Descrizione
I sistemi alpini, storicamente luoghi di mobilità privi di rigidità demografica, si presentano oggi come un laboratorio per processi di rigenerazione della vita sociale. Meta di progetti di agricoltura multifunzionale per giovani generazioni urbane, bacini di ricezione di richiedenti asilo in alberghi riconvertiti in centri di accoglienza e più economiche delle grandi città per i residenti stranieri, le aree interne alpine si stanno ripopolando di attori sociali di diversa origine, creando una inedita composizione sociale. In particolare, il contributo di comunità straniere al ricambio generazionale nel settore agricolo e pastorale è stato determinante nell’invertire lo spopolamento delle montagne nel XX secolo, diventando indispensabile per la continuità dei saperi, delle pratiche e delle attività produttive.
Attraverso l’analisi delle relazioni alimentari tra questi eterogenei abitanti delle valli Maira, Grana, Gesso e Stura, nella provincia di Cuneo, il libro illustra come si è costruita una nuova convivenza. Esplorando il bagaglio di memorie del cibo e i sapori della memoria, nonché le rotture e assonanze con le precedenti attività lavorative e con gli ambienti di provenienza, contribuisce quindi a tracciare una nuova geografia della mobilità e del lavoro in un contesto marginalizzato che sta lentamente riguadagnando centralità.