Venerdì 13 gennaio, a partire dalle 18.30, Officina GRIOT presenta un nuovo corso di persiano
Sarà presente l’insegnante Nima Baheli, analista, ricercatore e curatore per la rivista “Limes” di una rubrica sull’Iran
A partire dal 20 gennaio Officina GRIOT avvierà un nuovo corso di lingua persiana. Il persiano (chiamato “farsi” in Iran, “dari” in Afghanistan e “tagik” in Asia Centrale) è una lingua della famiglia indoeuropea diffusa all’epoca della sua massima espansione dai confini europei dell’Impero Ottomano all’India Moghul, dalla Siberia all’Oceano Indiano e alle coste di Zanzibar. E’ una lingua viva, parlata da oltre 110 milioni di persone in Iran, Afghanistan, Tagikistan, Uzbekistan, e consente di interagire, ad un livello base, anche con chi parla il curdo, il pashtun e l’urdu. Il corso è rivolto a chi vuole avvicinarsi, per motivi di studio, di lavoro o per semplice curiosità, al vasto mondo iranico.
Venerdì 13 gennaio, a partire dalle 18.30, chi fosse interessato o incuriosito dal corso, potrà incontrare presso la Libreria GRIOT il nostro insegnante, Nima Baheli, analista, ricercatore e collaboratore della rivista “Limes”, dove tiene una rubrica fissa sull’Iran intitolata “Res Persica”. Nel corso dell’incontro sarà presentato il corso, le sue finalità e le sue modalità di svolgimento. L’insegnante sarà inoltre a disposizione per qualsiasi chiarimento o informazione. Vi aspettiamo!
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Autore: sconosciuto.
Auguri 2012
Dopo i fatti di Torino e Firenze, prendiamo la parola contro il razzismo da GRIOT
Sabato 17 dicembre, a partire dalle 17.30 prendiamo la parola contro il razzismo da GRIOT
In questi ultimi giorni l’Italia è stata sconvolta da due fatti di una gravità inaudita: il pogrom di Torino contro un campo nomadi dopo la denuncia – falsa, ma questo non ha alcuna importanza – di una ragazza che aveva indicato in due rom i suoi stupratori, e l’esecuzione di Samb Modou e Diop Mor, i due commercianti senegalesi giustiziati a Firenze da un estremista di destra già noto alle forze dell’ordine, poi morto suicida. Fatti di una violenza sconcertante, ma non del tutto imprevedibile, che si inseriscono in una lunga catena di aggressioni, intimidazioni, minacce e violenze accomunate da un solo denominatore: non la follia, ma il razzismo. Non imprevedibili, perché l’escalation di violenza razzista che ha conosciuto il nostro paese negli ultimi anni non è casuale, ma è figlia di un discorso politico che ha progressivamente sdoganato le opinioni e le espressioni più apertamente xenofobe e razziste, ha reso dicibili cose e idee indicibili, ha prodotto un consenso attorno a pratiche quotidiane che escludono, marginalizzano, discriminano. Questa violenza toglie le parole, ammutolisce: ma noi pensiamo che sia dovere di tutti quelli che rifiutano il razzismo e l’odio xenofobo prendere la parola, chiamare le cose con il loro nome, testimoniare di un’Italia che soffre, arranca, fatica a vedere un futuro, ma non per questo dimentica i valori su cui si regge, quelli enunciati dalla nostra Costituzione che si impegna a riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo (art. 2) e a ripudiare qualsiasi forma di discriminazione (art. 3).
Per questo noi di GRIOT vogliamo invitare chi in questi anni ha sostenuto, con il suo tempo e il suo talento, il nostro tentativo di offrire un punto di incontro a tutti quelli che credono che la cultura possa essere un mezzo efficace per far incontrare – e non scontrare – persone diverse: vogliamo invitarvi a prendere la parola, a indignarvi a voce alta, a raccontare, a spiegare, a testimoniare di un’Italia diversa. E soprattutto, a ricordare, ma non in silenzio, le vite spezzate dei due uomini morti a Firenze.
Sabato pomeriggio, a partire dalle 17.30, vi aspettiamo in libreria. Senza programma né scaletta, chi vorrà prendere la parola potrà farlo per qualche minuto: vorremmo essere in tanti, guardarci tutti negli occhi, riconoscerci e, soprattutto, parlare, tentare con le parole di individuare dei limiti oltre i quali non vogliamo più andare. Alle 20.30, vi invitiamo a partecipare alla serata organizzata al Teatro Centrale Preneste dal Circolo Gianni Bosio “Roma forestiera: Musiche Migranti a Roma”: in scena, i musicisti di “Istaraniyeri”.
"L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale", di Gian Paolo Calchi Novati
Domenica 18 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il libro di Gian Paolo Calchi Novati “L’Africa d’Italia”
Interverranno, oltre al professor Calchi Novati, anche Alessandro Triulzi, docente di Storia dell’Africa all’Università “L’Orientale” di Napoli, e Luigi Vittorio Ferraris, ex Ambasciatore d’Italia ed esperto di politica internazionale
Parlare di storia coloniale italiana è, nel nostro Paese, ancora molto spesso complicato. E non tanto – o non solo – per l’oggettiva complessità dell’argomento, ma anche per le particolari vicende che hanno condotto alla fine del colonialismo italiano e al silenzio sulla fase “postcoloniale” dei rapporti tra l’Italia e i suoi ex possedimenti in Africa. Pur faticando ad affermarsi nel dibattito pubblico, che spesso ingnora completamente o ha un’immagine fortemente parziale di questo capitolo della nostra storia, il discorso postcoloniale ha conosciuto tuttavia un grande impulso nel dibattito accademico, e il libro di Gian Paolo Calchi Novati, eminente storico dell’Africa, ne è un ulteriore conferma. “L’Africa d’Italia” (pubblicato da Carocci) non si limita soltanto ad offrire al dibattito contemporaneo il racconto dei fatti e delle contingenze politiche che hanno determinato l’avvio, il consolidamento e lo sfaldamento dell’esperienza coloniale italiana in Africa. Da questo racconto si dipanano infatti una serie di spunti di riflessione sulle conseguenze che quel contatto – secondo Aimé Césaire la peggiore tra tutte le forme di contatto tra i popoli – ha sulla contemporaneità postcoloniale dell’Italia e delle sue ex colonie.
Il professor Gian Paolo Calchi Novati presenterà il suo lavoro alla libreria GRIOT domenica 18 dicembre alle 18.30. Interverranno alla presentazione anche Alessandro Triulzi, docente di Storia dell’Africa all’Università “L’Orientale” di Napoli, e Luigi Vittorio Ferraris, ex Ambasciatore ed esperto di politica internazionale
Nota: l’immagine raffigura una cerimonia dell’alzabandiera in Somalia, durante il periodo dell’Amministrazione Fiduciaria Italiana (AFIS), 1950-1960. Archivio Franco Granata
"Domani avrò vent'anni", di Alain Mabanckou, con Anna Aluffi Pentini e Pietro Del Soldà
Venerdì 16 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta “Domani avrò vent’anni”, romanzo di Alain Mabanckou
Interverranno alla presentazione Anna Aluffi Pentini, docente di Pedagogia interculturale all’Università di Roma Tre, e Pietro Del Soldà, giornalista di Radio3 Rai e conduttore della trasmissione “Tutta la città ne parla”

Presenteranno il libro Anna Aluffi Pentini, docente di Pedagogia Interculturale all’Università di Roma Tre, e Pietro del Soldà, giornalista di Radio3 Rai e autore della trasmissione “Tutta la città ne parla”.
FESTA DI NATALE DA GRIOT!
Domenica 11 dicembre, a partire dalle 18.30, GRIOT vi invita alla sua Festa di Natale 2011!
Libri, musica, oggetti di artigianato, e un gustosissimo aperitivo per scambiarci gli auguri di Natale
Siete già in pieno clima natalizio, oppure ancora non vi siete tuffati nella girandola di appuntamenti in vista del Natale? In entrambi i casi, non mancate alla nostra tradizionale festa natalizia! Sarà un’occasione per stare assieme, scambiarci gli auguri con un po’ di anticipo, e pensare a qualche regalino di Natale con l’Africa nel cuore. Come sempre, in libreria troverete le nostre libraie che sapranno consigliarvi il libro giusto da regalare ad amici e familiari, o che vi racconteranno le storie dei tanti oggetti di artigianato, originali e divertenti, che attraverso percorsi qualche volta tortuosi sono giunti fino a noi dal Mali, dal Senegal, dal Marocco.
Per accogliervi al meglio, saranno a vostra disposizione i nostri tè e le nostre tisane e un aperitivo con felafel, sambusi e altre specialità, naturalmente accompagnate da un buon bicchiere di vino rosso o bianco. E quest’anno troverete anche una novità, da gustare o regalare: il Caffé GRIOT, una miscela di chicchi provenienti da Congo ed Etiopia appositamente selezionati per noi da una piccola torrefazione del Lazio.
Vi aspettiamo in Libreria!
Da GRIOT i gialli di Moussa Konaté, la kora di Madya Diabaté e tante specialità maliane da gustare!
Venerdì 9 dicembre, alle ore 21, presentiamo il giallista africano Moussa Konaté e i suoi romanzi, “L’assassino di Banconi” e “L’onore dei Keita”
Parteciperanno Giulia De Martino (Scritti d’Africa) e Filippo Nicosia (Del Vecchio Editore). La presentazione sarà accompagnata dalla musica dell’artista senegalese Madya Diabaté e dalla sua kora
In collaborazione con Scritti d’Africa, COSPE e GRIOT Libreria e con la partecipazione di Terre di Mezzo street magazine, Affrica.org e Afriradio, venerdì 9 dicembre, alle 21.00, presso la Libreria GRIOT Del Vecchio Editore presenta il giallista africano Moussa Konaté, in una serata dedicata all’Africa in tutte le sue declinazioni, dalla scrittura al cibo alla musica.
Saranno Giulia De Martino (Scritti d’Africa) e Filippo Nicosia (Del Vecchio Editore) a introdurre la lettura dei romanzi “L’assassino di Banconi” e “L’onore dei Keita”, tradotti in Italia da Del Vecchio Editore. Il musicista senegalese Madya Diabaté farà da contrappunto musicale alla serata esibendosi alla kora.
Nato in Mali nel 1951, Moussa Konaté si è laureato in Lettere presso l’Ecole Normale Supérieure di Bamako, e prima di dedicarsi alla scrittura ha svolto per molti anni la professione di insegnante. Scrittore, saggista, regista e autore di opere teatrali, è il fondatore della casa editrice Editions Le Figuier e il direttore dell’Association Etonnants Voyageurs Afrique (Associazione Viaggiatori Straordinari Africa). Assieme a Michel Le Bris, si occupa del Festival Etonnats Voyageurs, importante fiera internazionale del libro. E’ considerato tra i più importanti rappresentanti della letteratura del suo Paese: nei suoi romanzi esplora l’Africa contemporanea al fianco del commissario Habib, rivelando un continente diviso tra modernità e tradizione.
Per ogni copia venduta dei libri presentati, 1 euro servirà a finanziare le attività e i progetti del COSPE, una ONLUS che opera nel Sud del mondo, in Italia e in Europa, per il dialogo interculturale, lo sviluppo equo e sostenibile, i diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli. Il COSPE è oggi impegnato nella realizzazione di oltre 100 progetti in circa 30 Paesi del mondo.
Al termine della presentazione ci sarà spazio anche per i sapori, sarà offerto un buffet di specialità maliane.
"Di pietre e d'argenti" – Mostra di collane dall'Africa e dall'Oriente di Laura Terzani
Sabato 3 e domenica 4 dicembre la Libreria GRIOT ospiterà “Di pietre e d’argenti”, una mostra-mercato di collane dall’Africa e dall’Oriente realizzate da Laura Terzani
Per l’inaugurazione, sabato alle 19.00, potrete gustare un aperitivo a base di specialità maghrebine
Una mostra mercato di grandissimo fascino quella che vi proponiamo questo fine settimana già in odore di Natale: sono le splendide collane realizzate da Laura Terzani, giornalista con la passione per i viaggi che proprio dai suoi numerosi viaggi ha portato con sé materiali di varia natura, spesso rarissimi, con i quali ha dato vita a splendide collane. Vere e proprie opere d’arte, le collane di Laura Terzani racchiudono colori e forme ricercate ed evocative, che rimandano al tempo stesso a luoghi lontani e alla personalissima ispirazione dell’artista-viaggiatrice. Sabato 3 e domenica 4 dicembre potrete ammirare le creazioni di Laura Terzani presso la Libreria GRIOT: un’occasione per viaggiare con la mente e magari pensare anche a qualche regalo di Natale. Sabato potrete inoltre gustare un aperitivo a base di specialità maghrebine.
Vi aspettiamo da GRIOT!
"Il Rapporto sul Congo" di Roger Casement, con Jean-Léonard Touadi, Paolo Sannella e Mario Scotognella
Domenica 4 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta “Il Rapporto sul Congo”, di Roger Casement

La figura e l’opera di Roger Casement verranno presentati dall’on. Jean-Léonard Touadi, da Paolo Sannella, ex Ambasciatore d’Italia, e da Mario Scotognella, curatore del volume
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Foto: Roger Casement, copertina del libro “King Leopold’s Rule in Africa” (1904).
"Landgrabbing" di Stefano Liberti, con Pietro Veronese
Sabato 26 novembre, alle 18.30, GRIOT presenta “Landgrabbing”, di Stefano Liberti
Assieme all’autore presenterà il libro il giornalista di Repubblica Pietro Veronese
Il fenomeno del landgrabbing forse non dice ancora molto al grande pubblico, ma è un tema di acuta attualità per molti Paesi del mondo, soprattutto in Africa e in America Latina. L'”accaparramento di terre” consiste nell’affitto o acquisto di enormi quantità di terra nelle nazioni africane o sudamericane da parte di Paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, la Libia, la Corea del Sud – che dispongono di consistenti risorse economiche ma di spazi coltivabili largamente inadeguati al fabbisogno alimentare delle loro popolazioni – e di grandi multinazionali dell’agrobusiness – che hanno sempre più fame di terra destinate a piantagioni per la produzione di biocarburanti. Anche numerose società finanziarie si sono lanciate in questa corsa, attratte dai ricavi che la terra sembra promettere nel breve e nel medio periodo. Come si traduce tutto questo nelle economie, nelle società e negli ecosistemi interessati da questo fenomeno? Qual è il destino delle persone che vivono su quelle terre? O il ruolo delle classi dirigenti dei Paesi che stanno “svendendo” ampie porzioni del loro territorio nazionale? Stefano Liberti, giornalista del Manifesto e autore del reportage “A Sud di Lampedusa”, esplora i diversi aspetti di questa questione, spaziando dall’Etiopia all’Amazzonia, passando per la borsa di Chicago, le convention finanziarie di Ginevra e gli uffici della FAO, interrogandosi sulla posta in gioco di questo fenomeno, che sembrerebbe prefigurare una nuova forma di colonizzazione.
A discutere del libro interverrà, assieme all’autore, il giornalista di Repubblica Pietro Veronese.
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Foto: Altopiano etiopico. Autore: Giustino