Presentazione di “Harraga. Bruciare per l’Europa” di Wael Garnaoui
10 Gennaio @ 18:00 - 19:30
Venerdì 10 gennaio alle 18 GRIOT ospita la presentazione di “Harraga. Bruciare per l’Europa” di Wael Garnaoui (Poiesis Editrice)
Insieme all’autore partecipano Paola Armenti, psicoterapeuta, Antonia Guarini, psicanalista scrittrice, e Vincenzo Barca, traduttore.
“Harraga”, “bruciare” le frontiere del mare, cercare un “altrove”. L’Italia, l’Europa, vuol dire per i migranti tunisini realizzare un atto di insubordinazione che ha l’aspetto di una messa a rischio totale del proprio essere: è questo il destino degli harraga. Gettandosi nel mare madre, realizzano inconsapevolmente un imperativo categorico: quello di un “desiderio di Occidente”, che è allo stesso tempo una scelta forzata e feroce. Gli harraga, divisi fra la speranza di un “salto epico” che possa salvarli e la sofferenza dell’abbandono, tra schegge e scrocchiolii, nell’attraversata cercano il luogo impossibile della fiducia in sé stessi.
È partire da questo che il giovane e brillante psicanalista tunisino Wael Garnaoui ci conduce nelle storie di chi parte, di chi è costretto a bruciare, nelle motivazioni profonde di tale scelta. Nella sua indagine diretta, mostra anche il ruolo centrale delle madri nella pulsione migratoria dei figli, sottolineando la funzione dei dispositivi frontalieri e l’impatto della chiusura delle frontiere sul divenire dei migranti. Come egli stesso precisa: “Decolonizzare il pensiero che pensa le frontiere significa smascherare le resistenze politiche, oggettive e simboliche che si profilano attorno alle frontiere: un meccanismo destinato a gestire popolazioni, a trasformare desideri, a perpetrare la logica stessa della colonizzazione”.
Questo libro rivela la psicopatologia dell’emigrazione, vista attraverso gli occhi di uno psicanalista mediterraneo, e al tempo stesso offre uno strumento prezioso per interpretare il malessere dell’emigrazione tunisina, impossibilitata a realizzarsi e spesso pronta a morire nel tentativo di lasciare la propria terra.
Wael Garnaoui è psicologo clinico e dottore in Psicoanalisi e Psicopatologia presso l’Università di Parigi; ha inoltre conseguito un master professionale in psicologia clinica presso l’Università di Tunisi, un master di ricerca in psicoanalisi e interdisciplinarietà presso l’Università di Parigi Diderot-7 e un master in Scienze politiche presso l’Università di Parigi Dauphine. Da gennaio 2020 è docente di sociologia presso l’Università Le Havre Normandie. Conduce ricerche sulle politiche migratorie, i processi di borderizzazione e il loro impatto sulle soggettività politiche dei migranti dal sud del mondo, in particolare nel contesto dell’immigrazione irregolare dei tunisini. Nel 2021 ha fondato il Border Studies Research Group presso il Centro di Antropologia dell’Università di Sousse, dove insegna dal 2016.