Descrizione
Modernità, cultura, sapere universale, ma anche spazio e tempo: sono solo alcune delle categorie su cui si è fondato il pensiero politico occidentale, profìcuamente messe in discussione daìpostcolonialsttulies. Si tratta di un filone di studi eterogeneo e intcrdisciplinare,che negli ultimi anni ha comincialo a imporsi all’attenzione del dibattito italiano e di cui il libro offre una rassegna ragionata. Tentando di andare oltre la semplice critica all’eurocentrismo, talora non priva di ritualità, ci si concentra invece sul progetto eli ‘provincializzare l’Europa’, in quanto figura immaginaria al contempo indispensabile e ìnadeguata. In questa prospettiva, il testo indaga l’emergere di una condizione postcoloniale, caratterizzata dal venir meno della dialettica centro-periferia e da una dimensione spazio-temporale compiutamente transnazionale, aperta e percorsa dalle lotte e dai movimenti anti-coioniali, dei migranti e del lavoro vivo. In essa il colonialismo non risce più a fare sistema, pur nella permanenza e riarticolazione delle forme di sfruttamento e disuguaglianza. Attraverso i molteplici contributi, da quelli femministi ai Subaltern Studies, il libro non vuole offrire un nuovo codice accademico, ma propone di interpretare gli studi postcoloniaii come un arcbwto, ossia un’interrogazione aperta sulle genealogie dell’attualità e una cassetta degli attrezzi concettuali per orientarsi criticamente nella complessità del presente globale.