Palm Wine Bar @ Griot – 24 aprile 2010, ore 19:00
Unidade, Luta, Progresso – Rivoluzione e musica nell’Africa portoghese.
Il Portogallo fu l’unico paese a fare del meticciato la linea principale della sua politica imperialista in Africa e in Sud America. Per questo, dopo cinque secoli di dominazione, le sue ex-colonie hanno sviluppato caratteristiche comuni e distintive rispetto ai paesi a loro vicini e al resto del mondo.
Fu proprio grazie all’unità di questa sorta di federazione creola che i popoli oppressi si liberarono dei loro oppressori. Nella prima metà degli anni ’70 gli eserciti di liberazione di Capo Verde, Guinea Bissau, Angola, Mozambico, Sao Tome e Principe si unirono per lottare contro il nemico comune. La musica dell’Africa lusofona di quegli anni riflette e rappresenta sia gli ideali rivoluzionari pan-africani che l’estetica creola sviluppatasi nei secoli sulle due sponde dell’Atlantico.
Categoria: Eventi passati
Prova tecnica!
grazie della pazienza
Sotto altri cieli. L'Oltremare nel movimento femminile italiano (1870-1915)
Domenica 9 maggio alle 18.30 sarà presentato il volume di Catia Papa “Sotto altri cieli. L’Oltremare nel movimento femminile italiano (1870-1915)”. Con un saggio introduttivo di Gabriella Bonacchi. Viella, 2009. Ne discuteranno con l’autrice Giulia Barrera e Rosanna De Longis.
L’immagine della “donna orientale”, le esotiche narrazioni di primitivi sensualismi e barbare segregazioni accompagnarono la nascita dei movimenti femminili europei tra Otto e Novecento. L’Oriente era l’altro da sé che illuminava i progressi intellettuali, sociali e civili delle donne occidentali, ma dall’Oriente veniva anche la conferma di una “schiavitù femminile” universalmente condivisa. Intorno al tema della donna ridotta a oggetto sessuale l’emancipazionismo femminile italiano dei primi decenni postunitari costruì la sua critica ai modelli di genere, alla minorità giuridica femminile, all’esclusione delle donne dalla cittadinanza. Una critica alle ambiguità del progresso occidentale che favorì il delinearsi di una posizione fermamente anticoloniale, sorda alla retorica della civilizzazione tanto più se portata con le armi. Questo libro intende fornire un contributo alla conoscenza della cultura femminista italiana ricollocandola nel contesto coloniale in cui nacque e si diffuse, nella convinzione che anche in Italia l’espansione africana abbia influito sulle modalità culturali e associative del movimento delle donne. Le radici dell’anticolonialismo femminista, la campagna per il ritiro dall’Africa all’indomani di Adua, ma anche i cambiamenti di rotta, le diverse strategie di legittimazione culturale e sociale maturate a inizio Novecento, i silenzi e gli entusiasmi di fronte all’impresa di Libia costituiscono i diversi capitoli di questa “storia coloniale” del primo femminismo italiano.
Catia Papa, assegnista di ricerca all’Università degli Studi Roma Tre, svolge attività di ricerca presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso. È autrice di vari articoli sulle culture giovanili e femminili nell’Italia liberale e del volume Intellettuali in guerra. «L’Azione» 1914-16 (Milano 2006).
Giulia Barrera, archivista di Stato, ha conseguito un DEA in storia (EHESS) e un Ph.D. in storia africana (Northwestern University, USA), con una tesi su: Colonial Affairs: Italian men, Eritrean women, and the Construction of Racial Hierarchies in Colonial Eritrea (1882-1941). Dal 2001 al 2005 è stata membro del direttivo della Società italiana delle storiche.
Rosanna De Longis, vice-direttore della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, si è occupata di storia delle donne in Italia in età contemporanea e in particolare di emancipazionismo e stampa periodica. Nel triennio 2006-2009 è stata Presidente della Società Italiana delle storiche.
Gruppo di Lettura: "Terra del mio sangue" di Antje Krog
Domenica 25 aprile alle ore 11 continuano le conversazioni del gruppo di lettura della Libreria GRIOT dedicati alla letteratura sudafricana. Al centro del prossimo appuntamento, “Terra del mio sangue” della poetessa e giornalista sudafricana Antje Krog sulla Commissione per la verità e la riconciliazione.
Dopo avere esordito a diciassette anni, quando il regime dell’apartheid era al culmine, con una raccolta di versi, che erano insieme una dichiarazione di amore per il Sudafrica e di protesta per la discriminazione nei confronti dei neri, Antjie Krog è diventata molto nota nel suo paese e all’estero per la sua diffusione via radio dei lavori della Commissione per la Verità e la Riconciliazione, presieduta da Desmond Tutu.
In “Terra del mio sangue” (uscito da Nutrimenti nella traduzione di Marina Rullo e per la cura di Maria Antonietta Saracino, pp. 525, euro 18) ha raccontato con uno stile intenso e personale questa esperienza, alternando testimonianze, commenti, riflessioni.
Per chi l’anno scorso non ha seguito gli incontri precedenti, ecco le “istruzioni per l’uso” al gruppo di lettura della libreria GRIOT.
100% SUD AFRICA: Per il ciclo 2009-2010 è stato scelto come tema del gruppo di lettura il Sudafrica, perché è interessante conoscere un paese di cui tanto si è parlato, e tanto si parlerà (soprattutto nel 2010), con i primi Mondiali di calcio in territorio africano), attraverso le opere della sua letteratura – titoli classici, ma anche testi meno noti. Quella che segue è una lista di dodici libri e rappresenta una traccia per il lavoro del gruppo, anche se non tutti forse verranno letti, e uno o due titoli si potranno aggiungere in corso d’opera.
Ideazione e coordinamento: Maria Teresa Carbone, giornalista culturale, autrice e traduttrice.
Cosa (non) è un gruppo di lettura: non è una lezione, non è una presentazione, e neppure un reading. Nel gruppo non ci sono docenti e non ci sono allievi, solo persone che amano leggere (vedi punto successivo).
Chi può partecipare: chiunque ami leggere e sia disposto ad affrontare avventure letterarie, fuori dai tracciati più battuti. La frequenza è libera e gratuita, si richiede solo la tessera associativa di Griot, che costa 30 euro (15 per insegnanti, studenti e over 60) e offre numerosi vantaggi, tra cui uno sconto del 10 per cento su tutti i titoli in vendita nella libreria.
Come funziona: i partecipanti leggono a casa loro (o dove preferiscono) il libro prescelto e durante le riunioni del gruppo mettono a confronto le osservazioni e le idee nate dalla lettura del testo. E’ appunto questo dialogo con altri lettori dotati di esperienze e sensibilità diverse a dare la possibilità di interpretare un’opera in modo più ricco e significativo. Sebbene la lettura appaia spesso come una pratica solitaria, questo “leggere attraverso gli altri” stimola il piacere di leggere e fornisce importanti strumenti di analisi e di riflessione.
Quali libri si leggono:
Olive Schreiner, Storia di una fattoria africana, Giunti – (13 dicembre 2009)
Zakes Mda, Verranno dal Mare, E/O – (17 gennaio 2010)
André Brink, La polvere dei sogni, Feltrinelli – (28 febbraio 2010)
Antjie Krog, Terra del mio sangue, Nutrimenti (25 aprile 2010)
JM Coetzee, La vita e il tempo di Michael K., Einaudi
Athol Fugard, Tsotsi, minimum fax
Nadine Gordimer, Il conservatore, Feltrinelli
Arthur Maimane, Vittime, Edizioni Lavoro
Zoe Wicomb, In piena luce, Baldini Castoldi Dalai
Sindiwe Magona, Da madre a madre, Gorée
Kgebetli Moele, Camera 207, Epoché
Niq Mhlongo, Cane mangia cane, Morellini
Informazioni pratiche: il gruppo si incontra una volta al mese, la domenica mattina alle 11, alla Libreria Griot (via di Santa Cecilia 1 a, 00153 Roma). Gli incontri vengono di volta in volta annunciati nel sito della libreria http://www.libreriagriot.it/. Per informazioni mandare un’email a [email protected] o telefonare allo 06/58.33.41.16
Le donne, i cavalieri, le armi, gli amori nell’epica araba, a cura di Giovanni Canova
Sabato 17 aprile (h 16-00/19.00), continua il ciclo di seminari sulla narrazione nel mondo arabo e sulle diverse forme, classiche e contemporanee, colte e popolari, che essa assume. Rivolti a chi per ragioni professionali o per curiosità intellettuale è interessato al mondo islamico, gli incontri offrono un percorso di formazione originale che tocca i diversi aspetti della produzione culturale arabo-islamica, abbinando l’uso di documentazione audiovisiva.
Il seminario dell’arabista Giovanni Canova, “Le donne, i cavalieri, le armi, gli amori nell’epica araba”, condurrà in un viaggio nel tempo attraverso il ricordo delle gesta degli antichi eroi arabi, conservato in biografie leggendarie. Dai poemi che esaltano gli ideali guerrieri beduini ai romanzi cavallereschi più recenti, si rivivranno le narrazioni dei contastorie che porteranno alla scoperta di un mondo poco conosciuto. In particolare si ripercorrerà l’irresistibile avanzata dei Banu Hilal (i ‘Figli della Luna’), tribù beduina che dall’Arabia si riversò in Egitto e da qui, verso la metà dell’XI secolo, invase il Nordafrica devastandolo. ‘Poeti’ illetterati specializzati nel ciclo epico hilaliano hanno perpetuato un’arte più vicina alla tradizione antica, basata sulla poesia orale cantata e sulle sue tecniche mnemoniche e despressi ve, con accompagnamento di tamburello o di rababa. Nell’Alto Egitto o in qualche villaggio del Delta continuano ancora oggi a operare rapsodi professionali di tradizione orale. L’arte di questi poeti popolari verrà evocata entro il contesto sociale nel quale essi operano, sulla base di una documentazione sonora e visuale originale.
23 gennaio: La strega l’amante la sposa: immagini femminili nella letteratura araba, a cura di Oriana Capezio e Roberta Denaro
20 febbraio: Kan ma kan, ‘c’era una volta’: Il teatro delle ombre, il riso, il comico e le feste del folklore arabo, a cura di Francesca Corrao
17 aprile: Le donne, i cavalier, le armi, gli amori nell’epica araba, a cura di Giovanni Canova
data da definire: L’immaginario goloso: percorso tra cibi e storie dell’altra sponda del Mediterraneo accompagnato da cena araba
15 maggio: Il peso della tradizione orale: il cinema arabo tra antichità e modernità, a cura di Tarek Ben Abdallah
Presentazione del libro "Le voci di Piazza Tahrir", di Vincenzo Mattei
Domenica 17 febbraio, alle 18.30, GRIOT presenta "Le voci di Piazza Tahrir", di Vincenzo Mattei Assieme all'autore interverrà l'antropologa Anna Maria RiveraUn racconto coinvolgente ed entusiasmante dei primi giorni della Rivoluzione egiziana, un personale resoconto degli avvenimenti contestuali e successivi alle dimissioni di Mubarak, che hanno dato speranza ad un popolo. A parlarne è uno straniero, un giornalista che vive dal 2006 a Il Cairo, attraverso la propria esperienza e quella di chi ha aspettato e desiderato questa Rivoluzione. Un quadro complesso e realistico viene dipinto dalle voci dalla gente di piazza Tahrir, scrittori, artisti, bloggers ma anche politici, i protagonisti della Primavera Araba, intervistati dall’autore durante l’evolversi politico delle vicende. Emblematica è l’intervista all’allora non ancora Presidente della Repubblica, Mohamed El Morsi, che mostra la mediazione e la sagacia politica dell’intera organizzazione dei Fratelli Musulmani. Il diario di quei giorni di euforia segue gli avvenimenti della fine del 2011 e il lettore ritrova lo stesso pathos con cui lo scrittore ha vissuto la svolta egiziana nella descrizione degli scontri cruenti di via Moahmed Mahmud, uno scorcio avvincente tra i bagliori degli spari e i fumi dei lacrimogeni. La post-rivoluzione con i suoi interrogativi e i suoi attori politici prende forma nell’analisi sviluppata da Vincenzo Mattei che, con estrema lucidità, trae le somme di una situazione ancora in bilico. La valutazione socio-politica delle forze in campo, dagli Shabab, i ragazzi della piazza (che rischiano per mancanza di organizzazione di rimanere emarginati dall’evolversi della Rivoluzione), ai Fratelli Musulmani, relativi vincitori, fino ai militari, inizialmente alleati della Rivoluzione e successivamente abili destabilizzatori sociali, evidenzia quanto l’Occidente non abbia realmente compreso cosa si urlava nella piazza della capitale egizia. Amarezza e disillusione ma anche speranza nelle voci che arrivano dall’Egitto. Domenica 17 febbraio, alle 18.30, GRIOT presenta il libro "Le voci di piazza Tahrir" del giornalista Vincenzo Mattei. Interverrà insieme all'autore l'antropologa Anna Maria Rivera.
Africapoesia – La parola cantata
Domenica 21 marzo alle 18,30: Per festeggiare la Giornata mondiale della poesia, la Libreria GRIOT presenta il video del grande reading/concerto “Africapoesia – La parola cantata” che si è tenuto a Roma nel 1999 all’interno del festival RomaPoesia e che ha visto alternarsi sul palcoscenico del Teatro India alcune delle maggiori voci della poesia africana: Francis Bebey dal Camerun, Sindiwe Magona e Lesego Rampolokeng dal Sudafrica, Reesom Haile dall’Eritrea, Jack Mapanje dal Malawi e altri ancora.
Partecipano all’incontro le curatrici di quella serata: Maria Antonietta Saracino, Franca Rovigatti e Maria Teresa Carbone.
“Quando sono felice, sono le parole a dare forma alla mia felicità
/Quando sono triste e confusa / Le parole si trasformano in argilla e
mi permettono / Di modellare e rimodellare i miei pensieri scomposti /
Fino a che non riesco a trovare la pace, nel profondo della mia
anima…”
Gcina Mhlophe
La regione Lazio per la cooperazione. Con Daniela Valentini, JL Touadi e Sabrina Alfonsi
Le femmicide au Congo. Le corps de la femme transformé en champ de bataille
Sabato 13 marzo alle 18,30 la Libreria Caffè GRIOT, via di S.Cecilia 1/A, presenta “Le femmicide au Congo. Le corps de la femme transformé en champ de bataille” di Gaulthier Tshitenge Tshimawu, Edizioni Associate.
Sarà presente l’autore.
Gli effetti sulle donne della decennale e devastante guerra nel nord-est della Repubblica democratica del Congo secondo lo studioso congolese Gaulthier Tshitenge Tshimawu; una guerra così crudele e sanguinaria (sono stati oltre tre milioni i morti) da essere definita “guerra mondiale africana” durante quale le donne sono state vittime indifese di infiniti abusi e violenze e i loro corpi trasformati in “campi di battaglia”.
La presentazione sarà anche un’occasione per raccontare l’originale progetto d’arte e solidarietà “Un sorriso dall’Africa”, promosso dall’associazione “Terre d’arte” e finanziato dalla Regione Lazio e dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma. Il progetto ha lo scopo, attraverso le opere dell’artista Yuri Paolini di sensibilizzare sull’ insostenibile situazione in cui si trovano a vivere molte donne della Repubblica Democratica del Congo, ed in particolare nella regione del Kivu.
Gaulthier Tshitenge Tshimawu è nato nella Repubblica Democratica del Congo nel 1976. Si è laureato in Diritto all’Università di Kinshasa; successivamente ha ottenuto un dottorato in Diritto alla Pontificia Università Lateranense a Roma, dove vive attualmente. E’ segretario della Società civile Congolese in Italia, consigliere giuridico dell’associazione Salotto Africano e membro dell’associazione internazionale di Diritto Militare e diritto di guerra.
100% Sud Africa: Il Gruppo di Lettura legge "In piena luce" di Zoë Wicomb
Domenica 28 marzo, alle ore 11:00, il Gruppo di lettura della Libreria GRIOT prosegue il suo viaggio letterario alla scoperta della letteratura sudafricana, con la lettura di “In piena luce” della scrittrice Zoë Wicomb, una delle voci più forti del dopo apartheid. Edizioni la Tartaruga 2009.
Vuoi saperne di più su come funziona il gruppo di lettura di GRIOT?
Marion Campbell, giovane sudafricana bianca, è proprietaria di una piccola agenzia di viaggi a Cape Town. Donna schiva e riservata, conduce una vita agiata, ha una bella casa con vista sull’oceano, gira in Mercedes, non ha legami affettivi importanti e, soprattutto, è totalmente indifferente a quelle «sciocchezze sulla razza» che hanno segnato il suo Paese. Tuttavia la sua decisione di assumere Brenda Mackay, una ragazza di colore, e una foto pubblicata dalla Truth and Reconciliation Commission (il tribunale speciale incaricato di giudicare le violazioni dei diritti umani durante l’apartheid) sconvolgeranno il suo universo e faranno nascere in lei il bisogno di scavare nella propria infanzia. Affiora così la menzogna che il padre e la madre hanno recitato per anni allevandola «senza il fardello della storia, in un mondo plasmato dal colore e dal mistero delle radici». Nati con la «fortuna» di avere la pelle chiara, infatti, i suoi genitori hanno fatto parte di quella gente coloured che ha rinnegato le proprie origini cercando di confondersi con la razza padrona. Marion cresce così, dando per scontato il suo essere bianca, cullata da un padre che la chiama «mia piccola sirena», come se fosse l’eroina di una fiaba, eppure segnata dal silenzio di una famiglia in cui è meglio non fare domande per evitare di sentire bugie. Spetterà proprio a Marion riconciliarsi con il passato, mettendo la verità in piena luce.
Titolo: In piena luce
Edtore: La Tartaruga
Autore: Zoë Wicomb
Anno: 2009, pag 320
ISBN 88-7738-480