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Presentazione di “Cadere nutre la terra. Poesie 1976-2022” di Giuseppe Goffredo

11 Gennaio @ 18:00 - 19:30

Sabato 11 gennaio alle 18 GRIOT ospita la presentazione di “Cadere nutre la terra.  Poesie 1976-2022” di Giuseppe Goffredo (Poiesis editrice)
Insieme all’autore partecipa la scrittrice Toni Maraini

Questa antologia poetica testimonia dello spazio conquistato negli anni dalla poesia di Giuseppe Goffredo. Essa raccoglie testi che vanno dal 1976 al 2022. Così ricompone intere parti – anche se non tutte – di un percorso che ci accoglie come vecchi amici da Poesie di Provincia fino a Cadere nutre la terra, un percorso che si dipana andando avanti nel tempo lungo quarant’anni di poesia che non ci si stanca di leggerla tanto è vita. Questo va ricordato. Qui c’è una caparbia, integra e generosa ricerca di presenza al mondo. Giorgio Manacorda usa, per questo aspetto della poesia di Giuseppe Goffredo, la parola ‘engagement’. Termine quasi troppo aggraziato per designare lo scompiglio che la abita, la brace che la scotta, l’inquietudine interiore che la arrovella. Eppure termine corretto. L’impegno civile di Goffredo è DNA fattosi inchiostro. Non è dichiarazione o formula intellettuale. È moto viscerale e lucida, pensata determinazione. Tutto questo scorre nei versi di Giuseppe Goffredo. Una poesia, osserva Alfonso Berardinelli, “che riesce a dire come fosse la prima volta”. Nella poesia di Giuseppe Goffredo tutto è detto col candido denudamento di una parola vergine. Come se egli fosse condannato ad essere il primo e l’ultimo testimone dell’esistenza. Giuseppe Goffredo l’esprime con un ‘tono’ e un ritmo tutti suoi. Non che non vi sia parentela letteraria con altri poeti. Vari autori hanno citato spesso, a questo proposito, Rocco Scotellaro o Andrea Zanzotto. Ce ne sarebbero altri ancora da citare tra quelli – del mondo mediterraneo e orientale si pensi a Mahmoud Darwish – che Giuseppe Goffredo sente profondamente affini. Tuttavia, qualcosa nella sua poesia è restia a collocamenti e raffronti. Ma di altro. Questa non la rende più ‘speciale’ di altre, ma la rende ‘libera’. Un poesia ‘mirabile’, scriveva Dario Bellezza. Una voce dal Sud che oltrepassa periferie e frontiere.

Giuseppe Goffredo, poeta e scrittore, è nato ad Alberobello in Puglia. Per la poesia ha pubblicato: Fra Muri e Sogni, Torino, Einaudi, 1982;  Paesaggi di Maggio, Milano, Mondadori, 1989; Elegie Empiriche. Guerini e Associati, Milano 1995; Alle Porte di Alessandria (poesie 1977-2000), ed. La Mongolfiera, 2003; Contrade Madri di Aprile ed. LietoColle, Milano, 2007. Per la Poiesis Editrice sono pubblicati: Canto e oblio, 2010,  Nessuna solitudine è più vera dell’azzurro dopo ogni spavento, 2016. Per la narrativa Poiesis: Il Cielo Sopra Baghdad. Diario di un viaggio in Iraq, 2006, Verso il mare che tace, 2012, Lo sguardo del paesaggio. Un viaggio attraverso il paesaggio italiano, 2015. Per la saggistica: Cadmos Cerca Europa – il Sud fra il Mediterraneo e l’Europa, Bollati Boringhieri Editore, Torino, 2000; I dolori della Pace. Crisi o scontro di civiltà nel Mediterraneo. Poiesis, 2009.Nel 1987 gli è stato assegnato il premio Pier Paolo Pasolini.

Dettagli

Data:
11 Gennaio
Ora:
18:00 - 19:30
Categoria Evento:

Luogo

Libreria GRIOT
Via S. Cecilia 1/a
Roma, Italia
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