Libia, tra rivolta, repressione e intervento internazionale. Riflessione con Eric Salerno e Annamaria Rivera
Domenica 20 Marzo, alle ore 18.30, la Libreria GRIOT organizza un incontro sugli eventi in Libia. Interverranno Eric Salerno, giornalista e autore di numerosi testi sul Medio Oriente e sulla Libia, e Annamaria Rivera, docente di Etnologia e Antropologia Sociale all’Università di Bari
La straordinaria e (almeno da questa parte del Mediterraneo) inattesa ondata di rivolte e manifestazioni che ha attraversato il Nordafrica e il Medio Oriente dallo scorso dicembre si è drammaticamente impaludata in Libia. In molti, nelle settimane precedenti all’esplosione delle proteste nel paese, avevano escluso quello libico dal novero dei regimi “a rischio”.
Queste ipotesi sono state spazzate via dalle manifestazioni che hanno attraversato anche la Libia e che sono state accolte da Gheddafi e dai suoi fedelissimi con un’intransigenza sanguinaria che le diplomazie occidentali hanno faticato a condannare del tutto. Nel mezzo di una brutale guerra civile, sono moltissime le emergenze che destano preoccupazione: dalla repressione feroce messa in atto dal regime di Gheddafi contro i ribelli al rischio di veri e propri stermini di massa nei confronti delle popolazioni di regioni come la Cirenaica, storicamente più riottose rispetto al controllo esercitato dal centro; dalla gravissima situazione in cui si trovano le migliaia di migranti detenuti nelle carceri libiche anche a seguito delle politiche di chiusura delle frontiere e di respingimenti messi in atto dal nostro paese ai rischi legati al blocco degli approvvigionamenti energetici. L’atteggiamento della comunità internazionale nei confronti della cr isi libica è stato ambiguo e prudente, fino alle importanti decisioni prese poche ore fa in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La situazione continua a mutare di ora in ora: per commentare gli ultimi sviluppi e tentare di darne un quadro più ampio, saranno con noi Eric Salerno, giornalista e autore di due testi sulla storia della presenza italiana in Libia, e Annamaria Rivera, antropologa e attivista antirazzista.