Sabato 22 maggio, ore 18. 30,Domenico Ricci presenta “Africa, boma ye! 30 anni di calcio africano”.
Il racconto di un ragazzo partito per allenare una squadra di calcio di serie A in Africa nel 1986: i suoi successi, le sue sconfitte, le sue avventure.
Non è un libro sul calcio, anche se di calcio se ne trova tantissimo. Non è un libro sull’Africa, anche se di Africa, quella vera, con colori, allegria e durezza, se ne parla dall’inizio alla fine. Non è neanche un libro sullo stato del calcio moderno, anche se di calcio visto dall’interno, dalla parte di chi procura i giovani migliori del mondo da tutto il mondo, se ne parla continuamente.
In questo libro Domenico Ricci ci racconta le storie del calcio in Africa, in Italia e nel mondo. Partendo dalle fatiche giovanili per conquistare i campetti sterrati di Kinshasa, fino ad arrivare alle storie del calcio moderno, con giovani stelle che è sempre più difficile difendere e mantenere pure.
Un’esperienza “dal vivo” in un mondo che allora cercava di uscire dal torpore di decenni e da catene di tipo moderno, più sofisticate, ma sempre solidamente saldate in ferri più che reali e concreti. Si narra del calcio africano, delle sue risate, della sua esilarante disorganizzazione dell’epoca: era una macchina potente che si stava mettendo in moto
“Si fa presto a dire Africa, non è come l’Olanda. Africa è Tunisia, Africa è Tanzania, Africa è Somalia, Africa è Zambia. Ma ancora di più, vorrei aggiungere, Africa nel calcio è quella che vediamo qui in Europa, Eto’O e Drogba, Sissoko e Adebayor, e Africa è quella che resta in Africa, gioca a calcio in Africa, sogna di lasciare l’Africa per confrontarsi con altri modi di giocare a calcio e per guadagnare qualcosa in più” (dalla prefazione di Gianni Mura)