Descrizione
Hirut è poco più di una bambina quando, rimasta orfana, entra nella casa del capo guerriero Kidane suscitando l’ira della prima moglie Aster. Ma le sue prove sono oscurate da quelle di un’intera nazione quando le truppe fasciste di Mussolini invadono l’Etiopia falcidiando senza pietà combattenti e civili. Per Hirut è tempo di imparare a usare la spada. E quando le sorti delle battaglie – cruente, raccontate con dolorosa, epica vividezza – volgono al peggio e i guerrieri di Kidane sono costretti alla ritirata, è sua l’idea di far passare il mite pastore Minim per l’imperatore esiliato Selassié, cui tanto somiglia, diventando la guardia personale di quel «re ombra» e sollevando così gli umori del popolo. Ma la guerra personale di Hirut deve ancora cominciare. Presa prigioniera dal sadico colonnello Carlo Fucelli e condotta al campo italiano, rinchiusa in un recinto di filo spinato, fotografata come trofeo di guerra e sottoposta a continue violenze, diventerà modello di forza e resistenza, insieme alla formidabile Aster, e con lei leggendario esempio di «donna guerriera africana». E un giorno potrà dire di sé: «Lei è Hirut, figlia di Fasil e Getey, temuta guardia del Re ombra, e non ha più paura di quel che gli uomini possono fare alle donne come lei». Un romanzo epico e dirompente che, nel dar vita a una schiera di personaggi straordinari e indimenticabili, racconta dal di dentro uno dei capitoli più vergognosi del passato coloniale italiano.