Descrizione
Non è solo un saggio, è un viaggio sconvolgente nella pagina più nera della nostra storia. Un racconto che provoca un senso di vertigine: possibile che noi italiani siamo stati capaci di tanta ferocia? Matteo Dominioni non si è limitato alle ricerche d’archivio, ma ha percorso le montagne desertiche dell’ex Abissinia per ritrovare i luoghi delle stragi: è stato il primo a entrare nella grande caverna di Zeret dove, due anni dopo la fine del conflitto, furono massacrati con gas e bombe gli ultimi gruppi di guerriglieri e le loro famiglie. Il libro, costruito attraverso diari inediti di testimoni italiani ed etiopi e documenti ufficiali, racconta in modo vivido l’abisso di quella avventura fascista. Un genocidio che continua a essere ignorato. Gianluca Di Feo, ‘L’Espresso’
Stragi, deportazioni, lager: ecco l’Italia fascista in Etiopia. Dominioni ricostruisce le operazioni belliche della «più grande campagna coloniale della storia» e la mattanza che portò allo sfascio l’effimero, inutile impero voluto da Mussolini.