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"Negro Ebreo Comunista", presentazione con Mauro Valeri, Emanuele Coen e Igiaba Scego

Sabato 11 giugno, alle ore 19.00, GRIOT presenta “Negro Ebreo Comunista. Alessandro Sinigaglia, venti anni in lotta contro il fascismo”
Interverranno l’autore Mauro Valeri, Emanuele Coen, giornalista, e Igiaba Scego, scrittrice e giornalista
“Non ci sono neri italiani”. Così cantano le tifoserie più politicizzate contro i calciatori italiani di pelle scura che iniziano ad affacciarsi al mondo del calcio italiano, e questo pensano ancora tanti, troppi italiani convinti che essere italiani sia anche una questione di pelle. E invece le cose non stanno così, e non da oggi. Mauro Valeri da molto tempo si dedica a disseppellire biografie di “Black Italians”, italiani che hanno contribuito alla costruzione del nostro paese e che sono stati tante cose, oltre che “neri”. Il protagonista del libro “Negro Ebreo Comunista” è appunto uno di questi italiani, Alessandro Sinigaglia, vissuto negli anni in cui l’Italia ha conosciuto il peso della dittatura fascista e della guerra, ma anche la gloria della lotta di liberazione alla quale Sinigaglia ha partecipato pagando con la vita il suo impegno politico e militante. Una storia, quella di Sinigaglia, che sembra sfidare qualsiasi tentativo di ingabbiare un’identità nazionale all’interno di griglie rigide, fatte di religione o di colore della pelle. E proprio per questo una storia tralasciata dall’apologetica partigiana, che ha preferito non sbrogliare l’intricata e affascinante matassa che costituiva l’identità complessa di questo italiano. Grazie al paziente e appassionato lavoro di Mauro Valeri, la vita e le gesta di Alessandro Sinigaglia tornano a interrogarci oggi, a distanza di tanti decenni dalla sua scomparsa, e sollevano questioni e interrogativi ai quali ancora – probabilmente – non abbiamo imparato a rispondere con sufficiente apertura mentale.

Parteciperanno all’incontro, assieme all’autore Mauro Valeri, il giornalista Emanuele Coen e la scrittrice e giornalista Igiaba Scego
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Aperitivo senegalese da GRIOT!

Domenica 29 maggio, dalle 18.30 in poi, GRIOT vi invita tutti a un aperitivo senegalese! 

Ogni scusa è buona per far festa, questo si sa. Ma la nostra scusa è di quelle irresistibili: è appena arrivato da Dakar un bastimento carico di bellissimi oggetti di artigianato che vorremmo presentare in tutto il loro splendore ai nostri amici. Vassoi, scatole, quadretti, tutti realizzati con la tecnica tradizionale della pittura sous-verre, con soggetti originali creati dall’artista Serigne Gueye. 
Per aiutarvi a decidere quanti di questi oggetti vorrete portare a casa, per voi o per regalarli aivostriamici, abbiamo organizzato un aperitivo speciale: degli assaggi di cucina tipica del Senegal, accompagnati da bevande, the o infusi speziati, al prezzo fisso di 10 euro.
Vi aspettiamo allora qui in libreria, dalle 18.30 in poi. Un modo allegro per concludere il weekend e iniziare al meglio la settimana!
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Corsi di Italiano per stranieri a cura di Koiné – Italian Language Centre in Rome

La libreria GRIOT ospita i corsi di Italiano per stranieri organizzati da Koiné – Italian Language Centre in Rome.
Koiné offre corsi di Italiano per Stranieri e corsi di Inglese.

I corsi di Italiano per Stranieri sono tenuti presso la Libreria GRIOT, un salotto letterario in cui gli studenti possono vivere il percorso di apprendimento in pieno relax, usufruire del servizio wi-fi dopo le lezioni e approfittare della ricercata e fornita caffetteria per un piccolo brunch.
I Corsi di Italiano comprendono un percorso dinamico e stimolante che include vari aspetti della cultura italiana e tiene conto dei bisogni degli studenti.
Metodo di insegnamento: si basa sull’ approccio comunicativo e umanistico-affettivo. Entrambi permettono agli studenti di imparare una nuova lingua abbassando il filtro affettivo e qualsiasi altro agente emozionale in grado di ostacolare il processo di apprendimento.
Insegnanti: in possesso di Ditals II, conseguito presso l’Università per Stranieri di Siena, e membri dell’APIDIS (Albo Professionale Italiano degli Insegnanti di Italiano per Stranieri). L’intero corpo docenti ha una pregressa e solida esperienza nell’insegnamento dell’Italiano come lingua seconda e svolge il proprio lavoro con estrema passione e dedizione.
Lezioni Online: le lezioni si svolgono attraverso Skype. Questo nuovo metodo e-learning dà la possibilità di studiare una lingua da qualsiasi parte del mondo e di poter fare lezione in maniera comoda e flessibile ovunque ci si trovi. La chat, utilizzata come lavagna didattica, e la webcam permettono allo studente e all’insegnante di interagire in tempo reale e lo scambio di materiali viene facilitato dall’invio telematico dei file.
Per maggiori informazioni:
Koiné
Italian Language Centre in Rome

[email protected]
www.koinecentre.com
Skype: koine_centre

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"Puoi chiamarmi fratello", di Tiziano Gaia

Domenica 22 maggio alle 19.00 GRIOT presenta il libro di Tiziano Gaia “Puoi chiamarmi fratello” (Instar Libri)

Assieme all’autore, interverrà Christian Kouabite, protagonista del libro. Presenterà il libro la scrittrice e sceneggiatrice Claudiléia Lemes Dias
Christian e Tiziano sono due grandi amici. I loro percorsi di vita sono molto diversi, ma a un certo punto si incrociano, in carcere. Christian è dietro le sbarre, sconta una pena di sette anni. Tiziano lavora ad un progetto sociale che affianca i detenuti in un percorso di riabilitazione. Christian è nato a Parigi, ma la sua famiglia viene dal Camerun. Tiziano è nato a Torino, e dell’Africa sa quello che gli racconta Christian man mano che la loro amicizia cresce e si rafforza.Al termine della pena, Christian decide di tornare in Camerun, dalla sua famiglia. Tiziano lo accompagna, intraprendendo assieme all’amico un viaggio che lo porta a conoscere l'”altra” vita di Christian, quella da uomo libero, quella della sua infanzia e del paese dal quale sono partiti i suoi genitori.
In Camerun Tiziano sarà introdotto nella caleidoscopica famiglia allargata di Christian, condivide con i suoi nuovi amici la passione per il calcio giocato non sull’erbetta fresca ma sulla terra battuta sotto il sole cocente, e impara a conoscere un paese bellissimo e difficile. Soprattutto, Tiziano impara a decifrare la doppia appartenenza di Christian, che combatte con spirito indomito per conciliare la sua identità africana ed europea, e a rimettere in discussione molte delle sue certezze. Da quest’esperienza nasce il libro “Puoi chiamarmi fratello”, edito da Instar Libri.
Tiziano e Christian incontreranno i lettori alla Libreria GRIOT, e dialogheranno con la scrittrice e sceneggiatrice brasiliana Claudiléia Lemes Dias, autrice della raccolta di racconti “Storie di extacomunitaria follia” (Compagnia delle Lettere)

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Presentazione "Scarpe nel deserto. Storie di richiedenti asilo e rifugiati" di Valeria Scafetta

Sabato 21 maggio alle ore 19.00 GRIOT presenta il libro “Scarpe nel deserto. Storie di richiedenti asilo e rifugiati”, di Valeria Scafetta

Assieme all’autrice, presenterà il libro l’on. Jean-Léonard Touadi


Da settimane il tema dell’immigrazione è tornato prepotentemente alla ribalta delle cronache quotidiane, e come sempre, purtroppo, i toni dominanti sono quelli dell’allarme e della paura di fronte a quella che i media ufficiali e buona parte dell’establishment politico si ostinano a presentare come una possibile “invasione”.Dietro le cifre snocciolate dai media, però, si celano storie di uomini, donne e bambini che scelgono, o più spesso, sono costretti a  migrare da situazioni drammatiche nei loro paesi d’origine. Queste storie vengono sistematicamente oscurate da etichette, cifre e grafici, ma esistono in tutta la loro drammatica umanità. Valeria Scafetta, giornalista romana, collaboratrice dell’Osservatorio sicurezza e legalità della Regione Lazio e fondatrice dell’Associazione “Con le armi della cultura”, ha deciso di raccontarne alcune nel suo libro “Scarpe nel deserto”.
Il testo racchiude il racconto del viaggio, dell’arrivo in Italia e del difficile percorso di integrazione di numerosi immigrati che hanno raggiunto le coste italiane nell’estate del 2008. Allora, come oggi, il nostro Paese si trovava ad affrontare l’ “emergenza” e lo fece aprendo numerose strutture di accoglienza nella capitale. E’ proprio da questi centri che è partita la raccolta delle storie: dalla donna somala  che è partita incinta ed è diventata mamma in Italia all’eclettico studente afgano che sogna ancora di fare politica e cambiare le cose. Parole dietro cui si celano vite difficili e dolorose che cercano una speranza qui per ricominciare. Un’occasione per riflettere sull’accoglienza in un momento così delicato per l’Italia. Per capire e non rimanere indifferenti.
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Foto Micniosi

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"Nuove lettere persiane. Sguardi dall’Italia che cambia"

Venerdì 27 maggio alle 18.30, GRIOT presenta “Nuove lettere persiane. Sguardi dall’Italia che cambia” a cura di Francesca Spinelli
Partecipano insieme alla curatrice del libro, gli autori Ejaz Ahmad e Paula Baudet Vivanco.

Quattordici racconti di quattordici narratori d’eccezione compongono questo volume edito da Ediesse: sono giornalisti che vivono e lavorano in Italia, ma che sono di origine straniera. La professione del giornalista consente loro di avere uno sguardo attento, raffinato e approfondito sul nostro paese, sui suoi vizi e le sue virtù, i suoi tic culturali e le sue resistenze identitarie. Il titolo del libro, “Nuove lettere persiane”, vuole essere un omaggio a uno dei più geniali e virulenti testi di satira che siano mai stati scritti, ossia le “Lettere persiane” di Montesquieu: nella sua opera, l’illuminista francese affidava a due alter ego “stranieri”, persiani, il compito di raccontare la Francia dell’Ancien Régime, e di sottolineare le ingiustizie e l’oppressione su cui si fondava. In queste “Nuove lettere persiane” Barbara Spinelli lancia a quattordici colleghi la sfida di raccontare l’Italia: lo fanno parlando con amici e parenti, e partendo da episodi di vita quotidiana che illuminano storie diverse tra loro, ma tutte ambientate in un Paese – il nostro – che è anche il loro, e ci appare all’improvviso diverso, e al tempo stesso familiare.
Come scrive Gad Lerner nella sua introduzione, “Il rovesciamento dello sguardo su noi stessi che dobbiamo alla sensibilità di questi autori, produce vantaggi da non sottovalutare.  Rivitalizza una lingua italiana destinata, senza questo interscambio, alla marginalità. Sollecita un atteggiamento sprovincializzato nei riguardi dei problemi  nazionali. Rivela i cambiamenti intervenuti nel nostro tessuto sociale (…). Ci segnala il pericolo di adagiarsi in un piccolo mondo antico che esiste solo nei nostri sogni”.

Il libro nasce da una collaborazione tra l’ong Cospe e il settimanale Internazionale, di cui Francesca Spinelli è collaboratrice da Bruxelles. Gli autori sono Farid Adly Ahmad Ejaz, Ismail Ali Farah, Lubna Ammoune, Mayela Barragan, Paula Baudet Vivanco, Domenica Canchano, Alen Custovic, Raymon Dassi, Darien Levani, Gabriela Pentelescu, Edita Pucinskaite, Akio Takemoto,  Sun Wen-Long.

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"Donne d’Africa, maestre di vita". Presentazione della Campagna NOPPAW, Premio Nobel per la Pace alle donne africane

Domenica 15 maggio alle ore 18, GRIOT in collaborazione con il comitato NOPPAW – Nobel Peace Prize for African Women presentano “Donne d’Africa, maestre di vita”
Parteciperanno all’incontro assieme alla portavoce di NOPPAW Ilaria Signoriello e a Eugenio Melandri, coordinatore di ChiAma l’Africa, Helene Yinda, teologa camerunense, Fatima Mohamed Lmeldeen, insegnante del Darfur Occidentale, Salimata Porquet, della Rete Pace e Sicurezza delle Donne in Costa d’Avorio, Giuseppina Tripodi della Fondazione Rita Levi Montalcini e le Persone Libro dell’Associazione Donne di Carta.

E’ una carovana che è partita da lontano, quella di NOPPAW (Nobel Peace Prize for African Women), che sta attraversando città e paesi con un unico messaggio: l’Africa in cammino merita un Nobel. L’Africa in cammino è quella delle donne, pilastro di un continente così tante volte dato per morente e invece più vivo e attivo che mai, nonostante tutti i suoi problemi, grazie anche e soprattutto al lavoro silenzioso e fondamentale delle sue straordinarie donne. Pilastri sui quali spesso si reggono le sorti di nuclei familiari anche molto allargati, inesauribili sorgenti di energia ed intraprendenti ideatrici di piccole grandi attività in grado di cambiare la vita di chi le circonda, le donne africane devono affrontare molti ostacoli: l’inadeguatezza dell’istruzione, delle condizioni medico-sanitarie, il peso di tradizioni che privilegiano il potere maschile.
Nonostante questo, è spesso proprio a loro, al loro coraggio e alla loro vivacità che si deve la sopravvivenza e il benessere di intere comunità. Questo ruolo può e deve uscire dal silenzio e dall’ombra. E’ questo lo scopo della straordinaria iniziativa promossa dalla campagna “Walking Africa deserves a Nobel”, che chiede il conferimento del Premio Nobel per la Pace 2011 alle donne africane. Il comitato NOPPAW giungerà domenica 15 maggio alla Libreria GRIOT. All’incontro parteciperanno la teologa camerunense Helene Yinda, Giuseppina Tripodi della Fondazione Rita Levi Montalcini, Fatima Mohamed Lmeldeen, insegnante del Darfur occidentale, Salimata Porquet, Presidente della rete Pace e Sicurezza delle Donne in Costa d’Avorio. Ilaria Signoriello, portavoce di NOPPAW, illustrerà i temi della campagna. Conclude Eugenio Melandri, coordinatore di ChiAma l’Africa. Si ascolterà l’inno “Walking Africa”, dedicato alle donne africane da Amii Stewart, e verrà proiettato il video “La guerra delle donne” di Paolo Mongiorgi. Interventi e testimonianze saranno accompagnate da poesie e testi detti dalle Persone Libro dell’Associazione Donne di Carta.
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license

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Presentazione del libro "L’Angola indipendente”, di Maria Cristina Ercolessi

Sabato 14 maggio alle 19.00 GRIOT presenta il libro di Maria Cristina Ercolessi “L’Angola indipendente”

A discuterne assieme all’autrice anche Alessandro Triulzi, docente di Storia dell’Africa all’Università di Napoli

Il vento delle indipendenze che ha soffiato sul continente africano negli anni ’60 ha lambito solo marginalmente le colonie portoghesi, che dovranno attendere la metà degli anni ’70 per ottenere l’indipendenza, al prezzo di lunghe e sanguinose guerre di liberazione. L’Angola conquista l’indipendenza nel 1975 dal Portogallo, dove nel frattempo era caduto il regime di Antonio de Oliveira Salazar, strenuo oppositore dei movimenti indipendentisti delle colonie africane. La pace dura però molto poco, e immediatamente dopo l’indipendenza, l’Angola precipita in una guerra civile che vedrà contrapposti il Movimento popolare per la liberazione (MPLA), di orientamento marxista-leninista, e l’opposizione armata dell’Unione nazionale per l’indipendenza totale (UNITA), guidato da Jonas Savimbi e appoggiato da potenti attori regionali esterni. Gli assetti globali pesantemente influenzati dalla guerra fredda trasformeranno il paese africano in un campo di battaglia in cui si giocheranno partite geopolitiche che oltrepasseranno i confini del paese, prima fra tutte quella relativa alla lotta contro il confinante regime sudafricano dominato dall’apartheid. La fine della guerra civile, nel 2002, vedrà l’MPLA emergere come forza politica dominante, chiamata a gestire gli enormi cambiamenti che avverranno nel paese in seguito all’incremento dello sfruttamento delle risorse petrolifere del paese. Un paese attraversato da conflitti e mutamenti di natura economica e sociale, ancora oggi segnato da profonde disuguaglianze nonostante gli indici di crescita economica.
Il libro di Maria Cristina Ercolessi, “L’Angola indipendente”, affronta gli ultimi trentacinque anni di storia del paese, dall’indipendenza a oggi, e offre un’analisi approfondita degli eventi drammatici che hanno segnato questo periodo inquadrandoli di volta in volta in un contesto geopolitico regionale, continentale e internazionale.
Con l’autrice Maria Cristina Ercolessi, docente di Sistemi politici dell’Africa contemporanea all’Università di Napoli “L’Orientale”, dialogherà Alessandro Triulzi, docente di Storia dell’Africa presso lo stesso ateneo

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Corso intensivo di Arabo 1

Mercoledì 1 giugno inizierà un nuovo corso intensivo di Arabo I, destinato a chi non ha alcuna conoscenza della lingua araba e vuole apprenderne gli elementi di base

Nel corso degli ultimi mesi paesi come la Tunisia, l’Egitto, la Siria, la Libia sono entrati prepotentemente nella quotidianità delle cronache giornalistiche, e gli eventi che hanno toccato le sponde meridionali e orientali del Mar Mediterraneo hanno avuto un’eco straordinaria anche su quelle settentrionali, nel nostro paese.Questo ha stimolato in moltissime persone un desiderio di approfondire le loro conoscenze su questi paesi, così vicini per geografia e per vicende storiche al nostro.

La lingua diventa uno strumento straordinario per acquisire una conoscenza di prima mano attingendo direttamente alle informazioni provenienti dai media del mondo arabo, oltre che alle testimonianze in viva voce di cittadini dei paesi arabi che già vivono nel nostro paese. Proprio per rispondere a queste esigenze, e alle numerose richieste ricevute, Officina GRIOT ha istituito un corso intensivo di Arabo I, che si svolgerà nei mesi di giugno e luglio.

Il corso sarà suddiviso il due parti: nella prima parte gli allievi acquisiranno gli elementi di base della lingua araba – lettere dell’alfabeto e relativa pronuncia, forme di scrittura – e appreso alcuni vocaboli di base e formule di saluto; nella seconda parte le nozioni apprese nella prima saranno consolidate attraverso esercitazioni intensive, e si studieranno piccoli dialoghi generici – formule di presentazione, situazioni tipo al ristorante, in aereo, all’aeroporto, in albergo, dal medico, al mercato, in città.

Il corso, che prevede 15 incontri di due ore ciascuno (lunedì e mercoledì dalle 18 alle 20, dal 1 giugno al 20 luglio) sarà tenuto da insegnanti madrelingua (Egitto, Algeria). Per la partecipazione sarà necessaria l’adesione all’Associazione Officina GRIOT.
Per maggiori informazioni scriveteci a [email protected] o chiamateci allo 06 58 33 41 16.

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Nuovo corso di arabo giornalistico

Martedì 17 maggio inizierà un nuovo corso di Arabo giornalistico, destinato a chi ha già delle buone conoscenze di base della lingua e desidera approfondire la lingua utilizzata dai mezzi di comunicazione diffusi nel mondo arabo.

La necessità di incrementare l’offerta formativa di Officina GRIOT in questo ambito, potenziando ulteriormente il settore dedicato ai corsi di arabo e in particolare a quelli di arabo giornalistico, è sorta in seguito agli eventi che si stanno susseguendo in Nordafrica e in Medio Oriente da alcuni mesi a questa parte. Paesi che abitualmente restavano ai margini delle cronache hanno fatto improvvisamente irruzione sulle prime pagine dei nostri quotidiani e hanno dettato l’agenda delle nostre trasmissioni di approfondimento politico, determinando un rinnovato desiderio di comprendere più in profondità la storia culturale e politica dei Paesi in fermento sulle sponde del Mediterraneo. Il corso proposto da Officina GRIOT vuole offrire l’opportunità di attingere, senza alcuna mediazione, alle fonti di informazione in lingua araba, alle quali mai come in questo periodo si rivolgono anche i media occidentali per approfondire i loro contenuti. E’
rivolto a studenti, ricercatori, giornalisti, operatori culturali e a chiunque voglia conoscere più in profondità un mondo complesso e variegato come quello che utilizza l’arabo come lingua principale.
Il corso si terrà il martedì e il giovedì, dalle 16.30 alle 18.30, e prevede 25 incontri. Sarà attivato con un minimo di quattro iscritti. Per la partecipazioni ai corsi, è necessaria l’adesione annuale all’Associazione Officina GRIOT (20,00 €). La quota complessiva di partecipazione è di 400 € e comprende le dispense a supporto del corso.
Il corso prevede la partecipazione minima di 4 studenti e le iscrizioni saranno considerate automaticamente chiuse al raggiungimento di 10 iscritti, numero massimo di partecipanti al corso.
Per maggiori informazioni: scriveteci a [email protected] o chiamateci allo 06 58 33 41 16.