Descrizione
Michel Leiris non è stato solo uno dei più importanti scrittori francesi del Novecento, ma anche un etnologo di professione. Un “secondo mestiere” per lui fonte di passioni, ma anche di delusioni e incertezza emotiva. Per Leiris la scrittura aveva funzione curativa e non solo letteraria: era il balsamo per quel conflitto interiore che diventa lacerante quando il racconto di sé entra in contrasto con l’etnografia dell’altro. In Michel Leiris etnologo, Renzo Guolo fa emergere il ruolo significativo che l’autore de L’Africa fantasma ha avuto nella storia dell’antropologia, non solo per i suoi contributi a temi come il sacro, l’erotismo, il sacrificio e la possessione, ma anche per aver evocato, prima di altri, questioni scottanti come la soggettività del ricercatore e l’incoerenza dell’etnologia con i suoi dichiarati propositi scientifici ed emancipativi, decostruendo in tal modo i canoni allora dominanti, che ne facevano un “fuorilegge della disciplina”.