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"Africanizzate" il vostro Natale da GRIOT!

GRIOT vi invita ad ammirare i bellissimi oggetti che le sue “inviate speciali” hanno raccolto in Senegal in esclusiva per voi!
Come ogni anno GRIOT vi propone un vasto assortimento di bellissimi oggetti ideali per i vostri regali di Natale. Quadri e vassoi realizzati a mano con la tecnica della pittura “sous-verre”, cestini di varie dimensioni, uccelli variopinti di cartapesta, vassoi, posaceneri e tavolini di latta riciclata, medaglie ashanti e tartarughe portafortuna… e poi un vasto assortimento di coloratissimi veli mauritani e allegre borse di tessuto wax, monili e i nostri magneti ormai “tradizionali”. Insomma, un piccolo assaggio della creatività dell’Africa occidentale che attende di “africanizzare” il vostro Natale!
Vi aspettiamo da GRIOT!
 

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Festa d'Africa, con Moussa Konaté

Venerdì 7 dicembre, a partire dalle 20, GRIOT vi invita a una imperdibile Festa d’Africa, con lo scrittore maliano Moussa Konaté
L’autore dialogherà con Scritti d’Africa sul suo romanzo “L’impronta della volpe”. A seguire, aperitivo e la kora di Madya Diabaté
Moussa Konaté è uno dei più popolari scrittori africani, autore di indimenticabili gialli ambientati in Mali e animati dalle avventure del commissario Habib e dal suo fido assistente, l’ispettore Sosso. Il suo ultimo libro, pubblicato dalla casa editrice Del Vecchio, sarà presentato alla fiera Più Libri Più Liberi l’8 dicembre. Noi lo festeggeremo in anteprima da GRIOT, assieme a Scritti d’Africa e alla kora di Madya Diabaté.
Vi aspettiamo venerdì 7 dicembre, a partire dalle 20. L’autore, naturalmente, sarà disponibile a firmare la vostra copia del libro “L’impronta della volpe”!

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Presentazione del libro "Sana'a e la notte" di Elena Dak

Domenica 9 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta “Sana’a e la notte”, di Elena Dak
La viaggiatrice e scrittrice Elena Dak presenta da GRIOT il suo ultimo libro sulla capitale dello Yemen. Ad accompagnarla ci sarà Mario Boffo, già Ambasciatore italiano in Yemen
“Sana’a al khadima mi fu davanti come una visione, una sagoma turrita punteggiata di sparse aperture luminose.  Mi aggirai per i vicoli stretti senza sapere dove stessi  andando. Nulla le assomigliava nella mia memoria se non la città dove sono nata. Se il Medio Oriente ha una forma ed un luogo ideali, un odore, una metafora, un prototipo,  Sana’a rappresenta tutto questo. Pasolini aveva detto: “Se
l’idea di Venezia è nata in qualche punto dell’oriente,  questo punto è lo Yemen. Sana’a la città più bella dello Yemen, è una piccola, selvaggia Venezia posata sulla polvere del deserto, tra giardini di palme e orzo, anziché sul mare”.  La città quella notte, e tutte le successive, mostrò di possedere la stessa natura delle apparizioni, una bellezza irreale che rasentava la perfezione, quasi eccessiva come ebbe a dire il poeta. Tornai in albergo come di ritorno da un viaggio nel tempo. Le case torre, gotiche nello stile e nella verticalità, affastellate l’una all’altra contro il cielo della notte divennero da allora meta privilegiata dei miei pensieri e dei miei
passi.”
Domenica 9 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “Sana’a e la notte”. Assieme all’autrice, Elena Dak, sarà presente Mario Boffo, già ambasciatore italiano in Yemen.
Elena Dak, guida e viaggiatrice per Kel12 in Africa, Asia e Medi Oriente dal 1998, scrive e fotografa i suoi viaggi. Ha pubblicato “La carovana del sale” (2007 CDA & Vivalda Editori), racconto di un viaggio al  seguito di una carovana del sale nel deserto del Niger e presentato una monografia fotografica sul monte Civetta al Film Festival internazionale della Montagna di Trento. Il suo sito è www.elenadak.it
Mario Boffo, nel corso della carriera diplomatica ha ricoperto vari incarichi in Congo, Spagna, Belgio e Canada. E’ stato Ambasciatore italiano in Yemen fino al 2010.

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Presentazione del romanzo "Barocco tropicale", di José Eduardo Agualusa. Sarà presente l'autore

Sabato 8 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il romanzo “Barocco Tropicale”, di José Eduardo Agualusa
Sarà presente l’autore, intervistato dalla scrittrice Igiaba Scego. L’attrice Gaia Riposati leggerà alcuni brani tratti dal libro
Luanda, 2020. Durante una tempesta tropicale, una donna cade all’improvviso dal cielo e muore davanti agli occhi stupefatti di Bartolomeu Falcato e dell’affascinante Kianda. Bartolomeu riconosce il corpo della donna, ex miss Angola ed escort di lusso di uomini politici e imprenditori che, dopo una crisi mistica, forse ha parlato troppo. Per capire chi l’ha uccisa e ora, probabilmente, vuole uccidere anche lui, Bartolomeu attraversa una città corrotta e feroce, incrociando il suo destino con una bizzarra galleria di personaggi che conferma come la realtà sia spesso più incredibile della letteratura. “Barocco tropicale” è una coraggiosa denuncia, ma anche una commovente storia d’amore ambientata in una megalopoli eccessiva, spietata e fatale.
Sabato 8 dicembre, alle 18.30, GRIOT è lieta di ospitare l’autore di “Barocco Tropicale”, José Eduardo Agualusa, che presenterà il suo romanzo assieme alla scrittrice Igiaba Scego. Durante la presentazione l’attrice Gaia Riposati leggerà alcuni brani tratti dal libro.
L’autore: José Eduardo Agualusa è nato nel 1960 a Huambo, in Angola e oggi vive tra Lisbona, Rio de Janeiro e Luanda. Giornalista ed editore, è soprattutto l’autore di alcuni tra i romanzi più apprezzati negli ultimi anni dai lettori portoghesi e brasiliani. Le sue opere, alcune delle quali saranno presto adattate per il cinema, sono state tradotte nelle principali lingue europee. In Italia, laNuovafrontiera ha già pubblicato i romanzi Quando Zumbi prese Rio (2003), Il venditore di passati (2008), vincitore dell’Independent Foreign Fiction Prize, e Le donne di mio padre (2010).

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Presentazione del saggio "Migrazioni. Dal lato dell'Africa", a cura di Alice Bellagamba

Sabato 1 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il libro “Migrazioni. Dal lato dell’Africa”, a cura di Alice Bellagamba
Assieme alla curatrice Alice Bellagamba interverranno Luca Ciabarri e Giulia Ferrato, autori di due dei saggi inclusi nel volume. Modera Alessandro Triulzi
L’Africa è speso descritta come il continente più mobile del mondo, ma di quali circolazioni migratorie si sta esattamente parlando? La convinzione che nel prossimo futuro una parte consistente della popolazione africana si riverserà in Europa ha un qualche fondamento concreto? Rispondere a queste domande è meno facile di quanto si potrebbe pensare. Ci provano gli autori di questa raccolta di saggi, che intrecciano nei loro interventi percorsi che vanno dal Sahel alla Somalia, dal Bénin all’Uganda fino al Sudafrica, e chiamano in causa questioni complesse, dal disagio mentale al capitale sociale, dalle reti familiari al rapporto tra rimesse e sviluppo, dal lavoro minorile all’urbanizzazione e alle politiche migratorie. I saggi che compongono il volume “Migrazioni. Dal lato dell’Africa” (Edizioni Altravista) si sforzano di collocare l’analisi della migrazione nel tessuto quotidiano delle società africane e di restituirci l’esperienza concreta di donne e uomini a vario titolo coinvolti nell’avventura migratoria.
Sabato 1 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenterà il libro, ospitando gli interventi di Alice Bellagamba, curatrice del volume e docente di Antropologia Politica e Antropologia dei processi migratori all’Università di Milano-Bicocca, Luca Ciabarri, ricercatore presso l’Università Statale di Milano, e Giulia Ferrato, dottore di ricerca in Africanistica presso l’Università di Napoli “L’Orientale”. Modererà l’incontro Alessandro Triulzi, docente di Storia dell’Africa all’Università di Napoli “L’Orientale”.

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Presentazione del documentario e del progetto "Punishment Island"

Domenica 25 novembre, alle 18.00, GRIOT presenta il progetto “Punishment Island. Sedotte e abbandonate sull’isola del castigo”, a cura di Laura Cini
Interverranno alla presentazione Laura Cini, autrice e regista del documentario, Antonella Bondinone dell’Università di Firenze e Maria Cristina Mencato, coordinatrice della campagna di crowdfunding
“Punishment Island” racconta la storia di un’isoletta nel cuore dell’Uganda rurale. Akampene, nel mezzo del lago Bunyonyi, ha una storia particolare e sinistra. Il suo nome nell’idioma locale significa “punizione”, ed è qui che venivano confinate le ragazze che in seguito a rapporti sessuali prematrimoniali restavano incinte al di fuori del matrimonio. Fortemente stigmatizzate dalla comunità e dalle loro famiglie, queste ragazze venivano abbandonate su quest’isola, un fazzoletto di terra sulla quale non cresceva niente e che per la maggior parte di loro diventava una tomba. Poche si sono salvate da questa pratica. Sono quelle prese in sposa da uomini talmente poveri da non disporre di beni sufficienti per pagare una dote e che venivano sull’isola a scegliersi una moglie per la quale nessuna famiglia avrebbe mai reclamato un prezzo.
Venuta a conoscenza di questa storia straordinaria, l’autrice e regista Laura Cini ha sentito il bisogno di raccontarla con un documentario, facendo parlare in prima persona le poche sopravvissute di questa pratica e le loro discendenti. La storia di Akampene è una delle tante storie di donne discriminate, ed è così estrema da poter essere usata efficacemente per sensibilizzare altre donne a prendere maggiore coscienza dei propri diritti.
“Punishment Island” è un progetto in fieri: Laura Cini lo presenterà da GRIOT, attraverso la proiezione di un trailer e di altri materiali. Per completarlo, Laura e il suo staff chiedono il sostegno di una comunità di piccoli donatori attivati attraverso la piattaforma di crowdfunding Ulule. A questo link tutti i dettagli: http://it.ulule.com/punishmentisland/.
Presenteranno il progetto, assieme a Laura Cini, Antonella Bondinone dell’Università di Firenze e Maria Cristina Mencato, coordinatrice della campagna di crowdfunding
(Immagine: Comfort Abemigisha)

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Lettura performance del libro "La migrazione dei muri", del poeta haitiano James Noel

Domenica 18 novembre, alle 18.00, il poeta James Noel sarà ospite di GRIOT per una lettura performance del suo libro “La migrazione dei muri”
Parteciperanno alla serata anche Mia Lecomte, Fanette Mellier e Gaia Riposati
“La migrazione dei muri” è un libro costruito per frammenti, concepito come risposta deflagrante, un’apologia della caduta dei muri. Un’opera intima e potente del poeta haitiano James Noel, che animerà una intensa performance assieme a Mia Lecomte, Fanette Mellier e Gaia Riposati.
L’autore: nato nel 1978,  James Noël è un poeta di Haiti. Scrive in due lingue, il creolo con la mano sinistra e il francese con la destra. E’ autore di una decina di libri, tra cui: Le sang visible du vitrier (Vents d’Ailleurs), Des Poings chauffés  à blanc (Ed. Bruno Doucey) e Kana sutra (Ed. Vents d’Ailleurs). I suoi testi sono cantati da diverse voci, come  Wooly  Saint-Jean, James Germain, Robenson Auguste, Tamara Suffren, e recitati da Pierre Brisson e dal celebre cantante e poeta Arthur H, nel suo spettacolo, L’OR NOIR.
Attualmente borsista a Villa Medici, lavora sul suo primo romanzo, Pornoville, presentato come un andirivieni nel tempo e nello spazio di due città siamesi nella disgrazia, Pompei e Port-au-Prince. Dirige dal 2012 la rivista Intranqu’îlités.
 

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Presentazione della rivista "Intranqu’îllités", a cura degli artisti haitiani James Noel e Pascale Monnin

Sabato 17 novembre, alle 18.00, GRIOT presenta una performance polifonica della rivista “Intranqu’îllités”, a cura degli artisti haitiani James Noel e Pascale Monnin
Alla presentazione parteciperanno, oltre ai curatori della rivista, Laurence Durand e Gaia Riposati
“Non fidatevi dell’isola, che salta agli occhi come offerta di sole, cliché di sabbie fini. Si è spesso tentati di sentirla come un territorio ripiegato sui propri confini, dove basterebbe piroettare su un piede per chiuderne il periplo. Il prefisso “In” di “Intranqu’îllités” potrebbe anche rinviare alla negazione dell’insularità. Questo titolo è un modo, un trucco per apostrofare tutti gli immaginari del mondo, penetrare negli interstizi e navigare nell’aria/èra di un’isola-mondo” (James Noel)
“Prodotto da James Noel e Pascale Monnin ad Haiti, il lussureggiante numero inaugurale della rivista IntranQu’illités è giunto in porto. Testimonianza dell’Associazione “Passagers des Vents”, la prima struttura di residenza artistica e letteraria dell’isola di Haiti, la rivista formicola di contributi, veri fanali di speranza che danno luce al lungo e stretto cammino che deve obbligatoriamente ricondurre Haiti al “focolare della mondialità”, come espresso dall’antenato René Depestre”. (Patrice Beray – Mediapart)
Sabato 17 novembre, a partire dalle 18.00, GRIOT è lieta di ospitare la presentazione del primo numero della rivista “Intranqu’îllités”. Sarà James Noel, poeta, borsista in residenza a Villa Medici, a presentare la rivista con letture “intranquille”, chiamando a raccolta voci vigorose: Laurence Durand, Pascale Monnin, Gaia Riposati.
La rivista è disponibile in Italia presso la Libreria GRIOT (potete ordinarla anche online) e scaricabile in version Pdf dal sito di Mediapart

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Presentazione del documentario "Aulò: Roma postcoloniale", con la scrittrice italo-eritrea Ribka Sibhatu e il regista Ermanno Guida

Domenica 4 novembre, alle 18.30, GRIOT presenta il documentario “Aulò: Roma postcoloniale”
Introdurranno il documentario Ribka Sibhatu, scrittrice di origine eritrea, ed Ermanno Guida, uno degli autori del documentario
Chi sei? Rispondendo a questa domanda, la scrittrice e saggista italiana di origine eritrea Ribka Sibhatu presenta la storia del suo paese d’origine nella città in cui vive, Roma. Ad ascoltare il racconto di Ribka ed accompagnarla nel suo viaggio a ritroso nella memoria è un giovane ragazzo che come lei e grazie alle sue parole s’interroga sul rapporto tra identità e territorio. La storia di migrazione di Ribka si interseca alle storie collettive della diaspora del popolo eritreo, e mostra non solo il colpevole lascito del colonialismo italiano nel suo paese natale, ma come la mancata decolonizzazione della memoria influenzi la percezione che gli italiani hanno dell’immigrazione. Il documentario “Aulò: Roma postcoloniale” (di Simone Brioni, Ermanno Guida e Graziano Chiscuzzi) mette in discussione il concetto stesso di confine non soltanto inteso in senso geografico, ma anche in termini culturali, politici ed identitari.
Domenica 4 novembre, alle 18.30, GRIOT presenta il documentario “Aulò: Roma postcoloniale”. Saranno presenti la scrittrice Ribka Sibhatu e l’autore del documentario Ermanno Guida

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Presentazione del libro "Ebrei arabi. Terzo incomodo?", a cura di Susanna Sinigaglia

Sabato 27 ottobre, alle 18.30, GRIOT presenta il saggio “Ebrei arabi. Terzo incomodo?”, a cura di Susanna Sinigaglia
Interverranno, oltre alla curatrice del volume, anche Claudia De Martino, ricercatrice di UNIMED, e Wasim Dahmash, scrittore e poeta

Nelle analisi sulla questione israelo/palestinese prodotte in Occidente, ma spesso anche in Israele e in molti paesi arabi, si omette in genere di rilevare che nel conflitto entrano in gioco i meccanismi legati alla gestione sociopolitica dell’intera area mediorientale. Chi sono i veri attori del conflitto israelo-palestinese e perché la soluzione “due popoli due stati” non è realizzabile? Perché non si è mai arrivati a un accordo che sancisse l’assetto definitivo dei territori della Palestina storica? Quale regime vige in Israele e da chi è composta la sua leadership? L’occupazione schiaccia solo i palestinesi o la sua pervasività siespande ben oltre le loro terre? E ancora, attraverso quali meccanismi si è realizzato e si realizza l’esproprio territoriale e culturale di spazi e popolazioni? Una raccolta di autori inediti cerca di dare qualche risposta al complesso e irrisolto conflitto che sconquassa da anni quell’area chiave del Medioriente. Paradossalmente, come viene sottolineato in vari saggi, l’attacco ai palestinesi è anche, seppure in funzione vicaria, un attacco contro gli strati insofferenti e “sofferenti” della società israeliana.
Sabato 27 ottobre, alle 18.30, GRIOT presenterà il libro “Ebrei arabi. Terzo incomodo?”. Assieme a Susanna Sinigaglia, curatrice del volume, interverranno Claudia De Martino, ricercatrice di UNIMED, e Wasim Dahmash, scrittore e poeta