Descrizione
Quando Lucien fugge da Haiti con sua moglie, Marie-Ange, e i loro tre figli al South Ozone Park di New York City, lo fa sperando di reinventarsi, ricchezza e conforto. Compra una casa fatiscente in una comunità che sta rapidamente cambiando da un’enclave italiana di mafiosi a un rifugio per immigrati haitiani, e ricomincia la vita. Lucien e Marie-Ange chiamano la loro casa La Kay – “casa di mia madre” – e diventa un luogo dove i loro compagni immigrati possono trovare pace, un buon pasto e assistenza legale. Ma come un uomo gravemente danneggiato emotivamente che emigra da un paese di cui conosce i mali a uno di cui non conosce i mali, Lucien cade presto nelle sue peggiori abitudini e impulsi, con La Kay come sfondo della sua lascivia. Quello che non riesce nemmeno a capire è che la casa sta guardando, giudicando e decidendo di porre fine a tutti i peccati che è stata costretta a contenere. Ma solo dopo che si è dato fuoco, sussurri spaventati riveleranno il male supremo di Lucien.
Allo stesso tempo uno sguardo senza compromessi sull’esperienza degli immigrati e un elettrizzante giradischi, My Mother’s House è un risultato singolare e indimenticabile.
