Descrizione
Questo volume si basa su una ricerca etnografica condotta a Touba – la città santa della confraternita sufi dei murid in Senegal – e, attraverso il ritratto di guide religiose, discepoli e persone comuni, tenta di offrire un’esperienza immersiva in questo insolito contesto. Cercando di andare oltre le grandi narrazioni e le rappresentazioni istituzionali che la confraternita stessa fa del proprio culto, l’analisi si propone di indagare tre dimensioni fondanti di questa “metropoli spirituale”. In primo luogo, vuole restituire la pluralità di attori e gruppi sociali, appartenenze etniche, comunità e movimenti religiosi interni alla confraternita e presenti sul suolo tubiano. In secondo luogo, mediante una ricostruzione genealogica della città e delle sue istituzioni sociali, vuole far emergere la profonda cultura della migrazione e della mobilità contenuta nel progetto urbano di Touba, nonché nell’immaginario e nelle traiettorie dei suoi abitanti. In terzo luogo, grazie a un’attenta descrizione del quotidiano e all’esperienza vissuta del culto dei santi murid, l’indagine etnografica intende interrogare il confine poroso e dinamico tra etica ordinaria e pietas religiosa.