Descrizione
Il lavoro di Yassin al-Haj Saleh come parte della resistenza siriana mette in primo piano quella richiesta di dignità che era al centro delle rivolte di dieci anni fa nei paesi arabi. Le sue riflessioni sulla libertà non hanno davvero bisogno di una giustificazione speciale. Ma non sono nemmeno scontate. Le riflessioni sulla libertà non sono una prerogativa umana al di fuori della storia oppure una richiesta politica universale esente da contraddizioni. La libertà è un atto di liberazione, di separazione e conflitto, e può assumere tratti a volte tragici. In questo testo, in cui scrive di concetti globali come la libertà, la patria, la prigione, l’identità, l’esilio, Yassin al-Haj Saleh ci fa capire come il mondo attuale, a suo a parere sempre più “sirianizzato”, possa liberarsi e trasformarsi soltanto attraverso politiche solidali che abbattano le barriere di classe, nazionalità e religione.