Lunedì 25 giugno, alle 18, GRIOT presenta il libro “La primavera dei Fratelli”, di Sergio Bianchi
A discutere del libro, anche alla luce delle recenti vicende elettorali in Egitto, ci saranno Mario Maiolini, già ambasciatore a Ryiad, Stefano Polli, caporedattore Esteri dell’agenzia ANSA, Paolo Quercia, direttore del Center for Near Abroad Strategic Studies, Lorenzo Vidino, del Center for Security Studies di Zurigo e Ciro Sbailò dell’Università di Enna
Dopo le elezioni politiche del 2011-2012 il partito espressione del movimento dei Fratelli Musulmani è divenuto la prima forza politica in Egitto. Il trionfo politico nel paese in cui è nata la Fratellanza Musulmana è però solo la punta di un iceberg che interessa diversi stati e che sta emergendo man mano che la primavera araba scioglie le autocrazie e i regimi che hanno governato per decenni, aprendo la via della competizione parlamentare. I Fratelli Musulmani hanno saputo reinventare il proprio movimento passando dalla cospirazione violenta all’invocazione della democrazia parlamentare. Oggi ricoprono ruoli importanti in Egitto, Siria, Tunisia, Algeria, Giordania, Bahrain, Sudan, Libia e in molti altri paesi. Ma anche tra le comunità immigrate musulmane in Europa, in particolare in Gran Bretagna, Francia, Germania, Irlanda e Svizzera. Ma chi sono veramente i Fratelli Musulmani? Perché in passato sono stati duramente repressi da molti regimi? Hanno abbandonato definitivamente una visione radicale dell’Islam e la violenza politica? Perché in Occidente sono guardati con sospetto e sono temuti da molti governi del mondo arabo? Il loro movimento può essere un utile baluardo contro l’islamismo più estremo o la loro ascesa aprirà le porte del potere a una galassia di partiti islamisti sempre più radicali?
Il libro di Sergio Bianchi “La primavera dei fratelli”, che presentiamo da GRIOT lunedì 25 giugno alle 18.00 tenta un’analisi informata e obbiettiva sulle evoluzioni del movimento della Fratellanza Musulmana. A discutere del libro, anche alla luce delle recenti vicende elettorali egiziane ci saranno Mario Maiolini, già ambasciatore a Ryiad, Stefano Polli, caporedattore Esteri dell’agenzia ANSA, Paolo Quercia, direttore del Center for Near Abroad Strategic Studies, Lorenzo Vidino, del Center for Security Studies di Zurigo e Ciro Sbailò dell’Università di Enna.