Descrizione
Nel 1989 la guerra civile che ha insanguinato il Libano per tre lustri entra nel suo ultimo anno. Tra gli emigranti che lasciano il paese martoriato in cerca di un futuro c’è anche la giovane Hoda Barakat. A distanza di anni, ricostruitasi con la famiglia una nuova vita a Parigi, la scrittrice affida a una serie di articoli pubblicati sul giornale arabo aI-Hayat tra il 2001 e il 2002 dei piccoli squarci sulla propria vita in esilio. Emergono così i difficili rapporti con gli altri espatriati, segnati dall’imbarazzo e dalla vergogna per un paese che non ha saputo scegliere La pace; e insieme l’attaccamento tenace al filo dei ricordi, affollati dai volti e dalle voci di un passato in cui era ancora possibile vivere all’ombra dei cedri. Ma dietro a questa visione dolorosamente gravata dall’incapacità di riconciliarsi con la Storia, Hoda Barakat lascia filtrare, come un germoglio di redenzione, il legame intimo e originario che la unisce alla madre e alla figlia, in una continua riscoperta del proprio saldo radicamento nel popolo e nella cultura libanese. Da una delle più importanti voci letterarie in lingua araba, una serie di struggenti ‘reportage spirituali’ che cantano i ricordi, i rimpianti e le speranze di un’esule, lontana da una patria amata e detestata, ormai perduta per sempre tra le macerie della guerra.