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Presentazione del libro "Giulio Regeni, le verità ignorate" di Lorenzo Declich

Sabato 18 giugno alle 18,30 GRIOT presenta il libro “Giulio Regeni, le verità ignorate. La dittatura di al-Sisi e i rapporti tra Italia ed Egitto” di Lorenzo Declich

A discuterne assieme all’autore ci sarà il giornalista di Vice Italia Leonardo Bianchi

regeni“Verità per Giulio Regeni” è lo slogan dell’importante campagna di Amnesty International, che chiede nomi e cognomi degli assassini del ricercatore italiano. Questo libro però parla di altre verità, già note eppure ignorate. E che suonano come un esplicito atto d’accusa.
Declich smonta infatti dettagliatamente tutte le tesi che inseriscono la tragica storia di Giulio Regeni nel quadro di un disegno “misterioso”, le cui trame andrebbero scoperte. Ne sono fiorite molte, con il dittatore al-Sisi in qualità di complottista numero uno, ma anche con gran parte dell’informazione italiana a confondere le acque. Trattando la vicenda come un caso eccezionale infatti sono venute fuori numerose quanto improbabili ipotesi su “retroscena” da spy story, che infangano la memoria di Giulio e trasformano il carnefice – il regime egiziano – in vittima.
L’autore ripercorre la storia egiziana dalla rivoluzione del 2011 a oggi, dimostrando come in realtà dietro quest’omicidio ci sia un ordinario Stato di polizia in cui restrizioni di libertà e sparizioni non sono affatto un’eccezione. E svela anche i rapporti di connivenza tra questo regime e l’Italia, primo partner commerciale dell’Egitto in Europa con legami che vanno oltre il mero dato economico, accordi sulle politiche migratorie e una rivendicata amicizia tra al-Sisi e Matteo Renzi.
Quello di Giulio Regeni – sostiene l’autore – doveva essere trattato, da subito, come un caso politico e non come un caso giudiziario, perché il capo di un regime che tortura i suoi cittadini e quelli stranieri non può e non deve sfuggire dalla responsabilità di quei crimini.

Sabato 18,30 giugno alle 18,30 GRIOT presenta il libro “Giulio Regeni, le verità ignorate”. Parteciperanno all’incontro l’autore Lorenzo Declich e il giornalista di Vice Italia Leonardo Bianchi. Vi aspettiamo!

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Weekend etiope: mercatino + aperitivo!

Sabato 11 e domenica 12 giugno torna da GRIOT il mercatino etiope!

Nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 giugno GRIOT ospiterà il mercatino di artigianato tessile etiope dell’Associazione Culturale Panafrica, con prodotti provenienti direttamente dall’Etiopia o elaborati dal laboratorio WUBETU: sciarpe, borse, portafogli, braccialetti, camicie estive, tovaglie, copriletto, gabi, cinture ricamate…

astereef608284b9d43bbffda0b225dc6fae5I prodotti, coloratissimi e gioiosi,  sono lavorati in modo artigianale, interamente a telaio ed utilizzando esclusivamente cotone e fibre naturali.

Sarà un’occasione per conoscere Aster, l’insegnante di amarico di GRIOT, che offrirà  pane, thé e caffè etiopi.

Domenica 12 dalle 18,00 alle 19,30 APERITIVO ETIOPE con degustazioni di cibo accompagnati da cocktail (offerta 10€).

L’aperitivo è su prenotazione (obbligatoria), i posti sono limitati. Per riservare uno o più posti scrivete una mail a [email protected] entro venerdì 10 giugno.

Vi aspettiamo!

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10 anni! – I nostri consigli di lettura per festeggiare il compleanno di GRIOT

Come sapete domenica 5 giugno è il compleanno di GRIOT: 10 anni di incontri, eventi, workshop, corsi…ma prima di tutto di libri!
E allora qual è il modo migliore per festeggiare se non comprare un libro? Per facilitarvi nell’impresa della scelta (sappiamo quanto sia ardua, siamo libraie!) abbiamo preparato delle liste che spaziano dall’Africa al Medio Oriente, dall’Atlantico nero all’Italia meticcia, dalla narrativa alla saggistica, dai classici alle ultime novità…insomma ce n’è per tutti i gusti, date un’occhiata!
Se avete già scelto il vostro titolo e non volete rischiare di non trovarlo scriveteci una mail a [email protected] per prenotarlo. Ci vediamo domenica alla festa…non portate regali, comprate un libro (anche due)!

I 5 preferiti di GRIOT

metàChimamanda Ngozi Adichie, Metà di un sole giallo (Einaudi 2016)
Un indimenticabile romanzo corale che racconta i terribili anni della guerra civile nigeriana.

Binyavanga Wainaina, Un giorno scriverò di questo posto (66th and 2nd 2013)
Un romanzo di formazione intenso e ricco di humor che racconta le tante Afriche attraversate dall’autore nel tortuoso percorso alla fine del quale è diventato scrittore

Jacques Stephen Alexis, Gli alberi musicanti (Edizioni Lavoro 2005)
I potenti dèi del voodoo haitiano sullo sfondo dei rivolgimenti politici che attraversano l’isola caraibica negli anni ’40. Un classico della letteratura postcoloniale

Maryse Condé, Segù. Le muraglie di terra (Edizioni Lavoro 2003)
Un’affascinante e ricchissima saga africana che si dipana attraverso gli ultimi tre secoli in Mali

Ken Saro-Wiwa, Sozaboy (Baldini Castoldi & Dalai 2005)
Un romanzo straordinario sull’insensatezza della guerra, opera di uno degli scrittori simbolo dell’Africa contemporanea, trucidato dal regime nigeriano nel 1995 per la sua militanza a favore del popolo Ogoni del Delta del Niger.

Le 5 novità di narrativa africana

i-pescatoriChigozie Obioma, I pescatori (Bompiani 2016)
Mito e storia familiare si intrecciano in questo tragico e bellissimo romanzo di formazione nigeriano

Helen Oyeyemi, Boy, Snow, Bird (Einaudi 2016)
La scrittrice britannica di origine nigeriana rivisita la favola di Biancaneve, dando vita ad un romanzo che racconta la natura inafferrabile dell’identità

Teju Cole, Punto d’ombra (Contrasto 2016)
Un eccentrico progetto che mette insieme fotografie e parole del grandissimo fotografo e scrittore nigeriano

Nadine Gordimer, Il saccheggio (Feltrinelli 2016)
Gli ultimi racconti inediti della scrittrice sudafricana Premio Nobel per la letteratura: una sintesi perfetta della sua produzione letteraria

Alexander McCall Smith, Il salone di bellezza per piccoli ritocchi (Guanda 2016)
L’ultimo caso della signora Ramotswe, la detective più famosa del Botswana

Le 5 novità di narrativa del Medio Oriente

damascoSuad Amiry, Damasco (Feltrinelli 2016)
La grande scrittrice palestinese racconta il magico passato della capitale siriana, attraverso un’appassionante saga familiare che sconfina nel drammatico presente

Abbas Khider, I miracoli (Il Sirente 2016)
Una moderna fiaba sulla condizione di rifugiato, che l’autore iracheno ha vissuto in prima persona

Haddad Saleem, Ultimo giro al Guapa (e/o 2016)
La primavera araba raccontata attraverso gli occhi di un giovane ragazzo omossessuale, tra marginalità, ribellione e repressione

Shady Hamadi, Esilio dalla Siria (Add 2016)
Dopo il grande successo deLa felicità araba”, Hamadi torna ad intrecciare la storia della Siria e la sua esperienza personale con lo scopo di rompere il muro di indifferenza e assuefazione che avvolge le tragiche vicende del Paese

Mohammed Dibo, E se fossi morto? (Il Sirente 2015)
Attraverso le vicende biografiche dell’autore, a partire dall’iniziale equivoco che dà il titolo al libro, il lettore ha sensazione di vivere in prima persona i drammi e le contraddizioni della Siria contemporanea, dal 2011 ad oggi

Le 5 novità di saggistica

trameeilmondoTa-Nehisi Coates, Tra me e il mondo (Codice 2016)
Cosa vuol dire per un afroamericano, per il corpo di un afroamericano, vivere nella società statunitense contemporanea? Il giornalista di Baltimora lo racconta senza mezzi termini in questo libro straordinario

Lorenzo Declich, Giulio Regeni. Le verità ignorate (Alegre 2016)
Una lucida decostruzione delle tante tesi “da spy story” sorte attorno alla tragica morte di Giulio Regeni, che contestualizza, invece, il suo omicidio nella recente storia egiziana e nell’odierno Stato di polizia che limita le libertà di tutti, attivisti egiziani e stranieri
Angela Davis, Autobiografia di una rivoluzionaria (Minimum Fax 2016)
La riedizione della biografia della mitica militante afroamericana, giovane filosofa, attivista comunista, leader delle Black Panther. Un testo che continua ad essere, a distanza di anni, un formidabile appello alla convergenza delle lotte.

Annamaria Rivera, La città dei gatti (Dedalo 2016)
Un’etnografia animalista e antispecista della splendida città marocchina di Essaouira, in cui l’analisi antropologica e la narrazione in prima persona si intrecciano e si alternano vivacemente

Giuliano Santoro, Al palo della morte (Alegre 2015)
Prendendo le mosse  dall’omicidio del giovane pakistano Shahzad nel quartiere romano di Tor Pignattara, l’autore – muovendosi tra diversi stili di narrazione, tra passato e presente – propone una ricca riflessione sul razzismo e le sue molteplici implicazioni nella periferia contemporanea

I 5 classici africani

Amos Tutuola, La mia vita nel bosco degli spiriti (Adelphi 1983)
Il libro più famoso del capostipite della letteratura nigeriana, un classico per eccellenza: un caleidoscopio di favole, del genere più alto e immortale, ambientate in diverse Città degli Spiriti.

SogniInTempoDiGuerraAhmadou Kourouma, Allah non è mica obbligato (e/0 2014)
Un dodicenne è il protagonista di questo travolgente romanzo del celebre scrittore ivoriano. Un’odissea che attraversa la tragica realtà degli eserciti dei bambini soldato

Ngũgĩ Wa Thiong’o, Sogni in tempo di guerra (Jaca Book 2012)
Le scrittore kenyano, tra i più grandi autori africani viventi, fonde il racconto della sua infanzia e adolescenza con quello dei grandi eventi storici (la lotta per l’indipendenza del Kenya, repressioni del governo britannico e il mondo kenyano post-indipendenza).
Baltasar Lopes, Chiquinho (Edizioni Lavoro 2009)
Una storia di formazione e di memoria che racconta l’esperienza della migrazione. Il romanzo più importante del padre della letteratura capoverdiana, tra le opere stimate dall’Unesco come «patrimonio dell’umanità»
Tayeb Salih, La stagione della migrazione a Nord (Sellerio 2011)
Il celebre scrittore sudanese racconta la storia di un intellettuale arabo lacerato tra la cultura tradizionale e l’educazione in un importante college inglese
I 5 consigli di Editoriaraba (grazie Chiara Comito!)

jouvence-qabbani-mie-poesie-belle.inddElias Khury, La porta del sole (Feltrinelli 2014)
L’amore e la vita al tempo della tragedia dei palestinesi

Jabbour Douaihy, San Giorgio guardava altrove (Feltrinelli 2012)
L’identità libanese alla prova della guerra civile, tra Tripoli e Beirut
Ahmad Saadawi, Frankenstein a Baghdad (e/o 2015)
Il realismo magico nell’Iraq contemporaneo, tra nuove e vecchie creature mostruose
Mahmud Darwish, Il giocatore d’azzardo (Mesogea 2015)
L’ultima raccolta poetica del più grande poeta arabo del Novecento
Nizar Qabbani, Le mie poesie più belle (Jouvence 2016)
La raccolta poetica per eccellenza del poeta siriano che cantò l’amore, l’eros e lo struggimento amoroso
 
I 5 gialli
mccallMoussa Konaté, Il commissario Habib. Due gialli in Africa (Del Vecchio 2015)
Due appassionanti gialli ambientati nel Mali contempora
neo, tra tradizione e progresso
Alexander McCall Smith, Precious e le scimmie. Il primo caso di Mma Ramotswe (Guanda 2015)
Una Precious Ramotswe di soli otto anni risolve il suo primo caso, ben prima di diventare la più famosa detective del Botswana. Il libro perfetto per condividere la passione per i gialli africani anche con i più piccoli!
Deon Meyer, Cobra (e/o 2015)
L’ultimo intrigante poliziesco del giallista sudafricano: un’indagine su dei misteriosi bossoli che portano incisa la testa di un cobra, sullo sfondo di una Citta del Capo post-apartheid
Tag Elsir, Il cacciatore di larve (Nottetempo 2013)
La divertente storia di un ex-agente segreto che vuole diventare scrittore ma si ritrova alle prese con la scomparsa del maestro cui aveva chiesto aiuto. Il romanzo sudanese è stato finalista del Premio Internazionale per la Narrativa Araba nel 2011
Pepetela, Jaime Bunda agente segreto (e/o 2006)
Un giallo denso di colpi di scena ambientato a Luanda, capitale caotica e multiforme dell’Angola.
I 5 afroitaliani
alifarah_comandante_sitoCristina Ubah Ali Farah, Il comandante del fiume (66th and 2nd 2014)
Un ragazzo, alle soglie dell’età adulta, alla ricerca di un passato che assume i contorni dell’immagine sfocata e quasi mostruosa del padre che ha abbandonato lui e la madre molti anni prima, e di un paese, la Somalia, che continua a vivere in un angolo della sua storia.
Igiaba Scego, Adua (Giunti 2016)
Il colonialismo italiano, la storia della Somalia negli anni ’70 e l’attualità delle tragedie nel Mediterraneo si intrecciano con la storia di Adua, giovane ragazza somala immigrata a Roma, e di suo padre
Kaha Mohamed Aden, Fra/intendimenti (Nottetempo 2010)
Una preziosa raccolta di racconti in cui l’esperienza autobiografica dell’autrice – nata a Mogadiscio e trasferitasi in Italia all’età di vent’anni – si intreccia con il desiderio di farsi portavoce di una narrazione collettiva
Gabriella Ghermandi, Regina di fiori e di perle (Donzelli 2007) 
Un lungo viaggio nel tempo e nello spazio, in cui scorrono la vita e le vicissitudini di una famiglia etiope nel periodo dell’occupazione italiana e della dittatura di Mengistù Hailé Malram
Amara Lakhous, Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio (e/o 2006)
Piazza Vittorio come la Via Merulana di Gadda nell’irresistibile racconto polifonico e multidialettale dello scrittore algerino Amara LakhousI 5 Premi Nobel
mandelaWole Soyinka, Aké, gli anni dell’infanzia (Jaka Book 2012)
Il capolavoro autobiografico del premio nobel nigeriano

Nagib Mahfuz, Miramar (Feltrinelli 2009)
Uno scrittore guarda Alessandria dalla finestra di una pensione e racconta le contraddizioni dell’Egitto dell’epoca (il libro venne pubblicato nel 1967)

Nadine Gordimer, Il conservatore (Feltrinelli 2009)
Spietato ritratto di un paese stretto nella morsa dell’apartheid, questo romanzo racconta le vicende di Mehring, un afrikaaner che insegue il mito della vita da gentiluomo di campagna isolato nella sua fattoria nei pressi di Johannesburg.
John Maxwell Coetzee, Scene di vita di provincia. Infanzia – Gioventù – Tempo d’estate (Einaudi 2016)
Un unico volume, recentemente edito da Einaudi, che raccoglie tre romanzi chiave per inquadrare le vicende esistenziali del grande scrittore sudafricano, tra violenza, straniamento e desiderio
Nelson Mandela, Il lungo cammino verso la libertà (Feltrinelli 1997)
La parabola esistenziale del padre del Sudafrica post-apartheid si intreccia e dà significato alla lotta di un intero popolo per la libertà e la dignità

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10 anni! Festa di compleanno di GRIOT

Domenica 5 giugno, a partire dalle 18, una grande festa con la musica del griot Madya Diebate e Daniele di Pentima della Med Free Orchestra per celebrare la resistenza di un pezzetto di Africa e Medio Oriente nel cuore di Trastevere

LocandinafestaLa Libreria GRIOT è nata nel 2006 con lo scopo di promuovere la produzione letteraria e intellettuale di autori africani e della diaspora, in quanto espressione di culture tran-snazionali e di nuove inedite identità cosmopolite. Nel corso del tempo la libreria si è a
perta al Medio Oriente, con la stessa volontà di esplorare e raccontare la ricchezza, il dinamismo e la complessità di mondi che erano – e continuano ad essere – descritti come monolitici e privi di sfumature, quando non dichiaratamente “primitivi” e “tribali”.
In questi dieci anni abbiamo organizzato e condiviso con voi più di 600 eventi, un festival letterario, decine di corsi di lingua e workshop sull’Africa, il Medio Oriente, le diaspore e le migrazioni.
Tenere aperta una piccola libreria indipendente e “di nicchia” in anni come questi non è stato facile, ma qualche tempo fa, di fronte allo spettro della chiusura, le libraie di GRIOT hanno deciso ostinatamente di resistere, perché sono convinte che proprio in questo momento storico un luogo come GRIOT sia una risorsa preziosa per non soccombere alla pervasività dei discorsi dominanti e dei nuovi razzismi, uno spazio di riflessione e di incontro a cui noi per prime non vogliamo rinunciare.
È per tutte queste ragioni che la libreria GRIOT vuole festeggiare i suoi primi 10 anni insieme a tutti gli amici e i sostenitori che sono stati parte attiva del progetto di resistenza culturale di GRIOT!


L’appuntamento è per domenica 5 giugno dalle ore 18 in Via di Santa Cecilia 1/A per una serata di festa, musica e drink assieme a Madya Diebate e Daniele Di Pentima della Med Free Orchestra.

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Presentazione del libro "Miroirs/Specchi" di Alfonso Canale

Venerdì 27 maggio alle 18,30 GRIOT presenta la raccolta di poesie “Miroirs/Specchi” di Alfonso Canale
A presentare il libro assieme all’autore ci sarà Simone Palmieri
“Miroirs/Specchi” è un viaggio poetico in italiano e in francese che l’autore racconta così:

miroirs2“La duplicità linguistica dell’opera, principale peculiarità, si lega alle fondamentali tematiche che cerco di affrontare, disturbare, ‘poetare’ nella silloge: si tratta di un viaggio, di un incontro/scontro con il mondo, l’alterità per eccellenza, e l’altro ‘umano’, quello fuori-di-sé e quello dentro-di-sé. E’ una ricerca ch’inizia in un momento di crisi, quale può essere la ‘crisi’ di questi primi venti anni del XXI secolo, e che investe ogni aspetto del mio io, dell’io umano, e della realtà che ‘scriviamo’ ogni giorno e che, a sua volta, ci ‘scrive’.
L’alterità è l’elemento di disturbo e di scacco all’origine del ‘movimento’ dei singoli poemi, un leitmotiv conduttore che abbraccia e lega tutte le composizioni, tutti questi frammenti di uno stesso specchio (il mio, il mondo che mi circonda) ritrovatosi frammentato, plurimo, diverso, altro. La raccolta dunque si pone come viaggio di maturazione, di ricerca della propria e dell’altrui identità. Ed il confronto con l’altro muove, decostruisce e rinvigorisce la poesia, questo ‘fare poetico’: quell’altro della dimensione ‘comune’, ‘quotidiana’, di quei sparsi frammenti del proprio essere (anche oscuri e nascosti) incarnati dall’universo di segni e individui che ci circondano; anche l’alterità dei popoli e civiltà, quelle francesi immerse nel liquido della cultura europea, quella del mondo arabo-musulmano, i suoi echi ridondanti, così familiari, così temuti e quella della ‘mediterraneità’ che ci diversifica e ci accomuna. E la dialettica intrinseca nella derridiana différence che muove, smuove, terremota convinzioni, culture, tempi e luoghi, ogni tentativo definitorio.
Tutta la mia poesia di questa raccolta è il disperato tentativo di ritrovare una propria identità, ‘re-incollare’ di nuovo i tasselli del mosaico personale ( e comune) dell’essere più profondo, cercando il superamento definitivo delle opposizioni (che animano, vivificano, ma spesso uccidono il nostro tempo) in una dimensione di ‘armonia disarmonica’ delle diversità, degli infiniti possibili ‘fenomeni’ dell’essere, della connessione, dell’ibrido nello ‘spazio’ pericoloso e rivoluzionario dell’ipertestualità. E quindi ecco che i miei versi pullulano di ossimori, metafore volte a conciliare le opposizioni, a sintetizzarle, a sottolinearne la reciproca necessità; e di assonanze, consonanze, sistemi rimici volti a disturbare il lettore, suggerendo un significato altro. E il tentativo di sondare altre vie, oscure, tenebrose nella notte (elemento particolarmente significativo) che tutto ingolla, tutto distrugge, slega per creare nuovi legami: la poesia è il suo canto…il canto della notte. Ogni poema può esser definito ‘cubista’ per il suo tentativo di spulciare, rovistare nelle viscere delle idee, delle ispirazioni, delle immagini, farvi immergere il lettore, a 360°, per trovare uno spiraglio di ‘novità’ assoluta.
Queste sono le linee guida essenziali che caratterizzano l’opera e che si declinano in varie sfaccettature, vari perni tematici che la scandiscono: il rapporto con il mondo, l’osservazione, il proto-tentativo di un manifesto programmatico che mi definisca, come poeta o poetucolo, agguanti per un attimo la poesia, definendone il suo ruolo, il suo destino (Un’abbuffata, un gran galà, una visione); la volontà di vita, la sorpresa, la paura nell’incontro con la vita stessa, il tentativo di definizione, il limbo tra sogno e realtà (Aysha De La Vie); il Mare Nostrum, teatro, platea, foro di culture, popoli, idee, religioni, la descrizione appropriatrice di una realtà, una storia, una ‘vergogna storica’ (cit. Khaled Khalifa) che sta ridisegnando il mondo e il mare come simbolo di naufragio, libertà, speranza, inizio e tragica fine (Mare Nostrum); l’amore, il desiderio, la pulsione, la ‘mancanza’, la pienezza dell’esperienza dell’Eros, i suoi compagni, i suoi nemici, la novità di questa dolce devastante inondazione, il tentativo di rinchiuderla in uno spazio definitivo, la sensazione d’aver trovato una colla per riaccorpare i frammenti del proprio essere, ma forse più la definitiva accettazione della sua frammentarietà (Eros & Co.); e la fine (non definitiva) di questo viaggio la si trova nell’ultima macro-sezione dove si ricerca, attraverso la memoria, il ricordo, di fissare momentaneamente la ‘nuova’ identità ‘conquistata’ e accettata così com’è, ovvero plurima, diversa, differenziata, meravigliosamente instabile.”

Vi aspettiamo venerdì 27 maggio alle 18,30 per la presentazione di “Miroirs/Specchi” con l’autore Alfonso Canale e Simone Palmieri!

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Presentazione del libro "Lagos Calling. Nollywood e la reinvenzione del cinema in Africa" a cura di Alessandro Jedlowski e Giovanna Santanera

Domenica 29 maggio alle 18 GRIOT presenta il libro “Lagos Calling. Nollywood e la reinvenzione del cinema in Africa”

A discuterne con l’antropologo Alessandro Jedlowski, curatore del volume assieme a Giovanna Santanera, ci sarà Leonardo De Franceschi, docente di Teorie e pratiche postcoloniali del cinema e dei media all’Università di Roma Tre

lagoscallingDalla fine degli anni Ottanta in poi, l’emersione del fenomeno della produzione video in Africa ha radicalmente trasformato il panorama della produzione mediatica continentale, creando nuovi spazi di espressione, nuove forme di imprenditoria e nuovi modelli culturali. Il fenomeno video, grazie alla sua particolare storia e alle sue specificità, ha contribuito a scuotere l’ambiente della cinematografia africana, a suo modo prigioniero di definizioni imposte dall’esterno, per dare il via a una “reinvenzione dall’interno” del cinema in Africa, non soltanto per quel che riguarda le forme estetiche e narrative adottate, ma anche in relazione alle strutture economiche della produzione e della circolazione di film africani all’interno del continente.
Questo volume della collana di Studi Postcoloniali di Cinema e Media introduce il pubblico italiano al dibattito scientifico emerso in relazione alla nascita e allo sviluppo dirompente della produzione video in Africa, e in particolare in Nigeria, attraverso una collezione di saggi per la maggior parte tradotti dall’inglese, alcuni già pubblicati e altri scritti appositamente. La lista degli autori che hanno contribuito a questo volume unisce alcuni dei nomi più riconosciuti nel panorama ormai ventennale degli studi su questo fenomeno (come Jonathan Haynes, Jean-Paul Colleyn, Birgit Meyer, Abdalla Uba Adamu e Matthias Krings) a quelli di studiosi più giovani che, nel corso degli ultimi anni, hanno concorso in modo importante a rinnovare quest’area di studi con ricerche innovative e originali (come Katrien Pype, Anouk Batard, Ikechukwu Obiaya, Sara Pahor e i curatori di questa raccolta, Alessandro Jedlowski e Giovanna Santanera).

Vi aspettiamo domenica 29 maggio alle 18 per la presentazione di “Lagos Calling” con Alessandro Jedlowski e Leonardo De Franceschi!

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"Zomba Prison Project", "How Music Dies (or Lives)" e "Razzismo all'italiana". Incontro con Ian Brennan e Marilena Delli Umuhoza

Martedì 26 luglio alle 18,30 GRIOT ospita un incontro con il produttore Ian Brennan e la fotografa e documentarista Marilena Delli Umuhoza, durante il quale verranno presentati i libri “How Music Dies (or Lives)” e “Razzismo all’italiana” insieme al cd “Zomba Prison Project”

ian brennan9788854890565Direttamente dalla California, il produttore Ian Brennan (Jovanotti, Green Day, Fugazi…), nominato a 4 Grammy e vincitore di uno, presenterà il suo libro “How Music Dies (or Lives)”. Un viaggio attraverso gli anni di registrazione in America, Africa, Asia e Europa e la sua battaglia per la democrazia nelle Arti. Filmati e musiche che ci condurranno in villaggi remoti, deserti in guerra, ghetti dimenticati.

Insieme a lui, Marilena Delli Umuhoza, fotografa e documentarista sua collaboratrice, che presenterà il libro “Razzismo all’italiana”: memoir di un’italo-ruandese cresciuta a polenta e razzismo nella roccaforte leghista per eccellenza: Bergamo. Una trasformazione da ragazza bianca a nera, costellata di bambole bianche, saponi sbiancanti, intrugli alliscianti, morti e resurrezioni.

Insieme parleranno anche di “Zomba Prison Project”, l’album dei carcerati a cui hanno lavorato insieme in Malawi e che è valso loro una candidatura ai Grammy di quest’anno.

Vi aspettiamo martedì 26 luglio alle 18,30 per un incontro musicale e letterario con Ian Brennan e Marilena Delli Umuhoza, da non perdere!

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Presentazione del libro "Il protagonismo delle donne in terra d'Islam" a cura di Leila Karami e Biancamaria Scarcia Amoretti

Sabato 28 maggio alle 18 GRIOT presenta “Il protagonismo delle donne in terra d’Islam” a cura di Leila Karami e Biancamaria Scarcia Amoretti.

Ne discuterà assieme alle autrici Cristiana Baldazzi, docente di letteratura araba presso l’Università di Trieste

protagonismoUn eccentrico “testo di storia”, che parte dalla centralità della realtà delle donne nel mondo musulmano. Mondo musulmano che non è certo un tutto unitario. Il movimento emancipatorio delle donne per i diritti nell’ambito famigliare e sociale, il “femminismo di Stato”, il “femminismo islamico”, sono fenomeni trasversali a questo mondo vastissimo, ma vanno collocati in contesti storici e geografici molto diversi tra loro. Le storie dei singoli paesi – i cui confini sono sempre mutati, dalla stagione degli Imperi al periodo coloniale e post coloniale – si assomigliano e si diversificano, dall’Egitto alla Siria, al Maghreb; altri sono casi a sé, come, per diverse ragioni, la Palestina, la Turchia, l’Iran; altri ancora vivono drammi senza fine, come l’Iraq, l’Afghanistan, la Somalia, e sono attraversati da contraddizioni profonde, come il Pakistan e la Penisola araba, fino a casi ancora poco conosciuti come l’Indonesia. Queste diverse storie vengono ricostruite intrecciandole con le condizioni di vita e il protagonismo delle donne, ma non senza aver prima illustrato l’islam, i suoi testi, la sua storia, le divisioni religiose. Oggi la situazione è drammatica, ma, secondo le autrici, sarebbe sviante credere che ciò non renda ancor più combattivo e propositivo il protagonismo delle donne musulmane che questo libro vuole illustrare.

Sabato 28 maggio alle 18 GRIOT vi invita alla presentazione del libro “Il protagonismo delle donne in terra d’Islam” a cura di Leila Karami e Biancamaria Scarcia Amoretti, alla presenza delle curatrici e di Cristiana Baldazzi, docente di letteratura araba presso l’Università di Trieste. Vi aspettiamo!

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La repressione della società civile in Egitto. Incontro con Nancy Okail

Martedì 17 maggio alle 18 GRIOT, in collaborazione con Amnesty International, nell’ambito della campagna “Verità per Giulio Regeni”, vi invita all’incontro “La repressione della società civile in Egitto” con l’attivista egiziana Nancy Okail che si terrà presso il Teatro Formiche di Vetro (Via dei Vascellari 40)

okailNancy Okail è direttrice del Tahrir Institute for Middle East Policy, già direttrice di Freedom House al Cairo e per questo condannata a cinque anni di carcere nel processo contro 43 Ong accusate di usare fondi esteri per istigare alla rivolta in Egitto.

A discutere assieme a lei ci saranno Paola Caridi, scrittrice e storica, autrice di “Arabi invisibili”, “Hamas”, “Gerusalemme senza Dio” e del blog su politica e pop culture araba invisiblearabs e Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Modererà l’incontro Azzurra Meringolo, caporedattrice di Affarinternazionali.it e autrice de “I ragazzi di piazza Tahrir”.

 

L’incontro “La repressione della società civile in Egitto” con Nancy Okail, Paola Caridi, Riccardo Noury e Azzurra Meringolo si terrà martedì 17 maggio alle 18 presso il Teatro Formiche di Vetro, in Via dei Vascellari 40 (a pochi passi da GRIOT!).

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In versi con Anthony Phelps, poeta e scrittore haitiano

Sabato 14 maggio alle 18 GRIOT vi invita ad un reading di poesia haitiana alla presenza dell’autore Anthony Phelps
« Nomade je fus de très vielle mémoire »…

phelpsAnthony Phelps, poeta e scrittore, è nato a Port-au-Prince, Haïti nel 1928. Nel 1961 è tra i fondatori del gruppo Haïti Littéraire e Semences ed è l’anima della troupe teatrale “Prisme” di Radio Cacique. Dopo la reclusione per motivi politici sotto la dittatura di Duvalier, Anthony Phelps è forzato all’esilio, a Montreal, in Canada. Da allora si definisce poeta “pellegrino” e porta la sua poesia dal Quebec al Messico, all’Andalusia, ai Caraibi, alla Francia, all’Italia… Phelps ha vinto per due volte il Premio di poesia “Casa de las Américas” di Cuba. Autore di una ventina di raccolte di poesie, ma anche di romanzi, novelle e racconti, le sue opere sono tradotte in spagnolo, inglese, russo, tedesco e italiano e compaiono nei programmi delle università americane di Princeton, Saint Michael’s College (Vermont) e Iowa State University.

Sabato 14 maggio alle 18 GRIOT è lieta di ospitare Anthony Phelps per una lettura di poesia haitiana…vi aspettiamo!