autore di L’Islam nudo (ed. Jouvence 2015) e a Fouad Roueiha, blogger e attivista italo-siriano, cercheremo di rispondere a dubbi e domande che l’attualità ci pone, con l’obiettivo di fare un po’ di chiarezza, sfatare qualche mito mediatico e ristabilire i termini di un discorso ampio e complesso, che include al suo interno la Siria, la questione della migrazione e il futuro dell’Europa.
L’incontro, moderato dall’arabista e blogger Chiara Comito, sarà strutturato come una sorta di Q&A (Questions & Answers) aperto al pubblico, che sarà invitato a partecipare attivamente e ad interagire con gli ospiti ponendo loro domande semplici, cui si tenterà di dare risposte chiare ed articolate.

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Presentazione del graphic novel "Soldi sporchi" di Re:Common e Claudia Giuliani (Round Robin)

Sabato 12 dicembre alle 18 GRIOT presenta il graphic novel “Soldi sporchi.Corruzione, riciclaggio e abuso di potere tra Europa e Delta del Niger” di Re:Common e Claudia Giuliani

A discuterne insieme agli autori ci sarà l’antropologo Davide Casciano, attualmente impegnato in una ricerca su pentecostali, politica e violenze nel Delta del Niger


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Probabilmente la più grande operazione di riciclaggio di denaro mai portata a termine e misteriosamente passata sotto silenzio: risorse destinate al popolo nigeriano sottratte, con la complicità di fondi privati, istituzioni europee, cooperazione internazionale e faccendieri senza scrupoli. Un uomo scopre la verità e prova a denunciare. Ma a ricevere le sue rivelazioni sono le stesse istituzioni coinvolte. Ne nasce una fuga verso l’Europa, minata da continue minacce e dalla totale assenza di riferimenti. Una vicenda che ha i contorni delle crime story, nella quale amici e nemici si confondono e la vittima ha la doppia faccia di un uomo e del Paese a cui appartiene, la Nigeria.

Re:Common conduce campagne pubbliche per fermare l’espansione dei mercati nell’ambito della natura, i soprusi della multinazionali e per sostenere la promozione dei beni comuni in solidarietà con le comunità e i movimenti sociali in Italia e nel resto del mondo.
Claudia Giuliani è nata a Roma il 22 marzo 1990. Vive a Palestrina, dopo il diploma frequenta la Scuola Internazionale di Comic. Ha collaborato con la rivista online Fumetti d’Autore (2013) e Terre di Confine (2014). Soldi Sporchi (Round Robin) è la sua prima graphic novel.
Sabato 12 dicembre GRIOT è felice di presentare il graphic novel “Soldi sporchi” di Re:Common e Claudia Giuliani, sarà un’occasione per parlare di Nigeria e di delta del Niger insieme agli autori e all’antropologo Davide Casciano.

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ASIA da GRIOT!

Il 5 dicembre GRIOT ospita #namaskar4nepal, il Bazar di ASIA
Che cos’è?
3b23e082-8402-4b4a-9c30-adc85436666aE’ un momento per incontrarsi, avere aggiornamenti sui progetti di ASIA in Nepal e pensare anche ai regali di Natale con il cuore e la mente verso il Nepal… Ma non finisce qui, ASIA sarà felice di offrire anche una tazza di Chai, il tipico tè nepalese.
ASIA vi aspetta per farvi scegliere dei regali davvero speciali per questo Natale: il calendario 2016, il bracciale Thokcha, la t-shirt e la shopper #namaskar4nepal, i biglietti di auguri, gli incensi e tanti prodotti provenienti dal Nepal. Passaparola!
APPUNTAMENTO
5 dicembre
Dalle 17.00 alle 20.00
Libreria Griot
Via di Santa Cecilia 1/A
Per informazioni scrivi a [email protected] tel 0644340034

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ALGERIA TOURS/DETOURS. Un focus sul cinema algerino, le sue rivolte passate e contemporanee.

Nell’ambito del festival Detour on the Road 2015 il Cineclub Detour (Via Urbana 107) propone un focus sul cinema algerino, le sue rivolte passate e contemporanee a cura di Aude Fourel, con la collaborazione di Moïra Chappedelaine-Vautier, Nabil Djedouani e Donatello Fumarola. Sarà un’occasione per scoprire il cinema  dei giovani dell’Accademia di Belle Arti di Algeri, protagonisti e testimoni della nascita politica di una generazione inquieta e insubordinata, oltre alle pellicole di  René Vautier, il regista di “Afrique50” proiettato da GRIOT qualche settimana fa, e poi Tariq Teguia, Tarek Sami, Karim Loualiche, Lucie Dèche.

Ecco il programma:

DETOUR ON THE ROAD FILM FEST 2015 ALGERIA TOURS/DETOURS
Un focus sul cinema algerino, le sue rivolte passate e contemporanee.

A cura di Aude Fourel. Con la collaborazione di Moïra Chappedelaine-Vautier, Donatello Fumarola, Nabil Djedouani

Tutti i film sono in versione originale con i sottotitoli in italiano.

MERCOLEDì 18 NOV (I parte)
h 20.30 Thwara Zanj (Rivoluzione Zanj) di Tariq Téguia
(2013, Algeria/Francia/Libano/Qatar. 116′)
“Attraverso il mio cinema cerco di proporre degli strumenti di lotta, delle armi”, Tariq Teguia.
Un giornalista algerino, mentre segue i conflitti interni nel sud dell’Algeria, ritrova casualmente le tracce delle antiche e dimenticate rivolte contro il califfato degli Abbasidi, avvenute in Iraq tra l’VIII e il IX secolo. L’utopia della rivoluzione pan-araba lo conduce a Beirut, la citta che un tempo era il simbolo delle speranze e delle lotte di tutto il mondo arabo. Storia di rivoluzioni, di un amore impossibile, di incontri mancati e di cose che si avvicinano e allontanano. Rivoluzione Zanj di Tariq Teguia è un cinema che scava nel passato lontano, per far riaffiorare energie presenti e che crea uno spazio nuovo fra il documentario e l’inchiesta storica.
A seguire incontro con Donatello Fumarola, fondatore di Zomia Cinema. Nel corso della serata, presentazione del libretto Ai rivoluzionari di Algeria e degli altri paesi, pamphlet allegato all’edzione DVD del film, un raro testo uscito alle soglie della guerra d’Algeria, scritto dall’Internazionale Situazionista fondata da Guy Debord e mai pubblicato in Italia. In collaborazione con Zomia Cinema.

DOMENICA 29 NOV (II parte)
h 19.30 Buffet di benvenuto
h 20.00 Infidjart degli Studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Algeri (2015, Algeria. 40′)
ANTEPRIMA ASSOLUTA
Séquence 01.Image fixe010Infidjart è il nome del movimento di lotta degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Algeri, iniziato il 15 marzo 2015. Il film racconta questi mesi di rivendicazioni, di sciopero della fame, di azioni artistiche e di incontri con i politici per far ritrovare agli studenti uno spazio di libertà nella loro scuola, nella loro città, nella loro epoca. È la nascita politica di una giovane generazione inquieta e insubordinata. A guardare la tes
timonianza diretta della loro gioiosa militanza senza compromessi, ci torna in mente… una risata che vi seppellirà.
 
h 21.30 Avoir 20 ans dans les Aurès di René Vautier (1972, Francia. 90′).
affiche20ansIntroduce Aude Fourel.
Aprile 1961. Sulla catena montuosa delle Aurès, nell’est dell’Algeria, un commando dell’esercito francese, composto di coscritti bretoni, affronta un gruppo dell’Armata di Liberazione Nazionale. I soldati riescono a fare un prigioniero, ma uno di loro, maestro di scuola nella vita civile, rimane ferito durante l’assalto e ripercorre gli eventi degli ultimi mesi: la loro opposizione alla guerra in Algeria che li ha condotti in un campo di punizione per insubordinati, il loro capo che li ha trasformati, da giovani bretoni antimilitaristi a cacciatori di fellagha (i combattenti anti-colonialisti algerini), pronti a uccidere. Tutti tranne Nono… Questo film è un’immersione nelle contradizioni della guerra d’Algeria e dell’animo umano. Elogio della disobbidienza civile, il film disobbedisce anche a tutte le convenzioni formali del cinema: combinando cinema militante attivista e cinema sperimentale di performance, immerge gli attori in situazioni di conflitto attestate da storie vere e testimonianze raccolte, lasciandoli liberi di scegliere e reagire. Avoir vingt ans dans les Aurès trasforma vent’anni di lotta anticoloniale in cinema sperimentale libertario.
VENERDI 11 DICEMBRE (III parte)
Introduce le proiezioni Aude Fourel
h19.30 Buffet di benvenuto
h 20.00 Le peuple en marche, Regia collettiva (1962, Algeria. 50′)
ANTEPRIMA ITALIANA
Sotto la direzione di René Vautier, direttore del Centro Audiovisivo di Algeri, giovani registi algerini puntano le loro cineprese sul passato, sul presente e sul futuro che sognano per l’Algeria. Speranze nutrite di socialismo. Un’Algeria nuova, liberata dal giogo dei colonizzatori, in marcia verso l’avvenire e la sua ricostruzione. È il primo film dell’Algeria indipendente.
A seguire collegamento Skype con i registi
A seguire collegamento Skype con gli studenti dell’Accademia di Algeri.
h 21.30
Chantier A di Tarek Sami, Karim Loualiche e Lucie Dèche (2013, Algeria/Francia. 102′)
ANTEPRIMA ITALIANA

Il film racconta il viaggio del co-regista Karim Loualiche e il suo rientro in Algeria dopo dieci anni di assenza. Un ritorno a casa non semplice. Mentre girovaga per l’area costiera di Kabylia, riaffiorano i ricordi di una casa che brucia e le ragioni della sua partenza. Il documentario e la finzione si mescolano dando forma una nuova entità: un’Algeria personale modellata dalla Storia e dalla Memoria.

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Presentazione di "Un milione di vite" di Gaddo Flego (Terre di mezzo)

Giovedì 3 dicembre alle 18,30 per la presentazione del libro “Un milione di vite” di Gaddo Flego
Ne discuteranno insieme Gaddo Flego, autore del libro, Pietro Veronese, giornalista della Repubblica e prefatore del volume, Loris De Filippi, responsabile dei progetti di MSF Italia, e Natalia Cangi, direttrice organizzativa dell’Archivio diaristico Nazionale.
CL241x168_11125Giugno 1994: il genocidio dei Tutsi insanguina il Rwanda. Gaddo Flego è lì, ha trent’anni e lavora per Medici Senza Frontiere.
Nel suo ospedale arrivano a centinaia i sopravvissuti, stremati dalla fuga, dai colpi degli aggressori, dalle malattie. Sono giorni convulsi, di impegno febbrile, di incredulità e rabbia.
Oggi Gaddo sente il bisogno di raccontarli. Una testimonianza unica per ripercorrere “da dentro” una vicenda ancora controversa, fra le più buie della nostra storia.
Il libro ha vinto “Premio Pieve Saverio Tutino 2014”, indetto dall’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e assegnato da una giuria di scrittori, studiosi, giornalisti ed editori.
Gaddo Flego Nato nel 1963, ha partecipato a missioni di cooperazione internazionale in Ciad e in Rwanda. Lavora come medico presso l’Asl di Chiavari.
Vi aspettiamo giovedì 3 dicembre alle 18,30 per la presentazione di “Un milione di vite” con Gaddo Flego,  Pietro Veronese (La Repubblica) , Loris De Filippi (MSF Italia) e Natalia Cangi (Archivio Diaristico Nazionale).