Descrizione
“La lingua della colonialità si prestava a definire l’identità delle élite meridionali prima dell’unificazione, e di quelle nazionali durante e dopo il processo risorogimentale, che potevano contruire la propria immagine in opposizione a un ‘altro indesiderato”, a un nemico interno che sarebbe sempre rimasto tale: le classi popolari meridionali. Il rovescio della nazione aggiorna gli strumenti oggi a disposizione per leggere la questione meridonale, liberandola dal recinto di irrisolvibile ‘problema’ locale. Le voci d’archivio del Risorgimento e della guerra ai briganti mostrano che l’idea di un Meridione barbaro e arretrato ha le sue radici nelle storia del colonialismo europeo e nel suo repertorio di rappresentazioni. In questo intreccio pieno di sfumature troviamo un antidoto alle torsioni identitare che segnano i nostri giorni a ogni latitudiene, e imparimao e scorgere la possibilità che sia il sud stesso a narrare la propria storia.”–Page 4 of cover.
