Descrizione
Gaza, gennaio 1974. Piper, inglese di origine, si trasferisce per un anno in Palestina con il marito, delegato per la Croce Rossa. Le settimane sono scandite dai venerdì sera al Beach Club, dai bagni in mare e dagli incontri fortuiti con la piccola Naïma. Piper fatica ad abituarsi agli sguardi indagatori della gente del posto, alla presenza costante dei militari, all’umidità, all’ozio e alla sabbia che si insinua dappertutto. Spesso sola per le assenze del marito, la donna scivola nella malinconia. Il rapporto di coppia s’incrina. Per fortuna ci sono il vecchio e talentuoso giardiniere Hadj, che da quella terra arida riuscirà a far spuntare i fiori, e la psichiatra Mona, senza marito né figli, per la quale Piper prova grande ammirazione. Basteranno queste presenze a salvarla dal torpore? In “La moglie” (Premio svizzero di letteratura 2023) Anne-Sophie Subilia rivela più che mai la profondità dell’ordinario. La lucidità che caratterizza la sua scrittura non concede nessuna attenuante ai suoi personaggi.