Sabato 18 marzo, alle 18, GRIOT ospita la presentazione di “Cantare i colori” di Jozèt Martial, pubblicato da Supernova. Insieme all’autrice parteciperà Lucia Brongo.
“Cantare i colori” presenta il racconto e i risultati di 30 anni di ricerca e applicazione che sono all’origine del Metodo Jozèt Martial, noto anche come Metodo Basic-canto o canto fondamentale, frutto delle molteplici culture che hanno formato l’autrice. Quello di Jozèt è un metodo per approfondire la nozione di se stessi nella migliore tradizione delle usanze popolari: dallo sciamanesimo allo sciamanesimo caraibico, dalla cabala giudaica alla medicina cinese, dalla conoscenza della musica al suo uso terapeutico.
Il Metodo Jozèt Martial si rivolge in primo luogo a chi desidera riscoprire, proteggere e potenziare la propria voce, far crescere il proprio patrimonio vocale e sviluppare le proprie capacità espressive. Questo per esprimere l’ineffabile, rinforzare il benessere e sviluppare i colori della propria voce, riscoprendo il sé, perché “la voce è il vero messaggio”.
Josette Martial, ribattezzata Jozèt Martial dal 2015, è una cantante, scrittrice e attrice di teatro franco-italiana di origine guadalupense, nata nel Madagascar. Viaggiatrice per natura e parigina di fatto, intraprende studi di letteratura moderna all’Università di Paris-X-Nanterre, seguiti da studi di scienze dell’espressione e comunicazione a Paris-IV Sorbone. Appena ventenne viene colpita da una perdita che stravolge la sua visione del mondo. Allora decide di dedicarsi all’arte e al comunicare in un modo distinto da quelli più tradizionali che aveva seguito fino a quel momento. Invitata dalla CAM record a Roma per firmare il suo primo contratto discografico, entra a far parte dell’universo dello show-business e della musica. È stata scoperta dal pubblico italiano negli anni ‘80, grazie alla sua partecipazione regolare al programma di RAI 2 Cappello sulle 23 e per i suoi successi discografici in stile “italian-disco-music” prodotti da Paolo Dossena. Artista, donna, nera, madre, sposa, femminista e pacifista, ritiene prezioso per il cittadino di queste nostre culture urbane esprimere i propri colori, rinforzare creatività e identità…tirare fuori un sano desiderio di vita autentica, che troppo spesso viene spenta dall’inerzia del quotidiano.