Descrizione
L’Algeria ha una storia complicata: dopo una colonizzazione più che centenaria e una lunga lotta di liberazione nazionale, è passata attraverso il monopolio del partito unico, il multipartitismo e la vittoria di un raggruppamento politico su base religiosa, il radicalismo islamico e la guerra civile. La sua complessa e frammentata società è stata spesso letta attraverso le istituzioni o il movimento nazionale. Studiare i gruppi minoritari, in uno spazio presentato come esclusivamente arabo, risulta quindi particolarmente interessante. I berberi, minoranza linguistica e culturale, nonostante la loro incidenza, sono stati volutamente dimenticati nella narrazione della storia algerina e solo recentemente sono diventati oggetto di studio. Il libro intende contribuire al dibattito storico sulla costruzione dello Stato, ponendo l’accento sull’identità, il dissenso e l’opposizione politica. Se dal 2011 si parla con assiduità di primavere arabe, l’Algeria rappresenta un caso emblematico: la prospettiva – propugnata dal movimento berberista – di una “Algeria algerina” rispetto a quella di una Algeria “arabo-islamica” ha tuttora un’attualità valida ben oltre la realtà maghrebina.