Sabato 24 febbraio GRIOT è felice di ospitare la poeta angolana Yara Nakahanda Monteiro per presentare il suo libro di poesie “Memorie Apparizioni Aritmie” appena tradotto in italiano da Capovolte Edizioni. L’incontro è organizzato in collaborazione con QuestaèRoma, in occasione di Yekatit12.19febbraio, la settimana dedicata a memorie e resistenze coloniali. L’autrice sarà in dialogo con Kwanza Musi Dos Santos e Stefania N’Kombo José Teresa, le traduzioni sono a cura di Nicola Biasio, traduttore anche del libro.
«Pro-pronipote della schiavitù, pronipote delle relazioni interrazziali, nipote dell’indipendenza e figlia della diaspora». Yara Nakahanda Monteiro indaga, attraverso il registro intimo della poesia, la condizione femminile, la natura, l’identità e l’appartenenza, la storia, i ricordi e i sogni. Nei versi, la violenza contro le donne si fa metamorfosi della distruzione della natura. Versi che riecheggiano memorie rimosse, che si confrontano con i traumi del passato, in un paesaggio lirico che cerca la guarigione. Unendo oralità ed erudizione, l’autrice ricorda l’infanzia nella periferia di Lisbona e le storie di vita in Angola raccontate dalla nonna. La voce poetica evoca fantasmi che infestano il presente: la diaspora, l’esilio, le condizioni di vita delle comunità afrodiscendenti, la violenza, gli spettri del colonialismo reincarnati nel razzismo, la ricerca identitaria. Nutrite dalle ombre del passato, le sue parole si trasformano in apparizioni, palpitazioni, aritmie cardiache, macchie confuse, ricordi vaghi, inquietudini scarabocchiate in un quaderno d’appunti in cui i confini tra passato e presente, tra Europa e Africa, tra sogno e realtà sfumano, diventando altro: poesia.