Descrizione
Se in “Aké” Wole Soyinka aveva ripercorso gli anni della sua infanzia, in Isarà rievoca un periodo della vita del padre e gli anni di formazione della società nigeriana. In un linguaggio sobrio e luminoso Soyinka da rivivere un luogo, Isarà, e un ambiente, quello della cerchia ristretta di “ex-Ilés”, gli amici del padre, gli intellettuali che la diaspora degli anni Trenta ha cacciato negli angoli più remoti del Paese. Un ambiente dove la colonizzazione britannica e la cristianizzazione sempre più diffusa devono fare i conti con un popolo e una tradizione in cui divinità yoruba e santi cristiani convivono fianco a fianco e di cui Soyinka riesce a cogliere non solo lo spirito del tempo, bensì soprattutto le emozioni profonde che quello spirito alimentano.