Descrizione
Quali sono le origini dell’ambiente ostile agli immigrati in Gran Bretagna?
Attingendo a nuovo materiale d’archivio del Foreign and Commonwealth Office, Ian Sanjay Patel racconta la storia recente della Gran Bretagna in un resoconto spesso scioccante del razzismo di Stato che risuona ancora oggi. Con una serie di leggi sull’immigrazione del dopoguerra, i cittadini britannici coloniali e del Commonwealth provenienti da Caraibi, Asia e Africa furono ribattezzati immigrati. Alla fine degli anni Sessanta, i funzionari britannici si rifecero a una visione imperiale del mondo per contenere quella che vedevano come una vasta “crisi” migratoria che coinvolgeva i cittadini britannici, approvando leggi per bloccarne l’ingresso. Di conseguenza, la stessa cittadinanza britannica fu ridefinita in base a criteri razziali, compromettendo fatalmente il Commonwealth ed esponendo i limiti dell’influenza britannica nella politica mondiale. Combinando le voci dei cosiddetti immigrati che cercavano di farsi una casa in Gran Bretagna e dei politici, diplomatici e commentatori che stavano ripensando la nazione, Ian Sanjay Patel scava le ragioni per cui la Gran Bretagna non è riuscita a creare un’identità nazionale post-imperiale.
Le reazioni dello Stato britannico all’immigrazione del dopoguerra riflettevano il passaggio della politica mondiale dagli imperi alla decolonizzazione. Nonostante il nuovo riconoscimento internazionale dell’uguaglianza razziale, i cittadini britannici coloniali e del Commonwealth furono soggetti a un nuovo regime di controllo dell’immigrazione basato sulla razza. Dalla generazione Windrush, giunta in Gran Bretagna dai Caraibi, ai sud-asiatici costretti a migrare dall’Africa orientale, la Gran Bretagna si trovò in bilico tra il tentativo di limitare i diritti dei suoi cittadini coloniali e del Commonwealth non bianchi e quello di ridefinire il proprio ruolo imperiale nel mondo. Nonostante il desiderio della Gran Bretagna di entrare in Europa, che alla fine si realizzò nel 1973, il suo momento post-imperiale non arrivò mai, soggetto a continui rinvii e reinvenzioni.