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Dopo i fatti di Torino e Firenze, prendiamo la parola contro il razzismo da GRIOT

Sabato 17 dicembre, a partire dalle 17.30 prendiamo la parola contro il razzismo da GRIOT

In questi ultimi giorni l’Italia è stata sconvolta da due fatti di una gravità inaudita: il pogrom di Torino contro un campo nomadi dopo la denuncia – falsa, ma questo non ha alcuna importanza – di una ragazza che aveva indicato in due rom i suoi stupratori, e l’esecuzione di Samb Modou e Diop Mor, i due commercianti senegalesi giustiziati a Firenze da un estremista di destra già noto alle forze dell’ordine, poi morto suicida. Fatti di una violenza sconcertante, ma non del tutto imprevedibile, che si inseriscono in una lunga catena di aggressioni, intimidazioni, minacce e violenze accomunate da un solo denominatore: non la follia, ma il razzismo. Non imprevedibili, perché l’escalation di violenza razzista che ha conosciuto il nostro paese negli ultimi anni non è casuale, ma è figlia di un discorso politico che ha progressivamente sdoganato le opinioni e le espressioni più apertamente xenofobe e razziste, ha reso dicibili cose e idee indicibili, ha prodotto un consenso attorno a pratiche quotidiane che escludono, marginalizzano, discriminano. Questa violenza toglie le parole, ammutolisce: ma noi pensiamo che sia dovere di tutti quelli che rifiutano il razzismo e l’odio xenofobo prendere la parola, chiamare le cose con il loro nome, testimoniare di un’Italia che soffre, arranca, fatica a vedere un futuro, ma non per questo dimentica i valori su cui si regge, quelli enunciati dalla nostra Costituzione che si impegna a riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo (art. 2) e a ripudiare qualsiasi forma di discriminazione (art. 3).
Per questo noi di GRIOT vogliamo invitare chi in questi anni ha sostenuto, con il suo tempo e il suo talento, il nostro tentativo di offrire un punto di incontro a tutti quelli che credono che la cultura possa essere un mezzo efficace per far incontrare – e non scontrare – persone diverse: vogliamo invitarvi a prendere la parola, a indignarvi a voce alta, a raccontare, a spiegare, a testimoniare di un’Italia diversa. E soprattutto, a ricordare, ma non in silenzio, le vite spezzate dei due uomini morti a Firenze.
Sabato pomeriggio, a partire dalle 17.30, vi aspettiamo in libreria. Senza programma né scaletta, chi vorrà prendere la parola potrà farlo per qualche minuto: vorremmo essere in tanti, guardarci tutti negli occhi, riconoscerci e, soprattutto, parlare, tentare con le parole di individuare dei limiti oltre i quali non vogliamo più andare. Alle 20.30, vi invitiamo a partecipare alla serata organizzata al Teatro Centrale Preneste dal Circolo Gianni Bosio “Roma forestiera: Musiche Migranti a Roma”: in scena, i musicisti di “Istaraniyeri”.


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"L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale", di Gian Paolo Calchi Novati

Domenica 18 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta il libro di Gian Paolo Calchi Novati “L’Africa d’Italia”
Interverranno, oltre al professor Calchi Novati, anche Alessandro Triulzi, docente di Storia dell’Africa all’Università “L’Orientale” di Napoli, e Luigi Vittorio Ferraris, ex Ambasciatore d’Italia ed esperto di politica internazionale
Parlare di storia coloniale italiana è, nel nostro Paese, ancora molto spesso complicato. E non tanto – o non solo – per l’oggettiva complessità dell’argomento, ma anche per le particolari vicende che hanno condotto alla fine del colonialismo italiano e al silenzio sulla fase “postcoloniale” dei rapporti tra l’Italia e i suoi ex possedimenti in Africa. Pur faticando ad affermarsi nel dibattito pubblico, che spesso ingnora completamente o ha un’immagine fortemente parziale di questo capitolo della nostra storia, il discorso postcoloniale ha conosciuto tuttavia un grande impulso nel dibattito accademico, e il libro di Gian Paolo Calchi Novati, eminente storico dell’Africa, ne è un ulteriore conferma. “L’Africa d’Italia” (pubblicato da Carocci) non si limita soltanto ad offrire al dibattito contemporaneo il racconto dei fatti e delle contingenze politiche che hanno determinato l’avvio, il consolidamento e lo sfaldamento dell’esperienza coloniale italiana in Africa. Da questo racconto si dipanano infatti una serie di spunti di riflessione sulle conseguenze che quel contatto – secondo Aimé Césaire la peggiore tra tutte le forme di contatto tra i popoli – ha sulla contemporaneità postcoloniale dell’Italia e delle sue ex colonie.
Il professor Gian Paolo Calchi Novati presenterà il suo lavoro alla libreria GRIOT domenica 18 dicembre alle 18.30. Interverranno alla presentazione anche Alessandro Triulzi, docente di Storia dell’Africa all’Università “L’Orientale” di Napoli, e Luigi Vittorio Ferraris, ex Ambasciatore ed esperto di politica internazionale
Nota: l’immagine raffigura una cerimonia dell’alzabandiera in Somalia, durante il periodo dell’Amministrazione Fiduciaria Italiana (AFIS), 1950-1960. Archivio Franco Granata

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"Domani avrò vent'anni", di Alain Mabanckou, con Anna Aluffi Pentini e Pietro Del Soldà

Venerdì 16 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta “Domani avrò vent’anni”, romanzo di Alain Mabanckou
Interverranno alla presentazione  Anna Aluffi Pentini, docente di Pedagogia interculturale all’Università di Roma Tre, e Pietro Del Soldà, giornalista di Radio3 Rai e conduttore della trasmissione “Tutta la città ne parla”

“Io mi sento figlio di Pointe-Noire. E’ qui che ho imparato a camminare e a parlare. E’ qui che ho visto la pioggia cadere per la prima volta, e il luogo da cui provieni è quello dove hai preso le prime gocce di pioggia”
Alain Mabanckou, eclettico scrittore originario della Repubblica del Congo, torna con “Domani avrò vent’anni” (66thand2nd) alla città che l’ha visto muovere i suoi primi passi nel mondo. Pointe-Noire, la capitale economica del suo paese, diventa lo scenario spesso surreale in cui Mabanckou ambienta questo romanzo di formazione che ha come protagonista Michel, un vivacissimo bambino di dieci anni con gli occhi spalancati sul mondo che lo circonda. Un mondo fatto di suoni e tinte forti, popolato da personaggi indimenticabili – come lo sono spesso i personaggi tratteggiati da Mabanckou: Lounès, l’amico del cuore, e sua sorella Caroline, che è anche la fidanzatina di Michel, lo zio ricco e comunista René, Roger, il padre di Michel che adora pontificare sulla politica mondiale con le sue personali ricette per salvare il pianeta, Pauline, la madre sempre avvolta dai suoi abiti arancione brillante. Un piccolo mondo al quale si intrecciano le vicende del grande mondo, attraverso le notizie che arrivano dalla radio. Un romanzo che presenta un’Africa un po’ strampalata, ma ricca di umanità, capace di sorridere di se stessa e del mondo.
Presenteranno il libro Anna Aluffi Pentini, docente di Pedagogia Interculturale all’Università di Roma Tre, e Pietro del Soldà, giornalista di Radio3 Rai e autore della trasmissione “Tutta la città ne parla”.

 

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FESTA DI NATALE DA GRIOT!

Domenica 11 dicembre, a partire dalle 18.30, GRIOT vi invita alla sua Festa di Natale 2011!
Libri, musica, oggetti di artigianato, e un gustosissimo aperitivo per scambiarci gli auguri di Natale
Siete già in pieno clima natalizio, oppure ancora non vi siete tuffati nella girandola di appuntamenti in vista del Natale? In entrambi i casi, non mancate alla nostra tradizionale festa natalizia! Sarà un’occasione per stare assieme, scambiarci gli auguri con un po’ di anticipo, e pensare a qualche regalino di Natale con l’Africa nel cuore. Come sempre, in libreria troverete le nostre libraie che sapranno consigliarvi il libro giusto da regalare ad amici e familiari, o che vi racconteranno le storie dei tanti oggetti di artigianato, originali e divertenti, che attraverso percorsi qualche volta tortuosi sono giunti fino a noi dal Mali, dal Senegal, dal Marocco.
Per accogliervi al meglio, saranno a vostra disposizione i nostri tè e le nostre tisane e un aperitivo con felafel, sambusi e altre specialità, naturalmente accompagnate da un buon bicchiere di vino rosso o bianco. E quest’anno troverete anche una novità, da gustare o regalare: il Caffé GRIOT, una miscela di chicchi provenienti da Congo ed Etiopia appositamente selezionati per noi da una piccola torrefazione del Lazio.
Vi aspettiamo in Libreria!

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Da GRIOT i gialli di Moussa Konaté, la kora di Madya Diabaté e tante specialità maliane da gustare!

Venerdì 9 dicembre, alle ore 21, presentiamo il giallista africano Moussa Konaté e i suoi romanzi, “L’assassino di Banconi” e “L’onore dei Keita”
Parteciperanno Giulia De Martino (Scritti d’Africa) e Filippo Nicosia (Del Vecchio Editore). La presentazione sarà accompagnata dalla musica dell’artista senegalese Madya Diabaté e dalla sua kora

In collaborazione con Scritti d’Africa, COSPE e GRIOT Libreria e con la partecipazione di Terre di Mezzo street magazine, Affrica.org e Afriradio, venerdì 9 dicembre, alle 21.00, presso la Libreria GRIOT Del Vecchio Editore presenta il giallista africano Moussa Konaté, in una serata dedicata all’Africa in tutte le sue declinazioni, dalla scrittura al cibo alla musica.

Saranno Giulia De Martino (Scritti d’Africa) e Filippo Nicosia (Del Vecchio Editore) a introdurre la lettura dei romanzi “L’assassino di Banconi” e “L’onore dei Keita”, tradotti in Italia da Del Vecchio Editore. Il musicista senegalese Madya Diabaté farà da contrappunto musicale alla serata esibendosi alla kora.
Nato in Mali nel 1951, Moussa Konaté si è laureato in Lettere presso l’Ecole Normale Supérieure di Bamako, e prima di dedicarsi alla scrittura ha svolto per molti anni la professione di insegnante. Scrittore, saggista, regista e autore di opere teatrali, è il fondatore della casa editrice Editions Le Figuier e il direttore dell’Association Etonnants Voyageurs Afrique (Associazione Viaggiatori Straordinari Africa). Assieme a Michel Le Bris, si occupa del Festival Etonnats Voyageurs, importante fiera internazionale del libro. E’ considerato tra i più importanti rappresentanti della letteratura del suo Paese: nei suoi romanzi esplora l’Africa contemporanea al fianco del commissario Habib, rivelando un continente diviso tra modernità e tradizione.
Per ogni copia venduta dei libri presentati, 1 euro servirà a finanziare le attività e i progetti del COSPE, una ONLUS che opera nel Sud del mondo, in Italia e in Europa, per il dialogo interculturale, lo sviluppo equo e sostenibile, i diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli. Il COSPE è oggi impegnato nella realizzazione di oltre 100 progetti in circa 30 Paesi del mondo.
Al termine della presentazione ci sarà spazio anche per i sapori, sarà offerto un buffet di specialità maliane. 


 

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"Di pietre e d'argenti" – Mostra di collane dall'Africa e dall'Oriente di Laura Terzani

Sabato 3 e domenica 4 dicembre la Libreria GRIOT ospiterà “Di pietre e d’argenti”, una mostra-mercato di collane dall’Africa e dall’Oriente realizzate da Laura Terzani
Per l’inaugurazione, sabato alle 19.00, potrete gustare un aperitivo a base di specialità maghrebine
Una mostra mercato di grandissimo fascino quella che vi proponiamo questo fine settimana già in odore di Natale: sono le splendide collane realizzate da Laura Terzani, giornalista con la passione per i viaggi che proprio dai suoi numerosi viaggi ha portato con sé materiali di varia natura, spesso rarissimi, con i quali ha dato vita a splendide collane. Vere e proprie opere d’arte, le collane di Laura Terzani racchiudono colori e forme ricercate ed evocative, che rimandano al tempo stesso a luoghi lontani e alla personalissima ispirazione dell’artista-viaggiatrice. Sabato 3 e domenica 4 dicembre potrete ammirare le creazioni di Laura Terzani presso la Libreria GRIOT: un’occasione per viaggiare con la mente e magari pensare anche a qualche regalo di Natale. Sabato potrete inoltre gustare un aperitivo a base di specialità maghrebine.
Vi aspettiamo da GRIOT!

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"Il Rapporto sul Congo" di Roger Casement, con Jean-Léonard Touadi, Paolo Sannella e Mario Scotognella


Domenica 4 dicembre, alle 18.30, GRIOT presenta “Il Rapporto sul Congo”, di Roger Casement
Interverranno alla presentazione Jean-Léonard Touadi, parlamentare, Paolo Sannella, ex Ambasciatore d’Italia, e Mario Scotognella, curatore del volume
Roger David Casement (1864-1916) fu implacabile accusatore dei misfatti coloniali in Africa e Sud America. Nel dicembre del 1903 compilò il “Rapporto sul Congo” del quale la casa editrice Fuorilinea pubblica, con questo volume, la prima traduzione in italiano. Incaricato dal Foreign Office di indagare sulle voci sempre più insistenti di atrocità perpetrate ai danni dei nativi da parte dell’amministrazione coloniale belga, Casement trascurò ogni cautela diplomatica mettendo a nudo un sistema feroce di predazione e morte. Il “Rapporto sul Congo” è un documento di eccezionale valore morale scritto da un uomo che con indomito coraggio compie un viaggio all’inferno per scoprire una verità agghiacciante: che nel cuore dell’Africa è iniziato un genocidio, il primo del XX secolo e che, purtroppo, sarà anche il primo a essere dimenticato. La pubblicazione di questo straordinario testo è l’occasione per riconsiderare una delle figure più controverse e contraddittorie del primo Novecento perché, come sottolinea il Premio Nobel Mario Vargas Llosa, autore del “Il sogno del Celta”, “Casement è stato uno dei primi europei ad aver avuto una chiara coscienza di cosa fosse realmente il colonialismo”. Un orribile sopruso, come lo definirà in seguito Joseph Conrad, che si ispirò alle agghiaccianti scoperte di Casement per il suo capolavoro, “Cuore di Tenebra”.
La figura e l’opera di Roger Casement verranno presentati dall’on. Jean-Léonard Touadi, da Paolo Sannella, ex Ambasciatore d’Italia, e da Mario Scotognella, curatore del volume
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Foto: Roger Casement, copertina del libro “King Leopold’s Rule in Africa” (1904).
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"Landgrabbing" di Stefano Liberti, con Pietro Veronese

Sabato 26 novembre, alle 18.30, GRIOT presenta “Landgrabbing”, di Stefano Liberti
Assieme all’autore presenterà il libro il giornalista di Repubblica  Pietro Veronese 
Il fenomeno del landgrabbing forse non dice ancora molto al grande pubblico, ma è un tema di acuta attualità per molti Paesi del mondo, soprattutto in Africa e in America Latina. L'”accaparramento di terre” consiste nell’affitto o acquisto di enormi quantità di terra nelle nazioni africane o sudamericane da parte di Paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, la Libia, la Corea del Sud – che dispongono di consistenti risorse economiche ma di spazi coltivabili largamente inadeguati al fabbisogno alimentare delle loro popolazioni – e di grandi multinazionali dell’agrobusiness – che hanno sempre più fame di terra destinate a piantagioni per la produzione di biocarburanti. Anche numerose società finanziarie si sono lanciate in questa corsa, attratte dai ricavi che la terra sembra promettere nel breve e nel medio periodo. Come si traduce tutto questo nelle economie, nelle società e negli ecosistemi interessati da questo fenomeno? Qual è il destino delle persone che vivono su quelle terre? O il ruolo delle classi dirigenti dei Paesi che stanno “svendendo” ampie porzioni del loro territorio nazionale? Stefano Liberti, giornalista del Manifesto e autore del reportage “A Sud di Lampedusa”, esplora i diversi aspetti di questa questione, spaziando dall’Etiopia all’Amazzonia, passando per la borsa di Chicago, le convention finanziarie di Ginevra e gli uffici della FAO, interrogandosi sulla posta in gioco di questo fenomeno, che sembrerebbe prefigurare una nuova forma di colonizzazione.
A discutere del libro interverrà, assieme all’autore, il giornalista di Repubblica Pietro Veronese.
Nota: L’immagine è utilizzata secondo i termini Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license. Foto:  Altopiano etiopico. Autore: Giustino

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I quadri di Aster Carpanelli in mostra da GRIOT

Domenica 27 novembre, a partire dalle 16.30, GRIOT ospita una mostra mercato delle opere dell’artista italo-etiope Aster Carpanelli
A seguire, un piccolo aperitivo a base di specialità etiopiche
“Per me l’Etiopia significa tredici mesi di sole”
“Per me l’Etiopia rappresenta il mercato del sabato, quando i contadini scendevano dalla città con i prodotti freschi”
“Per me l’Etiopia rappresenta la libertà di esprimere senza riserva la gioia e il dolore. Piangere per dolore non è segno di debolezza, ma una normale fragilità umana”
“Per me l’Etiopia coincide con quella libertà assoluta che appartiene ai bambini”
Ecco alcune delle riflessioni alle quali Aster Carpanelli accompagna la sua ispirazione artistica. Un’ispirazione che si traduce in dipinti dai colori forti e decisi, che hanno dentro tutto il calore e la forza dell’Africa, il continente in cui l’artista è nata e che si è cristallizzato, nel suo cuore, attorno al ricordo di un’infanzia assolata e infinita, scandita dal ritmo dei giochi e delle feste. Un continente, che Aster si porta nel cuore soprattutto nella sua versione femminile: alla donna africana, colta nei suoi molteplici aspetti, sono dedicate infatti alcune delle sue tele più suggestive. Ricordi del passato, ma anche frammenti di Africa nel presente “italiano” di Aster, che immortala in alcuni ritratti quei “Black Italians” che si stanno ritagliando un posto sempre più significativo nel nostro paese.
Domenica 27 novembre, a partire dalle 16.00, GRIOT è lieta di ospitare una mostra mercato in cui i nostri amici potranno ammirare e acquistare i dipinti di quest’artista, per portarsi a casa un pezzetto di sole africano condensato negli occhi profondi e vivaci di una delle sue donne. Con l’occasione si potrà gustare qualche specialità della cucina etiopica.
L’artista: Aster Carpanelli è nata a Gondar (Etiopia) da padre friulano e madre etiope. Si è laureata in Scienze Politiche ad Addis Abeba e ha ottenuto un Master in Relazioni Politiche in India. Vive in Italia dal 1991. E’ presidente dell’Associazione Culturale Panafrica, con la quale è impegnata in diversi progetti nell’ambito dell’immigrazione e della lotta al razzismo.

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"Isole galleggianti. Poesia femminile sudafricana 1948-2008", a cura di Paola Splendore e Jane Wilkinson. Assieme alle curatrici, interverranno Maria Teresa Carbone, Viola Papetti e l'attrice Marianna Masciolini

Domenica 20 novembre, alle ore 18.30, GRIOT presenta il libro “Isole galleggianti. Poesia femminile sudafricana 1948-2008”
Assieme alle curatrici del volume, Paola Splendore e Jane Wilkinson, interverranno Maria Teresa Carbone, Viola Papetti e l’attrice Marianna Masciolini

La letteratura sudafricana non è più da tempo nel nostro paese un “oggetto misterioso”. A partire dai Premi Nobel J. M. Coetzee e Nadine Gordimer, sono molti gli autori del Sudafrica tradotti e premiati, letti e amati anche dai lettori italiani. Questo prezioso volume svela un filone della letteratura sudafricana finora poco noto, anzi, in gran parte inedito in italiano: la poesia femminile, in lingua inglese e afrikaans. Il testo che presentiamo oggi da GRIOT, “Isole galleggianti”, contiene una raccolta di poesie scritte da poetesse sudafricane tra il 1948 e il 2008, testi che svelano una ricchezza di voci, temi, sensibilità e registri assolutamente sorprendente.
La raccolta è curata da Paola Splendore, docente di Letteratura inglese all’Università di Roma Tre, e da Jane Wilkinson, docente di Letteratura inglese e postcoloniale all’Università “L’Orientale” di Napoli, e contiene testi in lingua originale, con traduzione italiana a fronte. Accanto alle curatrici, interverranno la giornalista e traduttrice Maria Teresa Carbone, e Viola Papetti, docente di Letteratura inglese all’Università di Roma Tre. L’attrice Marianna Masciolini leggerà una scelta di testi poetici.