Descrizione
La luna sull’acqua, la notte, e uno sguardo di malinconia che spazia sul mondo, la nostalgia per qualcosa che forse è stato perduto o forse non si raggiungerà mai. È il bagaglio che porta con sé Luigi Crusich, partito da Trieste per approdare a Corfù dove mette al mondo sei figli. Il primogenito, Agostino, sarà destinato alla luce dell’Africa e poi alla Milano fervente della ricostruzione; toccherà al figlio GinoCrusich (scritto tutto attaccato) cercare un altro sguardo sul mondo attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica, percorrere il Sud d’Italia e poi toccare un altro Sud, quello dell’America. Infine l’eredità della malinconia toccherà a Uberto Crusich, veterinario sul Lago Maggiore.