Sabato 24 marzo, alle 18.30, GRIOT presenta “Il velo nell’Islam”
Assieme all’autrice, Renata Pepicelli, interverrà l’antropologa Anna Maria Rivera. Modera Luisa Ciffolilli, della rivista Internazionale
Nel dibattito contemporaneo sull’Islam e sulle relazioni tra Islam e occidente il velo è diventato il simbolo di un dialogo che fatica ad affermarsi. Attorno a questo pezzo di stoffa (o, più correttamente, pezzi di stoffa, data l’enorme varietà di fogge che quest’indumento assume) sembra combattersi una lotta che travalica l’elemento di costume e tocca i terreni dell’identità, religiosa, culturale o di genere. Sembra impossibile, leggendo i titoli dei giornali ogni volta che qualche episodio porta alla ribalta quest’argomento, parlare di questo argomento senza prendere automaticamente posizioni rigide e stereotipate, da un lato chi pensa che il velo sia il simbolo di un’identità misogina e oscurantista, dall’altro chi invece lo indossa come il simbolo di un’appartenenza culturale e religiosa forte. Parlare del velo da un punto di vista storico, socio-politico e culturale, oltre che religioso, è invece l’obbiettivo di Renata Pepicelli, che nel suo libro “Il velo nell’Islam” (Carocci Editore) prova a seguirne le tracce partendo dalle origini dell’Islam per arrivare fino ai giorni nostri. Uno strumento di riflessione preziosissimo per riuscire a orientarsi in un dibattito i cui toni accesi non facilitano certo il dialogo e la comprensione reciproca tra culture troppo spesso dipinte come distanti e inconciliabili.
Renata Pepicelli dialogherà del suo libro assieme all’antropologa Anna Maria Rivera, esperta di razzismo e degli stereotipi culturali di cui esso si nutre. Modera Luisa Ciffolilli, giornalista di Internazionale.