Domenica 9 maggio alle 18.30 sarà presentato il volume di Catia Papa “Sotto altri cieli. L’Oltremare nel movimento femminile italiano (1870-1915)”. Con un saggio introduttivo di Gabriella Bonacchi. Viella, 2009. Ne discuteranno con l’autrice Giulia Barrera e Rosanna De Longis.
L’immagine della “donna orientale”, le esotiche narrazioni di primitivi sensualismi e barbare segregazioni accompagnarono la nascita dei movimenti femminili europei tra Otto e Novecento. L’Oriente era l’altro da sé che illuminava i progressi intellettuali, sociali e civili delle donne occidentali, ma dall’Oriente veniva anche la conferma di una “schiavitù femminile” universalmente condivisa. Intorno al tema della donna ridotta a oggetto sessuale l’emancipazionismo femminile italiano dei primi decenni postunitari costruì la sua critica ai modelli di genere, alla minorità giuridica femminile, all’esclusione delle donne dalla cittadinanza. Una critica alle ambiguità del progresso occidentale che favorì il delinearsi di una posizione fermamente anticoloniale, sorda alla retorica della civilizzazione tanto più se portata con le armi. Questo libro intende fornire un contributo alla conoscenza della cultura femminista italiana ricollocandola nel contesto coloniale in cui nacque e si diffuse, nella convinzione che anche in Italia l’espansione africana abbia influito sulle modalità culturali e associative del movimento delle donne. Le radici dell’anticolonialismo femminista, la campagna per il ritiro dall’Africa all’indomani di Adua, ma anche i cambiamenti di rotta, le diverse strategie di legittimazione culturale e sociale maturate a inizio Novecento, i silenzi e gli entusiasmi di fronte all’impresa di Libia costituiscono i diversi capitoli di questa “storia coloniale” del primo femminismo italiano.
Catia Papa, assegnista di ricerca all’Università degli Studi Roma Tre, svolge attività di ricerca presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso. È autrice di vari articoli sulle culture giovanili e femminili nell’Italia liberale e del volume Intellettuali in guerra. «L’Azione» 1914-16 (Milano 2006).
Giulia Barrera, archivista di Stato, ha conseguito un DEA in storia (EHESS) e un Ph.D. in storia africana (Northwestern University, USA), con una tesi su: Colonial Affairs: Italian men, Eritrean women, and the Construction of Racial Hierarchies in Colonial Eritrea (1882-1941). Dal 2001 al 2005 è stata membro del direttivo della Società italiana delle storiche.
Rosanna De Longis, vice-direttore della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, si è occupata di storia delle donne in Italia in età contemporanea e in particolare di emancipazionismo e stampa periodica. Nel triennio 2006-2009 è stata Presidente della Società Italiana delle storiche.