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Presentazione della raccolta di poesie "Sogni di un uomo" di Soumaila Diawara

Domenica 13 maggio alle 18,30, la Libreria GRIOT ospita la presentazione di “Sogni di un uomo”, raccolta di poesie di Soumaila Diawara. Insieme all’autore parteciperanno la curatrice del libro Roberta Parravano e la giornalista di Redattore Sociale, Eleonora Camilli. 

Le parole, i pensieri, i sogni di un uomo, un prezioso profilo africano in terra europea. Un libro pieno di forza e rabbia dove si decantano i pari diritti per tutti con un particolare accento sul popolo Africano. Parole di denuncia e di risoluzione allo stesso tempo, un riscatto per un uomo che vive forzatamente lontano dalla terra natia, espresso attraverso la poesia in una scrittura semplice e spontanea. Sogni di un uomo è la testimonianza vera di chi è stato strappato dalle proprie radici per amore del proprio popolo. Ѐ il desiderio di un ritorno futuro verso la terra d’Africa, nella ricostruzione di una vita in terre sconosciute.

Soumaila Diawara è nato nel 1988 a Bamako (Mali), dove consegue la laurea in Scienze Giuridiche. Nel periodo universitario inizia la sua esperienza politica prendendo parte attiva nei movimenti studenteschi a fianco della società civile. Al termine degli studi si inserisce definitivamente in politica entrando nel partito “Solidarité Africaine pour Démocratie et l’Indépendance” (SADI) di cui è responsabile del movimento giovanile. Diventa il dirigente della comunicazione del suo partito, carica grazie alla quale compie molti viaggi all’estero per raccontare l’esperienza dei partiti di sinistra del suo paese. Nel 2012 è stato costretto ad abbandonare il Mali perché accusato ingiustamente, insieme ad altri, di una aggressione ai danni del Presidente dell’Assemblea Legislativa. Per tali accuse molti suoi compagni sono stati uccisi, altri, come lui, sono dovuti partire seguendo la rotta libica e attraversando il Mediterraneo su un gommone. Soumaila Diawara è arrivato in Italia nel 2014, grazie al salvataggio di una nave della Marina Militare. Ha ottenuto la protezione internazionale ed è rifugiato politico, si occupa attivamente dei diritti dei migranti a Roma.  

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Presentazione del pamphlet "Perché sono ancora musulmano" di Mohammed Hashas

Sabato 12 maggio, alle 18,30, GRIOT ospita la presentazione del pamphlet “Perché sono ancora musulmano” di Mohammed Hashas, edito dal Centro per la ricerca e il dialogo Tawasul Europe.

Insieme all’autore partecipanoSabrina Lei, direttrice del Centro per la ricerca e il dialogo Tawasul Europe e traduttrice del testo, Domenico Melidoro, docente presso l’Università LUISS e Parisa Nazari di IHSAN – Think tank dei musulmani in Italia.  Modera la giornalisa Karima Moual (La Stampa). 


 

“Come può un’ampia comunità di credenti aderire ancora a questa religione e tradizione culturale nonostante la diffamazione diffusa dalla maggior parte del mondo politicamente dominante? Come può preservare la sua tradizione ed aspirare ad un futuro migliore? in che modo la maggioranza può distanziarsi dall’esigua minoranza che diffama l’intera tradizione? Come possono le persone appartenenti ad altre tradizioni religiose e culturali fidarsi di coloro che appartengono a questa tradizione così deformata? in che modo i credenti moderni e razionali possono esprimere la loro religione senza rischiare di essere fraintesi da coloro che appartengono alla loro medesima tradizione religiosa e culturale e da coloro che invece, al contrario, non ne fanno parte?” 

Da queste domande nasce il pamphlet di Mohammed Hashas, un piccolo e importante contributo per la ricerca del dialogo religioso e culturale che spiega in modo chiaro – ma ancorato a solide basi teologiche – come non sia possibile ridurre l’Islam unicamente alla sua interpretazione più tradizionalista o più politica, e meno che mai alle azioni di pochi terroristi.

 
 

Mohammed Hashas è ricercatore e docente di islamistica e pensiero arabo presso diverse istituzioni, tra le quali LUISS e American University of Rome; ha pubblicato numerosi articoli in riviste accademiche e non accademiche, libri e saggi in inglese e in arabo. Il suo prossimo libro, The Idea of European Islam: Religion, Ethics, Politics and Perpetual Modernity, uscirà a luglio 2018 per la collana Islamic Studies Series, di Routledge.

 

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Presentazione della raccolta di poesie "Undici pianeti" di Mahmud Darwish (2018, Jouvence edizioni)

Domenica 6 maggio alle 18.30 GRIOT ospita la presentazione di “Undici pianeti” di Mahmud Darwish (2018, Jouvence edizioni). Saranno presenti Silvia Moresi, arabista e traduttrice del libro, e Chiara Comito di Editoriaraba.

Undici pianeti, scritto nel 1992, è una delle opere poetiche più complete e complesse del poeta palestinese Mahmud Darwish. La raccolta ruota attorno a una data chiave per la storia degli arabi e dell’umanità tutta: il 1492, anno non solo della scoperta dell’America, ma anche della cacciata degli arabi e degli ebrei dall’Andalusia. Nelle poesie che la compongono, il poeta palestinese, prematuramente scomparso nel 2008, traccia dei parallelismi tra la tragica storia dell’esilio dei palestinesi, lo sterminio dei nativi americani e la perdita della coesistenza pacifica nell’Andalusia araba.

 

La presentazione del libro verrà preceduta dalla visione del corto “Darwish. A soldier dreams of white lilies” (2015), del regista norvegese Torstein Blixfjord, in cui vi è la straordinaria, ultima, partecipazione di Mahmud Darwish. La visione del corto è in collaborazione con il Festival del cinema arabo Yalla Film Fest.

Presentano il libro Silvia Moresi, arabista e traduttrice dell’opera, e Chiara Comito, arabista e fondatrice di Editoriaraba.

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Presentazione di “Io cammino con i nomadi” di Elena Dak (2017, Corbaccio editore).

Venerdì 4 maggio, alle 19.00, GRIOT presenta il libro “Io cammino con i nomadi” di Elena Dak (2017, Corbaccio editore). Sarà presente l’autrice.

Elena Dak è una viaggiatrice per professione e una narratrice per passione. Dopo aver raccontato, nei suoi libri precedenti, dei tuareg del Niger e della capitale dello Yemen, Sana’a, in questa nuova pubblicazione ci porta tra i Peulh Woodabe. Popolazione di pastori nomadi del Sahel, si muovono nel Tchad spostando le loro greggi di zebù alla ricerca di erba per nutrirle. Tutta l’economia, la società, la religione ruotano intorno alla pastorizia e alla transumanza ed Elena Dak ha potuto partecipare per un mese alla ricerca di acqua e cibo per i preziosi animali.

Arricchito dai bellissimi acquerelli di Giancarlo Iliprandi e da una completa appendice antropologica, “Io cammino con i nomadi” è il racconto molto personale di un viaggio incredibile e il tentativo riuscito di narrare un popolo osservandolo dall’interno nei momenti fondamentali della sua vita comune.

 
 

Elena Dak, guida e viaggiatrice in Africa, Asia e Medio Oriente dal 1998, scrive e fotografa i suoi viaggi. Ha pubblicato “Sana’a e la notte” (2012, Alpine Studio) e “La carovana del sale” (2013, Corbaccio), racconto di un viaggio al  seguito di una carovana del sale nel deserto del Niger e presentato una monografia fotografica sul monte Civetta al Film Festival internazionale della Montagna di Trento. Il suo sito è www.elenadak.it

 

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"Il piacere delle api" – GRIOT ospita l'entomologo Paolo Fontana

Domenica 13 maggio dalle 15,00 alle 17,00 GRIOT ospita la presentazione de “Il piacere delle api” di Paolo Fontana (2018, WBA Project). Dialoga con l’autore la giornalista Patrizia Feletig.

Da GRIOT c’è chi  coltiva una nuova e inattesa passione… il meraviglioso mondo dell’apicoltura. Una passione che vogliamo condividere con voi, guidati da un ospite d’eccezione, l’entomologo Paolo Fontana, che, affiancato da Rossella Panarese, ci parlerà di queste creature affascinanti e così indispensabili all’armonia della natura.

IL PIACERE DELLE API

Un’opera assolutamente innovativa, potremmo dire rivoluzionaria, nel variegato mondo degli scritti dedicati alle api e all’apicoltura. L’Autore, naturalista di fama internazionale, dichiara il suo amore per la Natura, in tutte le sue manifestazioni e, in particolare, per le eccezionali comunità delle api. Questo suo sentimento è espresso con doti e strumenti che sa maneggiare con abilità: l’ironia e la penna. La rigorosità scientifica viene alleviata da continui riferimenti alla vita quotidiana, ma anche alla storia antica e ai primordi della scienza e della cultura umana. Un libro che non parla solamente di evoluzione, morfologia, biologia ed etologia dell’ape mellifera in modo accattivante e mai banale, ma si sviluppa in una trattazione originalissima della storia del rapporto tra Uomo e Api. Da qui, poi, Fontana esamina le nuove frontiere della moderna apicoltura, sempre più coinvolta nei problemi globali della crisi ambientale che sta intaccando la sostenibilità dei sistemi naturali.

PAOLO FONTANA

Ph.D. Paolo Fontana si dedica allo studio ed alla ricerca nel campo dell’entomologia e dell’acarologia dal 1986 e durante gli ultimi 28 anni è coinvolto in molti campi di ricerca sia nell’ambito dell’entomologia applicata che in ambiti più naturalistici e relativi allo studio dell’ecologia, dell’etologia e della conservazione. Dal 2009 principale ambito di ricerca è quello relativo alle api ed all’apicoltura.

Il naturalista ha al suo attivo 200 pubblicazioni prevalentemente in riviste scientifiche ma anche di ambito didattico.

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La letteratura araba contemporanea: cosa leggere e perché! Incontro con Chiara Comito (Editoriaraba)

Domenica 22 aprile alle 18,30 Chiara Comito di Editoriaraba ci presenta le ultime pubblicazioni di scrittori arabi e ci spiega perché dovremmo leggerle! 

Di cosa parliamo quando parliamo di letteratura araba? E perché noi italiani dovremmo leggere un romanzo arabo? Quali sono gli ultimi romanzi tradotti in italiano da leggere?

Questo incontro cerca di rispondere a queste e altre domande, perché la letteratura araba contemporanea è una letteratura ricchissima ma ancora poco conosciuta. Nonostante le case editrici italiane negli ultimi anni abbiano pubblicato diverse opere, la percezione generale è che i paesi arabi abbiano prodotto solo pochi grandi autori, mentre la produzione recente resta ancora poco nota al grande pubblico.

L’incontro ha come obiettivo quello di presentare le opere più significative e interessanti del panorama recente tradotte in italiano, contestualizzate nel tempo e nelle tematiche, e di sfatare anche qualche mito e pregiudizio.

Chiara Comito è arabista, laureata in Lingue, con una tesi in Lingua e letteratura araba, e in Relazioni internazionali dell’Asia e dell’Africa. Da circa 15 anni si occupa di cultura e società dei Paesi arabi e dal 2012 gestisce il blog Editoriaraba (editoriaraba.com), che promuove e diffonde la letteratura araba contemporanea. Organizza incontri ed eventi culturali sulla cultura araba e collabora con festival, librerie, case editrici e riviste.

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"Jiyana qaçax berdewame": la vita errante continua! Concerto del musicista curdo Diyar Üren Mehrovî

Venerdì 13 aprile alle 19,30 GRIOT ospita un nuovo concerto del musicista curdo Diyar Üren Mehrovî. 

Diyar Üren Mehrovî (bağlama saz e voce) – dopo aver portato la cultura e la musica della sua martoriata e bellissima terra in luoghi prestigiosi di Grecia, Italia e Francia (e, presto, Germania e Spagna anche grazie a Jordi Savall) – torna a suonare da GRIOT.

Stavolta lo accompagneranno Jacopo Narici (cajòn e altre percussioni etniche) e Antonio Allegro (chitarra), per offrirvi nuove emozioni, suggestioni e spunti di riflessione.
Diyar Üren Mehrovî artista curdo, canta e suona il Saz (strumento a sette corde tipico di Kurdistan, Turchia, Iraq, Iran) in tutte le sue versioni e altri strumenti a corda. Diyar ha tenuto concerti per i rifugiati nei campi profughi UNHCR, presso la Grand Concert Hall e la YMCA di Thessaloniki, e in diversi luoghi in Iraq, Grecia, Francia, Italia.
Al termine del concerto ci sarà un dolce momento di convivialità curda e – finalmente! – il famoso “qaçax çay”.
Ingresso 10€ quale sostegno all’organizzazione del concerto e delle tante attività culturali e artistiche proposte ai soci di Officina GRIOT (Tessera associativa eventi in omaggio). Prenotazione richiesta entro la sera di giovedì 12 aprile: [email protected]
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Incontro "Conversazione sul Mediterraneo tra interculturalità e conoscenza", a cura delle Edizioni di Storia e Studi Sociali

Sabato 21 aprile alle 18,30 GRIOT ospita una “Conversazione sul Mediterraneo tra interculturalità e conoscenza”, a partire dai libri: “Il Mediterraneo oltre il jihad e le crociate”, “In viaggio tra Mediterraneo e storia” e “Il Mediterraneo al tempo di al-Idrisi” (Edizioni di Storia e Studi Sociali).

Partecipano Carlo Ruta, saggista e storico del Mediterraneo, autore del primo libro, coautore del secondo e del terzo, e Pino Blasone, filosofo e studioso del mondo islamico. Coordina l’incontro Pippo Cappellano, giornalista e documentarista scientifico della RAI.

 
Un incontro che parte da tre testi con un protagonista comune: il mar Mediterraneo. Gli autori esplorano le relazioni tra le civiltà che hanno prosperato sulle sponde di queste acque, con particolare attenzione all’incontro e lo scontro tra mondo islamico ed Europa. Oltre il jihad e le crociate ci sono stati scambi e convivenze che hanno portato alle contaminazioni che sono alla base della cultura attuale dei popoli mediterranei.
Carlo Ruta è studioso del mondo Mediterraneo e di letterature di viaggio. Si occupa inoltre di problemi dell’età contemporanea. Si è laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Messina. Si è laureato poi in Teorie della morale della conoscenza e della comunicazione all’Università degli Studi di Urbino. E’ autore di numerosi saggi, e ha diretto la rivista bibliografica Libri meridionali. Ha condotto reportage e inchieste per numerose testate, tra cui il manifesto, Narcomafie, Peacelink, Domani Arcoiris, Left Avvenimenti, Polizia e Democrazia. Ha relazionato in  numerosi convegni di studio e ha tenuto seminari universitari.
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Lascia il Segno. Laboratorio di scrittura a mano con Monica Dengo

LASCIA IL SEGNO. Un laboratorio per scoprire il potenziale creativo della scrittura a mano. 
Sabato 7 luglio dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 18,00  (8 ore)
Scoprire il potenziale creativo della scrittura a mano; quale relazione corre fra gesto, ritmo e corpo; come si libera l’espressività del segno. Si parte dalle forme dell’italico, il primo corsivo moderno, e poi ci si spinge ai limiti della leggibilità e anche oltre, per rompere tutte le regole e inventarne di nuove. Il foglio bianco diventa un territorio nuovo, tutto da esplorare.
Monica Dengo. Artista, designer, calligrafa, ha vissuto, studiato e insegnato a San Francisco dal 1993 al 2003. Oggi vive e lavora tra la Toscana e il Veneto, collabora con la Fondazione dei Musei Civici Veneziani, con il Centro Internazionale Arti Calligrafiche ed è docente all’ISIA di Urbino. E continua a viaggiare all’estero, per lavoro e per divertimento. Monicadengo.com è il suo sito per la ricerca artistica e scritturacorsiva.it quello per l’innovazione didattica.
www.monicadengo.com
PROGRAMMA
Prima parte:
RITMI DI RISCALDAMENTO
Cos’è il ritmo della scrittura, perché la scrittura ha un ritmo
TRATTI, FORME, LEGATURE
La forma delle lettere secondo il modello italico. Breve introduzione storica.
Le legature e di seguito gli spazi tra le parole, tra le righe e intorno al testo. In questo modo si arriva a comprendere la struttura, l’impalcatura del testo.
VARIAZIONI DI RITMO
La scrittura elastica, variazioni di forme e legature.
MAIUSCOLE
breve introduzione alle maiuscole: forme e spaziatura.
Seconda parte:
LE TRAME DEL TESTO
cosa succede quando vengono modificati gli spazi del testo: testo come texture.
L’ESPRESSIVITA’ DEL SEGNO
Il segno che comunica: segni grossi, sottili, lenti, veloci e tanto altro …
Il corso quindi non è solo l’apprendimento di un particolare alfabeto, ma la comprensione degli elementi che fanno di un alfabeto un insieme ritmato di forme e infine una danza di segni sulla pagina. Del rapporto che la scrittura e il segno hanno col corpo e quindi del legame profondo, personale e sociale che si crea tra noi e la scrittura a mano. Si lavorerà con la scrittura italica corsiva e al corso Monica spiegherà perché ha scelto in particolare questa scrittura.
MATERIALI DA PORTARE
– un blocco di carta, tipo questo A3: https://www.mondo-artista.it/canson-xl-blocco-per-schizzi-collato.html
– un quaderno a righe, tipo quaderno di 5a elementare.
– matita 2B
– temperino
– pennarelli Tombow nero e rosso
– altri pennarelli Tombow a scelta
– una bottiglia di plastica da mezzo litro, vuota.
– due contenitori di vetro (tipo barattolo di marmellata o yogurt), con il coperchio.
– un paio di forbici
– nastro adesivo di carta
Costo del workshop: €100 (più, per chi non è già socio, 20€ di tessera associativa annuale GRIOT. La tessera dà diritto al 10% di sconto sull’acquisto di libri).
Per l’iscrizione è richiesto un acconto di 50€ da versare con bonifico bancario, entro il 15 giugno 2018. Per informazioni e iscrizioni – [email protected]
Il corso è a numero chiuso (max 20 partecipanti) e viene attivato al raggiungimento di 12 iscritti.
* in caso di mancata frequenza per motivi non imputabili a Officina GRIOT non è prevista la restituzione della quota di acconto/iscrizione. La quota verrà invece interamente restituita nel caso di annullamento del laboratorio per il non raggiungimento del numero minimo di iscrizioni.

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Presentazione di "L'altro Paese" di Tina Iannotta (2017, AUGH! Edizioni)

Domenica 8 aprile alle 18.30 Griot ospita la presentazione di “L’altro Paese” di Tina Iannotta (2017, AUGH! Edizioni). Dialoga con l’autrice Chiara Laudani.

Cris è figlia del colonialismo italiano nel Corno d’Africa, dove ha vissuto fino alla  sua giovinezza. A distanza di anni, dopo la fine di un rovinoso matrimonio, tornerà in Eritrea per portare a termine la missione affidatale a Napoli da Giordana, donna dalla brillante personalità nonché sua recente conoscenza. Insieme a Cris partirà un giornalista del “Globe”, Gei, anche lui originario di Aritè. Sarà durante la sua seconda permanenza in Africa che la donna, in passato schiva e restia a socializzare con l’Altro, riscoprirà la passione per il suo paese, dilaniato dai traffici illeciti di armi e rifiuti tossici. Si ritroverà invischiata in un giro di denaro sporco gestito dal governo, portato avanti sfruttando la copertura filantropica dei corridoi umanitari e del popolo stesso, ancorato alle tradizioni di una cultura che, nonostante l’esperienza coloniale, viene costantemente alimentata. Un giallo tra Italia e Eritrea che nasce dall’esperienza dell’autrice, italiana d’Africa.

Tina Iannotta è nata ad Asmara, in Eritrea. Lì ha frequentato le scuole Comboniane e ha vissuto i suoi primi vent’anni. Attualmente vive a Caserta, dove è stata docente, stilista e collaboratrice di un noto sodalizio culturale con Giacomo Migliore. Ha pubblicato i suoi racconti sulle antologie F. Nuvolone e Terra di lavoro. Racconti dal presente (Artetetra Edizioni). L’altro Paese è il suo romanzo d’esordio.