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Presentazione online de "La civetta cieca" di Sadeq Hedayat (2020, Carbonio ed)

Martedì 14 aprile alle 18 GRIOT ospita sulla sua pagina facebook la presentazione di “La civetta cieca” di Sadeq Hedayat, pubblicato da Carbonio Editore. All’incontro virtuale parteciperanno l’iranista e islamologa Anna Vanzan, traduttrice del libro, e lo scrittore Giorgio Fontana. Per vedere la diretta seguite la nostra pagina 

Pubblicato a Bombay nel 1936, La civetta cieca è una pietra miliare della letteratura iraniana moderna, finalmente tradotto da Anna Vanzan dalla sua versione originale in lingua persiana.

La civetta cieca è una storia di discesa agli inferi senza ritorno, un viaggio allucinato eppur consapevole negli abissi della coscienza. Quasi fosse un sonnambulo, la mente ottenebrata da oppio e alcol, Hedayat, nella voce di un miniaturista di portapenne, ripercorre le vicende di un’intera vita, in un fluire di immagini che attraversano il giorno e la notte, l’amore e la morte. Il resoconto lirico e terribile di questo viaggio è un libro senza tempo che appartiene a buon diritto ai capolavori del Novecento. Il simbolismo e l’esistenzialismo francese, alla cui scuola Hedayat si era formato, incontrano la cultura orientale in un componimento di rara profondità e bellezza.

Sadeq Hedayat (Teheran, 1903 – Parigi,  1951) è stato tra i massimi intellettuali  iraniani del XX secolo. Di famiglia nobile, frequentò un liceo francese a Teheran, per poi trasferirsi in Belgio, a Parigi e successivamente in India. Studioso della letteratura occidentale, della storia e del folklore dell’Iran, tradusse numerose opere in persiano e fu autore di romanzi, raccolte di racconti, saggi critici e opere teatrali. Morì suicida a Parigi. La civetta cieca poté cominciare a circolare in Iran soltanto nel 1941, dopo l’abdicazione di Reza Shah Pahlavi, e tuttora subisce  una forte censura in patria.

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Circolo di Lettura di GRIOT: "Una birra al circolo del biliardo" di Waguih Ghali (2019, Francesco Brioschi Editore)

Sabato 14 marzo alle 18, incontro del Circolo di Lettura di GRIOT per discutere di “Una birra al circolo del biliardo” di Waguih Ghali (2019, Francesco Brioschi Editore).

Una birra al circolo del biliardo è un cult della letteratura egiziana moderna, pubblicato nel 1964 in inglese e ambientato al tempo della crisi di Suez. Il protagonista è un giovane e ricco dandy del Cairo, che passa le sue serate a bere e giocare in un club notturno, disgustato dalla guerra, affascinato ma allo stesso tempo deluso dall’Occidente, amareggiato dal suo paese che però ama profondamente. Un romanzo che i giovani egiziani hanno riscoperto nel momento rivoluzionario post 2011, riconoscendosi nei turbamenti e nelle delusioni del protagonista, e che da allora è diventato un vero e proprio bestseller.

L’appuntamento per parlarne è il 14 marzo 2020 alle 18. L’incontro è aperto anche a chi non ha letto il libro (ma poi non lamentatevi se vi sveliamo la trama!)

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Libri viaggianti da GRIOT a Lampedusa con Ibby Italia

Venerdì 28 febbraio alle 19, vi raccontiamo del nostro progetto “Libri viaggianti da Roma a Lampedusa” insieme a Giulia Franchi e Maddalena Lucarelli di Ibby Italia. 

La Biblioteca di Lampedusa è stata aperta nel 2017 ed è gestita da ragazzi e adulti volontari dell’isola, nata da un’idea di Deborah Soria, libraia romana di Ottomassimo, libreria trasteverina dedicata alla letteratura per l’infanzia e realizzata con Ibby, una organizzazione internazionale che promuove la diffusione dei libri per bambini e ragazzi.

Dopo aver costruito un bellissimo catalogo per l’infanzia, adesso la Biblioteca ha bisogno di libri per adulti e ha chiesto a GRIOT e ai suoi lettori di aiutare a comporre uno scaffale con testi di scrittori e scrittrici provenienti dall’Africa sub-sahariana e dal mondo arabo, nelle loro versioni originali (in francese, inglese e arabo) e in traduzione, per stimolare anche gli adulti italiani e migranti a frequentare la biblioteca.

GRIOT quindi ha lanciato la campagna “Libri viaggianti da Roma a Lampedusa” per raccogliere donazioni per comprare i libri che verranno mandati alla Biblioteca e ai suoi lettori.

Venerdì 28 faremo una chiacchierata con Giulia a Maddalena di IBBY Italia che ci racconteranno come è nata la Biblioteca e tutti i progetti che hanno in serbo per chi la frequenta! Sarà l’occasione per comprare dei libri che faranno parte dello scaffale o di fare una donazione per acquistarli. 

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Cena etiope da GRIOT

Domenica 1 marzo vi aspettiamo per il primo appuntamento con le Cene Culturali di GRIOT. Dalle ore 19,30, Aster Carpanelli, l’insegnante di lingua amarica di GRIOT, porterà succulenti piatti della cucina etiope per una cena vegetariana e ci racconterà della sua terra. 

Il menu della serata ethiopian-foodsarà composto da shiro wot a base di legumi, misir wot a base di lenticchie, atikilt wot a base di verdure e sigha wot  con manzo (ovvero lo zighini!). Il tutto sarà accompagnato dall’injera e da bevande.

I posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione entro giovedì 27 febbraio scrivendo a [email protected] o chiamando lo 0658334116 
Costo della cena, quale sostegno all’Associazione Culturale Panafrica: 18€ (vino escluso).

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Weekend etiope da GRIOT, mercatino di artigianato tessile!

Sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo torna il nostro appuntamento con l’Etiopia e i tessuti di WUBETU. 

Nelle giornate di sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo GRIOT ospiterà il mercatino di artigianato tessile etiope dell’Associazione Culturale Panafrica, provenienti direttamente dall’Etiopia o elaborati dal laboratorio WUBETU: sciarpe, borse, portafogli, tovaglie, copriletto, cinture ricamate, cestini e numerosi bellissimi Gabi, tessuti da mani esperte su antichi telai.

I prodotti, coloratissimi e gioiosi,  sono lavorati in modo artigianale utilizzando esclusivamente cotone e fibre naturali.

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Presentazione di "Esengo" di Alessandro Cosentino (2019, NeoClassica edizioni)

Sabato 22 febbraio alle 18, GRIOT ospita la presentazione di “Esengo. Pratiche musicali liturgiche nella chiesa congolese di Roma” di Alessandro Cosentino. Con l’autore partecipano le docenti di Etnomusicologia Grazia Portoghesi Tuzi (Università La Sapienza di Roma) e Serena Facci (Università Tor Vergata di Roma).

Ogni domenica mattina in piazza di Pasquino a Roma, nei pressi di piazza Navona, si può udire un sound coinvolgente caratterizzato da andamenti ritmici provenienti dal cuore dell’Africa. Si tratta del coro Bondeko che anima il rito cattolico zairese nella chiesa della Natività di Gesù; esengo è la parola che in lingua lingala significa “gioia”.

Il volume è il risultato di una ricerca etnomusicologica condotta nella comunità congolese dal 2013, primo di una serie di monografie dedicate ad altri luoghi di culto frequentati da immigrati nella città di Roma. Esengo, realizzato in forma dialogica, si apre con un’introduzione storica del cristianesimo in Congo per poi focalizzarsi sulla storia della preziosa realtà congolese della chiesa della Natività. Seguono analisi e trascrizioni musicali di alcuni brani significativi del repertorio liturgico e un focus sulle pratiche musicali della Settimana Santa. Chiude il volume una sezione dedicata alle storie dei protagonisti del coro Bondeko. Esengo è corredato da un apparato multimediale che comprende fotografie e filmati documentati sul campo, disponibili alla pagina Multimedia di NeoClassica.

Il volume è stato realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” e con l’Ufficio Migrantes di Roma.

Alessandro Cosentino ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia, Scienze e Tecniche della Musica presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” dove è cultore della materia in Etnomusicologia. È docente di ruolo di Musica nella Scuola secondaria di I grado. Membro dell’International Council for Traditional Music, è redattore della rivista Etnografie Sonore / Sound Ethnographies.

Per NeoClassica, Alessandro Cosentino ha curato, insieme a Giorgio Adamo, Music traditions change and creativity in Africa.

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LIBRI VIAGGIANTI. DA ROMA A LAMPEDUSA

Nel 2020 GRIOT ha un nuovo obiettivo: portare tanti libri a Lampedusa!

Il progetto è semplice: creare un piccolo “scaffale GRIOT” nella Biblioteca IBBY di Lampedusa! Un angolo con testi di scrittori e scrittrici provenienti dall’Africa sub-sahariana e dal mondo arabo, nelle loro versioni originali (in francese, inglese e arabo) e in traduzione, per aprire una finestra sulla straordinaria ricchezza culturale di luoghi lontani ma sempre più vicini, che a Lampedusa si incontrano e si incrociano. L’obiettivo? Offrire ai frequentatori della biblioteca, lampedusani e non, la possibilità di leggere capolavori classici o contemporanei e di conoscere (o riconoscere) storie e tradizioni.

Per questo progetto chiediamo il vostro aiuto. Da oggi tutti voi potrete acquistare uno dei libri che abbiamo selezionato vendendo da GRIOT o anche lasciando un contributo con cui costruiremo un fondo cassa da utilizzare per questo progetto. Se siete lontani da Roma ma vi piace quello che vogliamo fare, potete contribuire con una donazione via Paypal.




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Circolo del Libro di GRIOT: "Kintu" di Jennifer Nansubuga Makumbi (2019, 66th&2nd)

Domenica 2 febbraio alle 18 le lettrici e i lettori del Circolo del Libro di GRIOT si incontrano per parlare di “Kintu” di Jennifer Nansubuga Makumbi.

Dopo “Una piccola morte” dello scrittore saudita Mohamed H. Alwan, il Circolo del Libro di GRIOT cambia continente e si sposta in Uganda per leggere uno dei romanzi africani più interessanti degli ultimi anni. Pubblicato a novembre 2019 da 66th&2nd, “Kintu” di Jennifer Nansubuga Makumbi, racconta la storia di Kintu, governatore di una provincia del Regno di Buganda alla metà del XVIII secolo, e di cinque dei suoi discendenti che dovranno affrontare le conseguenze di una maledizione scagliata contro il loro avo. “Kintu” è un romanzo che attraverso il racconto storico affronta temi come la mascolinità, l’omosessualità, la famiglia, la costruzione di un’identità nazionale, la malattia mentale.
Dalla recensione di Lesley Nneka Arimah su The Guardian “La bellezza del libro è che fotografa delle istantanee di differenti periodi della storia dell’Uganda, attraverso personaggi dinamici e avvincenti, con interessanti storie personali. Kintu è stato salutato come “Il grande romanzo ugandese” e merita questa definizione. Se da una parte Makumbi racconta la storia ugandese, dall’altra sovverte le convinzioni degli ugandesi su ciò che sono come popolo, interrogando la concezione comune di genere, religione e salute mentale. E guarda al patriarcato non attraverso le conseguenze che può avere per le donne ma da una prospettiva maschile (…) Il risultato è un libro che – come nel rovesciamento del mito di Kintu – esamina gli oneri del patriarcato degli uomini africani senza colpevolizzare le donne.”
Come si partecipa al Circolo del Libro? Basta leggere il libro e venire al prossimo incontro del 2 febbraio!

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Presentazione de "La nostra identità è Gesù Cristo" di Osvaldo Costantini (Franco Angeli 2019)

Sabato 25 gennaio alle 18 GRIOT presenta il saggio “La nostra identità è Gesù Cristo. Pentecostalismo e nazionalismo tra gli eritrei e gli etiopici a Roma” di Osvaldo Costantini.
A dialogare con lui ci saranno gli antropologi Pino Schirripa e Alessandro Lupo (Sapienza Università di Roma).

Il libro indaga le dinamiche relative alla diffusione della religione pentecostale all’interno dei gruppi di immigrati etiopici ed eritrei a Roma. In particolare, l’attenzione è posta sulla creazione di uno spazio sociale religioso relativamente libero dalla politica e dalle identità nazionali, uno spazio in cui assorbire le vecchie conflittualità. Il metodo etnografico è lo strumento con cui si studiano gli eventuali rischi, collettivi e politici da un lato, individuali ed esistenziali dall’altro, che una tale creazione porta con sé.
Il volume analizza la tensione tra le religioni protestanti in Eritrei ed Etiopici anche in prospettiva storica, attraverso la ricostruzione dei conflitti derivanti dall’arrivo dei missionari cattolici o protestanti in un’area dove, nonostante la convivenza tra musulmani e cristiani ortodossi, questi ultimi sono storicamente legati al potere centrale.
L’etnografia rileva infine tutte le pratiche e i discorsi volti a operare una condanna della partecipazione politica, in chiave religiosa attraverso metafore e costruzioni simboliche contenute nelle profezie e nelle predicazioni.

Osvaldo Costantini 
ha conseguito la laurea triennale con Amalia Signorelli alla Federico II di Napoli, la specialistica e il dottorato alla Sapienza, con Pino Schirripa. È assegnista presso la Sapienza di Roma e visiting researcher presso l’Istituto per gli studi religiosi della Fondazione Bruno Kessler di Trento.

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Presentazione di "Musica migrante. Dall'Africa all'Italia passando dal Mediterraneo" di Luca D'Ambrosio (2019, Arcana Ed.)

Domenica 26 gennaio, alle 18, GRIOT ospita la presentazione del libro “Musica migrante. Dall’Africa all’Italia passando per il Mediterraneo” di Luca D’Ambrosio, pubblicato da Arcana Edizioni. Insieme all’autore partecipa Massimo Bernardi, Rai Isoradio. 

«È veramente importante oggi raccontare la storia della nostra musica mentre si segue la migrazione dei popoli africani» Angélique Kidjo

«D’Ambrosio prova a occuparsi delle musiche di un bacino vasto come quello dell’Africa settentrionale e dell’Africa subsahariana. Parte, come giusto, dalle fondamenta per arrivare anche ai nuovi generi di musica popolare urbana. Si concede anche lo sfizio di approfondire alcuni temi apparentemente marginali come gli archivi digitali africani e i musicisti di seconda generazione in Italia» Valerio Corzani

Il blogger e critico musicale Luca D’Ambrosio prendendo spunto dalle drammatiche testimonianze dei migranti arrivati in Italia all’inizio del terzo millennio, decide di partire alla scoperta delle musiche di un intero continente: l’Africa. È un viaggio narrativo intrapreso con curiosità, entusiasmo e persino un pizzico di incoscienza che, tuttavia, riesce a mettere in evidenza alcuni aspetti umani, storici, culturali e finanche statistici di un universo musicale estremamente vasto e multiforme. È il background di una nuova generazione costretta ad abbandonare la propria terra, giovani africani che hanno attraversato prima il deserto e poi il Mediterraneo nel rischioso tentativo di trovare un futuro migliore, portandosi dietro un bagaglio di suoni e memorie che viaggiano sempre di più sulla Rete.  Musica migrante è un libro sui generis che racconta e analizza con semplicità e leggerezza la “musica africana”, fra tradizione e nuove contaminazioni, alla luce di una società e di un mercato discografico sempre più globalizzati e digitali.