Descrizione
In questo libro, l’autrice indaga la complessa e dinamica natura del continente nero e offre una ‘speranza caparbia’ e ‘opzioni realistiche’. Con grande chiarezza, Maathai analizza quelli che sono i colli di bottiglia per lo sviluppo in Africa sostenendo che non esiste un compromesso naturale tra crescita economica e difesa dell’ambiente, e che i governi africani dovrebbero perseguire entrambe. Punta l’indice contro il colonialismo occidentale, colpevole di aver disprezzato l’identità e la cultura africana, ma rimprovera anche agli africani il pernicioso attaccamento a frammentarie ‘micro-nazioni’. Critica la dipendenza dagli aiuti ed è convinta che il cambiamento dovrà scaturire dall’attivismo di base, e che gli africani debbano stringersi attorno alle proprie tradizioni. Una vita spesa nella lotta per i diritti delle donne, la conservazione ambientale e la conquista della democrazia. Wangari Maathai è la leader del Green Belt Movement, ‘movimento della cintura verde’: una comunità di oltre 100 mila persone che dal 1977 ha piantato più di 30 milioni di alberi sul territorio kenyano, promuovendo l’ambiente e al contempo lavorando per l’emancipazione delle donne.