Descrizione
Ogni giorno, dopo la scuola, la nonna di Mohammed El-Kurd lo accoglieva sulla porta di casa con un mazzo di gelsomini. Il suo nome era Rifqa: era più antica dello stesso Israele ed era un’icona della resilienza palestinese. Con arguzia affilata come rasoi e scintillante chiarezza morale, El-Kurd mette a nudo la brutalità del colonialismo dei coloni israeliani. Le sue poesie ripercorrono l’esilio di Rifqa da Haifa fino all’attuale espropriazione della sua famiglia a Sheikh Jarrah, Gerusalemme, esponendo l’orrore ciclico e implacabile della Nakba. L’edizione italiana è arricchita da 3 testi in prosa che raccontano la lotta degli abitanti di Sheick Jarrah e che l’autore ha scritto per The Nation e per The Guardian. L’esordio di El-Kurd mostra definitivamente che la lotta palestinese è una rivoluzione.