Descrizione
Questo libro rappresenta un’aggiunta significativa al campo della critica letteraria sulle letterature della diaspora africana. In un unico volume, riunisce i romanzi di otto scrittrici transnazionali della diaspora africana, Yaa Gyasi, Chika Unigwe, Chimamanda Adichie, Imbole Mbue, NoViolet Bulawayo, Aminatta Forna, Taiye Selasi e Leila Aboulela, e le posiziona come croniste di esperienze di immigrazione africana. Il libro ispira letture critiche delle opere di queste scrittrici, rivelando le tendenze emergenti della letteratura femminile, determinate e ridefinite dall’immigrazione. In quanto soggetti transnazionali, le scrittrici si cimentano con vari significati di mobilità ed esibiscono stili estetici innovativi; creano consapevolezza sulle identità e le trasformazioni di genere, sulle costruzioni di casa e di appartenenza e sulle politiche di cittadinanza nel Paese ospitante. Il libro sottolinea anche l’importanza delle migrazioni inverse e dei ritorni performativi in patria come espressione del desiderio umano di casa e appartenenza e, nel complesso, migliora la nostra comprensione di come la migrazione e l’esistenza transnazionale stiano (ri)plasmando i soggetti immigrati. Questo libro sarà di interesse per gli studiosi, gli studenti e i ricercatori delle letterature della diaspora africana e degli studi di genere, che lo troveranno utile per indagare le tendenze critiche, gli approcci alla letteratura transnazionale e per comprendere i fardelli diasporici che gli immigrati transnazionali portano con sé.
